Li ha selezionati Alex Shaw, giornalista di Rugbypass: tra gli azzurrini c’è il centro del Benetton Tommaso Menoncello
Sei giovani che si sono messi in mostra al Six Nations Festival
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Impresa sfiorata per l’Italia U19, a Bedford vince l’Inghilterra di misura
Match ricco di emozioni, concluso da una meta allo scadere dei padroni di casa

La diretta streaming di Italia U19 – Inghilterra U19
Si gioca a Bedford. Calcio d'inizio fissato alle 20:45

Italia Under 19: la formazione per la sfida contro l’Inghilterra
Botturi è il capitano di una squadra con Casilio e Brisighella in mediana

Italia femminile: le convocate per il raduno della U20
Raduno di tre giorni a Parma tra il 28 e il 30 aprile

Italia U19: i convocati per il match con l’Inghilterra
Coach Grassi ha ufficializzato il gruppo per la sfida a Bedford

L’Italia under 19 ha battuto il Galles 2 volte in 4 giorni
Gli Azzurrini espugnano il Brewery Field di Bridgend e concedono il bis dopo la vittoria dello scorso 13 aprile
importante che abbiano selezionato un italiano
soprattutto perché è in un ruolo delicato
bravo lo staff di treviso e bravo mattia dolcetto.
Per la verità l’articolo di Rugby Pass selezionava 6 nomi, uno per squadra
E secondo Onrugby? 🙂
(comunque un peccato che funzionasse solo freesport – che a me è andato malissimo. Sarebbe bello se qualcuno in Italia pensasse ad una diretta streaming di questo festival, tanto più che l’Italia inizia a inanellare qualche buon risultato…)
Ecco, visto? Ci fosse l’Accedemia del Benetton o la seconda squadra, adesso ci sarebbe tutto il tempo per prepararlo a dovere, mantenendolo in contatto con l’unico ambiente veramente professionistico in Italia.
Treviso monitora più di qualche giocatore , e quando fa delle scelte condivide il percorso , vedi con Zanon, Cannone e Lamaro, ma anche altri .
Vero quel che dici però anche senza l’accademia può avvalersi di uno staff di primordine a TV.
Io con il galles avevo notato le prestazioni di Cannone e Drago.
Nel 2T Drago ha fatto un recupero di palla mai visto su un nostro restart sulla sx, si e’ lanciato a mille verso la linea di meta, placcato sui loro 5mt ha scaricato la palla alla grande verso il centro ma sfortunatamente non c’era supporto e l’azione e’ sfumata. Sarebbe stata una meta incredibile.
Chiedo conferma alla redazione: avete scritto che questo ragazzo è un 2002, quindi è ancora U17 e portato già in U18?
Te lo confermo io kinky, almeno leggendo qui
http://www.oggitreviso.it/accademie-ecco-magnifici-dodici-192836
Ottimo grazie…quindi anche Marin è un 2002!
un 2002 non è U17
perdonami massimiliano ma i conti tornano: un ’99 è U20 secondo anno, un’00 è U20 primo anno, un ’01 è U18…..un ’02 casa mia è un U17!
forse ti confondi perché i ’02 quest’anno sono passati di categoria in U18 ma sono al primo anno!
sarebbe opportuno che la fir regolarizasse una accademia a treviso, ora per non dire ieri, ma già domani sarebbe auspicabile, poi se pensiamo che questo possa avvenire nel giro di qualche anno sarebbe un mezzo disastro.
treviso sta applicando metodi mai visti in italia, e questo autobus va preso immediatamente da parte della fir.
Secondo me entrambe le parti mettono la testa sotto la sabbia. Da una parte Treviso aspetta che sia giustamente la federazione a finanziare l’operazione. Dall’altra la Fir rimanda ragionando sul fatto che già Treviso prende parecchio da loro e i Benetton di grana ne hanno tanta infondo infondo , mettiamoci pure che la società non ha mai supportato e mai supporterà questa dirigenza Fir….
Ci fosse l’Accademia a Treviso il ragazzo, e molti altri, non si perderebbe i prossimi 2/3 anni a cazzeggiare con la FIR… tranquilli, ora ci penserà il DORCOS… ?
ermi ciao, io di cos mi fido e lo vedo molto capace, non vedo bene la dirigenza fir che si sta sgretolando vedi la questione perugini.
ti sei espresso più volte a favore di cos, ma non hai, a mia memoria, spiegato il perché. Come tecnico a deluso a più riprese, come organizzatore non ha fatto granchè se non parlare di fitness, e mi sembra lo facessero anche tanti giocatori che avevano provato il livello dei campionati inglese e francese, e parlato della necessità di riformare la filiera giovanile, punto sul quale si combatte politicamente da tempo immemore. Cosa ha portato di nuovo se non un’immagine da spendere all’estero da parte dei vertici fir? Inoltre alle sue mezze richieste e mezze parole non ha mai fatto seguire esternazioni esplicite che aprissero un dibattito nel rugby nostrano.
Spero non vorremo dare a lui i meriti di alcuni buoni giovani che adesso stanno emergendo, grazie al grande lavoro di qualche società illuminate. Beninteso, non è certo lui la fonte d’ogni male, ma ha dimostrato di essersi integrato anche troppo bene in un contesto che si è dimostrato improduttivo; insomma s’è italianizzato in senso negativo, molto in fretta.
Lo sgretolamento della fir…si diceva lo stesso al termine dell’ultimo mandato Dondi, e poi sappiamo cosa è successo. Inoltre, mi sembra che la situazione al momento possa dimostrarsi pericolosamente gattopardiana. Spero vivamente di sbagliarmi.
P S
hanno selezionato un’italiano perché, mi sembra di aver inteso, hanno selezionato un ragazzo per ogni squadra. Togliamo un po’ di aspettative dalle spalle del ragazzo, sperando che semplicemente completi il percorso che pare aver intrapreso 🙂
massimiliano buon pomeriggio,
direi berbizier e cos, questi sono i due nomi che hanno cambiato o hanno cercato di cambiare qualcosa in italia.
spero non per polemica nei tuoi confronti, che tu non abbia ragione e che conor non si sia italianizzato…
in pieno accordo con te, nel dire che se vengono su dei giocatori con delle carattersitiche diverse e con delle capacità tecniche diverse, non è merito suo ma delle società sportive….
peccato che sia tutto slegato (filiera ecc…), e senza un progetto pianificato.
però sai la maggioranza delle società sportive ha ritenuto utile e necessario di mettere il dott. gavazzi a capo dell’intero movimento, e quindi solo loro dovranno rispondere di questo scempio.
scusa massimiliano non ho risposto al tuo primo quesito.
penso che sia la persona più che giusta ora in questo momento con una fir che si sta sgretolando, e con un movimento diviso in due tronconi (chi pro gavazzi-ascione-checchinato e chi contro). una persona che unisce e che non divide, che guarda a quello che ha (giocatori a disposizione e tecnici a disposizione), e che non frigna su quello che non ha! insomma una persona pragmatica e capace di imbastire un menù ( per esempio un 6 nazioni) con pochi alimenti e alcuni di scarso valore gastronomico (giocatori-tecnici- franchigie-accademie). spero di essere stato chiaro. un caro saluto.
un buon pomeriggio anche a te. Sul fatto che non frigni non sono d’accordo, è partito a gennaio a dire che questo era il 6N più difficile per l’Italia, quando i fatti hanno dimostrato che le avversarie erano in più occasioni distratte o fortemente sottotono. Che sia sopra le parti non direi, mi sembra che abbia ben coperto le terga della trimurti in questi anni. Pragmatico lo è, ma questo pragmatismo verso cosa lo indirizza? più che altro public relations, e allora dategli il posto di Checchinato. Che abbia fatto con quel che aveva anche l’ non saprei;parliamo della fotocopiatrice incastrata, del taccuino coi nomi -scritti da chi?- tipo Polledri, di Licata usato come bandiera degli asterischi e quasi bruciato -quasi, ma il ragazzo si sta rifacendo sotto, meno male- allora di cosa stiamo discutendo? 🙂
darko non è sbagliato quello che dici…, peccato che ne vadano di mezzo i ragazzi e il movimento….
Certamente, era solo un analisi asettica della situazione. La Fir in quanto organo statale è impastoiato con la politica , spesso non fa gli interessi del movimento ma solo di chi supporta il suo presidente. I Benetton in quanto soggetti privati ci mettono passione ma fanno anche i propri interessi e sanno il fatto loro su come destreggiarsi con il “pubblico” in un paese disastrato come il nostro. Risultato: il gap con l’estero non si riduce.
si darko non dici stupidaggini, anzi!!!!
non abbiamo il senso di stato, e nemmeno il senso del dovere, e quando lo troviamo pensiamo subito di aver trovato un tesoro. peccato non avere il modus operandi anglosassone, perché con la nostra capacità latina potremmo ambire a costruire grandi progetti.
massimiliano ti leggo con grande stima, e con grande piacere, potrei anche essere con te, ma cosa salviamo di questa FIR??? niente???? a cosa ci aggrappiamo??? siamo naufraghi, ma un pezzo di fasciame nei flutti lo prendiamo o andiamo solo a nuoto???
un caro saluto.
Salviamo le piccole.figure che.mettono toppe, quando riescono, alle falle aperte dai grosse nomi. Nuotiamo con le nostre forze, meglio che aggrapparsi a falsi salvagente!
Salviamo le piccole.figure che.mettono toppe, quando riescono, alle falle aperte dai grosse nomi. Nuotiamo con le nostre forze, meglio che aggrapparsi a falsi salvagente!
però per me cos non sta facendo male…
Vedendo le linee di corsa di alcuni dei nostri ragazzi, quasi ci verrebbe fuori anche un bel 7s 🙂
Il quale Seven secondo me saerebbe di grandissima utilità formativa (su come gestire gli spazi e migliorare i placcaggi) per gli atleti con le giuste caratteristiche. Per esempio, a me sembra che Lazzaroni sia decisamente cambiato nel modo in cui cerca lo spazio dopp l’esperienza nel Seven
Quando allenavo gli u14 avevano 12/13 anni, seconda terza media, quindi u16 14/15, u18 16/17 etc. Con un accavallamentto ovvio sul finire della stagione dei ragazzi che passeranno alla under superiore il campionato successivo. Ma se cambia qualcosa tra u14 e u18, non so allora posso sbagliarmi e mi scuso
Volevo rispondere a kinky, ho sbagliato “gate” scusate 🙂
massimiliano scusa se non ti ho risposto ieri sera, si forse hai ragione …
il nostro movimento è fatto di tanti piccoli tecnici che lavorano in silenzio dietro le quinte….