Galles: grande confusione sul futuro del sistema professionistico

Nelle scorse settimane si ipotizzava addirittura una fusione tra Ospreys e Cardiff Blues. Voci e proposte che generano incertezze e preoccupazione

COMMENTI DEI LETTORI
  1. aries 27 Febbraio 2019, 09:17

    “Le franchigie, infatti, hanno già detto di non essere in grado di offrire nuovi contratti ai giocatori in scadenza al termine della stagione 2019/2020 e tra questi ci sarebbe anche il capitano Alun Wyn Jones giusto per citarne uno. La strada sembra ancora molto lunga.”

    Non mi è chiaro questo passaggio, qualcuno che ne sa di più potrebbe chiarirmelo?
    Non saranno in grado di garantire rinnovi con adeguamenti o nemmeno rinnovi sulla base dei vecchi contratti?

    • Turch 27 Febbraio 2019, 12:53

      Se non hai certezza del futuro non puoi offrire contratti. La prossima stagione sanno tutti di giocarla, ma dal 2020/21 non lo sanno

      • aries 27 Febbraio 2019, 13:07

        Una moderna diaspora in salsa celtica praticamente! Ottimo! Si fa per dire…

        • xnebiax 27 Febbraio 2019, 13:59

          AWJ dopo il mondiale andrà quasi sicuramente in Francia.

  2. carpediem 27 Febbraio 2019, 09:26

    non sarà che Martyn Phillips, è ilcugino albionico di Mr G.?

  3. Parvus 27 Febbraio 2019, 09:53

    Non fare nulla non è un’opzione”.

    chissà che il nostro presidente non legga e rifletta su questa dichiarazione!

  4. Marte_ 27 Febbraio 2019, 10:01

    Tutti hanno i loro problemi.. speriamo che la competizione economica con inglesi e francesi non diventi impari

    • pippuzzo 27 Febbraio 2019, 10:24

      Lo è da anni. I finanziamenti alle franchigie gallesi della Wru sono di meno di 19-20 milioni di Pound all’anno. Non sono divisi equamente perchè una parte lggermente maggiore di 1/4 va ai Dragons che sono interamente federali. Gli altri club hanno più mezzi propri ma non possono competere con i grossi club francesi e britannici e neanche con le province iralandesi. Nessun club gallese ha mai vinto un Champions Cup, e c’è stato un solo finalista. Quest’anno penso che nessun club abbia raggiunto i quarti in Champions e in pro 14 nessun club è sicuro della qualificazione ai playoff con i Blues che sono i meglio piazzati, 3i a pari merito con Connacht nella poule delle Zebre. Considerato che comunque in questo periodo il Galles è semore stato competitivo sulla scena internazionale europea (cioè il 6N) con 4 vittorie di cui 3 grand Slam, è evidente che i club non hanno i soldi per permettersi stranieri di altissimo livello e di mantenere tutti i propri migliori internazionali. non fare niente non è un’opzione, ma l’opzione è evidente per il Glles, non è quella di tagliarne una. La posizione italiana è simile, fatte le debite proporzioni: i limiti economici federali attuali non consentono di sostenere bene due franchigie, ma questo non toglie la necessità di averne due. Lo spostamento potrebbe essere un’opzione anche per l’Italia; ma non per costituire una diversa franchigia sostenuta solo dalle entrate federali. In Galles cercano evidentemente di trovare finanziamenti privati a nord, costituendo una franchigia in grado di competere ad altissimo livello al Sud (Blues+Ospreys), rivitalizzando ulteriormente i Dragons. Da noi si dovrebbe cercare un magnate in stile Benetton da qualche parte.

      • Marte_ 27 Febbraio 2019, 10:35

        Ovviamente condivido il tuo discorso (anche perchè è basato su considerazioni oggettive). Il mio “impari” paventava la possibilità di una disgregazione del Pro14 con 3 irlandesi, 2 gallesi e 1 scozzese a chiedere ospitalità nella Premiership. E noi italiani fregati.
        Per quanto già oggi i budget siano decisamente più bassi di quelli inglesi e francesi, il Pro14 è andato bene nelle coppe europee

        • pippuzzo 27 Febbraio 2019, 11:14

          Vero, ma solo grazie alle province irlandesi. Il resto del Pro14 a quel livello non è riuscito a essere competitivo. La premiership ha i suoi problemi. C’è grande opposizione avverso la proposta, latente da anni in Inghilterra, di abolire le retrocessioni, quindi non penso che sia pensabile di aprire alle province irlandesi. Il pro14 sta avendo un successo discreto a livello di immagine e di ascolti negli ultimi anni, grazie principalmente alla presenza delle ottime province irlandesi. Quindi sono d’accordo che stia andando bene come formato, ma i segnali che arrivano dal Galles e le difficoltà italiane nel sostenere dignitosamente le Zebre significano che il prodotto deve crescere ancora. Gli accordi televisivi evidentemente devono essere migliorati, e nel complesso bisogna cercare pubblico. Indubbiamente bisogna sperare che le Sudafricane si impegnino di più a costruire squadre competitive e non capisco perchè non lo facciano: il cambio è molto conveniente. Arrivano squadre di gran livello come Leinster, Munster, Glasgow… mentre il formato del Super Rugby è sempre molto discusso per mille ragioni. Quindi in definitiva quello che si vede in campo celtico è un continuo aggiustamento delle varie nazioni. La Scozia sta riuscendo a sostenere due franchigie che si qualificano ai 4i di Champions Cup anche naturalizzando a iosa e non vince una cippa a livello nazionale; il Galles naturalizza molto meno, produce e esporta moltissimi giocatori di varia levatura ma fatica a ottenere risultati con 4 franchigie, che però dato il numero di giocatori di alto livello sono il minimo per non mortificare il processo di selezione che consente alla nazionale di essere 3a nel ranking mondiale; l’Italia sostiene 2 squadre con risultati altalenanti ma in leggero rialzo, produce qualche giocatore, naturalizza altri di livello medio-basso, avrebbe un bacino ampio di risorse umane e economiche ma non ha cultura rugbystica diffusa; gli Irlandesi hanno trovato la quadra; il Sudafrica non sa dove andare ed è alle prese con mille problemi ma il giorno che decidesse di sostenere anche solo politicamente una delle due province in pro14 riuscirebbe probabilmente a piazzarla in finale. L’unico comune denominatore è che nessuno di questi paesi è autosufficiente economicamente per sostenere un torneo domestico di alto livello.

        • Andrea B. 27 Febbraio 2019, 23:25

          Una Premiership così mi parrebbe anche troppo affollata…allora per assurdo, ma neanche troppo, vedo il rugby europeo di club seguire -a medio termine – una strada tipo Super Rugby australe …

  5. Parvus 27 Febbraio 2019, 10:11

    marte penso che lo sia già….

  6. TommyHowlett 27 Febbraio 2019, 10:20

    Eccoli lì. Fare il passo più lungo della gamba può essere molto pericoloso. Alla fin fine, vuoi vedere che il nostro modello è quello più virtuoso? Ovviamente scherzo, ma effettivamente mantenere 4 franchigie professionistiche (e prima erano anche 5) in un paese con meno abitanti (e meno risorse) del Veneto, per quanto lassù il rugby sia popolare, è chiaramente troppo ambizioso. Con l’attrazione gravitazionale dei due giganti lì vicino (Inghilterra e soprattutto Francia) il rischio di uno svuotamento delle rose gallesi nel breve termine è molto purtroppo concreto. Un destino che purtroppo minerà anche il Pro14.

  7. Maggicopinti 27 Febbraio 2019, 11:00

    Alla fine il punto è sempre quello: in molte realtà il rugby professionistico è poco -se non per nulla- sostenibile economicamente. Il Galles è piccolo, non particolarmente ricco (anzi), con un’importante concorrenza del calcio come sport e dell’Inghilterra come campionato professionistico vicino. Possibilità di ulteriore crescita ce ne sono poche.

    La mia impressione è che sul lungo periodo l’intero sistema professionistico, al di fuori di Francia e Inghilterra, dovrà andare incontro ad un pesante dimagrimento e il Galles sarà uno dei primi a tirare la cinghia.

    • TommyHowlett 27 Febbraio 2019, 11:21

      Eppure pensa che in Europa l’unica nazione oltre alle due sopra citate, potenzialmente in grado di sostenere un campionato professionistico di rugby è proprio l’Italia. Certo, le cose da fare sono innumerevoli, ma siamo un paese grande, popoloso e ricco, con un discreto radicamento di questo sport in diverse regioni e enormi possibilità di espansione. A dire il vero, a quest’ora avremmo dovuto già essere ben più avanti se non si fossero sprecati 20 anni di 6 nazioni, ma la speranza c’è sempre tutta per poter arrivare dove tanto desideriamo…

      • xnebiax 27 Febbraio 2019, 14:07

        Scusa ma in Top12 gli spettatori a partita sono sui 700 di media. Quanto professionismo ci mantieni con questi numeri?

        • TommyHowlett 27 Febbraio 2019, 14:39

          Infatti ho detto che ci sono innumerevoli cose da fare… e poi che abbiamo sprecato 20 anni di 6 nazioni…

        • Giambo 27 Febbraio 2019, 18:44

          Penso intendesse come bacino potenziale di atleti e spettatori.

  8. Mr Ian 27 Febbraio 2019, 11:54

    Articolo molto esaustivo e che spiega bene la situazione gallese del momento.
    Ora come ora la franchigia che meglio sta economicamente sono gli Scarlets, che devono però rientrare dal debito della costruzione del nuovo stadio. Però nonostante un piano di rientro finanziario che sta dando i suoi frutti, il budget spendibile per costruire la squadra è sempre quello che è, si parla di un aumento per il.prossimo anno ma niente di paragonabile con le potenze inglesi e francesi.
    Adesso inoltre molte Academy devono anche fare i conti con le offerte dei vari college inglesi per i più promettenti gallesi, alla fine andare a Bristol e dintorni permette di non allontanarsi troppo fa casa e far parte di un sistema iper competitivo. Non per nulla la wru ha messo in piedi un sistema di osservatori per exiles da fare rientrare nelle franchigie in futuro ma non è detto che riescano a convincerli.
    La famosa quarta franchigia altro non è che il club RGC1404, club che negli ultimi anni sta facendo bene in welsh premiership e che la federazione accontenta sempre organizzando in zona appunto le partite della U20.
    I più contrari alla creazione di questa nuova franchigia sotto sotto sarebbero gli Scarlets, che da diversi anni provano a tastare il territorio per provare ad allargare la base di pubblico e finanziamenti. Certo è che per quanto possano essere odiati nemici, vedere scomparire gli Ospreys sarebbe una brutta cosa

  9. gian 27 Febbraio 2019, 12:45

    il problema, per tutti, sono i soldi dappertutto, ecco, di aziende che potrebbero tener su una franchigia credo ce ne siano ovunque (a partire dalle istituzioni a fronte di un ritorno per il territorio, quindi comportandosi da privati), il problema è che i soldi veri li fai con la TV, ed oggi chi paga sono ing e fra, nel resto del mondo nessuno è in grado di fare altrettanto, questo significa che o ogni nazione si inventa regole per tenersi i migliori a pochi soldi fino ad un tot di caps, eh sì, giocare bene con la tua nazionale ti fa alzare le quotazioni, come già fanno le australi, o la competizione, fino a quando non scoppierà la bolla, sarà sempre impari; io continuo a pensare che il pro14 debba dotarsi di una seconda categoria, dove assorbire altri paesi che portino soldi (est europa, ad es, ma anche una tedesca o una spagnola a cui può interessare anche professionalizzare a livello celtico un certo numero di giocatori e quindi con una fed che una franchigia la sponsorizza volentieri), e che permetta alle “storiche” federazioni di schierare più franchigie a costi inferiori (la promozione potrebbe, ad esempio, essere garantita solo con un certo budget), per cui il galles potrebbe avere comunque una franchigia federale meno costosa, l’italia e la scozia potrebbero allargare la partecipazione e la visibilità, nel caso italico, si potrebbe fregare qualche squadra privata exilies alla premiership e vendere un bel prodotto in un sacco di paesi, innalzando le entrate (che poi, magari, per un paio di anni, di ricostruzione, potrebbe far comodo anche alle zebre, o a chi per essi, andare a giocare a livello leggermente inferiore, magari a costi più bassi, per poi tornare alla grande), inoltre nessuno impedirebbe alle squadre di seconda fascia di raccattare un po’ di sponsor, invece di appoggiarsi alle sole fed, con in mano già un certo tipo di risultati/progetti

    • Marte_ 27 Febbraio 2019, 13:20

      A me piacerebbe moltissimo come soluzione. Con squadre italiane, scozzesi, gallesi, irlandesi, georgiane, tedesca, spagnola, russa, romena.
      Cerchi di accompagnare nel professionismo le nazioni emergenti e allarghi l’interesse per la competizione. Con un sistema di promozioni e retrocessioni fra le due leghe aumenti la competizione.
      Lega A: 4Irl+3Wal+2Sco+1It = 10
      Lega B: 2It+2geo+1Wal+1Sco+1ted+1spa+1rom+1rus = 10
      Fantasia 😀

      • gian 27 Febbraio 2019, 14:05

        fantasia fino ad un certo punto, adesso sono in 14, secondo me, che sono una bestia, un buon campionato può essere fatto in 10/max 12 a girone unico, quindi hai già 2 o 4 squadre giù, iniziamo con 10 per evitare di aprire a chiunque, quindi, oggi, hai le 2 SAF, le zebre e i dragons in “serie B”, che potrebbero costare sui 3/4 milioni, max, cadauna, aggiungiamoci i tedeschi, gli spagnoli, i romeni con 1 sola squadra, i georgiani idem ed i russi anche, che usano a metà fondi federali e privati e siamo a 9, finalmente il buon mago G può regalare una franchigia a Roma (o spostare lì le zebre e mantenerne una in zona calvisano, ma io sono cattivo) e siamo ad altre 10, e non ho considerato le squadre inglesi exilies come irish e scottish (che magari farebbe comodo anche ai perfidi albionici sia a livello giovani leve che a livello soldi o problemi in meno), onestamente sarebbe assolutamente sostenibile e, a mio modestissimo parere, tireresti su bei soldini per trasmettere anche la “serie B”, in fondo una squadra celtica ed inglese, te la trovi sempre in campionato, ed in ger, geo, spa, rus, rom, sai quanto potrebbe tirare avere una seminazionale a sfidare le nobili? che poi, in un secondo tempo, potresti fare 2 gironi “B”, altro che coppetta della mutua, e sarebbe moooolto stimolante per gli emergenti e le televisioni, in fondo hai un bacino di mezzo miliardo di utenti, da attaccare…

      • mic.vit 28 Febbraio 2019, 00:28

        concordo sulle proporzioni della lega a …non modificando l’attuale formula del pro14 quindi aggiungendo le 2 sudafricane, una georgiana ed una migliore tra il resto d’europa…

  10. xnebiax 27 Febbraio 2019, 13:58

    Beh, loro almeno ammettono a loro stessi che non hanno soldi per 4 squadre.
    Noi continuiamo a fare finta di potercene permettere 2. Alla FIR a cui non avanza uno spicciolo.

    • gian 27 Febbraio 2019, 14:08

      adesso, se da una parte hai un finanziere che ammette di non poter gestire tutto e dall’altra la signora pina che fa fatica a fare 5+5, e non riesce a calcolare i prezzi delle patate + quelli delle zucchine, non mi pare proprio la stessa cosa…

  11. fracassosandona 28 Febbraio 2019, 09:39

    al giorno d’oggi a parlare di Analisi Costi Benefici si rischia di far la figura di Tony Nelli ma credo che dovremmo fare una 10 year challenge anche al nostro rugby…
    10 anni fa, con il povero super10 e molti nostri giocatori a farsi le ossa in giro per il mondo, la nazionale era costantemente tra la prime 11, importava un terzo dei giocatori e la federazione aveva un bilancio florido…
    dopo 10 anni di celtic e pseudo accademie (ricordo che ad un certo punto abbiamo avuto più strutture che insegnanti) il bilancio federale è crollato, la nazionale sta dietro a tutte le isolane e ormai pure a georgia e usa, e comunque continuiamo ad importare quasi metà rosa, nel frattempo gli stadi d’Italia si sono svuotati ed il 6Ns si gioca davanti a 40-50.000 intimi, molti dei quali prendono il biglietto o gratis o in svendita al 50%…
    l’audience televisiva della nazionale è trainata da gente che spara agli orsi in Alaska…
    Treviso è indubbiamente un’isola felice, ma non avete idea di quanto contento sarei io con 4 milioni all’anno da spendere come voglio…

Lascia un commento

item-thumbnail

URC: la formazione di Ulster per la sfida col Benetton

La miglior formazione possibile per una partita che per gli irlandesi è già da "dentro o fuori"

item-thumbnail

URC, 14esima giornata: le formazioni avversarie di Benetton e Zebre

Ecco i XV scelti dai Dragons e dal Connacht per le sfide con le italiane

item-thumbnail

URC: risultati e highlights degli anticipi della 14esima giornata

Vittorie per i Glasgow Warriors e l'Ulster, nonostante le proteste del Cardiff

item-thumbnail

Ken Owens annuncia il ritiro dal rugby giocato

Lo "sceriffo" chiude la sua carriera dopo 91 caps con il Galles e 274 presenze con gli Scarlets

item-thumbnail

United Rugby Championship: un ex All Blacks in Europa?

Rumors di mercato raccontano di un possibile approdo nell'Emisfero Nord di un numero 10 neozelandese

item-thumbnail

Leinster: Tyler Bleyendaal nuovo assistant coach

L'ex mediano d'apertura dei Crusaders lascerà il Super Rugby a fine stagione per approdare a Dublino