Sei Nazioni 2019: cosa ci dicono i numeri di fine torneo

Il Galles bada al sodo, puntando sulla propria grande difesa. Tra i singoli spicca Braam Steyn nelle statistiche individuali

COMMENTI DEI LETTORI
  1. giomarch 22 Marzo 2019, 20:19

    Steyn trasformato negli ultimi 18mesi, le qualità le ha sempre avute, ma come a molti nel Benetton, qualcosa è scattato..
    Per ns fortuna che ci ritroviamo con un giocatore di questo livello..

  2. mic.vit 23 Marzo 2019, 01:37

    1 è parso evidente in ogni partita, tranne forse la prima, che il Galles abbia vinto grazie ad una difesa impeccabile…si è letto tanto di AWJ in questi giorni ma la 3a ha reso ancora di più
    2 i giocatori italiani compaiono in alcune statistiche davvero interessanti…segno di un evidente aumento di cilindrata, questa cosa fa ben sperare per il futuro…

  3. Parvus 23 Marzo 2019, 08:12

    comunque sono solo numeri…., che danno una identità ma che poi come sappiamo, non sono decisivivi sulle qualità dell’atleta.
    questo non vuol dire che steyen non è un bel martello…

  4. Mich 25 Marzo 2019, 09:46

    Questi numeri, per quanto come ogni statistica rappresentino una semplificazione, ci raccontano da un lato una nazionale azzurra in crescita, ladove senza dubbio gli altri ne hanno avute di esponenziali rispetto a noi, e dall’altro una squadra poco cinica.
    Tanta sostanza, tanto sacrificio e tanta presenza, sopratutto per tutta la durata della partita rispetto alle prestazioni di qualche anno fa, dove collassavamo fisicamente negli ultimi 20 minuti. Ma anche poca convinzione corale negli ultimi 10 metri, dove solo qualche iniziativa coraggiosa ed individuale ci ha premiato con un pò di soddisfazione.
    Molti errori individuali e un pò di sfortuna ci hanno sicuramente penalizzato. Forse la classifica finale poteva essere diversa per noi, o poteva esserlo senza dubbio la colonna dei punti, ma non cambiava la sostanza. Finora non ho commentato perchè i post partite sono caratterizzati da commenti giustamente delusi, nei quali ognuno sfoga la frustrazione in senso unilaterale, senza curarsi delle altrui opinioni e senza volere in ogni caso intavolare un reale confronto. E forse è nromale che sia così.
    A boccie ferme però, mi sento di poter dire che qualche piccolo passo avanti lo sto notando. Certo, rispetto alla crescita delle altre 5, con i rispettivi alti e bassi, la nostra risulta ancora lenta e macchinosa, a volte improvvisata e basata su episodi e su individui, piuttosto che su risultati continuativi e globali.
    In ogni caso molti dei nostri hanno tirato fuori prestazioni veramente apprezzabili, e nel complesso il gruppo, per quanto in procinto di essere rivoluzionato nel post RWC dati i sopraggiunti limiti di età di alcuni senatori, importantissimi, mi sembra più coeso.

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