Morelli, Conforti, Ruffolo e du Plessis: verso le semifinali con i 4 capitani

Rovigo v Petrarca e Viadana v Calvisano. Quattro interviste per entrare in clima playoff

eccellenza rugby

ph. Carnabuci – Del Panta – Villarà

Inizia questo weekend la fase finale del campionato Eccellenza 2016/17, con la sfida di andata delle semifinali. L’ultimo turno regolare ha stabilito gli incroci, con Calvisano che affronta Viadana e il Petrarca Padova che dovrà vedersela con Rovigo nel derby veneto e d’Italia. A pochi giorni dai due incontri, abbiamo fatto tre domande comuni ai quattro capitani delle due squadre.

 

1. Qual è l’aspetto più positivo della stagione regolare e quale invece quello su cui dovrete migliorare in vista delle semifinali

 

2. Il punto di forza degli avversari che temete maggiormente / a cui dovrete fare più attenzione

 

3. Che tipo di partita ti aspetti

 

 

Gabriele Morelli – Calvisano

1) L’aspetto più positivo è certamente la volontà di giocare la palla, che ha cambiato la nostra mentalità. Tanti ragazzi giovani in squadra significa gambe per correre e spensieratezza per giocare. Dove dobbiamo migliorare è certamente in fase difensiva: talvolta non siamo attenti per ’80 minuti, e in queste partite disciplina e difesa permettono di portare a casa il risultato.

 

2) Fisicamente contro Viadana in stagione regolare sono state forse le due partite più dure del campionato. Il loro pack di mischia è veramente forte, nei primi 8 sarà davvero grande battaglia: magari in giro per il campo perdono un po’ di mobilità, ma sul breakdown e in fase statica si fanno sentire. Non mancano poi giocatori di grande qualità: Grigolon è un gran numero 8, uno che palla in mano dà avanzamento. E se messa sul piede avanzante, la cerniera Ormson-Brex ha le qualità per creare situazioni interessanti.

 

3) Fisicamente dura, e per fortuna dopo c’è una settimana di pausa. Tempo permettendo, credo che sarà bella da vedere, anche perché sappiamo che le squadre di Pippo Frati sono ben organizzate in campo e sanno muovere palla, e quando questo tipo di squadra può contare su un pack forte tutto diventa più facile. Loro hanno perso Menon, giocatore molto funzionale per il gioco di Frati quando schierato all’ala, noi forse nei 23 abbiamo più giocatori abituati a giocare questo tipo di partite, ma ripeto, sarà una semifinale durissima soprattutto allo Zaffanella. Credo che molto si risolverà nei primi 15 minuti di ripresa. Per il pubblico comunque ci sarà da divertirsi.

 

 

Federico Conforti – Petrarca

1) Nelle valutazioni vado sempre passo dopo passo, quindi considerando il nostro percorso rispetto all’anno scorso, quando siamo arrivati terzi. Abbiamo migliorato il nostro posizionamento finale in stagione regolare, e questo è un dato di fatto. Poi certo, si poteva fare meglio, ma poteva anche andare diversamente. Un altro punto positivo è l’essere riusciti a trovare un’alchimia di squadra nonostante i tanti giocatori nuovi: e non è un aspetto facile né scontato.

L’aspetto su cui dobbiamo migliorare è certamente il riuscire a sfruttare meglio le occasioni che creiamo. Sabato contro di noi Calvisano ha trasformato in meta praticamente ogni azione fatta, dimostrando concretezza. Per questo, è necessario aumentare la concentrazione.

 

2) Rovigo è una squadra abituata ad arrivare in finale, una squadra che sa come si vincono queste partite. Dai playoff poi si riparte dallo 0-0: credo che entrambe le semifinali siano da 50/50 e basta un dettaglio, un errore, per cambiare l’economia complessiva della partita. Poi chiaro, Rovigo è una squadra fisica in ogni reparto del campo e dovremmo essere bravi a contenere questa loro solidità. Nel corso della stagione forse ha avuto momenti di alto e basso, ma ha lo Scudetto sul petto e non vorrà certo lasciarlo andare, tanto più nel derby.

 

3) Mi aspetto una partita come quella di ritorno del 20 marzo, finita 20-20. Una partita fisica, con un uso intelligente del piede per mettere pressione… Ricordo ancora gli acciacchi che la seguirono! Spero sia piacevole da vedere, perché è importante che una semifinale offra anche dello spettacolo. Ripeto, i nostri obiettivi devono essere contenere la loro fisicità e riuscire a mettere ritmo nel nostro gioco offensivo.

 

 

Edoardo Ruffolo – Rovigo

1) Per quanto riguarda il campo, abbiamo proposto un gioco positivo. In generale invece, è stata una stagione dal minutaggio molto distribuito e in cui tanti giovani si sono misurati con l’Eccellenza, cosa che forse lo scorso anno non è successa. Colpa in parte degli infortuni, certo, ma anche merito dei più giovani che hanno lavorato duramente.

L’aspetto più negativo è certamente l’aver subito tanti punti. Anche in partite vinte con largo score abbiamo concesso molto, che non è mai una cosa buona (50-26 contro Reggio Emilia o 51-36 contro la Lazio, ndr). Per questo mi viene da pensare che sia una questione di testa.

 

2) Hanno molti giocatori con l’X-Factor: le gambe di Ragusi, la mobilità delle terze linee, una mediana forte e imprevedibile…Tanti giocatori che possono fare la differenza e dovremmo stare attenti in ogni parte del campo. Padova poi è una squadra molto forte in rimessa laterale.

 

3) Anche Padova è una squadra a cui piace giocare la palla e un rugby positivo. Ma non dimentichiamoci che è un playoff, una partita in cui serve massima attenzione. Per questo mi aspetto una parte più tattica, con l’uso del piede, ma anche allargamento e gioco aperto nel momento di raccogliere punti e sfruttare le proprie occasioni. Credo proprio che saranno due belle partite.

 

 

Chris Du Plessis – Viadana

1) Innanzitutto siamo diventati una squadra, mentre ad inizio stagione eravamo solamente un gruppo di giocatori che non avevano mai giocato insieme e soprattutto con un allenatore nuovo. Insomma, una squadra nuova. Poi con il lavoro costante abbiamo raggiunto prima, la vittoria del Trofeo Eccellenza e poi, il primo obbiettivo stagionale, il raggiungimento dei playoff. In vista delle semifinali invece dovremmo migliorare sicuramente la disciplina, l’aggressività nell’1 contro 1 e indubbiamente non perdere di vista l’obbiettivo nei momenti di difficoltà.

 

2) Il punto di forza di Calvisano sicuramente è l’esperienza, che include un po’ tutto. Hanno un gioco molto ritmato con pochi tempi morti, una buona mischia e una buona touche. Una squadra completa insomma, con poche debolezze, ma comunque battibili.

 

3) Sarà una partita in cui sarà fondamentale la territorialità durante le fasi di gioco al piede e quindi lo schieramento in campo. Essendo una semifinale poi, le fasi statiche saranno cruciali, chi riuscirà a gestirle al meglio avrà più possibilità di portare a casa il risultato. Inoltre, credo che non rischieranno molto, adotteranno un gioco semplice, in semifinale quello che conta di più rispetto ad ogni cosa credo sia la fisicità, non bisogna osare in questi tipi di partite. Cose semplici e fatte bene.

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