Top12, il raffronto dopo 5 giornate: chi sta meglio e chi sta peggio rispetto a un anno fa?

Per i Bersaglieri non è un momento facile e anche il pubblico sembra allontanarsi

ph. Rugby Rovigo

I primi 400 minuti del Top12 sono andati in archivio, che tradotto in numeri vuol dire 5 giornate di campionato. In un format diverso da quello dell’anno scorso, per il numero delle formazioni, è comunque arrivato il momento di effettuare un primo bilancio rispetto ai primi cinque turni della stagione scorsa.

Certezza: Petrarca Padova
Gli uomini di Marcato, che l’anno scorso si sarebbero poi cuciti il tricolore sul petto, hanno addirittura tre punti (21 contro 18) in più rispetto all’anno scorso. Un miglioramento che arriva dalla consapevolezza di essere la squadra da battere, con una rosa adeguata e cementata sulle richieste dell’allenatore. Per ora il record dei patavini parla chiaro: cinque vittorie e zero sconfitte.

In flessione: Calvisano e Rovigo 
Le due “big” del campionato hanno perso complessivamente 10 punti rispetto all’anno scorso, sei per i lombardi e quattro per i veneti. I vicecampioni d’Italia sono incappati in sconfitte di misura nella trasferta di San Donà e nel match interno contro le Fiamme Oro, mentre i veneti caduti nettamente nel derby contro Padova e nell’ultimo turno interno contro i Medicei palesano qualche problema in più dovuta anche ad un’identità di gioco meno riconoscibile rispetto agli anni scorso, anche per via del cambio di conduzione tecnica. Saranno in grado entrambe di risollevarsi?

Sorprese: Fiamme Oro e Valorugby
La pianificazione e il mercato hanno regalato a queste due formazioni una classifica certamente molto rosea. I capitolini hanno addirittura 9 punti in più rispetto all’ultima kermesse disputata e l’unico ko registrato risale proprio allo scontro sul terreno degli emiliani, i quali hanno compiuto in dodici mesi una metamorfosi clamorosa. Da cenerentola a compagine che fa la voce grossa: la società ha saputo sfruttare l’anno di retrocessioni bloccate” per plasmare un gruppo impreziosito da arrivi pesanti, come ad esempio quello di Ngaulafe.

In continua altalena: Viadana, Medicei
La sensazione è che la formazioni di Presutti e Prati, aldilà di tutto, possano alla fine rimanere più o meno congelate nelle caselle dell’anno scorso: ovvero quelle di centro classifica. Gli acuti non mancano, come ad esempio quello dei toscani sul campo di Rovigo o dei gialloneri nei confronti del Valorugby, ma vi sono ancora troppe partite perse per costruire una posizione solida e occupare la zona playoff.

Il Rebus: San Donà
Rispetto all’anno scorso i numeri sono deficitari: nove punti in meno (9 contro 18), ma il risultato potrebbe poi essere tanto diverso in termini di “pesantezza”? Il team di coach Green ha tutto il tempo di risalire qualche posizione, ma difficilmente andrà a insidiare altre formazioni in corsa per la post season.

La risalita è netta: Mogliano e Lazio
Le affermazioni nei derby con le neopromosse hanno aiutato certamente i veneti ad avere una classifica diversa rispetto all’anno scorso, a questo bottino però va aggiunta la netta vittoria contro Viadana e il punto di bonus difensivo strappato in casa del Rovigo nella sconfitta contro i bersaglieri.
Sul fronte biancoceleste invece le vittorie interne, anche in questo caso contro i lombardi gialloneri e il San Donà sono le perle di una prima parte di stagione che per ora ha visto i laziali essere poco consistenti in trasferta.

Le neopromosse: Verona e Valsugana
Lo spettro della retrocessione immediata le mette in una condizione – con molta pressione –  di non poco conto, ad esempio rispetto all’anno scorso. Gli scaligeri, dal canto loro, hanno trovato già la prima vittoria stagionale mentre i padovani – che comunque partivano da una condizione meno vantaggiosa –  si stanno barcamenando come possono in una categoria non certamente conosciuta.

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