Test Match: il Sudafrica doma 24-18 l’Argentina al termine di una partita combattuta

Gli Springboks continuano nella loro serie positiva verso il Mondiale

ph. Sebastiano Pessina

La sfida si apre con grande intensità e confusione. Le fasi statiche e un gioco poco dinamico nelle fasi alla mano la fanno da padrone tanto che per venti minuti il match non si sblocca. Superata la metà della prima frazione però, la musica cambia. Al piazzato messo a referto da Jantjies risponde infatti, sette minuti dopo, il piede di Díaz Bonilla che sistema le cose temporaneamente sul 3-3, prima di entrare negli ultimi dieci minuti di gioco del primo tempo.

Gli Springboks si accendono: Jantjies trova al largo Gelant che gioca bene il due contro uno attirando la difesa a sè per poi servire al largo l’accorrente e dirompente Nkosi, il quale deborda rientrando e andando a eludere il placcaggio di Cancelliere, per la meta. Non c’è la conversione, si va sull’8-3.
I Pumas provano a reagire, anche se trovano praticamente da subito la strada sbarrata. Sembra che il risultato per andare al riposo sia questo, ma a tempo praticamente scaduto mentre il Sudafrica cerca di dare un’altra zampata alla contesa arriva l’intercetto di Guido Petti che mette in moto le leve e va a finire la sua corsa in mezzo ai pali consegnando a Díaz Bonilla una conversione facile facile, per l’8-10 che manda – a sorpresa – l’Argentina in vantaggio al break.

 

Si rientra dagli spogliatoi con i sudamericani vicinissimi nuovamente al bersaglio grosso, ma un in avanti di Cancelliere – verificato dal TMO – vanifica purtroppo il lavoro suo e dei compagni. La squadra di Rassie Erasmus, scampato il pericolo, riprende fiato e torna a fare male affidandosi ancora una volta al suo finisher migliore. Nkosi assume le sembianze dell’elettricità pura all’ala per fare secchi tre uomini e finire alla bandierina schiacciando. Il pubblico locale esplode di gioia, mentre Jantjies questa volta converte i punti del 15-10.
Girandola di cambi, momenti di gioco sporco e confuso in attesa di una riorganizzazione precisa per entrambi gli scacchieri tattici. Un po’ di indisciplina. L’arbitro concede una punizione per parte, nei pressi della “zone rosse”. Prima Urdapilleta e poi Jantjies, non sbagliano. Scocca l’ora di gioco: si va sul 18-13.

 

Il match è ben lontano dal finire, nonostante il tempo scorra veloce. L’Argentina prova a caricare a testa bassa riproiettandosi nei ventidue avversari. Touche di Montoya, ricezione alta, poi palla che torna nelle mani del tallonatore che serve prontamente Matera. Il capitano corre di taglio e va oltre, per il pari. E’ 18-18, senza l’addizione al piede di Urdapilleta.
Il pareggio dura il tempo di un “amen”: calcio nella metà campo offensiva per la Rainbow Nation. Jantjies imbuca correttamente, mentre sul terreno di gioco arriva con la sua dose di leadership Faf de Klerk.
Tre punti di differenza sono un nulla, vista la spregiudicatezza con cui le contendenti si stanno affrontando. I Pumas non smettono di provarci, poichè vogliono andare a caccia della prima affermazione stagionale. Arriva il settantasettesimo: Urdapilleta e Mensa mettono in piedi una sequenza clamorosa che si conclude con l’accelerazione del primo centro che trova il buco giusto per andare in meta. Sembra tutto ok, sorpasso Argentina, ma l’arbitro ravvisa un’ostruzione di de la Fuente ai danni di Koch ad inizio azione. Il TMO conferma la decisione del direttore di gara, il quale sul campo accorda la punizione al Sudafrica. Jantjies va per i pali, che tradotto vuol dire 24-18 a due minuti dalla fine.
Negli ultimi centoventi secondi, non succede più nulla di rilevante: il Sudafrica continua la sua serie positiva, mentre per gli uomini di Ledesma arriva la nona sconfitta consecutiva.

 

Sudafrica: 15 Warrick Gelant, 14 Sbu Nkosi, 13 Jesse Kriel, 12 André Esterhuizen, 11 Dillyn Leyds, 10 Elton Jantjies, 9 Cobus Reinach, 8 Marcell Coetzee, 7 Rynhardt Elstadt, 6 Siya Kolisi, 5 Lood de Jager, 4 RG Snyman, 3 Vincent Koch, 2 Schalk Brits (c), 1 Thomas du Toit
A disposizione: 16 Scarra Ntubeni, 17 Lizo Gqoboka, 18 Wilco Louw, 19 Marvin Orie, 20 Marco van Staden, 21 Kwagga Smith, 22 Faf de Klerk, 23 Frans Steyn

Marcatori Sudafrica
Mete: Sbu Nkosi (32, 48)
Conversioni:  Elton Jantjies (50)
Punizioni: Elton Jantjies (20, 60, 69, 78)

Argentina: 15 Joaquin Tuculet, 14 Sebastián Cancelliere, 13 Jeronimo de la Fuente, 12 Lucas Mensa, 11 Ramiro Moyano, 10 Joaquín Díaz Bonilla, 9 Felipe Ezcurra, 8 Javier Ortega Desio, 7 Marcos Kremer, 6 Pablo Matera (c), 5 Tomas Lavanini, 4 Guido Petti, 3 Santiago Medrano, 2 Julian Montoya, 1 Mayco Vivas
A disposizione: 16 Agustin Creevy, 17 Nahuel Tetaz Chaparro, 18 Juan Figallo, 19 Matias Alemanno, 20 Tomas Lezana, 21 Gonzalo Bertanou, 22 Benjamin Urdapilleta, Santiago Carreras

Marcatori Argentina
Mete: Guido Petti (40), Pablo Matera (66)
Conversioni: Joaquín Díaz Bonilla (41)
Punizioni: Joaquín Díaz Bonilla (27), Benjamin Urdapilleta (57)

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