Rugby World Cup 2019: Inghilterra, nessun problema contro gli Stati Uniti (45-7)

Missione compiuta per la squadra di Eddie Jones che vince la sua seconda partita facendo nuovamente bottino pieno

Ph. REUTERS/Annegret Hilse

Il match comincia purtroppo con l’infortunio occorso a Ainuu, che viene immediatamente rimpiazzato in prima linea da Kilifi per gli States. L’Inghilterra, in maglia rossa, ci mette qualche minuto per capire come macinare gioco ma poi va: al sesto minuto infatti è la corsa di taglio del capitano di giornata George Ford (eletto poi Man of the Match) ad aprire le marcature, in mezzo ai pali, per il 7-0.
Sul prato del Kobe Misaki Stadium c’è una discreta confusione: gli americani in qualche modo tengono botta per il primo quarto d’ora facendo risultare indisciplinati i rivali. La formazione di Eddie Jones non sembra avere fretta nel prendere in mano le operazioni. Al venticinquesimo altro guizzo, con il drive da una rimessa laterale e altra meta con Vunipola a concretizzare tutto il lavoro del pack. Ford converte mettendo a referto i punti del 14-0.
Le Eagles escono dal guscio dei loro ventidue cercando di imbastire una reazione, senza però creare vere e proprie chance o pericoli.

Al trentaquattresimo va poi in onda la replica della seconda meta inglese: nuovo carrettino, nuovo avanzamento e nuova marcatura pesante, questa volta a firma Cowan-Dickie. Ford colpisce il palo dalla piazzola. Si va sul 19-0, che è anche il punteggio con il quale si chiude il primo tempo.

La ripresa viene aperta da un netto errore di Ford nel tentativo di cercare al piede i cinque metri, dopo una punizione conquistata dagli inglesi in zona d’attacco. Gli anglosassoni hanno fretta di andare per la quarta meta, che significa punto di bonus, e al quarantottesimo la trovano grazie all’enorme lavoro fatto da Joseph che semina mezza difesa statunitense con una veronica prima di essere messo giù aprendo comunque una voragine dove l’accorrente Cokanasiga si precipita per andare a marcare.

E’ – di fatto – la fine delle trasmissioni. Dalle panchine inizia una lunga girandola di cambi che vede, fra gli altri, entrare anche Farrell. Poco prima dell’ora di gioco, anche McConnochie si aggiunge alla festa. L’Inghilterra sale 31-0. C’è ancora tanto tempo per allargare il gap. Al sessantasettesimo Ludlam ne approfitta al largo per debordare.  Ford continua nei suoi esercizi di trasformazione al piede. Sul 38-0 gli animi si scaldano. Gli USA cercano di andare almeno per una metà, l’Inghilterra vuole tenere immacolata la casella dei punti subiti. Al settantesimo, un episodio che risveglia dal torpore: Farrell raccoglie in avanti un pallone nei propri ventidue ma mentre è in procinto di rimettersi in posizione eretta viene deliberatamente colpito al volto da una spallata del terza linea Quill che – dopo una revisione fra l’arbitro e il TMO – viene direttamente espulso.
Gli americani finiscono quindi in quattordici. Cokanasiga trova il timing giusto per griffare la doppietta personale. Il match si trascina stancamente alla fine, ma gli Stati Uniti nella confusione dell’ultima interminabile azione trovano il modo di andare a marcare la meta dell’onore con Bryce Campbell. Si chiude sul 45-7.

Inghilterra: 15 Elliot Daly, 14 Ruaridh McConnochie, 13 Jonathan Joseph, 12 Piers Francis, 11 Joe Cokanasiga, 10 George Ford (c), 9 Willi Heinz, 8 Billy Vunipola, 7 Lewis Ludlam, 6 Tom Curry, 5 George Kruis, 4 Joe Launchbury, 3 Dan Cole, 2 Luke Cowan-Dickie, 1 Joe Marler
A disposizione: 16 Jack Singleton, 17 Ellis Genge, 18 Kyle Sinckler, 19 Courtney Lawes, 20 Mark Wilson, 21 Ben Youngs, 22 Owen Farrell, 23 Anthony Watson

Marcatori Inghilterra
Mete: George Ford (6), Billy Vunipola (25), Luke Cowan-Dickie (34), Joe Cokanasiga (48, 76), Ruaridh McConnochie (59), Lewis Ludlam (67)
Conversioni: George Ford (7, 26, 60, 68, 77)
Punizioni:

USA: 15 Will Hooley, 14 Blaine Scully (c), 13 Marcel Brache, 12 Paul Lasike, 11 Martin Iosefo, 10 AJ MacGinty, 9 Shaun Davies, 8 Cam Doland, 7 John Quill, 6 Tony Lamborn, 5 Nick Civetta, 4 Ben Landry, 3 Titi Lamositele, 2 Joe Taufete’e, 1 David Ainuu,
A disposizione: 16 Dylan Fawsitt, 17 Oliv Kilifi, 18 Paul Mullen, 19 Greg Peterson, 20 Hanco Germishuys, 21 Ruben de Haas, 22 Bryce Campbell, 23 Mike Te’o

Marcatori USA
Mete: Bryce Campbell (82)
Conversioni:
Punizioni: MacGinty (82)

Per essere sempre aggiornato sulle nostre news metti il tuo like alla pagina Facebook di OnRugby e/o iscriviti al nostro canale Telegram.
onrugby.it © riproduzione riservata

Cari Lettori,

OnRugby, da oltre 10 anni, Vi offre gratuitamente un’informazione puntuale e quotidiana sul mondo della palla ovale. Il nostro lavoro ha un costo che viene ripagato dalla pubblicità, in particolare quella personalizzata.

Quando Vi viene proposta l’informativa sul rilascio di cookie o tecnologie simili, Vi chiediamo di sostenerci dando il Vostro consenso.

item-thumbnail

Nigel Owens ha temuto di non andare alla Rugby World Cup 2019

Un'eventualità poi fugata: Owens è stato l'arbitro della semifinale fra All Blacks e Inghilterra

27 Luglio 2020 Rugby Mondiale / Rugby World Cup / RWC 2019
item-thumbnail

Rugby World Cup 2019: tutte le cifre del più grande evento sportivo dell’anno scorso

Una Coppa del Mondo vinta soprattutto fuori dal campo. Impatto eccezionale del turismo

24 Giugno 2020 Rugby Mondiale / Rugby World Cup / RWC 2019
item-thumbnail

OnRugby Relive: Inghilterra v All Blacks, Rugby World Cup 2019 semifinal

Rivivi una delle partite rimaste nella storia della Coppa del Mondo

3 Maggio 2020 Rugby Mondiale / Rugby World Cup / RWC 2019
item-thumbnail

Richie Mo’unga e quei pochi attimi fatali

Il numero 10 è tornato nel dettaglio su un'azione della semifinale mondiale contro l'Inghilterra: un raro spaccato di cosa significa giocare a tale li...

14 Aprile 2020 Rugby Mondiale / Rugby World Cup / RWC 2019
item-thumbnail

Eddie Jones: “La nostra Rugby World Cup stava per impolodere”

Ma poi, svela l'head coach, la psicologa della squadra ha risolto la situazione

8 Aprile 2020 Rugby Mondiale / Rugby World Cup / RWC 2019
item-thumbnail

Rugby World Cup 2019: 5 mete incredibili del Mondiale giapponese

Dalla realizzazione di Kenki Fukuoka a quella di George Bridge: la possibilità di rivivere alcuni momenti iridati

20 Marzo 2020 Rugby Mondiale / Rugby World Cup / RWC 2019