Il colosso dell’e-commerce sembra interessato all’ingresso nel mondo del rugby
Autumn Nations Cup in tv: Amazon potrebbe trasmettere il torneo
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Perfetto, non vedrò neppure una partita.???
Fatemi capire, che io purtroppo sono fermo al 1300 dc circa, dunque si vedrebbe sulla stessa piattaforma prime dove ci sono pure i film? Perché mia moglie ho visto che quella ce ľha… Potrebbe essere la prima cosa utile che ha fatto negli ultimi 10 anni, di solito si limita a sputtanarmi le padelle antiaderenti con i suoi mappazzoni vegani insfangabili
Tutta la mia solidarietà e vicinanza per i mappazzoni ?
Sono avvocato.
Grazie per la solidarietà e anche per ľeventuale consulto legale, apprendo da Toto qui sotto che potrebbe trattarsi di un extra a pagamento, se così fosse, maledetti!! Invece, nel 1300 ancora non avevo visto Ursula… Mamma mia!!
L’Autumn nations cup sarà trasmessa da Amazon? a pagamento? Bene, anzi male. Io sono abbonato a Prime, quindi ho l’accesso e , sempreché non la mettano tra i prodotti che devi pagare a parte, dovrei vederla gratis. Questa politica però mi sembra miope: se il rugby è uno sport di nicchia che ha bisogno di guadagnare appassionati o, almeno, spettatori (tra i quali si annidano praticanti futuri e/o genitori di essi) mi sembra un autogol. Scusate l’accostamento con la vil palla tonda che, comunque, non faccio a caso e vi spiego il motivo. Dopo anni sono tornato a guardare delle partite di calcio (bellissimo sport, intendiamoci, è il “contorno” che me lo rende un po’ inviso). Perché? perché quando accendo la TV sui canali sportivi – e non solo, anche sui notiziari, giornali, e internet – lo trovo dappertutto, sempre e comunque. E’ come un buco nero e la sua orbita finisce per attrarti. Il rugby, invece, recita la parte della principessa rinchiusa nella torre d’avorio: se mi vuoi, mi devi cercare, trovare e, se proprio ci tieni, pagare per vedermi. Manco ti dessero anche un weekend con Úrsula Corberó! Buon Rugby a tutti e speriamo che non ci sia da pagare ancora, perché, ve lo dico, in tal caso passo la palla.
Ho letto che in Francia dovrebbe essere trasmesso in chiaro, forse da France 2, nel caso un bella VPN e con una quindicina d’euro passa la paura e in più c’è il vantaggio dello streaming, del resto con lo stesso metodo ci ho guardato anche tutte le partite del mondiale che non trasmetteva la RAI. Piuttosto che dare soldi a quella sanguisuga di Bezos mi do al pallone elastico!
P.S. L’Ursula? Naaahhh, è troppo magra… 🙂 🙂 🙂
In effetti Ursula è un po’ secchina, però… Comunque c’è anche la mitica app France Tv, che qualche utente del blog segnalò per i mondiali, con tutti i canali disponibili, le partite del mondiale le ho viste tutte con quel sistema…
Prendo nota dei vs. gusti in fatto di compagnia femminile e giro a Gavazzi, magari include una scelta più vasta nel pacchetto, che so, la Barattin (senza offesa, Silvia, si scherza, eh!). Il fatto è che la principessa nella torre non è Ursula o un’altra bella ragazza, è il Rugby. e il problema non è pagare 15 euro o 3, è la strategia di marketing affinché il prodotto diventi di largo consum. Consentitemi la metafora. Il calcio è passato dalla bottega di vicinato al supermercato e te lo trovi sullo scaffale nella posizione più in vista, il rugby lo trovi solo nella boutique in centro! Clientela scelta, d’accordo, ma… quattro gatti restiamo.
Non esiste! Uno non può essere costretto ad abbonarsi/ iscriversi a qualsiasi piattaforma per seguire il rugby! Ridicoli! Per il pro 14 abbonamentino a dazn, le partite delle nazionali u20 su Facebook, il rugby australe su Sky… il 6 nazioni manco me lo ricordo… è allucinante! Di abbonarmi a un’altra roba non ci penso manco morto!
Mi meraviglio di sky che non prende i diritti d altronde se buttano soldi per la formula 1 che ormai farà meno ascolti di un 6 nazioni gli sta bene, e comunque non mi abbono ad Amazon neanche se me lo ragalano, me le vedo su siti pirata
torneo che va dal 13/11 al 5/12 … nel caso fosse compreso nell’abbonamento prime vero e proprio e non come extra a pagamento, basta crearsi un account amazon e attivare il mese di prova gratuito … Per quanto riguarda i recuperi del 6 nazioni invece possiamo confidare in discovery? d’altronde i diritti li avevano loro e sempre del torneo 2020 si tratta …
6 nazioni su Dmax non credo ci siano dubbi.
Capisco la frustrazione di vedere moltiplicate le piattaforme e gli abbonamenti, ma per come funzionano i diritti televisivi di qualsiasi manifestazione sportiva quale sarebbe l’alternativa?
Parlando in generale, il 6n è in chiaro da anni, il mondiale 2019 è passato in RAI, il Pro14 si vede su dazn con un canone ragionevole.
Consideriamo che questa nations cup sarà un torneo minore, peraltro inedito, di uno sport minore (in Italia), in cui la nostra nazionale sarà comprimaria. Chi dovrebbe farsi avanti per mandarlo in chiaro?
Uno dei pochi commenti che vorrei avere scritto. Semplice, obiettivo, analitico. Bravo ancora.
Discovery/Eurosport. Ricordo quando sul player veniva trasmesso il pro14: tutte le partite senza in diretta ed on demand, a differenza di teleLeotta che trasmette solo le Italiane … magari si tornasse a quei tempi … una piattaforma che, per chi non ama la pallalpiede come il sottoscritto, è l’apoteosi: tutto il basket italiano ed europeo, i tornei dello slam, tutte le olimpiadi e tanto ma tanto altro, ad un canone quello si super ragionevole, forse anche troppo …
Tutto giusto e corretto quello che scrivi, Tobat. Avrai letto nel mio commento che sono abbonato a Prime e quindi la vedrò gratis (sempreché non la mettano tra i prodotti da pagare a parte), e prima del lockdown ero abbonato a Dazn, che trovo conveniente e al quale sto per riabbonarmi. La mia osservazione è rivolta alla politica di marketing. Si tratta semplicemente della legge della “domanda/offerta”. Perché un ragazzino dovrebbe scegliere di darsi al rugby? Perché, quando il primo sport che pratica è dare calci a una palla rotonda e il calcio lo può praticare praticamente ovunque, dato che ogni parchetto sotto casa ha due porte, magari mini, ma da calcio? Come facciamo a guadagnare nuovi proseliti, se il calcio lo trovi ovunque: in TV, su internet, sui giornali sportivi, che gli dedicano quasi il 90% dello spazio, nelle figurine ed è entrato a far parte integrante del panorama urbano (i parchi che citavo prima)? Come facciamo ad allargare il nostro bacino di praticanti, se quando accendi tele o consulti notizie online trovi tutto, e sottolineo tutto, tranne il rugby? Oltre alla palla tonda, trovi motori (passione ed eccellenza italica, guarda caso vanta campioni e scuderie top), pallavolo maschile e femminile (seguitissima, la insegnano nelle scuole, allevando una generazione dopo l’altra di campioni/esse), nuoto, dove una volta la scuola ti portava addirittura in piscina (adesso dalle mie parti non succede più), allevando una generazione di genitori inclini a far praticare tale sport (salutare) ai propri figli, basket (non tentiamo neanche il paragone tra il seguito di tale campionato italiano e quello del Top 12). Il tennis ha addirittura un suo canale in chiaro e in HD! Abbiamo bisogno di espanderci! Il seven (sport olimpico) non se lo fila nessuno, il league men che meno. (Lo cito perché comunque è rugby, molti campioni fanno la spola tra un codice e l’altro e ricordo un’intervista a Kirwan che andava a vedersi partite sia dell’Union che del League, dal quale ha avuto da imparare cose che gli sono poi servite).
Permettimi questa metafora: quando avremo un “prodotto” ambito e ricercato potremo aprire una boutique in un posto difficile da raggiungere e farlo pagare pure a peso d’oro, adesso dobbiamo fare come all’inaugurazione dei ristoranti: “stasera si mangia gratis!”