Il numero 10 scozzese ha rotto il silenzio in un’intervista a ‘The Sunday Times’, spiegando il suo punto di vista sulla faccenda che l’ha visto coinvolto
Scozia, Finn Russell: “Non è una questione legata ad un drink, ma alla fiducia ed al rispetto tra persone”
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Bho, se gli hanno detto che due birre erano abbastanza perché ha insistito? L’allenatore non sarà perfetto, però non mi sembra serio il comportamento di Russell, può girarla come vuole la storia ma non cambia il succo
Pieno appoggio a Russell se gli hanno negato la terza spina sono dei senza cuore.
🙂 🙂 🙂
Abbiamo in esclusiva un filmato rubato dalle videocamere di sorveglianza della cena in oggetto:
🙂
non voleva voltare le spalle a compagni e Paese e non ha saputo rinunciare ad una pinta in più dopo due??
la domanda è sempre la stessa…a Parigi tiene lo stesso atteggiamento o gli piace fare il rinnegato coi parenti??
Al di là delle “tre birre is megl che two” (che mi sembra da un lato cosa veniale – specie per Russell visto che stare a delle regole non era certo cosa impossibile, dall’altro appunto come dice lui, un “paravento” per problemi più grossi), qua la patata sembra abbastanza bollente. Se tra l’head coach della nazionale e il 10 titolare (nonchè ad oggi probabilmente il 10 più talentuoso del panorama europeo) c’è sta maretta, be non è cosa semplice. Anche vero che la Scozia per ora sembra più subire dalla presenza di Hogg che dall’assenza di Russell, quindi Townie può anche provare ad andare per la sua strada, ma sicuramente la cosa – anche in previsione del mondiale 2023 – va affrontata come si deve.
La classica goccia che fa traboccare il vaso,dalle parole sembra ci siano stati problemi anche sulla situazione in campo,intanto per qualche giorno tutti a pensare che lo avevano cacciato perche’ era ubriaco..
il caso è molto complicato
Mah, o lui non vuole più avere a che fare con Townsend, oppure al Racing hanno fatto pressioni.
Speriamo resista un paio di settimane ancora, poi può pure tornare in Nazionale