Italrugby Seven: ecco la lista dei convocati per Tirrenia

Dopo lo stage in Portogallo prosegue il percorso della nazionale di Andy Vilk

COMMENTI DEI LETTORI
  1. Giorgio Brera 28 Febbraio 2018, 11:15

    Sarebbe davvero ora che cominciassimo a fare sul serio col 7s… Spero che il Coni dia una bella strigliata alla FIR. Non è davvero possibile che in uno sport dove potremmo far bene non si riesca a metter su un progetto serio per le Olimpiadi.

    • gian 28 Febbraio 2018, 11:25

      qualcuno propose di creare una rete/campionato con le varie CUS che attingessero giovani anche da altre specialità, in sinergia con club a XV e CONI (non ricordo se anche le varie Armi), ma si elesse qualcun altro che aveva proposto di affidare una sorta di superclub seven, base per la nazionale alle FFOO, prova a sentire in questura se ne sanno qualcosa ? 😀

      • Rabbidaniel 28 Febbraio 2018, 14:20

        Le FFOO dovrebbero fare solo 7s, visto che la giustificazione per i Corpi Sportivi sono le medaglie olimpiche.

        • gian 28 Febbraio 2018, 16:01

          sono d’accordo, ma fà solo quello, insieme a marina, esercito, aviazione, carabinieri e finanza, come scherma e sci!

    • LiukMarc 28 Febbraio 2018, 11:36

      Intanto basterebbe anche solo dare visibilità dei risultati e del lavoro svolto. Esempio, han vinto 4 partite su 6, contro chi? che punteggio? giocatori schierati? intervista ai giocatori? Cose banali insomma.
      Anche se non bastano, son d’accordo che serva fare qualcosa di serio (un circuito nazionale in estate, sostituire il trofeo eccellenza con un torneo delle squadre italiane a 7, sai mai che qualche club poi si crea una nicchia a 7…)

      • Giorgio Brera 28 Febbraio 2018, 11:53

        Immagino serva una iniziativa politica. Il 7s a livello internazionale si sovrappone nel calendario al XV. Quindi non è facile e forse nemmeno possibile prendere alcuni giocatori dalle franchige e dall’Eccellenza e farli giocare di tanto in tanto a sette. Serve necessariamente una programmazione federale per costruire una nazionale formata da giocatori che, in sostanza, fanno solo quello durante la stagione. Utopia: programmazione e federale sono due parole che vicine stridono. L’altra strada è formare un circuito di club che giochi davvero a 7s in grado di formare giocatori specializzati. Facciamo fatica a fare il XV, figuriamoci se a qualcuno interessa davvero… Bho. Io dico solo che è abbastanza da polli non approfittare di una disciplina olimpica dove potremmo far qualcosa di buono ancho solo per il fatto che di rugby in Italia ce ne intendiamo un minimo. Per lo meno rispetto a nazioni con meno tradizione che fanno fatica a costruire un movimento a XV, ma che nel 7s stanno investendo anche solo per il fatto che servono meno giocatori per metter su una squadra.

        • LiukMarc 28 Febbraio 2018, 12:37

          Dici tutte cose giuste e che credo tutti condividano qui sul blog. Vallo a dire in Fir che quelli non ci sentono invece.

        • gian 28 Febbraio 2018, 13:20

          l’unica sarebbe creare un circuito 7s, esterno al XV, ma che ci siano delle sinergie tali che i ragazzi del petrarca, piuttosto che del san donà, se non impegnati con il XV possano aggregarsi alle varie compagini, ed altrettanto valga per qualche seven’s che si voglia testare a XV.
          in quest’ottica creare un percorso totalmente alternativo coinvolgendo realtà terze (appunto i CUS che partirebbero già da un know how, o le armi) garantirebbe una possibilità di collaborazione molto superiore rispetto a lavorare con i vari club (ad es il CUS padova potrebbe lavorare tranquillamente con tutte le realtà del territorio diventando una sorta di franchigia, senza badare a simpatie ed antipatie, dato che si confronterebbe con un campionato completamente diverso rispetto agli altri)

  2. gian 28 Febbraio 2018, 11:21

    vedo sempre una notevole varianza di nomi, ben venga se indicasse un’allargamento della rosa, meno se è dettata dal fatto di non poter disporre dei ragazzi, qualcuno ne sa qualcosa in più?

  3. Giorgio Brera 28 Febbraio 2018, 12:31

    Come informazione generale (ho studiato un po’…) l’Italia giocherà il campionato europeo di rugby a 7 nel torneo di prima fascia a 12 squadre denominato Grand Prix Series che si svolgerà in 4 tappe da maggio a settembre. Chi vince si qualifica per la tappa di Hong Kong delle World Series. Nella prima tappa a Mosca il 19 maggio siamo inseriti in un girone con Inghilterra, Galles e Spagna. L’anno scorso siamo arrivati decimi nella classifica finale con un 4o posto nella tappa di Mosca. Nel decennio scorso abbiamo fatto un secondo e qualche terzo posto e abbiamo fatto qualche apparizione alle World Series, poi il buio. Non ci qualifichiamo ai mondiali da 2 edizioni e ovviamente non siamo andati a Rio e non andremo nemmeno a Tokyo se non vinciamo il campionato europeo dell’anno prossimo o se non c’è qualche congiunzione astrale che mi sfugge.

  4. Rabbidaniel 28 Febbraio 2018, 14:22

    Il 7s è questione di tutto o niente: devi avere un progetto dedicato, non giocatori di XV che fanno a tempo perso 7. Se il 7 non è un obiettivo, si può anche farne a meno, come a suo tempo fece l’Irlanda.

    • Giorgio Brera 28 Febbraio 2018, 16:44

      Chiaro, se il 7s non è un obbiettivo meglio lasciar perdere. Ma ricordiamoci che è uno sport olimpico. La FIR può anche decidere di farne a meno per tanti motivi (economici, ecc.), ma sarebbe (ed è fin’ora) una scelta miope. Se poi non interessa nemmeno al Coni, allora sarebbe addirittura criminale…

  5. TommyHowlett 28 Febbraio 2018, 14:46

    A me il fatto che la selezione riguardi solo l’Eccellenza mi dà solo che dubbi sul reale valore della nostra nazionale in previsione dei tornei che contano. Si tratta è vero di un percorso obbligato essendo già scarso il materiale per la nazionale maggiore, ma credo di non sbagliare se dico che una squadra a 7 competitiva per un movimento come il nostro la si crea solo associando il Seven alle franchigie, ovvero creando un terzo “polo” professionistico su cui far convergere uomini e soldi. Difficile, anche molto in questo periodo, ma non impossibile

    • gian 28 Febbraio 2018, 17:48

      obbietto che, se è vero che un seven’s può fare il suo nel XV e parimenti un XV può giocare bene a 7, le due specialità sono ben distinte, è più facile che un giocatore di livello inferiore si adatti ai due stili, spiccando in uno ed adattandosi all’altro, che un giocatore di alto livello riesca parimenti in entrambi

      • TommyHowlett 1 Marzo 2018, 09:10

        Infatti parlavo della creazione di un terzo polo “ad hoc” per il Seven, selezionando dove si vuole ma mirato proprio a una preparazione specifica

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