Alle radici della vittoria: battere gli All Blacks in tre mosse

Difesa, gioco aereo e dominio dei punti d’incontro: il successo sui neozelandesi è solo l’apice di un processo di crescita

COMMENTI DEI LETTORI
  1. massimiliano 21 Novembre 2018, 09:37

    Articolo molto interessante, grazie!
    Possiamo davvero sostenere che i giocatori verdi attuali siano piu’ forti rispetto a dieci anni fa? Quanto il merito di questo balzo in avanti si puo’ attribuire al grande lavoro di staff tecnico e federazione? Non so se riusciranno a compiere l’impresa il prossimo anno, i tuttineri arriveranno davvero agguerriti, ma gli irlandesi stanno comunque scrivendo una delle piu’ belle storie del rugby

    • mic.vit 21 Novembre 2018, 10:41

      quoto…
      e aggiungo nello specifico…l’importanza del fattore disciplina, non permette agli avversari di marcare punti o conquistare territorio ma soprattutto rappresenta la cartina di tornasole del grado di lucidità con cui stai andando a raggiungere il tuo obiettivo senza sbavature ed affanni…

      • LiukMarc 21 Novembre 2018, 11:46

        C’è da dire che spesso gli irlandesi (come gli All Blacks d’altronde) giocano sul filo della disciplina (e a volte oltre), ma gli arbitri lasciano fare. Ciò non toglie che sia una gran capacità anche questa, maestri nel sapersi adattare al metro, e comunque commettere falli evidenti solo come estrema ratio, quando vedi che la difesa non regge più

        • mic.vit 21 Novembre 2018, 17:03

          vero! sanno anche quando spendere i falli…gli AB sono stati pure graziati nella seconda parte del primo 1t dove sono stati solo richiamati per un elevato numero di falli tattici in più fasi…però sai che sono rimasto stupito dalla linea di fuorigioco nelle ruck da parte di entrambe le squadre? erano anni che non vedevo irlandesi e soprattutto nz preferire la partenza un passo dietro piuttosto che avanti…segno che quando vogliono sanno adattarsi…

  2. And 21 Novembre 2018, 11:21

    la dote principale dell’Irlanda è a mio avviso il saper conservare il possesso con interminabili fasi. Particolare che non viene citato nell’articolo, il grande contributo di Andy Farrell allenatore della difesa, l’uomo che sa come non far segnare mete agli AB (vedi Lions e Irlanda).

  3. LiukMarc 21 Novembre 2018, 11:40

    Farei notare come mancasse un certo Conor Murray a numero 9, mica bruscolini.
    Certo, la questione rimane per l’Irlanda essere consistenti in queste prestazioni (contro gli All Blacks in primis), e farlo “quando conta” (basta ricordare la scoppola con l’Argentina alla RWC inglese, dove erano favoriti), ma han dimostrato di poterlo fare non solo una volta ogni secolo, e sicuramente sono la squadra meglio attrezzata (come profondità e sistema di gioco) per contendere ai tutti neri la vittoria in Giappone.
    All Blacks che comunque sembrano stanchissimi, e già contro l’Inghilterra si vedeva (ciò non vuole sminuire la prestazione irlandese, ci mancherebbe)

  4. marino 21 Novembre 2018, 11:40

    Irlanda veramente una grande squadra. Fortissimi. Certo, allenatore neozelandese, alcuni giocatori neozelandesi e allblacks che giocano una partita molto mediocre. Comunque prestazione veramente magnifica dell’Irlanda

  5. Obelix-it 21 Novembre 2018, 12:29

    Strepitosa partita dei verdi, ma AB che sembrano stanchi e aspettano, come gia’ altre volte, il finale partita per tentare un forcing che gli irlandesi sono stati bravissimi a contenere.
    L’impressione e’ che il vero livello degli AB sia piu’ quello degli ultimi 20 minuti che quelli dei recedento 60, per cui ci sara’ da vedere come evolverebbe una partita in cui barret & co partano a razzo dal’inizio.
    L’unico poblema ‘che potrebbe avere l’Iranda in ottica WRC e’ riuscire a mantenere l’attuale forma da qui fino al mondiale: un anno e’ lungo, speriamo che siano in un simile momento di splendida forma anche allora.

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