Italia Seven: i convocati per il “7s Israel 2017”

Primo impegno per i ragazzi di coach Andy Vilk

COMMENTI DEI LETTORI
  1. lucadiscepolo 8 Febbraio 2017, 18:42

    Ma di Giulio non è delle zebre?

    • giomarch 8 Febbraio 2017, 19:56

      La differenza è sottile..

      • sandro 9 Febbraio 2017, 10:59

        E’ sempre bello vedere l’obiettività e la mancanza di pregiudizi con i quali vengono scritti i commenti riguardanti Zebre e Calvisano.. Grande spirito sportivo!
        Ovviamente senza offesa …

        • giomarch 9 Febbraio 2017, 11:33

          None taken..
          Si chiama sarcasmo..
          Sono daccordo anche sul fatto che i miei sono pregiudizi, non sull’obiettivita’ quando alcune cose sono oggettive e lampanti..
          E nel momento in cui per la preferenza di un giocatore saltano determinati equilibri (da manfredi, a ferrari, a steyn) e’ bella e pronta una nuova postilla ad hoc, dalla formazione dell’equiparato sino bloccare giocatori oggi nazionali per un anno o non convocare piu’ nell’under chi la formazione se la fa in francia.. Oggettivita’, non obiettivita’..

    • sa fee 8 Febbraio 2017, 20:29

      sono gemelli quello alle zebre infortunato

  2. Danthegun 8 Febbraio 2017, 19:08

    La mia domanda è la seguente: quanti di questi giocatori saranno dei 3/4 delle prossime celtiche? quanti di questi saranno 3/4 della nazionale emergenti a breve e delle nazionale maggiore a medio periodo?

    La mia speranza (anche un pò la mia illusione) è che l’Italia Seven possa essere una palestra per futuri 3/4 di livello internazionale. Giusto per citare un articolo di questo sito, le doti da giocatore Seven (corsa nello spazio, offload da terra, rialzarsi per tornare immediatamente utile) possono essere messe a disposizione del gioco a XV.

    Ovviamente questo è il periodo peggiore per fare un ragionamento del genere con le nazionale maggiore e U20 convocate per il 6 nazioni e con il pro12 che non si ferma e le nostre squadre decimate da infortuni e convocazioni, ma dei 3/4 della ultima nazionale emergenti l’unico convocato è Simone MARINARO delle Fiamme Oro Rugby che è pure un mediano di mischia e non un centro o un’ala (che forse sarebbero più indicate in prospettiva).

    Con la dovuta programmazione si possono identificare una rosa di una quarantina di 3/4 di interesse nazionale tra celtiche, eccellenza ed estero da far giocare tra nazionale maggiore, emergenti e seven.

    Con la consapevolezza che un giocatore professionista di alto livello non può giocare credo più di 35 partite all’anno, senza voler stressare nessuno, si potrebbero creare opportunità di crescita e di visibilità importanti.

    Un maggiore coordinamento anche con questa nazionale potrebbe essere utile a far crescere una futura generazione di 3/4 forse migliore dell’attuale.

    • gasport 9 Febbraio 2017, 08:38

      Il problema è che dai per scontato che siano tutti 3/4…Nella lista dei convocati non sono tutti 3/4..

      • LiukMarc 9 Febbraio 2017, 09:43

        In nessuna nazionale a 7 credo finirebbero per essere tutti 3/4. Basti pensare a Nakarawa, che ha vinto l’oro olimpico e a Parigi gioca seconda linea.

        • Danthegun 9 Febbraio 2017, 10:29

          Mentre scrivevo pensavo esattamente a Nakarawa poi mi sono detto che un giocatore del genere lo farei giocare a 15, 13 e 7.
          Nella nostra nazionale seven abbiamo fatto giocare Fabiani che con tutto il rispetto non mi sembra l’avanti più adatto al seven.
          Ho dato per scontato che i nostri giocatori del seven siano 3/4 perchè parto da una mia idea che è quella che la nazionale seven possa essere una occasione in più per formare 3/4 per in nostro movimento nazionale (vista la situazione attuale di assenza di un campionato seven).
          Sicuramente ci sono 3/4 meno adatti al seven di alcuni avanti ma guardando alcune partite delle ws mi sembra di aver visto giocatori seven più simili a 3/4 che ad avanti.

    • armin 9 Febbraio 2017, 09:02

      La questione secondo me è che 15 e 7 sono due discipline molto diverse tra loro, sicché un buon giocatore di 15 non è necessariamente un buon giocatore di 7.
      Dando un’occhiata alle World Series: sono pochissimi i giocatori che praticano entrambe le varianti e per giunta solo di nazionali non di primissima fascia (Russia per es.).
      Si andrà sempre più verso un’iper-professionalizzazione quindi la vedo dura che la nazionale 7- ammesso che non si voglia rimanere su questo livello – diventi l’anticamerà dei 3/4 della nazionale. Imho.

      • LiukMarc 9 Febbraio 2017, 09:48

        Son d’accordo, sono due sport più diversi di quanto sembri, anche se il 7 può essere ben visto come trampolino o palestra per un salto successivo a XV.
        Quasi tutte le nazionali hanno alla fine come dici tu giocatori che giocano solo a 7, con qualche eccezione (vedi Bennet in Scozia, diversi giocatori in Australia e Sudafrica o alcuni figiani che sul successo ci hanno poi costruito il passaggio a 15 come Kunatani, o lo stesso Vakatawa per la Francia)

      • Danthegun 9 Febbraio 2017, 10:21

        Siamo d’accordissimo che sono due rugby diversi (ma sempre rugby) però noi non abbiamo un campionato seven da cui far emergere una nazionale seven e quindi per forza dobbiamo adattare giocatori di 15 al seven.
        Nelle World Series non esistono giocatori di 15 perchè parliamo di professionisti del seven con in molti casi campionati seven alle spalle.
        I giocatori di 15 hanno delle stagioni intensissime che non possono (o non vogliono) spezzettare con i campionati seven.
        Peccato che poi alle olimpiadi le squadre di seven si siano riempite di giocatori di 15 che non sono stati rifiutati perchè inadeguati o perchè praticavano uno sport diverso.

        • armin 9 Febbraio 2017, 10:30

          da quello che leggo in giro le nazionali piccole che non hanno un vero e proprio campionato stanno (a seconda della disponibilità economica) centralizzando i programmi per il 7 dove la federazione gestisce un gruppetto di giocatori che si concentrano solo su quell’attività; un po’ come quello che s’era sentito in giro (se non ricordo male) circa la FIR che vorrebbe creare tramite le Fiamme Oro una squadra dedicata a tempio pieno al 7.
          secondo me questa strategia può andare bene per le piccole realtà (Germania, Russia etc.), per noi, che ne avremmo la forza, sarebbe più auspicabile -anche se in forma ridotta- un vero e proprio campionato. (magari, giusto per non farmi mancare una velata nota polemica, al posto della Coppa Italia?) ;P
          staremo a vedere.

  3. melo sarti 8 Febbraio 2017, 22:40

    Stiamo sprecando una grande occasione; questa nazionale 7’S non rappresenta il vertice di una attività seven in italia, la federazione non sta facendo nulla per incentivarlo, contributi economici, tornei giovanili, tornei scolastici, tornei per club. Il seven poteva poteva rappresentare una sorta di continuità nel periodo off a XV, si poteva usare per esplorare quelle zone d’Italia dove non è facile mettere un campo una squadra completa, o avvicinare ad un gioco meno complesso i neofiti; ripeto da tempo, entrare nella famiglia olimpica avrebbe aperto altri orizzonti, invece tutto il nostro movimento, club compresi, non intravede la potenzialità della formula a 7, però nel frattempo facciamo attività di rugby a …13

  4. try 8 Febbraio 2017, 22:54

    ma Ambrosini che tanto bene aveva fatto nelle scorse partite è sparito?

    • LiukMarc 9 Febbraio 2017, 09:50

      Mi sa che non è disponibile, non stava giocando nemmeno a San Donà ultimamemnte se non sbaglio

  5. leo64 9 Febbraio 2017, 08:39

    L’idea migliore per cercare giocatori di Seven l’ha spiegata Munari tempo fa durante la telecronaca di una partita della Zebre. Munari dovrebbe essere in FIR ha gestire il nostro movimento. Guardate dove ci hanno portato quelli che lo stanno gestendo adesso.

  6. bolina 12 Febbraio 2017, 15:19

    l’Italia vince il torneo battendo in finale Fiji B

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