Serie A: a Colorno il big match, pari nel derby ligure

L’Aquila a valanga. I risultati del quinto turno

COMMENTI DEI LETTORI
  1. vedonero 29 Ottobre 2017, 17:20

    Valsugana….macchina da guerra

    • fracassosandona 29 Ottobre 2017, 18:48

      udine ha segnato loro più punti oggi che le altre quattro messe insieme…
      valsugana ha azzoppato il girone: unica squadra con differenza punti positiva, le altre tutte sotto per la ripassata presa dagli astori, quest’anno più rapaci del solito…
      speriamo che guardino avanti, che da qui ad aprile maggio è lunga…

    • Hullalla 30 Ottobre 2017, 04:46

      Probabilmente ci sono altre squadre piú attrezzate per andare in Eccellenza, peró per adesso si sorride decisamente.

  2. demon1981 29 Ottobre 2017, 21:48

    Ennesima batosta per Milano…
    Che brutta fine…

    • Maxwell 29 Ottobre 2017, 22:30

      ??
      Ho potuto vedere solo 1 partita.
      5-6 U.20 nei 23
      Aumento costante del numero di squadre
      Sono in A da 3 anni e sempre salvi, quest’anno niente retrocessioni.
      Non capisco proprio il senso del “che brutta fine”…. sicuramente è colpa mia.

    • pepe carvalho 30 Ottobre 2017, 09:09

      @demon, brutta fine? E’una condizione oggettiva, se non hai i soldi da investire (1 milione?) percorri altre strade: la valorizzazione del vivaio, la formazione, ecc.
      Certo sarebbe bello pensare che tra Asr, Cus e Amatori/Union si fosse trovata un’intesa e dei dei soldi per fare l’eccellenza. Avremmo Morisi, Ragusi, Simone Rossi, M’Bandà, Simone Ferrari, Marco Conti, Alberto Rollero, Corbetta e chi chissà chi mi son dimenticato.
      Solo che non ci sono le condizioni economiche e societarie e non c’è lo stadio.
      Comunque se i dindi li metti tu, e non fai come berlusconi, giri le varie società e vedrai che il Dream Team lo formi.
      Al di là degli scherzi la situazione è questa; ognuno fa crescere i sui giovani “sperando” non diventino troppo bravi così rimangono in casa e tutti gli anni Asr si salva, Cus prova a salire, AU sale dalla C alla B.

      • fracassosandona 30 Ottobre 2017, 16:38

        d’accordo con l’investigatore catalano…
        meglio società che creano giocatori validi a livello di giovanili e tengono la prima squadra tra i dilettanti di quelle che si giocano lo scudetto dell’eccellenza con i giocatori allevati dagli altri…
        quando la FIR smetterà di finanziare l’eccellenza e comincerà a mettere i suoi soldi sull’U18 e l’U16 sara sempre troppo tardi…
        resto dell’idea che per ogni convocazione in nazionale (comprese le Under) di Morisi Ferrari Mbanda e compagnia dovrebbero arrivare soldi ai club che li hanno avuti da bambini e da ragazzi, in proporzione agli anni di formazione dati… parlo di bei soldi e non di elemosine, tutti quelli che si potrebbero risparmiare da premi all’eccellenza e da qualche accademia, oltre che a ridurre il contributo celtico…
        a quel punto quelle società avrebbero più fondi da dedicare, eventualmente, anche alla prima squadra e trattenere qualche gioiellino sino al salto nel professionismo…

    • Goode is good 30 Ottobre 2017, 09:15

      Bella partita ieri a Brescia….un Po come stare sulle montagne russe…un Brescia brioso e che fa del multifase la sua arma vincente…una partita giocata a viso aperto come non se ne vedono spesso…purtroppo …….da entrambe le squadre….sarà forse dettata dall’ età media dei giocatori in campo???? Fatto sta che ieri il pubblico dell’ invernici si é davvero divertito….e non solo per la vittoria della propria squadra….

    • franco Achilli 30 Ottobre 2017, 14:18

      francamente la fine non la vediamo proprio. Quale sarebbe la fine? Dipende sempre dai punti di vista, senza dubbio. ASR è una società che si regge sul volontariato di praticamente tutto lo staff tecnico e dei giocatori. 700 tesserati (dagli Under 6 agli Old) che animano tutti i giorni il centro sportivo messo in piedi con le proprie risorse, una prima e seconda squadra che accolgono i ragazzi che salgono dalle giovanili, anche se i migliori poi vanno a giocare – ed è giusto per chi ambisce a giocare a rugby a livelli professionistici – in ambienti più competitivi e finanziariamente più attraenti. Noi siamo contenti dei nostri ragazzi che, tra l’università e il lavoro, alla sera trovano la voglia di allenarsi insieme e giocare a rugby (la domenica in serie A e in serie C1), essere amici e fare un pezzo di vita insieme. Compreso il giorno prima andare nelle carceri o nelle periferie a far conoscere il rugby a detenuti e ragazzi in difficoltà. Possiamo perdere anche le partite, pazienza, ma siamo sereni lo stesso. Non è retorica, è un modello di rugby che a me personalmente piace molto.
      In prima squadra giocano 3 ragazzi del 1998, 3 del 1999, 6 del 1997. Sono 12 giocatori U20. Quasi metà squadra. È poca roba? anche se tutti gli anni ce la giochiamo per non retrocedere (ma quest’anno possiamo far esordire i giovani e farli crescere senza lo spauracchio della retrocessione, e per noi è una grande occasione per sperimentare) io, da tifoso, sono orgoglioso della mia società e del modello di rugby ASR. Si può essere bravi rugbisti per mille motivi nella vita, anche senza giocare in eccellenza o aspirare di andarci. E comunque siamo lì, guarda un po’. Sereni di esserci, fino a dove siamo capaci di arrivare. Perché ci proviamo lo stesso.

  3. deegan 30 Ottobre 2017, 08:45

    Noceto vince a Parabiago 20 a 32
    una bella partita, con qualche errorino individuale, errori che si dimenticano velocemente dopo aver visto la reazione di tutti i giocatori Nocetani nessuno escluso.
    In Super SINTESI
    Stadio pieno, Parabiago squadra fisica e ben organizzata cerca di imporre il suo gioco sin dai primi minuti e per almeno venti minuti ci riesce, poi però un Noceto lucido e sempre in partita gli impedisce di portare a casa il risultato.

    Da segnalare la cordialità con la quale lo staff del parabiago ricevono i tifosi ospiti, particolare non da poco e complimenti per il centro sportivo.

  4. maxetere 30 Ottobre 2017, 10:55

    Contento per la Gran Sasso che torna finalmente alla vittoria. I ragazzi de L’Aquila Rugby vanno avanti a testa bassa nonostante tutto. Partiti con un -4 in classifica e con -20 nel punteggio adesso sono lì virtualmente primi, unici con 4 vittorie. Da risolvere Assolutamente il problema dei punti al piede. Ieri tipo 2 su 10 complice il vento. Dai così

    • rugbyaddicted 30 Ottobre 2017, 11:48

      Premetto che quella di ieri è stata la prima partita che sono riuscito a vedere di persona, vorrei dire che sono un uomo molto impegnato ma la verità è che la vecchiaia incombe.
      Ho sinceramente trovato una squadra ben migliore di quella che mi era stata descritta: disordinata e dal gioco poco chiaro. Ho visto invece un 15 di tutto rispetto, con un buon gioco di mano, veloce, dinamico. Ho apprezzato il gioco del giovanissimo numero 11 che trovo sempre pronto sull’azione. Sono rimasto piacevolmente sorpreso dal neo numero 10, quel ragazzo che per due anni ha giocato solo a 15 quando riusciva a trovare spazio si sta dimostrando invece un 10 eccellente. Mi pare abbia coscienza della partirà, della squadra e delle possibilità di gioco, pecca ancora un po suo calci, vero! Ma ieri ne ha messi la metà se non erro, ben più della settimana scorsa, si può ancora migliorare ma è sulla buona stradra. Al piede lascia a desiderare anche il numero 15 le rimesse laterali non sono il suo forte, allora forse questi ragazzo vanno seguiti in modo specifico in fase di allenamento. Tutto sommato sono contento di quel che ho visto: buon materiale su cui continuare a lavorare, buoni giocatori che danno l’anima per la maglia. Continuate così ragazzo.

      • maxetere 30 Ottobre 2017, 13:20

        Le altre partite sono state sicuramente più confuse, è vero, evidentemente l’allenamento fatto negli ultimi giorni è servito a chiarire le idee. Giorgetto Rettagliata sta crescendo in modo impressionante, pensa che ha appena 18 anni e la scorsa stagione non è praticamente mai sceso in campo. Quest’anno ha trovato finalmente spazio e sta dimostrando una voglia di fare davvero notevole, bene così!

        • geovale 30 Ottobre 2017, 16:23

          Giorgetto ha preso per le prime volte la palla ovale a 4 anni al Carlini (Cus genova) mentre il fratello si allenava con la Under 9…quindi un imprinting dei migliori!
          Poi il trasferimento della famiglia li ha allontanati ma nel caso noi siamo sempre pronti a riabbracciare sia lui che Nicola!!!

  5. Emy 31 Ottobre 2017, 17:37

    Dal sito Pro Recco Rugby:
    Il derby finisce in pareggio

    29/10/2017 – L’atteso derby tra Tossini Pro Recco e CUS Genova si è concluso con un “salomonico” pareggio 13-13, che assegna 2 punti in classifica a ciascuna delle due squadre.

    Molto sentita sia dai giocatori in campo che dal pubblico sugli spalti, la partita è stata corretta ed avvincente, con il risultato in bilico fino alla fine. Il risultato di parità che, in fondo, ha scontentato entrambe le squadre, fotografa però nel modo migliore quanto si è visto negli 80 minuti di gioco.

    “Il pareggio non ci soddisfa -conferma coach McLean – perché questa partita la volevamo vincere. Sono comunque contento, naturalmente, che non abbiamo perso di nuovo in casa e ancora una volta di misura e, soprattutto, sono contento di aver visto ulteriori progressi nel sistema di gioco che stiamo costruendo: siamo un cantiere aperto e per noi è fondamentale migliorare partita dopo partita”.

    Il CUS Genova, arrivato all’Androne forte di tre vittorie a punteggio pieno su quattro incontri disputati e alla seconda stagione di lavoro con il quotato coach inglese Askew, ha avuto la partita in mano per metà del primo tempo, nei primi minuti si è portato avanti 10-0 e ha mostrato un gioco efficace e ben costruito. Gli Squali, dopo la difficoltà iniziale, hanno riordinato le idee e si sono ripresi, chiudendo il parziale sul 7-10. Nel secondo tempo l’equilibrio è stato ancora maggiore, con più imprecisioni da entrambe le parti, un po’ meno lucidità e molta intensità, come in ogni derby che si rispetti. Sugli scudi, per i biancocelesti, capitan Bast Agniel, man of the match per la seconda partita consecutiva e vero faro per la sua squadra in una partita tanto complessa e intensa: per lui oggi 3/3 dalla piazzola e un gioco tattico di grande qualità lungo tutto l’incontro.

    Tra una settimana, per la prima giornata di ritorno della prima fase del campionato di serie A, arriverà a Recco la corazzata Lyons: retrocessi dall’Eccellenza, i piacentini stanno dominando il girone con cinque vittorie su cinque e tutte a punteggio pieno.

    Nel week end biancoceleste, vittorie per Cadetta e U16, ancora imbattute, ed anche per l’U14, sconfitta invece l’U18.

    ——–

    Tabellino:

    Tossini Pro Recco Rugby – CUS Genova 13-13 (7-10)

    Marcatori: p.t. 3′ cp Borzone (0-3), 6′ meta di punizione (0-10), 23′ meta Avignone tr Agniel (7-10); s.t. 42′ cp Agniel (10-10), 64′ cp Agniel (13-10), 68′ cp Borzone (13-13).

    Tossini Pro Recco: Gaggero, Monfrino Ma. (31′ st Cinquemani), Panetti A., Becerra, Panetti M., Agniel (cap), Romano, Monfrino Mi., Canoppia, Ciotoli, Metaliaj, Nese, Colazo (9′ pt Actis), Noto, Avignone.
    All. McLean

    CUS Genova: Borzone, Salerno, Sandri (33′ st Ciranni), Ricca, Migliorini, Zini, Garaventa (c), Mills, Bertirotti, Pendola (31’st Di Vietro), Imperiale (26′ st Torchia), Taylor, Barry (11′ st Cavallero), Perini (20′ st Bortoletto), Cattaneo (11′ st Ghiglione)
    All. Askew

    Arb. Boaretto. Gdl1 Giovanelli; gdl2 Rebuschi.

    Cartellini: 22′ pt cartellino giallo Perini (CUS)

    Calciatori: Agniel (Recco) 3/3, Borzone (CUS) 2/3

    Note: pomeriggio parzialmente nuvoloso, temperatura ideale. Campo in perfette condizioni.

    Punti conquistati in classifica: Tossini Pro Recco 2 ; CUS Genova 2

    Man of the match: Agniel (Recco)

  6. Emy 31 Ottobre 2017, 17:43

    Una domanda che avevo già fatto l’anno scorso: gli U18 che dominano il loro girone élite (vedi l’anno scorso ma non solo) l’ASR li riesce a tenere o vanno tutti via?
    Sinceramente, proprio alla luce dei grossi numeri, del fatto che parliamo di Milano e anche del rinnovato impianto, anche a me sembra tanto strano che in serie A la prima squadra faccia sempre tanta fatica: sulla carta, e certamente senza milioni, dovrebbe riuscire a fare meglio, senza per questo assolutamente snaturarsi o diminuire la cura sul vivaio.

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