World Rugby ha comunicato che le due federazioni, escluse dalla RWC nelle scorse settimane, hanno chiesto di rivedere la sentenza
Qualificazioni Mondiali: Spagna e Romania fanno ricorso
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Premettendo che tutti hanno diritto a una revisione del giudizio, mi siano consentite due riflessioni:
a) “Il ricorso sarà ascoltato il prossimo primo giugno da un apposito comitato indipendente formato da Christopher Quinlan, già presidente del Judicial Panel di World Rugby, dall’ex giocatore statunitense Phaidra Knight e dal presidente del Disciplinary Panel della EPCR Mike Hamlin”.
Il primo è un avvocato, la seconda è una giurista (non si capisce se sia avvocato o no) e il terzo è un altro giurista.
Ora che a decidere l’appello di una sentenza scritta da Lex Mpati, ex giudice della Corte Suprema Sudafricana, James Dingemans, giudice della High Court of Justice of England and Wales, e Peter Fraser, giudice dell’High Court inglese, mi pare a dir poco risibile;
b) seconda considerazione: spero che non viga il principio di “reformatio in peius” e li bastonino (scusate il giuridicismo) adeguatamente per aver appellato una decisione molto chiara e condivisibile.
che ci provino ci stà tutta, ma la spagna, la partita con il belgio, la lascerei stare, metti caso che eviti di fare in modo di stare sugli zebedei, magari una mezza possibilità in più ce l’hai
Di solito nel rugby gli appelli servono per aumentare le sanzioni, tranne casi più unici che rari (vedi Parisse nel 2013). La vedo dura, davanti all’evidenza schiacciante delle prove, ovvero giocatori ineleggibili effettivamente scesi in campo, non c’è pietà che tenga.