Merab Beselia ha ferito ad una gamba l’ex capitano della nazionale Sevens Ramaz Kharazishvili
Georgia: spara a un giocatore, arrestato il vicepresidente della federazione
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ah…sarà bello rileggere i tabloid inglesi ed il loro sogno di vacanze georgiane nei weekend del 6n…
Un ottimo biglietto da visita!
Wow… 6N ciaone! Saremo pure scarsi come le pere cotte, ma per lo meno non abbiamo un pres che spara alla gente.
Poi si lamentano che la gente non vuole andare in georgia a giocare…
Lo stato georgiano non ha neanche il controllo su tutto il loro territorio, questa è giusto una ciliegina sulla torta
Dispiace per i giocatori ed il pubblico, meriterebbero di meglio.
evidenzia ancora una volta come l’ultima del Tier 1 sia almeno due spanne sopra la prima del Tier 2, come ampiezza del movimento, stabilità finanziaria, profondità delle squadre e investimento a medio termine (nel lungo, come diceva Woody Allen, siamo tutti morti…)
La citazione non è di Allen ma di Keynes.
J.M. Keynes, per la precisione… 🙂
Sospettavo fosse apocrifo… grazie!
Vedremo qs autunno se e di quanto l’ultima del Tier 1 é superiore di due spanne all’ultima del Tier 2. Sulla carta non c’è storia. Se un alto esponente della loro federazione tira fuori la pistola e si mette a sparare a un (ex)giocatore, tendo a pensare che lì ci sia un casino inannerrabile. Poi sul campo vedremo (lo scontro tra le due quarte dei gironi sará con tutta probabilità Italia-Georgia). L’Italia non ha alibi. L’ho già scritto: Il movimento italiano é di un’altro pianeta. Se così non sarà sul campo, qualcuno dovrà riflettere e mi auguro che si apra un dibattito serio alla luce del sole.
Scusate il refuso. Correggo: “ se e di quanto l’ultima del Tier 1 é superiore ALLA PRIMA del Tier 2“
Ciao Olly, soprappongo la mia posizione a ciò che scrivi. Ogni volta che si parla di Georgia io mi espongo e sostengo, a ragione secondo me, che ogni polemica e tentativo di accostamento sono inutili. L’Italia è supportata da un movimento ben diverso, e presenta in campo una qualità al di fuori della portata della Georgia. Un’eventuale sconfitta dei nostri, o anche una vittoria sofferta, dovrebbe necessariamente aprire un’analisi interna. Dubito che accadrà, vorrei ricordare che noi siamo quelli che credemmo di aver fatto il salto di qualità perchè battemmo il SA, guardandoci bene dall’ammettere che del SA quella squadra non aveva nulla, come del resto dimostrarono i risultati di una settimana dopo.
@mich, ma noi siamo anche quelli che, sempre aFirenze, dimostrarono la differenza di gioco che c’ è tra noi e i georgiani!!!!
Certo, non c’è bisogno di usare 4 punti esclamativi, tendenza grammaticalmente e semanticamente non corretta. Sono fra quelli che non hanno dubbi sul gap fra noi e la Georgia, e l’ho detto in diversi ambienti fra i quali la mia replica al commento di Olly, replica alla quale, a tua volta, hai replicato.
Ramaz Kharazishvili, il giocatore gambizzato da Beselia, è stato fra i 32 rappresentanti di club georgiani che hanno protestato contro l’organismo di governo del rugby nel paese, accusando il presidente ad interim Giorgi Gorgaslidze di aver sabotato la creazione di una task force che aiutasse le società ad affrontare i problemi legati al coronavirus.
La protesta si inquadra in un più generale malcontento legato alla mala gestione dei fondi statali destinati al rugby e alla mancanza di nuove elezioni in federazione, previste per gennaio e rimandate fino ad oggi a causa di dissidi interni.
L’aggressione a Kharazishvili prosegue la triste storia di violenze all’interno dello sport georgiano: nel gennaio 2019 il lottatore Zurab Datunashvili, campione europeo, venne aggredito dal presidente della sua federazione Gega Gegeshidze; nel maggio 2018 l’ex presidente della federazione judo Lomer Zhorzholiani usò un’arma da fuoco nei confronti di diversi judoka che protestavano contra l’amministrazione sportiva.
l’articolo recita bene tutto. si capisce lontano mille meglia che prima dovrebbero (i georgiani) presentare le credenziali di essere un paese democraticamente felice , stabile ed equilibrato, e poi pensare a proporsi come effettiva nuova istanza del rugby europeo…….
da noi si dice…. ara in che stati! (guarda in che stato che stai! non ti vergogni??)
Ragazzi buongiorno, qui i commenti si sprecano davvero.
Innanzitutto, per quel che può valere, vorrei esprimere solidarietà a Kharazishvili. L’accaduto, per quanto apre per noi spiragli goliardici e desideri di rivedicazione al limite del comico, di fatto rappresenta un dramma che scoperchia l’effettiva situazione in certi Stati.
E’ evidente adesso, come per molti di noi lo era già, che indipendentemente dall’Italia, la Georgia non ha, e gli auguro sinceramente di averla presto, una stabilità tale da poter portare lustro e valore aggiunto ad un torneo che, lo ricordiamo, è privato.
La Georgia, rugbysticamente parlando, in definitiva, non mi preoccupa, sia per la qualità del gioco espresso sia per lo stadio, usando un eufemismo, prematuro dell’assetto sportivo ma, prima ancora, socio-politico.
Detto ciò, qui siamo in presenza di un reato per futili motivi. La cosa assume rilevanza per noi perchè si parla di rugby, Georgia, sport ed altre parole chiave che ci toccano, ma vorrei segnalare che qualche giorno fa, in Italia, il mondo delle MMA (che io ho avuto il piacere di praticare in gioventù) è stato scosso dall’accostamento all’omicio di Willy, nei pressi di Colleferro. Vero, li non c’erano presidenti e vicepresidenti federali che sparavano addosso ai propri atleti, quindi l’aspetto per noi grottesco è da escludere; le dianmiche sono state altre e ben più gravi, e l’episodio ha evidenziato, facendo seguito a tanti altri, come anche il nostro tessuto sociale si stia sfilacciando, e come la violenza gratuita stia dilagando, complice forse anche i social e la visibilità sul web.
@Mich, i delinquenti ci sono in ogni dove e lì non ci piove, poi in certi luoghi, oltre a esserci i delinquenti, c’ è anche un tessuto culturalmente più fertile per certi comportamenti e sia l’ episodio georgiano, che quello da te riportato ne sono esempi lampanti.
Che ambientino… Mi sembra che abbiano tutte le carte in regola per sostituirci nel prossimo 6 Nazioni.