Pro14: Ulster è troppo forte per le Zebre, che cadono a Belfast per 54-7

Gli irlandesi marcano in serie: Herring firma la tripletta personale

ph. Massimiliano Carnabuci

La partita inizia con i padroni di casa che prendono in mano il comando delle operazioni cominciando a lavorare ai fianchi le Zebre, che a cavallo del primo quarto di gara cedono due volte. Lo schema è sempre lo stesso: calcio in touche (favorito purtroppo dall’indisciplina emiliana), maul abrasiva e palla al fondo al drive per Herring. Il tallonatore si dimostra abile a pilotare il carrettino di Ulster andando oltre. Il punteggio si sistema sul 12-0, con un’ulteriore complicazione per la franchigia italiana, data dall’ammonizione comminata a James Brown in coincidenza della prima segnatura.
Per la formazione di Bradley sembrano prospettarsi ottanta minuti in assoluta salita, ma non è cosi. Al ventiquattresimo infatti da un’accelerazione improvvisa di Bisegni, arriva la chance di riaprire la partita: l’azione del trequarti azzurro è dirompente e costringe Ludik a intervenire in maniera scorretta su una trasmissione al largo, in posizione molto avanzata. L’arbitro coglie il fallo e dopo aver consultato il TMO decide di assegnare la meta tecnica alle Zebre e il cartellino giallo all’estremo in maglia bianca. Si va quindi sul 12-7, con i parmensi che si ritrovano in superiorità numerica.
Il match ha momenti irrazionali e non conosce soste. Gli irlandesi in quattordici diventano ancor più pericolosi che a pieno regime. Riprendono a martellare sia con il gioco dinamico sia con quello statico. Ne scaturisce quindi una nuova maul in zona offensiva che corrisponde a una nuova meta; sempre per Herring, che incredibilmente va a marcare la tripletta personale.
Le compagini tornano a sfidarsi al Raven Hill con tutti gli effettivi disponibili. Il cronometro si avvia verso il quarantesimo, c’è tempo per un’ultimo multifase firmato dai padroni di casa: Shanahan orchestra una fase di gioco dopo l’altra sino a quando non vede un varco aprirsi al largo, la palla arriva alla bandierina per l’accorrente Lyttle che si lancia e va a segnare in maniera pesante. Lui stesso, poi, si occupa di convertire mandando le squadre al riposo sul 26-7.

 

Il punto di bonus offensivo ottenuto al tramonto della prima frazione di gara libera ulteriormente Ulster, che nella ripresa parte subito forte. Arriva l’uno-due che chiude la contesa: prima la meta tecnica legata all’ennesima maul avanzante, poi la scorribanda di Ludik, dilatano ulteriormente il gap in termini di punteggio sino al 40-7. O’Connor e compagni sono un fiume in piena, le Zebre faticano ad arginare i rivali e per farlo devono ricorrere alle cattive. Poco prima dell’ora di gioco, il subentrato Tenga finisce sulla lista dei cattivi venendo allontanato dal terreno di gioco per dieci minuti dal direttore di gara. E’ il prologo ad una nuova segnatura dei padroni di casa, questa volta con Baloucoune; che entra facilmente nelle large maglie della difesa rivale. Si sale sul 47-7.
Gli allenatori danno spazio alle panchine, fra gli altri si segnala l’esordio assoluto nel Pro14 di Alessandro Mordacci in luogo di George Biagi, mentre Masselli – previsto inizialmente in distinta gara – non riesce a essere della gara venendo rimpiazzato in panchina da Ceciliani. Intanto il tempo scorre rapidamente sino agli ultimi seicento secondi disponibili. Nelson allora annusa la possibilità di andare a marcare e iscriversi al tabellino dei marcatori. L’apertura riceve l’ovale e trova il varco giusto. Lyttle converte ancora per il 54-7, che pone fine alla contesa.

 

Ulster: 15 Ludik; 14 Baloucoune, 13 Cave, 12 McCloskey, 11 Lyttle; 10 Nelson, 9 Shanahan, 1 O’Sullivan, 2 Herring, 3 Moore, 4 O’Connor (c), 5 Treadwell, 6 Ross, 7 Reidy, 8 Timoney.
A disposizione: 16 Andrew, 17 Warwick, 18 Kane, 19 Nagle, 20 Jones, 21 Stewart, 22 McPhillips, 23 Hume.

Marcatori Ulster
Mete: Herring (16, 20, 31), Lyttle (40), Meta Tecnica (46), Ludik (51), Baloucoune (59), Nelson (74)
Conversioni: Lyttle (21, 32, 41, 52, 60, 75)
Punizioni:

Zebre: 15 Francois Brummer, 14 Paula Balekana, 13 Giulio Bisegni, 12 Nicolas De Battista, 11 James Elliott, 10 Carlo Canna, 9 Joshua Renton, 8 Jacopo Bianchi, 7 James Brown, 6 Apisai Tauyavuca, 5 George Biagi (c), 4 Leonard Krumov, 3 Eduardo Bello, 2 Oliviero Fabiani, 1 Daniele Rimpelli.
A disposizione: 16 Luhandre Luus, 17 Danilo Fischetti, 18 Roberto Tenga,19 Massimo Ceciliani, 20 Alessandro Mordacci, 21 Riccardo Raffaele, 22 Maicol Azzolini, 23 Giovanbattista Venditti.

Marcatori Zebre
Mete: Meta Tecnica (25)
Conversioni:
Punizioni:

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