Calvisano – Rovigo, ma questa volta è una semifinale

altra gran bella sfida, due squadre che nel generale si equivalgono.
mischia tutta di rovigo, starà a calvisano cercare di limitarne la forza e cercare di giocare lontano dal pack, altrimenti le porte chiuse potrebbero essere dolorose, per quanto riguarda i trequarti i rossoblù sono, presi uno a uno, di ottima qualità, ma troppo incostanti sia in attacco che in difesa, per risultare un punto fermo della squadra, i calvini, invece, hanno un gioco studiato e strutturato, ma questo comporta che se qualche snodo non gira al massimo, il meccanismo si inceppi, lucchin e paz in dubbio, in quest’ottica, sono una pessima notizia, chiaro che stiamo parlando di particolari, ma in queste partite sono quelli che contano.
difesa, anche qui possiamo farne un trattato, calvisano pare meglio organizzata e più costante, in grado di soffocare le iniziative avversarie, ma poi si prende le rabaltate con san donà e lazio che corrono come gazzelle nella savana contro leoni bolsi, e un rovigo in grado di tener testa al petrarca, per poi prendersi tre mete al minimo sbandamento (mi sono riguardato quel quarto d’ora più volte, chiaramente rovigo ha avuto uno sbandamento dopo il cartellino, ma di certo non ha perso la testa difendendo a casaccio, a me è sembrato che il petrarca abbia accelerato ed il rovigo, un po’ per calo di tensione, un po’ per numero di giri, non sia proprio più riuscito a stargli dietro; dire che hanno pagato 10min di distrazione mi sembra, un po’, la voglia di nascondersi dietro ad un dito, per non concedere un momento di inferiorità netta), anche su questi particolari si farà la partita, i calvini non possono permettersi passaggi a vuoto, i rossoblù l’andare fuori giri, per entrambi il rischio di vedere gli avversari passare come coltelli caldi nel burro.
favorita di pochissimo calvisano, meno legata al momentuum, ma non ci punterei un euro!
anche perché a rovigo dobbiamo restituire una finale in bocca al “nemico”, poi noi non siamo generosi come loro, ma questa è un’altra storia 😉