Chi sono e come giocano gli uomini di Jamie Joseph che affronteranno l’Italia il prossimo 9 e 16 giugno
Chiedi chi era il Giappone: alla scoperta degli avversari degli Azzurri
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Io non temo tanto la loro tecnica bensì la tenuta fisica e mentale per tutti gli 80 minuti. Mi ricordo ancora la partita pareggiata con la Francia e mi avevano colpito soprattutto per questa particolarità. Non mollano mai.
a guardare questa disamina tecnica, in prima linea non dovremmo avere problemi, con una linea giovane, ma non così debole, anzi, seconda dovrebbe avere buon gioco, visto che riesce a limitare reparti ben più forti, la terza nostra non credo abbia paura di niente, facciamo un bel pari, mediana direi altrettanto, a centri parremmo a pari o in vantaggio più o meno ampio, a seconda di chi andrà in campo, al triangolo allargato sembreremmo in vantaggio, anche, pure la profondità ci vedrebbe più adatti.
quindi a questo punto dipende più dalla testa e dalla capacità di giocare le proprie carte, tutta la pressione sullo staff che deve preparare la partita al meglio
Il lavoro in terza linea è uno dei punti forti delle squadre di Joseph e sicuramente dove i nostri soffriranno di più, soprattutto la fisicità di Mafi.
Per il resto occorrerà prestazioni difensive più ordinate possibili, perché o giapponesi nel 1vs1 sono tanto temibili ed hanno linee di corsa di livello Super Rugby.
Il loro gap fisico è quello per cui in campionato ha perso fin troppe partite.
visto che pare che abbiamo dei fenomeni (cosa su cui sono abbastanza d’accordo), negli ultimi tre e due seconde, che spesso sono delle terze adattate (a questo punto si potrebbe giocare con 1+1), che forse in mischia potremmo farli sudare, dovrebbe essere un reparto contenibile se non inserito in un contesto più ampio; sulle linee di corsa mi spaventa una coppia di centri zebrata che ha dimostrato di amare correre, ma far gran fatica a contenere corridori che non cerchino solo lo sfondamento, diverso con la coppia “titolare” (se può giocare)
Forse quello che scrivo è poco attinente . Avete letto gli sponsor delle squadre del domestic giapponese ? Se si paragonateli a quelli della nostra eccellenza….. abbastanza desolante vero ? L’ avversario è il metro di misura adeguato per il Rugby italiano , sarà molto importante vedere che tipo di prestazioni offriranno gli azzurri più che il risultato ( anche se a dire il vero le due cose viaggiano abbastanza di pari passo ) . Anche la stessa Georgia ha poco da dormire sonni tranquilli , incontrano anche loro qualcosa di più consistente degli abituali contendenti di rugby Europe .
Persino qualche sponsor della serie A di calcio pare il salumiere all’ angolo della strada paragonato a quelli…
Assolutamente si , e questo dice più di mille parole secondo me .
Quelli che tu chiami sponsor in realtà sono i proprietari dei club, un po’ come il Benetton
Si ok , il concetto comunque cambia di poco . Aziende di livello mondiale , il concetto era quello .
La domanda è: vedremo questi due test match, in qualche modo?
A me sembra che dire che I loro punti deboli siano 2a linea e centri sia fuorviante: sono lì stessi punti deboli dell’Italia, e a me Helu, Van der Walt e Lafaele sembrano degli ottimi giocatori.
Partono come strafavoriti loro. Per vincere l’Italia deve fare dei chiari passi avanti rispetto al 6 nazioni, giocando come contro la Scozia o meglio.
La mia domanda è: ma è normale che una squadra tier 1 abbia una tournée estiva come questa, contro una club di un campionato minore e due volte contro la stessa tier 2? E poi perchè solo 2 partite ranking che di solito se ne fanno 3?
Capisco che il Giappone sia un buon indicatore dello stato di salute della nostra nazionale ma magari avrei sfruttato l’occasione di essere a quelle longitudini per organizzare un test con delle isolane per esempio.
l’italia quest anno ha solo queste due e una contro la georgia,il resto incontra solo tier1,fara’ una partita in piu’ a novembre,a mio parere ormai le nazionali giocano troppe partite all anno.e’ gia’ anomalo giocarne 13-15 all anno,se una volta ce n’e’ una in meno, per di piu’ a fine stagione,non ci vedo niente di male..
Meno male per l’ Italia ! Mi viene da dire . Se togliamo l’ aspetto economico alll’ Italia serve giocare sempre contro avversari inaccessibili dal punto di vista tecnico ? Secondo me no , la crescita non avviene per osmosi . L’ Italia è in questo momento una tier1 solo sulla carta . Sarebbe secondo me meglio incontrare almeno nei test match due tier2 e una tier1 sia a giugno che a novembre . Adesso si alzerà il coro di coloro che diranno che le altre nazioni farebbero carte false per avere questi test match e io gli sputo sopra , ok ma se avete ragione voi come mai il gap si allarga invece di ridursi ? Forse la strada per ridurre la distanza passa da altre scelte più che da chi incontro nei test match ? Comunque i test match li decide WR e quindi il discorso è chiuso !
il gap non si sta allargando e secondo me verra’ ridotto dopo il prossimo mondiale dai giocatori che sostituiranno gli attuali,vedremo conferma col mondiale u20,di sicuro serve che cambiano qualcosa in fir,certe magagne tipo l’accademia non pervenuta danneggiano pesantemente il movimento,in piu’ avere un tecnico come oshea non aiuta di certo,per lui va sempre tutto bene,ci vuole qualcuno che si fa sentire.hai ragione in un momento difficile scontrarsi sempre contro squadre piu’ forti non e’ bene ma i soldi sopratutto dei diritti televisivi si fanno con queste partite,nonostante la nazionale giochi di media una partita al mese in fir riescono comunque ad avere risultati disastrosi e bilanci in rosso,quelli di wr dovrebbero pensare a dare all’italia partite anche vincibili ogni tanto….
Il Giappone è evidentemente una squadra con grande abilità nel gioco alla mano e grande dinamismo, con gravi lacune difensive. Per vincere bisogna essere al top, giocare in maniera ordinata (fedeli al piano di gioco, sperando che il piano di gioco sia quello giusto), e vincere la battaglia degli avanti, con collisioni vincenti e con una buona gestione delle fasi di conquista.
Io opterei per un gioco alla Benetton