Sei Nazioni Under 20: all’Italia manca solo la vittoria. A Biella, la Francia si impone 31-35

Gli azzurrini lottano alla pari con i pari età transalpini ottenendo sia il punto di bonus difensivo sia quello offensivo

Ph. Roberto Bregani

La partita comincia qualche minuto prima del calcio d’inizio effettivo del match, con il doveroso minuto di raccoglimento in memoria delle vittime di Christchurch e l’esecuzione degli inni nazionali: poi inizia la battaglia. Gli azzurrini, oggi in maglia bianca, partono subito spingendo sull’acceleratore e costringendo i rivali a incassare la meta dello sgusciante Trulla che schiaccia alla bandierina. Non arriva la conversione, ma ci sono comunque i punti del 5-0.
La reazione degli ospiti non si lascia attendere. I campioni del mondo di categoria diventano veloci e abrasivi allo stesso tempo presentandosi nei ventidue offensivi per cercare di riequilibrare subito le cose, ma la difesa italiana è scaltra e organizzata nel creare le condizioni per l’errore transalpino. Gli uomini di Roselli si caricano, spinti anche dal numeroso pubblico che assiepa le tribune dello stadio di Biella, A metà del primo tempo per poco Parolo non riesce nello scippo stoppando con le mani un’uscita transalpina in liberazione al piede.
I baby Bleus appaiono in difficoltà, ma all’improvviso – poco prima della mezz’ora –  sfruttando un buco della difesa per attivare le leve veloci dei loro trequarti e andare in meta passando in vantaggio: Tiberghien sfrutta il varco trasmettendo al largo per Pinto che porta avanti l’ovale rientrando verso il centro del campo per l’accorrente Viallard, il quale non deve fare altro che terminare la sua corsa in mezzo ai pali. Smaili converte, per il 5-7. 
Essere sotto nel punteggio non modifica l’atteggiamento dell’Italia, che continua a macinare gioco con multifase avanzanti. Al trentaquattresimo Drudi cerca di sfondare, sul più bello però commette un errore di handling perdendo l’ovale per un in-avanti; la Francia respira e torna a riaffacciarsi in attacco. Agli ospiti basta un’opportunità per marcare pesante, sugli sviluppi di una touche, con Lemardelet che esce dal raggruppamento utilizzando le sue prolunghe per realizzare. Gli ultimi scampoli della prima frazione non portano a null’altro: si va quindi al riposo sul 5-14.

 

La ripresa comincia nel segno della rappresentativa francese: la formazione d’Oltralpe va infatti in meta due volte. Prima Pinto e poi con Dumortier colpisco un’Italia rientrata male dalla pausa. In un amen è 5-28. La contesa si innervosisce, mentre gli allenatori comandano una prima girandola di cambi. Gli azzurrini si ridestano: un’infrazione dei rivali a metà campo consente al subentrato De Re di spostare il fronte di gioco a ridosso dei ventidue rivali, con una touche che vede Marinello al lancio e capitan Ruggeri a ricevere e portare l’ovale a terra per il carrettino avanzante che va in meta, su conduzione finale del tallonatore. Il numero 2 si scatena: pochi minuto dopo infatti sugli sviluppi di un’altra rimessa laterale si fa consegnare nuovamente il pallone fra le mani per eludere la difesa e volare in mezzo ai pali. Questa volta Da Re converte, col drop. Italia 17-28 Francia, quando scocca l’ora di gioco.
Il match vive di continue oscillazioni. In campo ci sono due pugili che si sfidano al centro del quadrato, senza guardia alta. La Francia va a segno con Moefana, ma sul restart è Da Re ad infiammare Biella con un’azione straordinaria che viene concretizzata al largo dalla corsa di Mba. Gli azzurrini raggiungono anch’essi il punto di bonus offensivo sistemando temporaneamente lo score sul 24-35. La rimonta sembra un’operazione possibile, ma il cronometro diventa inevitabilmente un alleato dei Bleus, i quali però sono costretti ancora a subire la furia rivale. A un giro di lancette dalla fine la mischia italiana tritura quella transalpina -sotto i pali dei “galletti – nel tentativo di trovare un’altra meta e ottenere anche il punto di bonus difensivo. Il copione si ripete per tre volte, sino a quando gli azzurrini lavorano ai fianchi la difesa preparando il terreno alla corsa di taglio di Mba che firma la meta (seconda personale), poi convertita da Da Re, del 31-35.

 

Italia: 15 Jacopo Trulla, 14 Cristian Lai, 13 Matteo Moscardi, 12 Damiano Mazza, 11 Michael Mba, 10 Paolo Garbisi, 9 Lorenzo Citton, 8 Mirco Finotto, 7 Davide Ruggeri (c), 6 Davide Goldin, 5 Thomas Parolo, 4 Nicolae Cristian Stoian, 3 Matteo Nocera, 2 Andrej Marinello, 1 Matteo Drudi
A disposizione: 16 Marco Bonanni, 17 Lorenzo Michelini, 18 Filippo Alongi, 19 Marco Butturini, 20 Antoine Koffi, 21 Alessandro Fusco, 22 Giacomo Da Re, 23 Federico Mori

Marcatori Italia
Mete: Jacopo Trulla (4), Andrej Marinello (52, 58), Michael Mba (68, 80)
Conversioni: Giacomo Da Re (59, 69, 81)
Punizioni:

Francia: 15 Cheikh Tiberghien, 14 Vincent Pinto, 13 Yoram Moefana, 12 Arthur Vincent (c), 11 Ethan Dumortier, 10 Mathieu Smaili, 9 Kevin Viallard, 8 Maxence Lemardelet, 7 Sacha Zegueur, 6 Mathieu Hirigoyen, 5 Florent Vanverberghe, 4 Gauthier Maravat, 3 Alex Burin, 2 Loris Zarantonello, 1 Eli Eglaine
A disposizione: 16 Rayne Barka, 17 Giorgi Beria, 18 Sacha Lotrian, 19 Adrien Warion, 20 Loïc Hocquet, 21 Leo Coly, 22 T. Vincent, 23 Alexandre de Nardi

Marcatori Francia
Mete: Kevin Viallard (28), Maxence Lemardelet (37), Vincent Pinto (41), Ethan Dumortier (43), Yoram Moefana (66)
Conversioni: Mathieu Smaili (29, 38, 42, 44, 67)
Punizioni:

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