Una compilation di assist visionari dai migliori giocatori del globo
Passaggi folli, passaggi pazzi, passaggi belli
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Due di Russell….
Difficile stilare una classifica, a me piacciono tutti!
Il passaggio di Russell è in assoluto il più mostruoso, perché l’ha fatto a difesa assolutamente schierata, non da prima fase, quindi senza una giocata predefinita, saltando due compagni e due avversari e mettendo l’unico giocatore su 4 non coperto nel buco tra due difensori. Simile ma meno difficile il passaggio di Cipriani, che però vede la difesa schierata male al largo e butta la palla sull’ultimo uomo, con meno precisione(ma anche una frazione di tempo a disposizione in meno rispetto a Russell..)
Al secondo posto il passaggio di Leyds, per la capacità di vedere il compagno, e per l’esecuzione da terra, mentre sta rotolando dopo un placcaggio subito, e la distanza del passaggio.
Terzo posto per Campese, per la capacità di leggere i movimenti degli avversari, per il livello degli avversari uccellati (gli all blacks), e per il livello della partita (semifinale dei mondiali )
Spettacolo! Profanamente devo confessare che questo tipo di azioni, insieme a quelle in cui con finte e contro-finte si saltano gli avversari, è ciò più mi esalta e diverte.
Forse la distanza nel tempo mi fa distorcere e mitizzare i ricordi ma secondo me qui mancano molte azioni della Francia dei tempi d’oro, anni ’70-’80 e primi ’90, quando questi giochi di prestigio erano le bollicine del loro champagne rugby.
Vedere un passaggio di Parisse in questa galleria mi fa capire una volta di più che razza di campione abbiamo (avuto).
Comunque secondo me tra quelli proposti il passaggio più assurdo lo fa Mataele -mentre capriola!- senza avere possibilità di verificare al momento con lo sguardo dove si trovi il destinatario della palla individuato pochi istanti prima. Al secondo posto Mocenacagi (i Figiani sono tremendi in questo genere di cose: se avessero voluto potevano fare un video solo con immagini loro) che giocherella con l’ovale come gli Harlem Globe Trotters fanno con la palla a spicchi. Al terzo posto, per l’incredibile coordinazione di squadra che più delle altre mete fa pensare al rugby champagne, la meta di Milner Skudder.
Il migliore e’ sicuramente quello di Campese: un passaggio che e’ valso (e ha illuminato) un mondiale, in un momento storico nel quale nessuno nel rugby voleva rischiare di perdere una palla in attacco che fosse una.
Gli altri passaggi sono anche quelli bellissimi, ma non avevano la stessa pressione psicologica derivata dal livello (mondiale) della partita.