Pro14, parla Gavazzi: “Nel torneo sino al 2023. Lavoriamo per diventare soci paritari”

Il presidente federale si esprime sul campionato celtico pensando anche a delle decisioni per il futuro delle franchigie italiane

COMMENTI DEI LETTORI
  1. mauro 29 Agosto 2018, 10:03

    Un bel tacer non fu mai scritto

  2. mamo 29 Agosto 2018, 10:26

    Benetton ha maggior libertà ?
    A me sembra che lo scorso anno i trevigiani abbiano dato alla nazionale (perché è solo questo che può incidere da un punto di vista federale) tutti i giocatori richiesti nonostante più di una volta, quelli non impiegati, non siano nemmeno stati “liberati”.
    Mah.

  3. LiukMarc 29 Agosto 2018, 10:29

    Bello vedere come siano più o meno 4-5 anni che si lavori affinchè l’Italia diventi socio paritario, ogni anno però non ci si arrivi ancora. Comunque il fatto che le Zebre abbiano un budget da Federale 1 fa capire come il problema qui sia proprio sistemico…

    • Giambo 29 Agosto 2018, 13:04

      Sui soldi mi sa che si può imputare poco alla Fir: questo passa in convento, e con questo bisogna arrangiarsi. Del resto, mi sembra che l’assenza di fondi sia un problema endemico dello sport italiano, compreso il ricco calcio che per spillare 2 spiccioli in più ha creato un gran casino con la semisconosciuta piattaforma Dazn.

      • LiukMarc 29 Agosto 2018, 18:10

        Ah non volevo puntare l’indice contro la Fir per quello, è come dici tu una condizione generale, di un paese che ha sprecato talmente tanto che di fatto in goni sport (o quasi) arranca…

  4. Dusty 29 Agosto 2018, 10:56

    Beh, se Roma può dare le giuste risposte in termini di pubblico direi che sarebbe un’ottima soluzione. E poi l’impianto è davvero splendido.

  5. Roruma 29 Agosto 2018, 11:37

    Tre Fontane splendido? E’ uno “stadio” che appena potrebbe ospitare il top12. Ci ho giocato più volte e lo conosco bene, avete presente gli spogliatoi? Vorrei capire questa necessità di andarsene da Parma, non ipotesi ma una spiegazione razionale fatta dalla federazione.

    • Giambo 29 Agosto 2018, 13:02

      Perché a Parma non si è riuscito a collegare il tessuto economico locale con il rugby, come invece è avvenuto in Veneto ed a Treviso in particolar modo. La Fir oltre una certa cifra non può mettere, per palesi limiti economici, nelle Zebre, e se i privati della provincia di Parma non sono interessati al rugby si hanno solo 2 opzioni davanti: una franchigia di sviluppo federale che campi alla giornata, senza altri obbiettivi che lanciare i giovani del Top12, oppure spostarsi in una città di maggiore richiamo mediatico per attrarre fondi privati a sostegno e provare a creare una franchigia con veri obbiettivi sportivi, cosa che le Zebre attualmente non sono.

  6. cassinet 29 Agosto 2018, 12:16

    “..a fine anno poi riprenderemo in mano anche il dossier per far diventare l’Italia socio paritario con i fondatori Galles, Irlanda e Scozia”. ”
    Praticamente la stessa frase ripetuta anno per anno.

    • Mr Ian 29 Agosto 2018, 12:32

      purtroppo al momento non ci sono argomenti migliori.

    • Giambo 29 Agosto 2018, 13:10

      Veniamo da una stagione buona dopo 3 anni di buio totale, con gli scozzesi che premevano per buttarci fuori direttamente l’anno scorso a favore dei sudafricani. Una rondine non fa primavera purtroppo. Se anche quest’anno Treviso e Zebre riusciranno quantomeno a dimostrare di giocare per qualcosa di più che fare presenza, allora potremmo dire che siamo finalmente sulla strada giusta per diventare soci al pari degli altri.

      • cassinet 29 Agosto 2018, 14:46

        Mia opinione ( senza nessun fondamento ) : continuo a pensare che siano i soldi a contare più di tutto, e i sempre meno velati tentativi di allargamento a nuove piazze lo dimostra. L’ alta tassa d’iscrizione che paghiamo ci garantisce la presenza al torneo più dei risultati.

        • Giambo 29 Agosto 2018, 15:08

          Appunto. Se si riuscisse a dimostrare che siamo al livello degli altri nei prossimi 2-3 anni, verrebbe meno anche la questione ‘pagare per rimanere dentro’

    • gian 29 Agosto 2018, 13:19

      carini i commenti

      • onit52 29 Agosto 2018, 14:59

        Beh quando si sentono le stesse cose …
        è oggettivamente difficile crederci…..poi se sono stati amaramente veri i problemi con investitori extra federazione, opzione Roma allo stato è tutto campato in aria.

        • gian 29 Agosto 2018, 15:42

          io parlavo di quelli di allora, miei compresi, dove usciva un quadro di appassionati che da una parte era contenta del risultato (farlocco) raggiunto anche se qualche dubbio lo esprimeva, mentre da un’altra rinfacciava trionfante i risultati (farlocchi) ottenuti ai miscredenti (che poi non avevano tutti i torti, evidentemente).
          per quanto riguarda gli altri discorsi, roma/milano, investitori, risultati, contratti, dividendi etc etc, è ormai evidente che questa gestione abbia degli enormi problemi a vendersi all’esterno e la capacità di prendere decisioni importanti (in questo caso perché non credo siano in grado di valutare l’impatto reale di queste decisioni sul movimento), quindi queste sono tutte sparate per poter dire qualcosa, il mantenimento dello status quo è già un risultato ed un obbiettivo notevole, vista la realtà delle cose

          • fracassosandona 29 Agosto 2018, 16:39

            beati gli immemori…

      • LiukMarc 30 Agosto 2018, 10:20

        (Purtroppo) un sacco di gente che ha smesso di scrivere su questo blog…

  7. cassinet 29 Agosto 2018, 14:54

    Discorso Zebre : non voglio fare l’ingenuo, trovare capitale privato è la priorità, però cavolo che presa per i fondelli per gli appassionati parmensi ( che tra l’altro ultimamente non sono nemmeno pochissimi ) della nostra franchigia.
    Da una parte c’è una società capitanata da Delledonne che in un modo o nell’altro sta cercando di lavorare sul territorio con varie iniziative ( non ultima l’allenamento congiunto con il Parma Calcio ) per cementificare ancora di più il rapporto tra la squadra e la città emiliana dall’altra c’è il presidente della FIR ( a cui appartiene la Franchigia ) che in pratica in un’intervista su due paventa lo spostamento della squadra in altra città. Boh.

    • Giambo 29 Agosto 2018, 15:12

      Per me a Parma la franchigia così com’è ora non funziona. E’ palese che la federazione più soldi di quelli che mette ora non può metterne, quindi servirebbe un aiuto concreto dai privati locali. Ne hai visto uno serio, disposto a rilevare la società e costruirci attorno un progetto serio e solido come quello che sta tentando da 2 anni a questa parte i Benetton a Treviso? Io no. A questo punto bisogna scegliere: o teniamo tutto così, ma allora lasciamo le Zebre senza altro obbiettivo che lanciare i ragazzi del domestico e sperare di beccare un Minozzi all’anno per arrivare a metà classifica ogni tanto al posto di arrivare regolarmente ultimi o penultimi, oppure ci si sposta dove c’è maggiore attenzione mediatica per trovare questi benedetti fondi privati e provare a dare un senso sportivo a questa squadra.

      • Yoshi 29 Agosto 2018, 16:57

        Problema consequenziale: fuori dal Veneto dove si può trovare gente che voglia investire nel rugby a visibilità 0 o quasi? A Milano (o Roma) chi direbbe: per 5000 (al massimo) persone allo stadio e spiccioli di audience su internet TV a pagamento investo fior di quattrini per mandare avanti la squadra? Secondo voi perchè i vari Dallara, Barilla, Chiesi eccetera hanno investito in una serie D di calcio e non in un “riempiamo il Tardini con il rugby ad alto livello europeo”?

  8. fabiogenova 30 Agosto 2018, 00:18

    Mi sembra di leggere un’intervista rilasciata 3 anni fa. Le solite cose.

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