Sei Nazioni: il giorno numero uno dell’Italia

Al termine della prima giornata di allenamenti Conor O’Shea e Sergio Parisse hanno incontrato la stampa

COMMENTI DEI LETTORI
  1. narodnik 23 Gennaio 2018, 10:55

    “possesso, disciplina, difesa e tenuta fisica per 80 minuti sono all’altezza delle nostre avversarie.”a novembre contro fiji si,le altre due partite mi pare di no?certo che oshea non e’ fortunato cmq,partire contro le due candidate al titolo,sapendo che l’italia da’ il meglio proprio nelle prime gare….condivido in pieno la chiusa,giocare solo a contenere il punteggio non basta,anche perche’ cmq negli ultimi 20 minuti sbragano pesante,spero di vedere un po’ di gioco alla mano almeno nella meta’ campo avversaria,i tre quarti per fare male ci sono speriamo vengano innescati,vedere il solito gioco su calci e touche sarebbe non solo improduttivo e soporifero ma vorrebbe dire non avere voglia di rischiare.

  2. andreac 23 Gennaio 2018, 11:21

    fondamentale sarà ciò che faranno i primi 8(sai che novita!!!), ball carrier ci sono, licata giammarioli, polledr, negri, tutti giocatori che fanno strada e mettono la squadra sul piede avanzante. Se ci riusciranno, con questi 3/4 ci sarà da divertirsi, altrimenti sono tanti dolori…Forza azzurri sempre

  3. Charlie 23 Gennaio 2018, 17:18

    nella Gazzetta dello Sport il capitano ha poi rilasciato altre interessanti dichiarazioni: “Vogliamo arrivare al settantacinquesimo con il risultato aperto. E giocarcela sempre. Difenderci e mantenere il possesso nob bastapiù. E’ il momento di attaccare. Ci stiamo lavorando.”….
    se la logica mi da ragione al 75 risultato in aperto vuol dire che o siamo stati dei bravi “catenaccio players” come nella nostra tradizione calcistica (e si sono visti i risultati vergogna storica!¨) noi o fiacchi loro per non avere la supremazia—”
    “Difenderci e mantenere il possesso nob basta piu”….haaaa finalmete lo abbiamo capito dopo tanti cucchiai di
    legno!…
    Quello che io leggo sono parole di speranze – senza di loro la vita non e vita – in attesa di qualcosa, adesso di
    andare in battaglia come fa capire il nostro fiero inno di Mameli….sarà cosi???

    • Charlie 23 Gennaio 2018, 17:21

      nota: colgo per dire che preferisco mille volte il bel “…e va pensiero…” e non il Mameli….

  4. jazztrain 23 Gennaio 2018, 20:41

    Brutalmente onesto Conor, bravo mi piace sempre di più…

    • Charlie 24 Gennaio 2018, 15:45

      Direi semplicemente e realisticamente veritiero…lo sanno tutti che senza “materia prima umana” non potra mai fare miracoli….prova a mettergli la maglia azzurra agli inglesi e vedrai se Italia vince o no!….anche senza COS con tutta la mia stima….

      • DropMan 24 Gennaio 2018, 16:22

        Beh insomma, se si pensa ad Exeter (esempio ormai che viene preso da tutti) i miracoli sono stati fatti, con una squadra buona come si può definire buona la nostra Italia. Per miracoli nel nostro caso non parlo di vincere il 6 nazioni, ma vincere 2/3 partite.

        Comunque belle dichiarazioni di O’Shea, occhio però al “game plan”. 😉

        • Charlie 25 Gennaio 2018, 18:46

          sarebbe bene sapere il nostro game plan…pe i tifosi della curva traduciamo loro la nostra strategia…Exeter?, una felice unica ecezzione tipo vincere al lotto, bene, ma non é regola ne
          speranza…ho detto che senza materia prima umana non arrivi lontano, devi avere (tanto per
          sintetizzare) il DNA del rugby sofferto intelligente atletico…chiedo troppo come tifoso?
          é quello che vedo nelle alre 5 nazionali…

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