Benetton Rugby, Pettinelli: “Lavoreremo sulla disciplina. Quest’anno voglio confermarmi”

Abbiamo parlato del derby contro le Zebre con il flanker classe ’96

ph. Ettore Griffoni

Giovanni Pettinelli è stato uno dei punti di forza nella cavalcata del Benetton Rugby negli ultimi mesi della passata stagione, riuscendo a salire esponenzialmente di colpi allenamento dopo allenamento, settimana dopo settimana, e conquistandosi a suon di prestazioni un posto di rilievo nelle gerarchia della terza linea dei Leoni. Uno status di grande spessore, che l’ex avanti di Calvisano proverà a difendere, e magari innalzare, anche nell’annata iniziata con la sfida di Monigo tra Benetton Rugby e Zebre Rugby, un match nel quale il 23enne veneto è stato subito protagonista.

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Il primo derby amichevole tra Benetton Rugby e Zebre Rugby

“L’incontro di ieri è stato un primo banco di prova per entrambe le squadre in campo. La prima uscita stagionale è una partita che va sempre valutata a sé, perché è un test particolare, durante il quale si vanno a verificare tante situazioni sviluppate nel corso dell’estate, con una condizione fisica, però, che per ovvie ragioni non può essere al top”, ha esordito, raggiunto da OnRugby, il flanker classe ’96, prima di analizzare, più nel dettaglio, il match di Monigo.

“Una gara con vari impatti fisici molto importanti, ma dove sono mancate le strutture. Tanto gioco rotto e poche giocate prestabilite, e questo ha favorito le Zebre, che in quei frangenti sono molto forti ed hanno una buona capacità di giocare oltre la difesa – ha proseguito -. Noi Abbiamo avuto poco possesso, mettendo in mostra, però, tante sequenze difensive molto positive Nell’arco del match. Varie volte abbiamo difeso, sui 5 metri, 12/13 fasi in modo piuttosto consistente”.

Cosa non ha funzionato

L’aspetto che, invece, ha lasciato maggiormente a desiderare, anche se in un contesto dal relativo valore tecnico, come quello di un’amichevole prestagionale, è stato sicuramente quello dell’indisciplina. “Non possiamo concedere così tanti calci di punizione, perché in un rugby come quello odierno significa permettere agli avversari di avvicinarsi, inesorabilmente e troppo facilmente, alla linea di meta. Lavoreremo sicuramente su questo aspetto, già in settimana, e anche sulla capacità di variare il piano di gioco durante la partita. Ieri le Zebre hanno proposto una difesa molto aggressiva e non possiamo permetterci di non riuscire ad adattarci a quanto propostoci, nel breve volgere di qualche azione”, ha sentenziato Pettinelli.

Preparazione ed impatto dei permit/invitati

“Si è visto il lavoro molto importante fatto fino ad ora. Con i carichi d’allenamento svolti, è normale che non ci sia la lucidità solita che si vede abitualmente durante l’anno, ma credo che tutto ciò sia coerente con la programmazione della stagione. L’obiettivo è quello di arrivare a Dublino, contro Leinster, e più in generale alle prime partite ufficiali, con le gambe molto più sciolte e la brillantezza consueta”, ha spiegato il 23enne terza linea italiano, dando poi la propria chiave di letture anche su quanto mostrato dai permit player, sia in partita che nelle settimane di lavoro: “In spogliatoio ho visto tanta voglia di mettersi in mostra, nel senso più positivo del termine, da parte di tutti i permit e dei ragazzi invitati. Il prossimo passo da fare sarà quello di incanalare questo mix di volontà ed energia nella giusta corrente, in modo tale che uno sforzo di valore di un singolo possa generare un vantaggio collettivo”.

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Riscatto immediato

Magari già dalla prossima settimana, quando l’ex Calvisano vuole prendersi immediatamente la rivincita sui rivali italiani. “Venerdì dobbiamo riscattarci dalla prestazione di ieri. Mi aspetto un Benetton Rugby arrembante, in grado di imporre la propria fisicità. Una partita, anche se amichevole, si gioca sempre per vincere. Soprattutto contro le Zebre, contro cui c’è sempre una rivalità particolare, essendo entrambe due squadre italiane”, ha spiegato Pettinelli, prima di focalizzarsi sui suoi obiettivi personali nella stagione appena iniziata.

“Non c’è mai nulla di scontato nello sport, ancor più nel rugby. Quindi, voglio innanzitutto confermare quanto fatto l’anno scorso, quando, soprattutto nell’ultima parte di campionato, avevo intrapreso un trend positivo, riuscendo ad entrare regolarmente nei 23 del gameday. Di sicuro, in questi mesi, cercherò anche di aiutare i più giovani affinché riescano ad amalgamarsi al gruppo, potendo così vivere al meglio l’avventura in Ghirada”, ha concluso il ragazzo veneziano, atteso all’annata della definitiva consacrazione.

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