Sei Nazioni 2018: Italia, la parola agli Azzurri

In zona mista Castello, Minozzi e Violi, tra amarezza per il risultato e ottimismo per la prestazione, hanno parlato della partita contro la Scozia

COMMENTI DEI LETTORI
  1. tony 18 Marzo 2018, 10:04

    Giusto per puntualizzare come scritto di là, a errori arbitrali invertiti sugli avanti finiva così: 27+7=34 a 29-7=22 per l’Italia…..

  2. bangkok 18 Marzo 2018, 10:24

    A mente fredda io invece la domanda che mi pongo è questa: ma la capacità di leggere ciò che avviene in campo ed anche di prevederlo e quindi allenarmi in settimana a chi spetta?
    Mi spiego meglio, facendo mio una seria valutazione del mio caro amico @mauro, se siamo consapevoli della nostra debolezza nel contrastare i drive avversari (lasciando perdere il metro arbitrale ieri scandaloso) perché nessuno, se non dal campo almeno dalla tribuna, ha pensato bene di far cambiare la tecnica di contrasto dei nostri??
    Perché nessuno ha suggerito di NON entrare subito in spinta e quindi andare sul portatore di palla?
    Magari proprio nell’ultima e decisiva maul quando gli scozzesi erano straconvinti di attuare quell’azione che li avrebbe portati se non in meta almeno, come poi è avvenuto, al calcio di punizione.
    Li avremmo sorpresi e quasi sicuramente mandati in confusione.
    D’altronde cosa avevamo da perdere? La partita??
    L’abbiamo persa ugualmente c@**0!!!!
    Cos ed il suo staff hanno mancato clamorosamente nel leggere la partita

    • mauro 18 Marzo 2018, 12:09

      grazie della citazione, ma sono molte le opinioni che condividiamo anche in privato, lontano dai pozzi avvelenati.

    • LiukMarc 18 Marzo 2018, 13:35

      La cosa “curiosa” (non mi viene altro termine) è che questa è una debolezza che ha mostrato spesso anche Treviso (la partita in casa con Bath su tutti). E da Treviso arrivano le seconde e un gran pezzo della mischia. Non so, spero che chi di dovere se ne renda conto (son sicuro che Bortolami ste cose le sa più che bene, se spetta a lui questo compito o invece è di Goosen), io sono d’accordo con te bangkok, sapersi adattare ai punti di forza o debolezza dell’avversario è una cosa doverosa a questi livelli.

    • Corry.ro 18 Marzo 2018, 13:51

      Ma negli ultimi minuti non sarebbe stato meglio mantenere il possesso anziché buttarla fuori e tentare un minimo di avanzamento per far trascorrere tempo. Da li è nata la maul che ha portato al fallo. La partita la si poteva vincere con una migliore gestione dei minuti finali . Peccato, decisione sbagliata quella di calciarla fuori

    • campesepollo 18 Marzo 2018, 15:14

      Scusate la mia ignoranza, non mi risulta che i giocatori siano eterodiretti d’allenatore con l’auricolare. Che centra COS se non hanno fatto quello che tu giustamente dici nei momenti finali. Non è invece che i nostri in campo, ancora una volta, non si siano dimostrati all’altezza per lucidità ed esperienza almeno a questi livelli?

      • Corry.ro 18 Marzo 2018, 15:41

        Non mi pare che abbia dato la colpa a O’Shey in questo. Mi pare ovvio che la decisione sia stata presa in campo, forse con poca lucidità.

        • bangkok 18 Marzo 2018, 15:54

          No, la colpa la do proprio allo staff.
          I giocatori dopo 80 minuti di battaglia possono anche mancare della lucidità necessaria, lo staff no.
          Tutti usano trasmettitori x dare indicazioni, non si giocatori direttamente ma agli assistenti a bordo camp (avete visto dov’era Goosen?).
          E vi dice niente l’intervallo tra i 2 tempi? Lì c’è il tempo x dare indicazioni su ciò che si è visto durante il I tempi e il loro drive difficile da fermare si era già notato.

      • Hullalla 20 Marzo 2018, 19:46

        Tutti quelli che portano l’acqua ai giocatori hanno il collegamento via auricolare con gli allenatori e per questo portano indicazioni dirette ai giocatori in campo.
        Questo succede da un tot di tempo a livello internazionale…

  3. mmantova 18 Marzo 2018, 11:04

    Sono daccordo. Perché non togliersi e poi andare a placcare sulle ginocchia il portatore…. la maul è la cosa più difficile da difendere….

  4. Zamax 18 Marzo 2018, 11:50

    Non credo assolutamente al calo fisico come spiegazione della sconfitta. Purtroppo dopo l’ultima nostra meta, vista la superiorità fino ad allora dimostrata, inconsapevolmente nella testa dei nostri giocatori è entrata l’idea di “gestire” la partita scalando di una marcia. Ma mancava ancora molto alla fine e un po’ alla volta loro hanno preso fiducia e noi non abbiamo più giocato, nel senso che abbiamo praticamente rinunciato al possesso. Non sono cose per il nostro livello. Una squadra di valore assoluto può anche fare di questi calcoli e accelerare a comando quando vuole. Ma noi senza il possesso gradatamente perdiamo fiducia in noi stessi, e finiamo per calciare tutto il calciabile, anche quando è una stupidaggine.

    • LiukMarc 18 Marzo 2018, 13:38

      Anche secondo me non è un problema di fitness “di base”. Nel senso che la forma fisica è simile agli altri in partenza. Il problema è che se durante la partita la scarsa o minore capacità di leggere le situazione ed eseguire ci porta a dover spendere di più (raddoppiare o triplicare i placcaggi, recuperi in copertura per placcaggi mancati, difficoltà nel recuperare o contestare l’ovale che comporta 10-15 fasi difensive all’arma bianca, ecc.), alla fine la cosa si sente, pur se in partenza la forma fisica sarebbe in grado di farci reggere 80′.

      • Zamax 18 Marzo 2018, 16:22

        Su questo hai ragione. La nostra difesa è ancora fatta troppo di abnegazione e troppo poco di organizzazione. L’Irlanda è la squadra del 6N più avanti da questo punto di vista.

  5. passatello 18 Marzo 2018, 13:01

    Per la Redazione,
    nella classifica finale la Francia dovrebbe avere 12 punti (1+1+5+4+1) e non 11

    • Redazione 18 Marzo 2018, 13:14

      @passatello la classifica è corretta, la Francia ha 11 punti. Con l’Italia non hanno preso il punto di bonus 😉

  6. And 18 Marzo 2018, 14:48

    non so chi sia l’allenatore della difesa dell’Italia, ma dovrebbe dimettersi!

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