Il casus belli Reggio-TRC: Armando Forgione, l’urgenza della Lega e il provincialismo

Abbiamo intervistato il Presidente delle Fiamme Oro, tra i promotori nei mesi scorsi di un’iniziativa ora arenata

COMMENTI DEI LETTORI
  1. ginomonza 27 Settembre 2017, 09:32

    Sarà ministeriale ma è il migliore!

    • Camoto 27 Settembre 2017, 20:26

      Quoto. Da quel poco che so di lui, intendiamoci, mi sembra un manager preparato sia nel ruolo sportivo, sia nel ruolo ministeriale.

      • Airone valle Olona 27 Settembre 2017, 20:48

        Quoto pure io.
        Avrà il “peccato originale” delle Fiamme come scrive @Mr Ian più sotto, ma dice sempre cose chiare e condivisibili.
        Sembra maggiormente “pronto al cambiamento” lui di tanti altri.

  2. Atley73 27 Settembre 2017, 09:46

    Condivido. Credo però che di fronte a questa impasse la Federazione, proprio al fine di garantire la crescita dello sport di cui è espressione, dovrebbe imporre ai club un termine entro il quale costituire sta benedetta lega. Altre vie non vedo, dato che ad ogni piè sospinto, fioriscono alibi ed eccezioni alla regola.

  3. Stefo 27 Settembre 2017, 10:12

    Opinione personalissima, parole corrette di Forgione, ed in particulare la chiusa finale sul fatto che per rilanciare il progetto il passo deve essere fatto da quei club contrari.
    Una Lega di club per aver senso non puo’ nascere dalla Federazione, deve nascere dai club stessi come necessita’ di prendere il controllo dell’organizzazione del campionato e del suo aspetto commerciale, lavorando dove si deve in collaborazione con la Federazione ma dove si deve in maniera “antagonista” per aiutare i club membri della Lega.
    E’ possibile che avvenga? Non lo so, la sensazione e’ che i clubs oggi nonostante la gran passione e impegno che i vari presidenti mettono (e che non e’ in discussione) non abbiano la forza per farlo, mi sbagliero’ ma questa e’ la mia sensazione.

    • Giovanni 27 Settembre 2017, 10:29

      Finchè i club non saranno in grado di far reddito, qualsiasi lega nascerà già debole. O non nascerà affatto.

      • malpensante 27 Settembre 2017, 10:53

        Giova, infatti tra i tre punti indicati da Forgione c’è trovare lo sponsor per il Campionato che è il primo passo per trovare risorse adeguate (e pure la questione permit sono soldi). E’ il Campionato che deve essere venduto se si vuole trovare risorse adeguate e visibilità, se no saremo sempre a Totonno o’ cozzicaro e Mario Bros idraulico, con tutto il rispetto e i dovuti ringraziamenti. O alle tasse, nel caso della squadra di Forgione, e al contributo federale (che però non è affatto il maggiore, non scherziamo, almeno per chi non beccava le 400 cucuzze). Una Lega serve a quello, prima di tutto: valorizzare il Campionato.

        • Giovanni 27 Settembre 2017, 11:20

          Infatti, si metterebbe fine all’osceno obolo alle prime quattro che, di fatto, determina la campagna acquisti per la stagione seguente. Poi sono d’accordo che molti club ci hanno marciato, accontentandosi della mammella federale e della salumeria sotto casa come sponsor.

    • gian 27 Settembre 2017, 11:21

      a mio parere il problema più grosso per la creazione della lega è proprio il doppio filo che la collega alla fed, una parte dell’eccellenza, già in sintonia/collaborazione con la fed, a partire dalle fiamme che dovrebbeto diventare la culla del seven nazionale, si troverebbe benissimo a seguire i dettami della FIR, una parte meno federale, stà a guardare per capire se ci potrebbero essere vantaggi, ma certo non spinge per la creazione, chi con la fed vuole averci a che fare il minimo indispensabile dice no.
      non è provincialismo, è politica.
      la lega ha speranza se tutti vogliono uscire dall’influenza federale, per creare un’entità che garantisca prima i club e per farlo collabori con la federazione alle proprie condizioni, su 10 ce ne sono almeno 5 a cui questa prospettiva può far paura

      • Stefo 27 Settembre 2017, 12:11

        gian pero’ da nessuna parte puo’ funizonare cosi’. In Inghilterra PRL ed RFU fanno accordi su accordi cercando di bilangiare necessita’ dei club e necessita’ delle rappresentative nazionali, in Francia dopo anni di guerra in trincea davanti ad un peggioramento dei risultati massiccio anche si e’ arrivati a capire che ci deve essere collaborazione e cercare di bilanciare le necessita’…e queste come leghe di club privati sono le due piu’ potenti ed importanti.
        Se i clubs italiani non capiscono che si una lega deve essere dei club ma non puo’ che interagire e collaborare con la federazione cui fa rifermento ed accettare in virtu’ di interessi superiori e che riguardano le rappresentative nazionali…beh allora la responsabilita’ e’ loro.

        • gian 27 Settembre 2017, 15:10

          mi spiego meglio, sono d’accordissimo con te che il confronto dev’essere costruttivo, ma non subordinato.
          facciamo un esempio sui pp, accademie e seconde squadre, se la fed decidesse che da domani in eccellenza giocano le seconde squadre delle celtiche, in A le accademie fino all’u23, con possibilità di promozione e di vincere il campionato e, inoltre le eccellenti devono garantire 5 pp a richiestasenza ricevere nulla in cambio, permetti che una lega abbia il diritto di opporsi e cercare una soluzione che sia adeguata sia agli interessi dei club che a quelli della fed?
          ad ora la lega prospettata pareva molto un’associazione dei presidenti volta ad attrarre denaro e visibilità, ma sempre alle dipendenze fir, praticamente un subappalto, con il rischio di non avere le mani libere anche in questo per non andare in urto con la federazione stessa, una lega realmente utile dovrebbe essere indipendente e propositiva (tornando all’esempio di prima premendo per doppi tesseramenti e ritorni economici per l’utilizzo dei propri tesserati etc etc).
          essere in competizione con la FIR non deve necessariamente portare allo scontro, non deve, semplicemente, creare azioni referenziate alla fed, ma ai club

          • Stefo 27 Settembre 2017, 16:19

            giano sono d’accordo sulla teoria, o meglio che quello sarebbe il mondo ideale, pero’ ci sono delle circostanze che cozzano con questo disegno ideale, la principale e’ la partecipazione alla CL. Si puo’ essere d’accordo o meno con “cl o morte”, non e questo il punto, ma nel momento che si sceglie che le franchigie sono la massima espressione rugbystica dopo la Nazionale allora l’Eccellenza non puo’ che essere messa al di sotto. Se il modello cui si fa riferimento e’ quello celtico Irlandese, Gallese e Scozzese non puo’ che essere cosi’. Certo la cosa non deve essere unidirezionale e deve lavorare per entrambi, i PP alla Filippetto, dei premi a chi forma. Ma a chi forma davvero, che sviluppa il giocatore fin da giovane ed ha giovanili che funzionano non a chi va a prenderli a 19-20 anni li fa giocare uno-due anni in Eccellenza rifinendoli per poi passare alla cassa…o almeno premi differenti non uguali che forse sarebbe piu’ corretto dato che comunque rifinire un prodotto semilavorato ha il suo perche’. Tutto quanto si puo’ discutere per farlo in maniera sensata ed equa, ma con la CL, il campionato domestico non puo’ che essere subordinato alle franchigie, se no vuol dire continuare a cercare di tenere in pieidi due mondi paralleli, cosa che nessuna delle altre celtiche fa.

          • gian 27 Settembre 2017, 17:15

            giustissimo, come dici tu subordinato, non succube, ed è qui che una lega vera fa la differenza (poi ci dovrebbe essere anche chi garantisce la base vera, vedi il tuo discorso formazione), una lega business lascia il domestico succube e poppa quello che può, una lega reale trova il modo di collaborare portando vantaggi a tutti, quindi accetta la subordinatorietà, ma la plasma in maniera positiva (o perlomeno dovrebbe)

          • Stefo 27 Settembre 2017, 17:54

            Pneso che dicamo la stessa cosa 😉

  4. gsp 27 Settembre 2017, 11:03

    giova’ che intendi quando dici reddito?

    certo la Lega da fare e subito. speriamo si mettano daccordo. al momento i contrari chi sono?

    • Giovanni 27 Settembre 2017, 11:25

      Fare propaganda, farsi conoscere sul territorio, attirare la curiosità di spettatori nuovi e così via. Secondo te dei 60mila che affollano l’Olimpico ogni febbraio-marzo, se ne fermi 10 a caso, quanti ti sanno dire i nomi di almeno 3 club d’eccellenza? In questi anni ho visto solo ed unicamente lo stand delle FFOO. Punto.

      • gsp 27 Settembre 2017, 12:46

        Ah si senza dubbio Giova. quello purtroppo dovrebbe essere nella natura stessa dei club, ma molto spesso non c’e’.

        Pero’, forse mi sbaglio, ormai i club hanno poco da lamentarsi se non c’e’ una lega. hanno solo da mettersi insieme e farla partire.

    • jacoponitti 27 Settembre 2017, 11:27

      Ecco una buona domanda: chi si è tirato indietro? E, soprattutto, perchè? Pensarla fuori dal coro è un diritto, ma comporta anche l’onere di sostenere la propria posizione. Perchè Forgione non fa nomi e cognomi? I due Presidenti che “sono tornati alle dimensioni provinciali” devono delle spiegazioni al movimento, non solo perchè hanno fatto saltare un progetto voluto dalla maggioranza dei club, ma pure per difendere e spiegare la loro decisione. Che poi, non si sa mai, una volta sentite le loro ragioni scopriamo che non hanno tutti i torti (anche se ne dubito).

  5. Mr Ian 27 Settembre 2017, 11:16

    Interessanti come sempre le parole di Forgione, purtroppo ha il peccato originale delle Fiamme, magari altri presidenti hanno esigenze economiche diverse da soddisfare, ma oggi il problema non sono le Fiamme, invece quella di far nascere al più presto una lega, magari con lui a capo, chissà in un futuro non molto lontano lo vedrei bene anche come prossimo presidente federale

  6. matteol 27 Settembre 2017, 11:47

    Spero che Forgione un domani si candidi alla presidenza FIR.

  7. western-province 28 Settembre 2017, 10:20

    “Vedere Licata giocare in Sudafrica o in casa Ospreys è motivo di orgoglio, è un giocatore forte e se può è lì che deve giocare”
    Quando pagherai i giocatori di tasca tua per farli giocare da un’altra parte vediamo se la pensi allo stesso modo

  8. tunga 28 Settembre 2017, 11:18

    xche la lega non nasce?
    xche i furbetti fanno accordi economici – permit con le franchigie x conto loro.
    e ne traggono vantaggi.
    ci gosse una regola e fosse tutto uguale……..vorrei vedere dove si arriverebbe.
    pensate se la fir dicesse questi sono i soldi x i club di eccellenza. erogabili solo xchi è in un organismo condiviso e democratico………
    e inoltre premio con bonus chi è ultimo x livellare e dare intetesse al campionato e non chi artiva tra i primi 4.
    Il motivo di orgoglio è a prescindere dalla parte economica altrimenti non lascerebbero 5 fiamme oro nelle zebre. e mai che si citino.4 poliziotti in franchigia. la loro foto in divisa fatebbe il giro del mondo.
    gli anglosassoni lo fanno.
    credo invece che le fiamme oro abbiano intrapreso la strada giusta. Verso i giocatori vetso il.territorio al di la del risultato.

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