Pro12: Connacht vince (19-22) la ‘folle’ gara del Myreside

Edinburgh sfiora nell’ultimo quarto una clamorosa rimonta. Pareggio spettacolare tra Ulster e Blues

COMMENTI DEI LETTORI
  1. Camoto 8 Aprile 2017, 03:04

    Risultati per me inaspettati.
    Connacht che ha messo via la stagione, dove ha dato il massimo in Champions e non è bastato, lo testimoniano le scoppole rifllate alle Zebre, mi aspettavo quindi perdesse contro Edimburgo, la quale spero che domani inizi a tremare.
    Per Ulster mi aspettavo invece una larga vittoria.
    Complimenti ai gallesi, che fuori dai giochi, non mi aspettavo così impegnati.

  2. fabiogenova 8 Aprile 2017, 09:09

    Il Myreside stadium non è quello del George Watson’s college, dov’è ambientata la partita di rugby del piccolo Bertie in un libro di Mc Call Smith sulla saga “44 Scotland street”? Effettivamente non dovrebbe essere molto capiente. Se già c’era poca gente lì, il Murrayfield è davvero una cattedrale nel deserto per i rugby supporter della capitale.

    • Matteo Mangiarotti 8 Aprile 2017, 10:11

      Ciao Fabio,
      il Myreside è effettivamente la ‘casa’ dei Watsonians – mi cogli impreparato sul libro però! – e sorge nel complesso del George Watson’s College
      Dopo l’ampliamento ha una capienza ‘nominale’ di 6mila spettatori. Ieri sera il dato ufficiale comunicato era 3,189 e c’erano anche tanti tifosi di Connacht
      Si sta ancora discutendo se il Myreside sia la soluzione giusta – a tutti gli effetti lo spostamento di Edinburgh fino al termine della stagione è considerato un ‘trial’ – ma direi che tornare al Murrayfield dovrebbe essere escluso (nonostante la struttura sia meravigliosa e il terreno di gioco adesso davvero perfetto)

      • fabiogenova 8 Aprile 2017, 11:36

        Buono a sapersi, Matteo. Il rugby ha le sue mitologie e per me fare una trasferta al Myreside sarebbe un po’ come andare ad Atene per schiacciare un ovale dentro il Partenone.
        Comunque per un appassionato di Scozia come te vale la pena di leggersi la saga di Alexander Mc Call Smith, uno che ama la Scozia più dei suoi genitori. Nel secondo libro, che si chiama “Espresso Tales” e che è uscito in Italia con un terribile titolo “Semiotica, pub e altri piaceri”, uno dei personaggi, il piccolo Bertie, un bimbo genialoide ma vessato da una mamma new age, corre verso il campo dei Watsonian per giocare finalmente a rugby. E lì avviene il suo battesimo con il nostro sport e la sua ribellione nei confronti della madre. Si legge facile e con gusto. Ciao, buon rugby anche oggi.

  3. mauro 8 Aprile 2017, 09:46

    In Italia oggi qualcuno commenterebbe: “con i 6 non traformati da Weir, oggi si sarebbe vinto!” e via con discussioni del perchè e percome lo si faccia giocare quando non è neanche titolare in nazionale.
    Per fortuna tutto ciò oggi accade di là del Vallo di Adriano.

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