Gli highlights di Scarlets-Zebre e Cardiff-Benetton

Le immagini dei due incontri giocati nel weekend dalle franchigie

COMMENTI DEI LETTORI
  1. mamo 20 Febbraio 2017, 16:44

    Vabbè, però, insomma, non è che i nostri non abbian placcato è che loro han preso delle linee di corsa eccezionali 😉 ….. o no 🙁

    • mamo 20 Febbraio 2017, 17:34

      .. e comunque poco sportivi a non mettere su youtube anche le nostre due mete…

  2. Galeone 20 Febbraio 2017, 16:46

    Mamma mia che robe brutte ! Meglio evitare di vedere !!

  3. Hullalla 20 Febbraio 2017, 16:55

    Manco gli occhi per piangere… 🙁

  4. Leozama 20 Febbraio 2017, 17:16

    Mamma mia! Quanti missed tackles nella partita del Benetton!!! Meglio lasciar stare vah.

  5. steve 20 Febbraio 2017, 17:32

    Visti tuttti e due i filmati.
    Tra le due franchigie italiane la delusione più grande è verso la Benetton. Non voglio esprimere bene il mio pensiero perchè altrimenti questo sarebbe il mio ultimo messaggio su questo blog, quindi purtroppo mi sono private le parole per descrivere che cosa sia oggi diventata veramente la Benetton Treviso. Veramente ho un po’ pena e compassione per loro e provo un’infinita tristezza al cuore. La Benetton Treviso non è mai stata quella “roba-lì” che si vede nei filmati di oggi, di Celtic Leaghe. E’ sempre stata una società che ha fatto della propria giovane età, del suo azzardo per il rischio, una virtù che l’ha resa una grande società fin dai primi anni in cui si è insediata la famiglia Benetton, fino ad arrivare alla loro partenza dal campionato italiano, non la riconosco più. E’ talamente evidente il pressapochismo sfacciato con cui il team affronta la partita (o almeno i minuti dai quali si riesce ad estrapolare la “creme” dell’incontro) tanto che se potessero rispondere ad una domanda diretta su cosa interessi loro partecipare alla CL, urlerebbero tutti in coro “Non ce ne frega niente!!” Probabilamente solo allora ci si accorgerebbe finalmente che il team vi partecipa per secondi fini, diversi da quelli che propugnano, ovvero: migliorarsi tecnicamente, competere in un grande torneo che inorgoglise e fa palmares, imparare divertendosi, cosa quest’ultima possibile solo ai dei dell’Olimpo di qualsiasi sport. Invece no, pare che il della Benetton non provi nemmeno a nascondere un pochino il loro livello di interesse per la CL, almeno questo è quello che a me sembra vedendo i filmati highlights. Detto ciò, non resta solo che un deserto di solitudine e di tristezza per una gloriosa squadra che un tempo quando partecipava al campionato Italiano faceva vedere i famosi “sorci verdi” alle compagini di Galles-Irlanda-francia..ecc.ecc. La soluzione e la fine di tutto ciò in cosa consiste? Tornate a casa, tornate indietro, riscoprite il vero senso di appartenenza in cui vi trovate, una nuova sfida sta per cominciare e con l’aiuto delle più forti società venete torneremo insieme a far venire qualche grattacapo e qualche dubbio alle certezze delle squadre d’oltre Manica, come un tempo. Solo così ache tutto il movimento rugbistico nazionale ne trarrà beneficio, ora è tutto inutile.
    Non dico nulla sulle Zebre che non conosco, ma dai filmati sono meglio della Benetton, le loro sconfitte sono figlie della sfortuna e della scarsa esperienza, ma almeno è lodevole il tentativo di provarci (cosa assente ora-come-ora alla Benetton).

    • PedemontanaRugby 20 Febbraio 2017, 18:23

      In una società degna del ruolo, dopo aver cacciato tecnici e giocatori, avrebbero cacciato già da un pezzo anche il massimo dirigente.
      Avevamo un grande allenatore, che ha costruito giocatori, mentalità ed organizzazione di gioco, mentre adesso abbiamo una infornata di apprendisti stregoni, ed i risultati ne sono la tragica conseguenza.
      Magari si potesse tornare indietro, chiudere a chiave la porta dalla quale se ne è andato Franco Smith e continuare a godersi il bel giocattolo che era allora. Ma non si può.
      Questa dirigenza si è comportata come Giuda, ha venduto una onorata e stimata società di rugby per i trenta denari della federazione.
      Quando si perde l’onorabilità rimangono i placcaggi mancati, i 57-20 e le figure barbine.
      Io sono un vecchio tifoso, vecchio abbastanza per ricordare i bei tempi quando i grandi squadroni europei venivano a Monigo con il giusto timore, e mi ritrovo abbonato di lungo corso a situazioni nelle quali cani e porci partono da casa dichiarando che qualsiasi risultato inferiore ai 5 punti sarebbe inaccettabile. Gli stessi che 4 anni fa uscivano dallo stesso campo con le corna rotte e la coda fra le gambe.
      Questo è il vero dramma, ma non possiamo farci niente.
      Ma per cortesia non parlatemi di mete, placcaggi, difesa colabrodo e così via, qui quello che manca è il rispetto verso una società gloriosa, verso i tifosi, e principalmente verso loro stessi, dirigenti, tecnici e giocatori.
      Una tristezza.

      • try 20 Febbraio 2017, 23:59

        aaaah
        cosa mi fate venire in mente. Avrò avuto si e no 10 anni quando mio padre mi portava a monigo a vedere la Metalcrom Treviso. Quanti ricordi, quante corse sulla “mutara” di terra al posto delle gradinate. Come scordare le bandierine “rubate” a fine campionato quando Treviso vinceva lo scudetto con Bruce Munro e Glen Rich contro gli onti del Petrarca o i rovigoti.
        Quanti ricordi nello splendido scudetto vinto da Lynagh, Cristofoletto e soci guidati da Pier Villepreaux al Plebiscito di Padova, contro Dominguez e Properzi.
        Caspita è proprio vero! non si può cancellare tanti anni di gloriosa storia. Franco Smith sapeva dell’importanza delle origini della società e dell’importanza del gruppo/famiglia. Puntava tutto sull’appartenenza della squadra.
        Ora vedo un gruppo di ragazzi che magari ci mettono anche impegno, ma non vedo il sacrificio e l’umiltà nel difendere i propri colori. Così come un po anche la nazionale.

        RUGBY = SACRIFICIO

        Se non c’è questo, se non si vuol difendere la propria area di meta fino alla morte, Treviso, il rugby italiano non andrà mai nel verso giusto.

        Avete presente le lacrime, l’impegno, la consapevolezza di rappresentare la propria nazione dei giocatori argentini nel mondiale 2015 ma soprattutto nel mondiale 2011?

        • Hullalla 21 Febbraio 2017, 11:06

          Da come l’hai messa giu’, uno potrebbe credere che la Metalcrom abbia vinto scudetti a ripetizione… non era proprio cosi’… 😉

          • try 21 Febbraio 2017, 11:19

            pochi ma buoni 🙂

  6. matteol 20 Febbraio 2017, 17:35

    Assurda la morbidezza di certe azioni Cardiff-Benetton… Quali saranno le statistiche di placcaggi fatti- sbagliati? 1 su 10?
    Piccola nota: visto che han fatto 2 mete, potevano almeno metterle negli highligths! 😉

    Ps: terza meta Scarlets di un culo allucinante! 🙂

  7. Corry.ro 20 Febbraio 2017, 19:17

    La cosa che maggiormente caratterizza da “sempre” sia le 2 franchigie, sia la nazionale o l’under 20, è l’incapacità di reggere più di 50 minuti e, altra variabile fissa, quella (il più delle volte) di non marcare punti nei secondi tempi. Posso capire i placcaggi mancati, quelli sbagliati ecc. ecc. ci sta, visto anche il gap tecnico con le altre squadre ma, quello che non mi spiego, è il calo fisico che è una costante comune alle nostre squadre. Non reggiamo fisicamente nei secondi tempi. A volte ci si illude dopo i primi 40′ (veggasi ad esempio con l’Irlanda, il galles od anche nel Pro 12, più volte è accaduto) per poi letteralmente “crollare” fisicamente. A questo punto mi chiedo se il problema non sia da ricercare negli allenamenti, nell’intensità degli stessi o nella preparazione atletica dei giocatori, carente sotto molti aspetti!

  8. giobart 20 Febbraio 2017, 19:18

    Una meta di Cardiff addirittura è stata impostata da dentro i loro 22 metri!!!!!
    Non mi si venga a dire che un problema mentale altrimenti m’arrabbio sul serio, a confronto con i giocatori del Cardiff i giocatori di Treviso sembravano fermi e questa non è mentalità è preparazione atletica, e poi vogliamo parlare dei placcaggi?
    In altri tempi c’è gente che criticava Smith perché Treviso giocava solo con la mischia e segnava solo con le rolling maul…….e ci sarà un motivo perché insisteva con la mischia!!!!
    Franco Santo subito!

  9. ginoconsorsio 20 Febbraio 2017, 19:18

    Della Benetton non dico niente anche se magari qualche big, ormai ritirato, che si vanta di essere nello staff qualche domanda se la dovrebbe fare.
    per le Zebre da quello che si vede la prima meta degli Scarlets era da annullare( ha toccato la bandierina prima di schiacciare la palla)?
    la terza un gran colpo di sedere….
    l’ultima ancora peggio
    35-19 = 16
    meta mangiata per calcione alla “membro di alano” da parte delle Zebre + 5 o 7 punti.
    Alla fine, con un pizzico di fortuna in più, la figura non era poi così barbina…..

    • boh 21 Febbraio 2017, 07:43

      Se gli Scarlets, se ne stavano al pub, si vinceva a tavolino.

    • try 21 Febbraio 2017, 09:05

      Se tocca la bandierina non è fuori. Deve mettere il piede per terra.
      L’arbitro ha interpellato il TMO

  10. tobat7 20 Febbraio 2017, 22:49

    a vedere gli highlights della benetton vengono solo pensieri cattivi, sembra che quest’anno i remi siano già in barca: unico obiettivo residuo battere ancora le zebre, magari non serve nemmeno, e andate in champions cup, del resto raggiungere newport buttando il sangue a cosa servirebbe? tentare di fermare l’ecatombe di infortuni e pensare all’anno prossimo: comprensibile umanamente, triste dal punto di vista sportivo e inaccettabile in ambito professionistico: qualcuno dei grandi si giocherà l’accesso ai playoff o alla champions cup grazie a differenza punti o mete.

  11. fracassosandona 21 Febbraio 2017, 08:10

    Alla luce di questo bel gioco e di questi bei risultati vedrete che l’anno prossimo aumenteranno i prezzi dei biglietti.

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