La RFU riduce del 25 % lo stipendio di Eddie Jones

Vista la difficile situazione, il coach dell’Inghilterra ha accettato un netto taglio dello stipendio

ph. Sebastiano Pessina

In un periodo complicato per la diffusione della pandemia, le grosse strutture possono risentirne parecchio. E questo è il caso della RFU, la gigantesca federazione inglese, che ha stimato in 50 milioni di sterline il salato conto da pagare per lo stop delle attività. Proprio per evitare di pesare in maniera eccessiva sui conti federali, l’allenatore della Nazionale Eddie Jones ha accettato una riduzione del suo ingaggio superiore al 25 % di quanto pattuito, una cifra che la stampa neozelandese va a tradurre in quasi 204.000 € (pari a 380.000 dollari neozelandesi). Questo comunque partendo da una base di quasi 816.000 €, che fa del coach di nazionalità australiana il più pagato al mondo nel suo ruolo. “Quando l’abbiamo contattato per proporgli questa riduzione dell’ingaggio ha accettato immediatamente”, ha raccontato alla BBC Bill Sweeney, CEO della RFU, che ha anche proposto un taglio dello stipendio per tutti gli impiegati della federazione che guadagnano più di 30.000 sterline a stagione, con un decurtamento del 10 % per tre mesi. Va anche ricordato che, per via del raggiungimento della finale alla scorsa Coppa del Mondo, a giugno Jones avrebbe dovuto incassare un considerevole bonus, che a questo punto appare congelato. Sempre Sweeney ha aggiunto: “Non potendo giocare delle partite non abbiamo modo di generare dei guadagni. La cassaforte della RFU è lo stadio di Twickenham, che essendo chiuso non può ospitare dei match che per noi porterebbero entrate importanti da reinvestire nel gioco”.

Leggi anche: Premiership, Top14 e Pro14: i club valutano tagli agli stipendi dei loro giocatori

Da segnalare infine che diversi club di Premiership hanno ridotto del 25 % gli ingaggi dei giocatori, una Premiership che formalmente non è ancora cancellata (a differenza di tutti gli altri campionati) e che vuole provare a monitorare la situazione prima di dichiarare la conclusione della stagione 2019/20 senza più tornare in campo.

E’ attivo il canale Telegram di OnRugby. Iscriviti per essere sempre aggiornato sulle nostre news.

Per essere sempre aggiornato sulle nostre news metti il tuo like alla pagina Facebook di OnRugby e/o iscriviti al nostro canale Telegram.
onrugby.it © riproduzione riservata

Cari Lettori,

OnRugby, da oltre 10 anni, Vi offre gratuitamente un’informazione puntuale e quotidiana sul mondo della palla ovale. Il nostro lavoro ha un costo che viene ripagato dalla pubblicità, in particolare quella personalizzata.

Quando Vi viene proposta l’informativa sul rilascio di cookie o tecnologie simili, Vi chiediamo di sostenerci dando il Vostro consenso.

item-thumbnail

Sei Nazioni femminile: Inghilterra ancora rullo compressore, l’Irlanda si rialza

Red Roses mai in difficoltà contro la Scozia malgrado un altro cartellino rosso, il Galles cade a Cork

14 Aprile 2024 6 Nazioni – Test match / 6 Nazioni
item-thumbnail

Due Azzurri nel XV ideale del Sei Nazioni 2024

Reso noto il Team of the Championship, dove l'Irlanda la fa da padrona e l'Italia ha più giocatori dell'Inghilterra

item-thumbnail

Scozia: fiducia in Gregor Townsend, nonostante tutto

Il capo allenatore rimane al suo posto, ma la federazione ha fatto intendere di non essere troppo soddisfatta dell'ultimo Sei Nazioni

item-thumbnail

Sei Nazioni femminile: la classifica dopo il secondo turno, balzo dell’Italia

La vittoria in Irlanda rilancia le Azzurre, e non solo nel ranking

item-thumbnail

Sei Nazioni Femminile: la sanzione disciplinare a Sarah Beckett dell’Inghilterra

La giocatrice inglese si era resa protagonista di un intervento scorretto ai danni di Michela Sillari