Sei Nazioni 2019: le dichiarazioni degli azzurri dopo Italia-Galles

Nel post partita hanno parlato il CT Conor O’Shea, capitan Sergio Parisse e Abraham Steyn, uno dei migliori in campo

COMMENTI DEI LETTORI
  1. Niven 9 Febbraio 2019, 22:21

    Si grazie a tutti i ragazzi per l’impegno messo. Su questo dobbiamo essere sinceri. Ma anche due parole su O’Shea che a mio parere forse per la prima volta fa autocritica sul modo di impostare la tattica, ascolta qualche suggerimento sulle convocazioni, gestisce bene i cambi in campo. Tutto questo io lo apprezzo come stile anglosassone lucido. Il tuo valore aggiunto caro Conor potrebbe essere questo a questo Paese rugbistico. Io almeno ci speravo. Vederti ragionare come un tecnico di calcio (italiano), come spesso hai fatto, no grazie non ci è utile. Il passo successivo sarebbe essere coraggiosi. Sai di quel coraggio che da ex giocatore tu conosci bene. Dai Conor riprendi la giusta via e portaci davvero ad essere “l’Italia migliore di sempre”.
    Mi piacerebbe molto sostenerti ancora caro Conor, io e qualche altro milioni di appassionati !

  2. mic.vit 10 Febbraio 2019, 00:18

    In tutta onestà, la prestazione di oggi è in netto miglioramento rispetto alla scorsa contro la Scozia, ma anche agli anni passati…creiamo gioco, facciamo mete, siamo stati in partita per quasi tutto il match…manca ancora approccio, disciplina,(4 falli stupidi all’inizio =12 punti subiti), precisione alla piazzola, furia agonistica di chi sa che può e vuole vincere, che nello specifico, ti farebbe recuperare qualche palla nel breakdown e dei piani di gioco molto collaudati…finalmente CoS si è deciso a mettere in campo tutta la classe di cui disponiamo, lasciando perdere le illusioni dei giocatori di quantità e di peso…ulteriore elemento a sua discolpa è che oggi abbiamo giocato senza mediano di mischia, perchè Palazzani palesemente non lo è e Gori è ancora l’ombra del giocatore che fu…non so se tutto quanto detto ci permetterà di vincere una delle prossime 3 gare…ci speriamo sempre…

    • tony 10 Febbraio 2019, 07:59

      mic.vit concordo con quanto hai detto, oggi non sono deluso, mentre lo ero con la Scozia dove abbiamo giocato sottotono e con scarso agonismo. Dobbiamo crescere per essere competitivi con le prime al mondo , non è facile ma dobbiamo lavorare per provarci.

      • mic.vit 10 Febbraio 2019, 10:48

        tanto lavoro ancora da fare…ed il problema è che gli altri non ti aspettano…la velocità con cui il rugby continua a migliorare per correzione degli errori e strategie è impressionante

  3. Parvus 10 Febbraio 2019, 08:05

    scusate ma a me danno veramente fastidio le dichiarazioni di sergio parisse.

    • Niven 10 Febbraio 2019, 14:32

      parvus io l’ho seguita l’intervista su Dmax. Per me e scema e banale la domanda di Daniele Piervincenzi. Cosa doveva rispondere Sergio ?

  4. onit52 10 Febbraio 2019, 09:54

    Stamane ho letto la recensione della partita su un quotidiano veneto ….poi leggo le dichiarazioni qui e capisco che in ” sostanza ” abbiamo giocato bene e sono tutti “quasi ” contenti.
    Bho !
    Che ci sia stata poi la buona prestazione di alcuni Stein su tutti, credo , sia un’ altra cosa.
    Pensavo ieri sera che fossero apparse evidenti alcune NS carenze tecniche e alcune difficoltà in ruoli
    chiave dopo venti anni di 6n e 8 circa di celtic / pro 14, e due e mezzo circa con il presente responsabile, non siamo riusciti a colmare.
    Il responsabile tecnico , va detto, centra solo marginalmente per scelte e gestione dei giocatori , il vero fallimento è un gradino più su.

  5. mamo 10 Febbraio 2019, 09:54

    Persa sui punti di incontro ed è vero ma un’altra verità non può di certo essere dichiarata da O’Shea o dagli atleti.
    A mio parere non si possono avere delle chances con a m.m. degli atleti che non trovano nemmeno spazio nei rispettivi Club (per infortuni o gerarchie). Palazzani e Gori hanno di certo dato il loro massimo ma è oggettivamente troppo poco.
    Nemmeno Sexton avrebbe potuto ovviare alla lentezza di Palazzani o ai danni dei calci di Gori.
    Massimo rispetto per entrambi, sia chiaro.

    • mamo 10 Febbraio 2019, 10:15

      Mi correggo.
      Ho appena sentito le dichiarazioni che Padovani ha rilasciato a Fumero che ha sottolineato come il problema sia stato l'”uscita dal campo”; credo volesse dire uscita della palla.
      Onesto senza offendere nessuno.

  6. franzele 10 Febbraio 2019, 12:11

    Questo scrivono su Planet rugby:
    Where has Italy’s pack gone? One thing you could always rely on when it came to the Azzurri was a solid, sometimes dominant, front five, but they are constantly getting bested in the set-piece nowadays. Martin Castrogiovanni, Salvatore Perugini and Andrea Lo Cicero were all top players but they now retired and the Italians have failed to replace them. And with Leonardo Ghiraldini simply not at the level he once was because of his age, it is an indictment on their system that they are struggling in that department. There are signs that their youth development is improving but those players can’t come through quick enough.

    Gira e rigira, adesso abbiamo i trequarti appena passabili (per il livello richiesto) e ci è sparita la mischia, la terza linea può andare, i primi cinque sono inconsistenti.
    Se poi ci mettiamo un mediano di mischia improponibile (sempre a questi livelli). Inutile girarci attorno, chi ha la responsabilità della crescita del movimento e della produzione di giocatori, semplicemente, ha fatto un lavoro di…. pessimo, diciamo. E sarebbe il caso di dare una scrollatina all’albero.

    • LiukMarc 10 Febbraio 2019, 15:54

      Manca chi gliela da la scrollatina. I tifosi ci provano (non andando allo stadio), il CONI ogni tanto tuona, ma loro rimangono belli incollati alle poltrone (io farei pagare ad Ascione e Checchinato un’Accademia in toto con i loro stipendi), e i club al momento delle elezioni dimenticano in fretta…

  7. mic.vit 10 Febbraio 2019, 13:24

    condivido fino ad un certo punto…perchè la supremazia in 1a linea c’è stata tolta anche dai cambi di regole d’ingaggio avvenuti a più riprese che hanno tolto le nostre certezze…ricordo anche che in alcuni anni eravamo fortissimi nelle maul avanzanti misero la regola che potevano esser fatte crollare, poi ritirata…non vuol essere giustificazionismo, certamente alcune cose non hanno aiutato…tuttavia secondo me non è li il nostro problema attuale…sicuramente uno è quello di dover far crescere talenti con maggiore velocità…quindi convogliare più produttivamente le risorse spese…partirei sempre dall’alto con il taglio della franchigia federale…

  8. roberto43 10 Febbraio 2019, 19:16

    il cambio delle regole c’è stata per tutti, a noi manca la profondità della panchina, l’aver iniziato il 6 nazioni con una concentrazione di campioni che ha sicuramente drogato il pensiero pubblico, un campionato scadente inflazionato da stranieri di medio livello, una politica federale ondivaga, un continuo cambio di tecnici …….

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