James Haskell dice che il rugby sta diventando “uno sport piuttosto patetico”

Le dichiarazioni polemiche del terza linea inglese sono arrivate dopo un fallo fischiatogli dall’arbitro per un placcaggio alto

COMMENTI DEI LETTORI
  1. narodnik 1 Maggio 2018, 09:58

    sanzionano piu’ placcaggi alti,ma infortuni e concussion in aumento,al rugby sta succedendo che ci sono sempre piu’ giocatori come lui o come billy vunipola giusto per fare un esempio,troppi chili troppi muscoli.

  2. mauro 1 Maggio 2018, 10:04

    Patetico no, schizofrenico si.
    Oramai ogni arbitro fa repubblica a sé dove vale la regola: adattarsi al metro arbitrale.
    Per una placcaggio sopra le spalle, anche se ti agguanto alle spalle, si rischia, nella medesima situazione, un calcio o un sin bin fino ad arrivare al rosso, ma può andar di lusso e non succedere niente. E questo per molte altre situazioni di gioco.
    Questo non rende il gioco più facilmente comprensibile, né avvicina più persone ad esso.

    • Dusty 1 Maggio 2018, 12:17

      Mi spiace ma sei completamente fuori strada

      • Skarafaz 1 Maggio 2018, 13:21

        E invece ha perfettamente ragione; a seconda dell’arbitro lo stesso tipo di intervento viene punito con severità diversa.

        • DropMan 1 Maggio 2018, 15:53

          D’accordo con mauro e Skarafaz, però il metro arbitrale sarebbe più simile per tutti gli arbitri se le regole fossero ben chiare per tutti e la legge fosse uguale per tutti, qui mi riferisco ad esempio alle ruck con un certo Murray che si prede tutto il tempo che vuole all’uscita del pallone ed i “tenuti” che ad un giocatore vengono fischiati in 1 secondo ed altri che li tengono 3 secondi o più e non viene fischiato niente. Forse ho divagato un po’ ma comunque il mio pensiero concerne la questione “regole”.
          Comunque inaccettabile che un giocatore di rugby definisca “piuttosto patetico” lo sport che dovrebbe amare, se non gli sta bene può sempre ritirarsi.

          • Jager 1 Maggio 2018, 18:54

            Infatti è quello che molto probabilmente farà . Io non ho visto ? Il placcaggio era alto o no ? Domenica appena passata ho assistito a una partita di serie B ( Biella-Monferrato ) , secondo me l’ arbitro ha giudicato pericolosi ( a ribaltare ) placcaggi che non lo erano ( da una parte e dall” altra , almeno con lo stesso metro di giudizio per tutto il match ) , anche a me la cosa è sembrata un po’ patetica , giudizio personale si intende.

  3. Camoto 1 Maggio 2018, 11:07

    Secondo me voleva solo far colpo sulla giornalista.

  4. And 1 Maggio 2018, 14:01

    patetico come le ultime prestazioni della Nazionale inglese.

  5. pippobrutto 1 Maggio 2018, 21:17

    A onor del vero, il sostegno di marler non è che giovi… Casomai il contrario

  6. nino22 2 Maggio 2018, 07:17

    Se analizziamo il tutto nel complesso mi trova d’accordo … punire i placcaggi alti e/o spear tackle mi trova ovviamente concorde, applicare il tutto alle dinamiche di gara mi mette qualche dubbio su quanto a volte diventi una roulette russa non essendo solo il placcatore l’unica variabile bensì con la variabile placcato che ovviamente si trova in movimento.
    Penso inoltre che molte situazioni tipo rosso a Warburton alla Rwc vadano il più possibile evitati giudicando anche in base al momento ed al tipo di match in quanto deve essere la contesa in campo la protagonista e non l’arbitro ed il regolamento.
    Sulla questione concussion trovo che le nuove regole del breakdown non siano di aiuto, con sempre meno uomini a contendere e sempre più uomini schierati a larghi il gioco è diventato una battaglie a testate con l’avversario, la direzione da intraprendere dovrebbe essere contraria, più uomini nel BD e meno al largo.

  7. mistral 2 Maggio 2018, 08:44

    … rugby, non più solo pianisti e traslocatori di pianoforti, ma sempre più tromboni e viole soliste…

  8. TommyHowlett 2 Maggio 2018, 09:36

    Fosse il rugby di qualche decennio fa potrebbe anche avere ragione, ma un placcaggio alto di questi tempi, con i fisici dei giocatori ormai paragonabili a quelli dei culturisti (Haskell ne è giusto un esempio) e con l’usura dettata dai ritmi di gioco e dalla frequenza delle partite, può essere estremamente pericoloso; bloccare col braccio sul collo un avversario lanciato vuol dire avere una certa probabilità di segnarli la vita per sempre, alla pari di uno spear tackle o di una spallata. Già adesso, pur con queste regole definite “assurde” , non esiste partita tra nazionali o club senza la conta degli infortunati, che spesso comportano stop di lunga durata. Figurarsi se si dovesse lasciare più libertà di azione su un placcaggio alto… Il rugby ormai smuove interessi e fa girare soldi; tutti vogliono vincere e tutti adottano le misure necessarie per farlo, anche al limite del sospetto (non me lo toglierà nessuno dalla mente che in Francia piuttosto che in Inghilterra o da altre parti ci sia più di qualche aiutino sulla preparazione atletica); di conseguenza vengono adottate anche le contromisure per la sicurezza dei giocatori stessi, lamentosi ma ben lieti di prendere lo stipendio a fine mese…

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