2017, 12 mesi di grande rugby. Si parte col Sei Nazioni, poi tocca ai Lions…

A maggio e giugno appuntamento con le finali dei campionati. Ecco le previsioni di inizio anno

lions rugby

ph. Reuters

Il 2016 è ormai acqua passata. E dopo aver detto cosa ci lasciano gli ultimi 12 mesi ovali, è tempo di pensare al 2017 e agli importanti appuntamenti di rugby che il nuovo anno porta con sé.

 

 

Sei Nazioni (febbraio e marzo)

L’appuntamento principe dell’Emisfero Nord si preannuncia spettacolare e combattuto per tantissimi motivi. Coi favori del pronostico parte la lanciatissima e rodata Inghilterra di Eddie Jones, che inizia il torneo con l’obiettivo di continuare la striscia di vittorie consecutive. Ma anche l’Irlanda di coach Joe Schmidt ha tutte le carte in regola per arrivare fino in fondo, sia come qualità della rosa che come struttura di gioco. Aspettando anche di capire quanto lo splendido momento di Leinster e Munster influirà a livello nazionale.
Curiosità invece è la parola per attendere le prestazioni di Francia e Scozia. Per i Bleus la cura Novés che già ha dato buoni frutti a novembre e dovrebbe arrivare ad ulteriore compimento (si prevedono offload e gioco alla mano a go go), mentre gli Highlanders escono da un buon novembre e in generale da un anno positivo: Laidlaw e compagni possono in partenza battere chiunque.
E poi ci sono Galles e Italia, le squadre con il cartello lavori in corso bello esposto ma che se in giornata possono far perdere sulla strada punti pesanti anche alle sorelle maggiori (non dimentichiamo che si giocherà con il moderno sistema di punteggio).

 

 

British&Irish Lions (giungo e luglio)

Giugno e luglio moglie mia non ti conosco. 10 partite, spettacolo garantito ma soprattutto una delle serie che già da ora si preannuncia combattutissima e dal valore tecnico pazzesco. Non c’era periodo migliore per mettere di fronte All Blacks e selezione rossa, con il buon momento di Inghilterra e Irlanda e i tanti giovani tutti neri che saranno chiamati all’impegno forse più difficile della loro carriera. Coach Gatland non potrà contare sul forte blocco gallese decisivo per la vittoria nel 2013 in Australia, ma le soluzioni ai centri e nel pack non mancano di certo. Sarà una serie bellissima, sperando che l’elevato numero di partite infrasettimanali non influisca sullo spettacolo delle tre sfide regine.

 

 

Finali (maggio e giungo)

I mesi in cui i campionati nazionali arrivano all’ultimo decisivo atto. Partendo da casa nostra, per quanto fin qui dimostrato Calvisano ha la solidità e la qualità di esecuzione per raggiungere la finale, mentre per i playoff la lotta entrerà nel vivo con Fiamme Oro, Mogliano e Viadana a combattere assieme a Rovigo e Petrarca per un posto in semifinale. In Inghilterra la sensazione è che Wasps e Saracens girino ad un ritmo discretamente infernale e difficile da mantenere per le altre, ma dovranno portare avanti con la medesima intensità anche la Champions Cup. In Francia con Tolone e Racing92 non nel loro anno migliore, e la Rochelle incognita nel proseguo della stagione, potrebbe finalmente essere l’anno giusto per Clermont, sette anni dopo l’ultimo titolo e dopo aver chiuso in testa la fase regolare due volte nelle ultime cinque stagioni. Per i gialloblu il pericolo pubblico numero uno è Montpellier, squadra solida e la cui fisicità potrebbe mettere in difficoltà Chouly e compagni.

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