Senza il passaporto transalpino gli atleti nati all’estero non potranno vestire la maglia dei Bleus
Francia: la nazionale non sarà più aperta ai giocatori stranieri
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Punto!!!!e a capo
Tanto con gli stranieri non è che hanno fatto grandi risultati quindi meglio puntare sui propri.
Dopodiché la storia di non voler depredare le altre federazioni mi sa tanto di ipocrisia postcoloniale
Per fare un po’ lo spendido 😉
Ma che cazzo dici?
Decisione che mi vede favorevolissimissimissimamente d’accordo…
#imparare
Se è davvero ipocrita l’accenno alla salvaguardia delle nazionali “pacifiche”,
ormai dobbiamo comunque confrontarci in maniera seria con la nuova tendenza a chiudere confini, a cercare una propria identità rugbystica. E’ un’esigenza sentita da una buona parte della società e, almeno in questo caso, non ha niente a che vedere con il razzismo; semplicemente va a buon uso del vivaio. Alla fine, non è un male. L’ultima partita dei francesi contro gli All Blacks è stata un piacere: dopo tanti anni, la Francia è tornata a fare la Francia.
E in Nuova Zelanda che dicono? Senza i “pacifici” gli All Blacks sarebbero certamente meno competitivi.
cambiare tutto per non cambiare niente, l’intenzione è ammirevole, ma se giocatori come Spedding e Vakatawa sono ancora convocabili non mi sembra sta gran rivoluzione
Spedding e Vakatawa sono cittadini francesi a tutti gli effetti
Scusa ma dire che cittadini che hanno esattamente la stessa nazionalità francese che il resto dei francesi sono stranieri solo per via delle loro origini è puro razzismo.
Tutto giusto, però nel caso di Nakaitaci l’esclusione sarebbe ingiusta. Ormai è entrato nel giro della nazionale ed escluderlo vorrebbe dire penalizzarlo perchè ormai è bloccato. Pensao che la regola non debba essere retroattiva.
beh in effetti hai ragione, gli si dovrebbe dare la possibilità di giocare per la nazionale fijiana nonostante abbia vestito la maglia della francia, altrimenti sarebbe veramente ingiusto verso il giocatore. E poi se intendono “salvaguardare” le nazionali del pacifico devono farlo 😀
si puo’ essere d’accordo o meno, ma almeno hanno preso una chiara decisione.
Quindi le società francesi presenti nel pacifico continueranno a formare giocatori x se stessi e nazioni concorrenti a quella francese? l’interesse dei giocatori pacifici è di vivere di rugby non di vestire la maglia della francia.. se non levano le tende da quei posti rischiano di darsi la zappa sui piedi..
Hanno un paio di prospetti a 9, più una serie di giovani nel pack che se trovano continuità (e queste regole dovrebbero aiutare) hanno grosse potenzialità.
Certo, ottimo si muovano le singole federazioni (e i franzosi in quanto a poaching non scherzano), ma aspetto sempre World Rugby.
Quel che conta per il poaching è il campionato e cosa farà la Lega: i giocatori da quelle parti li prendono i Club, e non per mandarli dopo tre anni in nazionale. Delle regole per la nazionale se ne sbattono alla grande (anzi, anche meglio), quelle per i Jiff invece sembrano belle pesantucce.
15 CASTAIGNEDE (Saracens); 14 ROUGERIE (Clermont-Auvergne), 13 FRITZ (Stade Toulousain), 12 TRAILLE (Biarritz), 11 DOMINICI (Stade Francais); 10 MICHALAK (Stade Toulousain), 9 ELISSALDE (Stade Toulousain); 8 MAGNE (London Irish), 7 LIEVREMONT (Biarritz), 6 NYANGA (Stade Toulousain); 5 THION (Biarritz), 4 PELOUS (Stade Toulousain, cap); 3 DE VILLIERS (Stade Francais), 2 IBANEZ (London Wasps), 1 MILLOUD (Bourgoin)
a disposizione:16 BRUNO (Sale Sharks), 17 MARCONNET (Stade Francais), 18 NALLET (Castres), 19 BONNAIRE (Bourgoin), 20 YACHVILI (Biarritz), 21 MARTY (Perpignan), 22 HEYMANS (Stade Toulousain)
correva l’anno??
10 anni fa, o giù di lì
indovinato 🙂
Nallet, Pelous, Lievremont, Castaignede… Non sentivo questi nomi (con accanto un numero di maglia) da anni, che mi sembra sia passato più o meno mezzo secolo…
Mi sa che piu’ d’uno di questi e’ nato fuori dalla Francia. 😉
Su planet Rugby viene riportato che questa regola non si applica a quelli che già sono equiparati e hanno già giocato per la francia, che siano di nazionalità Francese o meno.
Comunque se un novello Barret sposasse una francese diverrebbe francese e quindi potrebbe ghiocare per la francia.
Sono Francesi quindi non cambia niente : di riffa o di raffa continueremo a vedere stranieri equipararati-naturalizzati-e/o cittadini francesi.
I Francesi gombloddano sempre…
no complotto ma inaffidabili 😉 🙂
Non è vero che non cambia niente. Un ragazzo che gioca 3 anni in Francia ma ha passaporto Fijano non potrà essere piu’ convocato.
Rispetto a come funziona adesso, ti sembra poco?
E ci mancherebbe altro che fosse retroattiva.
Finalmente ! spero che presto diventi una regola di WR insieme a quella che impone che una volta che hai rappresentato una nazionale , in qualsiasi sport e livello , quella rimane la tua nazionalità anche per il Rugby .E non inziamo a lamentarci che noi italiani andiamo a perderci .
noi non ci guadagneremo mai : il livello dei giocatori equiparabili che giocano in francia o in inghilterra… ,per esempio, noi ce lo sognamo!
e per un bel pò 🙁
appunto quindi a maggior ragione
infatti io non mi lamento e per quel che conta spero che l’Argentino si imponga | 😉
Sono sulla tua stessa linea
Domanda da bimbo ignorante, che serve per avere la cittadinanza francese?
In Italia essere genitore di un Italiano basta, volendo e volando fatta la legge affidato l’ostacolo
kat volevi dire aggirato l’ostacolo? 😉
se non hai voglia di sposarti potresti pensare ad un’unione civile omosessuale con un compagno di squadra, prendi la cittadinanza e poi “divorzi”, ti resta la cittadinanza… 🙂
l’idea non è mia, è collaudata da tempo negli usa…
http://www.corriere.it/inchieste/io-italiano-illegale-new-york-faccio-finto-matrimonio-gay-ottenere-green-card/9e8659e6-80a2-11e4-bf7c-95a1b87351f5.shtml
in questo caso bisognerebbe evitare scempi tipo le cittadinanze avute con convivenze non coniugali.
Per evitare le cittadinanze “facili” basterebbe mantenete l’ arco temporale richiesto attualmente per l’ equiparazione .
Devi esser nato in Francia, avere genitore o averci speso almeno 5 anni!
Sono totalmente d’accordo con La Porte.
Guardate che questa misura non è retroattiva, cioè tutti i “stranieri” che hanno gia giocato con la Francia, potranno ancora giocare!
Comunque anche i club francesi stanno prendendo nuovi provvedimenti, in luglio scorso è passata una “legge” che impone a ogni squadra di avere almeno 14 francesi tra titolari è panchina che senno non solo c’è la multa ma vengono anche ritirati dei punti alla classifica. Poi Laporte che è appena stato eletto a anche promesso di prendere provvedimenti ulteriori.
le vere novità riguardano i jiff…il resto è aria fritta…..gli isolani li portano a 16 anni ed eccoli a 21 pronti e lucidati per le blues!!
…per le blues e anche per le pop! 😉 … errori di battitura a parte, concordo in pieno, il vero tema sarà la modifica dei jiff , che mi pare sia nel programma di BL ed interessi anche buona parte dei club…
Chiedo scusa ma vorrei con mota umiltà precisare che non c’è da stupirsi se ci sono e ci saranno “Isolani” nella squadra francese perche, e mi sembra che molti non l’abbiano presente, per la maggior parte non hanno bisogna di “portarli” : sono nati francesi.
Non parlo certo delle due ali figgiane o del pilone (Atonio) ma di tutti gli altri che vengono definiti, qui, tali, “Isolani”.
Mi spiego : esistono degli “Territoires d’Outre-Mer” (TOM) cioè Territorii D’Oltre Mare in “Polynésie Française” (la traduzzione mi sembra facile) che includono “Wallis et Futuna”, “Tahiti” e “Nouvelle Calédonie” che hanno dato e danno tanti giocatori, si Isolani ma Francesi come un Marsigliese o un Parigino, a la Francia. Ecco qualche esempi :
– Sébastien Vahaamahina nato a Noumea, Nouvelle Calédonie, France ;
– Christopher Tolofua nato a … Fréjus (Origini : Wallis et Futuna) ;
– Peato Mauvaka nato a Noumea , Nouvelle Calédonie, France ;
E cosi per tanti altri.
Solo per chiarire certe cose sull’argomento e non mescolare tutto.
Detto questo, neanche a me la regola sull’eligibilita piace e i vari Spedding, Atonio, Vakatawa e Nakaitaci, per me, non avrebbero niente a che fare con la Francia (la squadra s’intende) come Van Schalwik (scusate se ho storpiato il nome) non ha niente a che fare con l’Italia
PS : scusate per i possibili francesismi e il mio Italiano imparato non a scuola ma con i nonni.