British & Irish Lions: l’all-in di Gatland già in terza mano

La partita di sabato contro i Crusaders dirà chi sono davvero i Lions 2017

Warren Gatland british & irish lions

ph. INPHO/Billy Stickland

Che sarebbe stato un tour durissimo lo si sapeva, ma c’era anche la consapevolezza che questi fossero i migliori British & Irish Lions da diversi tour a questa parte. La realtà sembra però molto più dura per la selezione rossa, che dopo la sconfitta con i Blues si prepara ad affrontare i Crusaders.

 

Il problema, per Gatland e lo staff, è che nelle due partite disputate fino ad oggi la squadra non ha ancora evidenziato una netta superiorità a cui appigliarsi in nessuna area del gioco: non in fase di conquista, non nel gioco al piede, non sullo scontro fisico nel breakdown e tanto meno nell’occupazione e utilizzo dello spazio allargato o sulla capacità di sfruttare a proprio favore le palle di recupero.

E’ lecito pensare che ciò sia dovuto a diversi fattori: non si è vista fin qui la squadra – e soprattutto la mediana – verosimilmente titolare, il fuso orario che si fa sentire soprattutto all’inizio, ma la sensazione è che i giocatori in maglia rossa siano arrivati al limite fisico al termine di una stagione infinita e sempre più esigente per quanto riguarda gli impegni tra campionati, Coppe Europee, Test Match autunnali e Sei Nazioni. Andare in apnea fisica spegne anche la luce mentale, portando a commettere forzature inutili e concedere soft penalties come accaduto contro SBW e compagni. Quanto fatto vedere da squadre come Leinster, Scarlets, Munster e Saracens lasciava insomma presagire ben altro.

 

 

Ma forse non si erano fatti i conti completi con l’avversario. Il dominio delle franchigie neozelandesi in Super Rugby era sotto gli occhi di tutto, ma forse non si pensava che i Blues, sulla carta la peggiore delle cinque, per quanto più o meno al completo potessero battere una selezione andata in campo con Halfpenny, Payne, Henshaw, Daly, Biggar, Stander, Itoje, Tipuric e via dicendo.

 

 

La sensazione è che la partita di sabato contro i fortissimi Crusaders dirà chi sono davvero i Lions 2017. La formazione è molto simile ad un XV ideale: ci saranno Murray e Farrell in mediana, Te’O e Davies ai centri (chi ha detto Warrenbal), Hogg estremo e North all’ala, mentre nel pack partono i vari Alun Wyn Jones, O’Brien, Furlong, George e Vunipola. Di fronte però non mancano i pezzi da 90: tra i titolari ci sono Franks, Moody, Taylor, Romano, Whitelock e Dagg, 6 convocati con gli All Blacks per i tre Test Match. Per riparare se stesso e la squadra da critiche e pressione, per evitare una seconda sconfitta che abbatterebbe il morale  e ritrovare fiducia, Gatland è stato costretto ad andare in all-in già alla terza partita: ora scopriremo tutti, soprattutto Hansen, che carte ha in mano.

Ma il Lions pensiero lo ha forse sintetizzato perfettamente quel tifoso che dopo le convocazioni All Blacks ha commentato: “Quando anche gente come McKenzie e Fekitoa non trova spazio in squadra, devi solo realizzare che verrai preso a pedate”.

Per essere sempre aggiornato sulle nostre news metti il tuo like alla pagina Facebook di OnRugby e/o iscriviti al nostro canale Telegram.
onrugby.it © riproduzione riservata

Cari Lettori,

OnRugby, da oltre 10 anni, Vi offre gratuitamente un’informazione puntuale e quotidiana sul mondo della palla ovale. Il nostro lavoro ha un costo che viene ripagato dalla pubblicità, in particolare quella personalizzata.

Quando Vi viene proposta l’informativa sul rilascio di cookie o tecnologie simili, Vi chiediamo di sostenerci dando il Vostro consenso.

item-thumbnail

Antoine Dupont il numero uno al mondo? Non per Wayne Smith

Il coach di lungo corso del rugby neozelandese ha espresso la sua preferenza su un mostro sacro degli All Blacks

item-thumbnail

Autumn Nations Series: il Giappone di Eddie Jones aggiunge una nuova sfida al tour europeo

I Brave Blossoms affronteranno un 2024 ricco di impegni stimolanti

item-thumbnail

All Blacks: Scott Robertson dovrà rinunciare al suo astro nascente in mediana

Il talentuoso Cameron Roigard era il maggior indiziato per la numero 9, ma è incappato in un brutto infortunio

item-thumbnail

L’Australia di Schmidt costruisce il suo staff pescando in Nuova Zelanda

Non solo Laurie Fisher al fianco del nuovo tecnico dei Wallabies: ci sarà anche Mike Cron, leggendario tecnico della mischia ordinata degli All Blacks...

item-thumbnail

Un bi-campione del mondo lascia il rugby a fine stagione

Sam Whitelock si ritirerà alla fine della stagione a 36 anni