In tanti per pochi minuti: un problema chiamato Permit Player

Da occasione di crescita a “supplenti”. Le scelte con poca logica e l’unica soluzione possibile

COMMENTI DEI LETTORI
  1. heinrich87 15 Marzo 2017, 09:58

    quello che spetta a noi appassionati è di ipotizzare o quantomeno dire la nostra, e proprio in questi giorni pensando all’episodio dei permit francesi di Colorno (la classica goccia che fa traboccare il vaso) pensavo a cosa si potesse fare in alternativa. In effetti l’unica soluzione parrebbe l’accademia celtica a supporto della franchigia, come descritto nell’articolo…
    p.s. a mio avviso i permit dovrebbero essere solo ed esclusivamente giovani di buone speranze, giocatori anche intorno ai 25 anni si presume che abbiano già calcato i campi dell’eccellenza per qualche stagione, quindi o sono pronti oppure no. Il ventenne puoi ancora plasmarlo, ma si deve avere pazienza. Vedendolo giocare qualche minuto in pro12 ovvio che non possa avere lo stesso ritmo di un giocatore esperto.

  2. western-province 15 Marzo 2017, 10:59

    Non si capisce però nell'”unica soluzione possibile” queste accademie da quante persone devono essere composte e dove giocheranno quando non sono richiesti come permit

  3. vogliorugby 15 Marzo 2017, 11:10

    Ma siamo sicure che le accademie saranno appetibile x fare che i giovani “talenti” mollino la loro vita x spostarsi dell’altra parte del paese??
    Ricordo le tante rinuncia che c’erano all’accademia di tirrenia qualche anno fa…

    • lexv 15 Marzo 2017, 12:17

      Questo è anche il mio dubbio. La “distribuzione” geografica di accademie e cdf.

    • cammy 15 Marzo 2017, 12:32

      E’ una cosa che capita in tutti gli sport professionistici.. nel calcio ti sposti già a 14 anni e nessuno ti garantisce che un futuro avrai uno stipendio.. legando le accademie alle franchige è sicuramente un incentivo in +..

      • lexv 15 Marzo 2017, 17:48

        Si! Ma nel calcio puoi spostarti di pochi chilometri o poche decine di chilometri e trovare buone opportunità! Qui in Italia si sta parlando di poche realtà distribuite da Roma in su.

        • cammy 15 Marzo 2017, 18:52

          Nel sud è difficile trovare buone opportunità anche nel calcio.. soprattutto se non ti chiami messi.. quindi se non ti sposti dove ti chiamano il rischio è lo stesso.. qua i cdf o le accademie sono fatte per chi ha in testa di diventare pro o di vivere di rugby non per attrarre gente a farlo come passatempo..

  4. kinky 15 Marzo 2017, 11:13

    Quest’anno la gestione dei permit è stata scandalosa e con la convocazione dei due francesi del Colorno addirittura imbarazzante. Con i cambiamenti in progetto, letti l’altro giorno su La Tribuna di Treviso, speriamo venga messa la parola fine a questa scemenza. Gli ultimi permit (tolto forse Cornelli) sono stati semplicemente dei ripieghi di giocatori che chiaramente in quella settimana non servivano al club, o meglio, prestavano dei giocatori che erano già destinati alla panchina nel club…infatti il buon Pettinelli dopo aver fatto il permit ad inizio stagione col cavolo che il Calvisano lo ha ancora rilasciato. Al posto suo si sono alternati Zanetti, Zildrich ed Archetti ma sono arciconvinto che per la squadra Celtica questi nomi non interessano per la prossima stagione ma andranno diritti appunto su Pettinelli…e giustamente direi. A convincermi di questa tesi sono stati appunto le ultime convocazione dei due francesi del Colorono perchè così hanno smesso di mendicare giocatori in giro dall’Eccellenza prendendo dei grandissimi due due picche come risposte.
    Proprio per questo motivo da almeno tre settimane sto dicendo e spererei di vedere “promossi” dalla prossima settimana (cioè finito il 6nazioni) i giocatori dell’Accademia che sono in nazionale U20: almeno Fischetti, Bianchi, Licata, Panunzi, Rizzi e Vaccari. Sono convinto che se avessero un gap con quelli chiamati fino ad oggi (ma non penso) in pochissimo tempo lo colmerebbero,i dirigenti smetterebbero di elemosinare giocatori in giro per l’Italia mettendo fine a questo imbarazzo, i ragazzi stessi in vista del mondiale U20 avrebbero una crescita maggiore che giocare in serie A e gli stessi giocatori dell’Accademia che in questa finestra di 6 Nazioni hanno giocato regolarmente (e ben figurato) avrebbero ancora la possibilità giocare con molto minutaggio.

    • Heiniken Cup 15 Marzo 2017, 12:10

      Ho imparato a non dare più peso alle tue opinioni. Tempo fa aspettavo i tuoi commenti.
      Senza togliere i meriti di questi ragazzi ( sono contento che tu ti sia accorto di fischietti) ma perché tutti questi ragazzi dovrebbero andare direttamente alle zebre senza passare ( e dimostrare le loro capacità) per un anno di eccellenza ?
      Sembri tanto il procuratore di qualcuno, e non un imprenditore con 90 dipendenti.
      Cordialità

      • cammy 15 Marzo 2017, 12:26

        Questa mania di fare uno o + anni in eccellenza non la capisco.. non è una serie formativa x il livello professionistico.. spesso i giocatori arrivano mancanti fisicamente o di skills.. penso che mettendoli subito in una franchigia, dove possono capire ed allenare quei fondamentali richiesti per i pro, potrebbero crescere + in fretta e meglio.. naturalmente sono in qualche modo da far giocare in serie minori la domenica..

        • gsp 15 Marzo 2017, 12:34

          nasce tutto dalla deformazione di considerare l’eccellenza come parte della piramide, una idea che si e’ affermata ma e’ tutta da dimostrare.

          e basta farsi un paio di domande. nelle altre celtiche, il domestic fa parte del percorso formativo?

          se noi siamo diversi dagli altri, perche’ siamo diversi e come valorizzi la diversita?

          il domestic deve stare nel percorso formativo se e perche’ serve, non per trovare qualcosa da fare al domestic.

          dico anche che altri club importanti e con storie piu’ importanti e lunghe dei nostri all’esterop ci sono. non per questo si cerca di trovare uno spazio loro a tutti i costi. se ne accettano qualita’ e storia e si rignraziano, ma non ci si sforza di fare entrare un pezzo quadrato dove ce ne vuole uno tondo.

          oppure si fa la scelta diversa, ovvero solo club. ma che cambierebbe rispetto all’era pre celtic?

      • ginomonza 15 Marzo 2017, 18:17

        e questo che commento sarebbe?

  5. mcasal 15 Marzo 2017, 11:43

    Io non capisco perchè non si possa strutturare Un campionato under 20 obbligatorio per le squadre di Eccellenza e per quelle della Serie A (come avviene nel soccer per il campionato primavera che mischia serieA e B).
    Mi sembra unico vero modo di dare continuità alla platea di giovani che sale dalle u18 e poi non si sa bene come possano proseguire il loro percorso perchè stretti in un imbuto.

    Secondo me non è proprio un caso che tolto il gradino u20 alle società, il rugby italiano ha fatto, nel giro di poco, un deciso passo indietro.

    Le accademie delle franchigie inoltre dovranno trovare uno spazio per giocare con continuità: occupare altri posti in serie A? Estendere l’Eccellenza a 12 e portarle dentro?

    • gsp 15 Marzo 2017, 12:02

      mcasal, non penso ci sia bisogno di U20. ma questo aiuterebbe il problema dei PP?

  6. Mr Ian 15 Marzo 2017, 11:48

    questo dei due permit player è un caso molto particolare, che è stata si la goccia che ha fatto traboccare il vaso, ma che nello specifico coinvolge due atleti molto diversi da quello che può essere il generico p.p.
    Stiamo parlando di due atleti dal vissuto e dalla formazione molto particolare, forse anche migliore dei nostri giovani; entrambi vengono da Parigi, sponda Stade e Racing, giovani e magari con ottime qualità. Forse l anomalia è che stanno a Colorno e non in Eccellenza, ma chi lo sa che dall anno prossimo non possano calcare palcoscenici più importanti e forse anche la Celtic.
    Poi sul chi e come deve fare il p.p. è tutto un altro discorso, ovvero prima o poi qualcuno ci metterà mano o aspetteranno O’Shea per aver un consiglio

    • gsp 15 Marzo 2017, 12:01

      condivido Ian, ed aggiungo una cosa. e’ evidente che il problema c’e’. ma occorre una precisazione metodologica. non c’e’ nessun sistema che funzioni al 100%. se ogni caso lo si tratta in modo metodologicamente sbagliato, come con i PP francesi da parte di rugby e commentatori, non funziona nessun sistema e se ne cambia uno al mese. e’ francamente una stupidita’ e ne traggono vantaggio solo i pollai.

  7. massimo1 15 Marzo 2017, 12:52

    A mio avviso la cosa è’ semplice . Campionato prossimo anno a 12 squadre con seconde squadre Benetton e zebre , probabilmente farebbe crescere tutti. E a proposito chiamiamola serie A e basta eccellenza.

    • lexv 15 Marzo 2017, 17:53

      Sarebbe un campionato falsato. Tutti i migliori proverebbero ad andare nelle 2 squadre serbatoio zebre/benetton….

  8. giobart 15 Marzo 2017, 14:41

    Se guardi la situazione dal punto di vista della squadra che concede un permit, sicuramente gli do un giocatore che sarebbe andato in tribuna, se guardi la situazione dal punto di vista di una delle squadre di Celtic, vorrei il migliore giocatore in quel ruolo di una delle migliori squadre di Eccellenza.

  9. giobart 15 Marzo 2017, 14:43

    Dove sono i vantaggi per una squadra di Eccellenza o di serie A a mandare dei giocatori come permit? Non ci sono!

  10. Danthegun 15 Marzo 2017, 15:22

    Discorso lungo e tortuoso senza una facile soluzione ma penso che il concetto debba più o meno essere quello della piramide dove ogni livello possa fare da filtro a quello precedente. Mi spiego:
    in cima abbiamo la nazionale alimentata da giocatori provenienti dalle celtiche e dai giocatori italiani all’estero che giocano nei campionati pro degli altri paesi (Pro12, Top14 e Premiership). Subito sotto ci sono le due celtiche (uniche squadre professionistiche) che nel concetto di franchigie dovrebbero rappresentare un territorio e un insieme di squadre. Tra il pro12 e l’attuale eccellenza ci sta la nazionale emergenti alimentata dai giocatori dell’eccellenza e dagli italiani all’estero che giocano nei secondi campionati tipo ProD2 francese.
    Io userei questo come discrimine per selezionare i giocatori che possano fare da permit player. Siccome di fatto la nazionale emergenti si convoca solamente a Giugno, a stagione finita, se fai parte di quella selezione, per la stagione seguente potrai essere selezionato come permit. Stiamo parlando di 30/31 giocatori che possono essere chiamati in una stagione, senza correre il rischio che per lo stesso ruolo ne vengano selezionati una decina.
    Sotto le celtiche e la emergenti sarebbe necessario strutturare un campionato semi pro, che oggi è l’eccellenza, con squadre che siano di fatto delle seconde squadre delle celtiche e che abbiano delle rispettive squadre U20. Ma questo è un altro discorso…

  11. parega 15 Marzo 2017, 17:52

    un problema nel rugby italico
    LA FIR

    • ginomonza 15 Marzo 2017, 18:20

      allora la aboliamo e affidiamo il rugby a chi?
      CONI? Federcalcio? FIS ? ………… 🙂 🙂

  12. delipe 15 Marzo 2017, 19:56

    Buonasera,
    Molto in sintesi e in maniera cruda il mio pensiero, per quel che può contare
    Permit player (in italiano come si dice ?).
    Gran confusione nelle rose sia di chi cede sia di chi prende, dubbi dei benefici sia per la squadra sia per il singolo, infortuni, gli allenatori non sono dei maghi, il rugby è un gioco collettivo e non improvvisazione, ecc..ecc..
    Insomma a mio parere sono più gli aspetti negativi che positivi anche per come sono gestite le cose.
    Trovare altre soluzioni.
    Rose serie ! Zebre e Treviso giovanili stabili oltre la prima squadra ! Oppure in definitiva si arrangino e non svuotino il Campionato Nazionale che diventa un “porto di mare” 🙂
    Cordialità

  13. Jager 15 Marzo 2017, 21:48

    Doppio tesseramento , possibilità di ascensore in tutti e due i sensi . I giocatori non impiegati nel turno di pro12 vengono liberati per giocare nei tornei domestici per il club per cui sono tesserati .

  14. edopardo 16 Marzo 2017, 00:22

    Scusate ma non si potrebbe fare l’opposto?Nel senso Rosa delle due celtiche aumentata a tipo 50 giocatori in cui molti giovani ,chi non gioca nel fine sett ma si allena costantemente gioca con le squadre di eccellenza più vicine al territorio,con le quali prima si fa un accordo ben formato,cosi si avrebbero giocatori sempre allenati ad un livello discreto che poi confluirebbero questo livello alla squadra di eccellenza,il che non sarebbe male,il giocatore sarebbe stipendiato ecc ecc dalla celtica o federazione,quindi per la squadra di eccellenza tutto grasso che cola.

  15. Noty 16 Marzo 2017, 09:27

    Il mio parere, è di fare le 2° squadre in eccellenza, non credo falserebbe il campionato,anche oggi i giocatori cercano i club più forti.
    Saranno squadre che rispetteranno le regole come tutte le altre.
    Le 2 franchigie dovranno comunque essere collegate con i club del territorio,
    per testare e valorizzare i loro giocatori più adatti a fare il salto.
    Sarà comunque fondamentale decidere un percorso e praticarlo, remando possibilmente tutti dalla stessa parte, effettuando correzioni ove ve ne fosse bisogno, il contrario di quello che si è fatto in questi anni, anarchia pura.

Lascia un commento

item-thumbnail

Challenge Cup: la formazione del Benetton Rugby per la sfida al Gloucester

Negri, Lamaro e Halafihi in terza linea, Menoncello e Brex al centro e una panchina "pesante"

item-thumbnail

Benetton Rugby: bollettino medico su Ivan Nemer

Il responso sull'infortunio occorso al pilone

item-thumbnail

Marco Bortolami: “Giocare contro Gloucester per me sarà speciale. Siamo pronti per la partita”

A parlare è il tecnico dei veneti che in passato è stato giocatore degli inglesi

item-thumbnail

Zebre: definita la prima avversaria per le amichevoli estive

Subito una partita di alto livello per la franchigia di Parma

item-thumbnail

Gloucester-Benetton, il DG Pavanello:” Sono gli avanti a dover dimostrare di essere superiori”

Il dirigente dei biancoverdi ha sottolineato quale sarà la chiave del match

item-thumbnail

Benetton Rugby, Michele Lamaro: “Vogliamo attaccare Gloucester. In attacco dovremo essere cinici”

Il capitano carica i suoi in vista della semifinale di sabato contro gli inglesi