Eccellenza: sette giocatori hanno lasciato il Mogliano

Fra trasferimenti e svincoli contrattuali, il club veneto vede modificarsi forzatamente il suo roster

COMMENTI DEI LETTORI
  1. carlo s 11 Gennaio 2018, 11:15

    che brutto epilogo…..

  2. mauro 11 Gennaio 2018, 11:45

    e poi magari vogliamo parlare dei Dogi. Almeno nel rispetto di Tino Alessandrini lasciamoli nel cassetto dei bei ricordi.

    • mamo 11 Gennaio 2018, 12:01

      Io, ma valgo un due di coppe con briscola a denari, non mi rassegno all’idea dei Dogi anche se capisco e condivido in pieno l’amarezza che trapela dal tuo post.
      Da che ho capito, leggendo le cronache, la crisi del Mogliano nasce dal mancato pingue contributo di uno sponsor e immagino che gli atleti transfughi, nel limbo di quel semi-professionismo dell’Eccellenza, avessero fatto affidamento sul “rimborso spese” o “stipendio” che evidentemente poteva essere garantito solo da quel (mancato) contributo.

      • mauro 11 Gennaio 2018, 12:45

        @mamo non è amarezza ma triste realismo. Se un società di Eccellenza non riesce a mantenere gli impegni a prescindere da qualche mancato introito come può impegnarsi economicamente a sostenere una franchigia in Pro14? Allora, forse, qualcuno in Benetton l’aveva annusata la politca del “ti te meti i schei e noialtri te vegnemo drio”. Ecco che avrebbe più senso una collaborazione tipo quella instauratasi con il Petrarca

        • Manna 11 Gennaio 2018, 14:11

          Mauro è il sistema sbagliato dell’ascensore Eccellenza – pro14 sbagliato. Le società di eccellenza investono nei vivai giovanili, nella maturazione dei giocatori per poi portarli a livello superiore (previo premio di formazione adeguato), se non li hanno, sono destinati a fallire (infatti vedere chi sono le società più solide nel bresciano, stranamente).
          Quindi, per chi non lo capisse, il pro14 per una nazione rugbistica non evoluta come la nostra, è la morte.

    • Hullalla 11 Gennaio 2018, 13:58

      Tutto bene, ma io i Dogi li sento come una squadra che mi rappresenta (e quindi come spettatore li sosterrei), mentre il Benetton Treviso no, visto che io non sono di Treviso: gli faccio i migliori auguri ma come spettatore li posso sostenere occasionalmente come potrei sostenere occasionalmente Rovigo (cosa che a suo tempo ho anche fatto quando in campo andava Carlos Ayala e passavano i cappelli con le “offerte”).
      Poi, che facciano quello che vogliono, ma anch’io faró quello che voglio.

      • mauro 11 Gennaio 2018, 14:54

        e questo tuo commento Hullalla fa il paio con quello di ieridi mamo sui campanili. E’ indubbio che la Benetton non possa rappresentare nessun altro se non i propri tifosi, starei attento a dire Treviso visto che qui c’è anche la Tarvisium, grande società, e nella cintura abitata da trevigiani ci sono Paese, Villorba, Silea…
        E’ altrettanto indubbio che le aggregazioni, con questo spirito, si possono fare solo alla pari. Non a caso i dubbi di Facchini, all’epoca, ora si presentano con queste vesti.
        E trascuro volutamente il delirio di quel tizio che ebbe il coraggio di affermare, senza pesare le parole come suo uso: “I Dogi? Ne ho sempre auspicato la nascita. Anzi, si può dire che li ho inventati io…”

        • mamo 11 Gennaio 2018, 16:12

          Rispondo a te @Mauro ma indirettamente anche a @Hullalla e @Manna.
          Proprio conoscendo diversi “vecchi” petrarchini o bersaglieri, so perfettamente che il Benetton come successore del Metalcrom non può essere digerito da tutti: se vuoi campanili di certo, come dicevi tu, cruda realtà.
          I Dogi, per me, dovrebbero essere un’entità avulsa dal passato e rappresentare tutta la Regione o macroregione.
          Per me, ma Jock mi ha già razziato mille volte, dovrebbero trovar casa a Venezia, sede in città e stadio in terra ferma.
          Ai Club associati dovrebbe essere riconosciuto un contributo proporzionato:
          – alla reale (non le fuffole delle tessere racimolate nelle scuole) attività giovanile;
          – a ogni giocatore formato che approda in Franchigia.
          La Franchigia, oltre ai suoi sponsor , dovrebbe pubblicizzare – magari con visibilità ridotta – anche gli sponsor dei singoli Club che, a quel punto (forse) sarebbero disposti a scucire qualche quattrino in più.
          Ho sognato ? Adesso mi sveglio

          • mamo 11 Gennaio 2018, 16:14

            Jock non mi ha mai razziato, cazziato però sì.

          • Hullalla 11 Gennaio 2018, 19:27

            Basta vedere come sono fatte le franchigie in Irlanda e COPIARE.
            I Dogi andrebbero a rappresentare il Triveneto, con una struttura analoga a quelle Irlandesi.

          • Giovanni 11 Gennaio 2018, 23:23

            La fai facile, Hullalla. L’organizzazione delle province irlandesi è pre-esistente all’epoca del professionismo. Quando hanno provato a fare una cosa del genere in Galles hanno avuto non pochi problemi.

  3. Dusty 11 Gennaio 2018, 11:55

    E sabato c’è la partita del trofeo eccellenza do giocare.

  4. deegan 11 Gennaio 2018, 12:11

    OK una nuova predestinata alla Serie A.

  5. davo 11 Gennaio 2018, 13:08

    dispiace molto questa situazione. Ma tutto cio’ non fa’ che evidenziare come ormai sarebbe il caso di fare come la tanto citata Scozia (o Irlanda) dove i club “pro” sono solo quelli di Pro14 e che i nostri club accettino il fatto di essere solo amatoriali. Cio’ non significa meno professionali ma almeno non “pseudo-pro”

  6. Diesel83 11 Gennaio 2018, 13:54

    Dura tirare avanti senza uno sponsor come Marchiol.

  7. Hullalla 11 Gennaio 2018, 14:03

    Saró duro, ma non ho capito cosa fará Giazzon.

  8. Manna 11 Gennaio 2018, 14:06

    Vergognoso oltre ogni limite chi abbia avvallato una Eccellenza senza retrocessioni.
    Sicuramente Mogliano ringrazierà alla prossima campagna elettorale.
    Nessuna squadra che non abbia una certa stabilità finanziaria deve POTER partecipare al nostro massimo campionato. Ne va della credibilità dello stesso, non che alla Fir siano ovviamente credibili ma questa è la reAltà.
    Se fossi Zebre o Treviso o Padova o Rovigo prenderei alla svelta il pilone irlandese destro Connoly.

    Quindi,mi auguro, come è giusto che sia, che il Mogliano si iscriva nella serie inferiore.

    • Giovanni 11 Gennaio 2018, 15:03

      In FIR, se parli di credibilità, cercano subito un dizionario: lascia perdere dai, ricordati della scorsa stagione coi casi “San Donà” e “Paz”, roba da dimissioni in massa. Piuttosto, la Celtic sta producendo una voragine paurosa, i partner stanno studiando come metterci elegantemente alla porta dal 6N (in Champions ci sono già riusciti) ed intanto il domestic perde sempre più pezzi per strada. Ad Amatori Milano, sparizione di Parma, fallimento Prato e L’Aquila che si dibatte da anni in una crisi infinita e senza dimenticare la vicenda Rugby Roma, adesso si aggiunge Mogliano. Chi sarà il prossimo?

  9. Zamax 11 Gennaio 2018, 19:02

    “Davide Giazzon, degli stranieri Gonzalo Padrò, Thorleif Halvorsen e Charlie Connoly – tutti trasferiti all’estero -“: ma si sa dove?

  10. marino 12 Gennaio 2018, 06:34

    c’è anche da dire che: ma come si fa a sponsorizzare un club di un campionato cone l’eccellenza?? soldi buttati via. un prodotto ridicolo, come tutto il rugby in italia da 6/7 anni.
    celtic, accademie.. e poi ci si meraviglia che i club affondano?

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