Pro12: Benetton e Zebre, il punto dopo il sabato celtico

Il tecnico dei ducali Guidi chiede a suoi confidenza, Ugo Gori vuole invece una reazione

COMMENTI DEI LETTORI
  1. zappinbo 5 Dicembre 2016, 10:22

    sconfitta combattuta al Lanfranchi? Erano sotto di 5 mete a 0!

    • ginomonza 5 Dicembre 2016, 11:10

      magari senza l’avanti potevano pareggiare!
      o mi sbaglio?

      • zappinbo 5 Dicembre 2016, 12:57

        d’accordo, ma potevano anche prenderne altre due. Voglio dire, la partita era largamente compromessa al 50esimo, non combattuta. Dai..

        • Mr Ian 5 Dicembre 2016, 13:40

          Potevano anche prenderne più di due se quei caproni non avessero smesso di giocare al 50esimo

          • ginomonza 5 Dicembre 2016, 14:01

            arriva Mr Ian, mancava proprio con le sue fregnacce

          • Mr Ian 5 Dicembre 2016, 16:45

            infatti ci sei tu che ci illumini con le tue conoscenze sul regbi

          • balin 5 Dicembre 2016, 18:49

            ma dai caro Ian, è solo che se proprio arrivi a mettere il dito nella piaga … te le vai a cercare 😉

        • Mr Ian 5 Dicembre 2016, 19:33
    • Hullalla 5 Dicembre 2016, 14:17

      Siccome quello che conta e’ il punteggio finale, una sconfitta nella quale si prende il bonus difensivo e’ una sconfitta di misura, o combattuta.
      Il resto sono chiacchiere.

    • Hullalla 5 Dicembre 2016, 14:18

      Se le Zebre fossero state sopra di 5 mete a 0 e poi gli Scarlets avessero preso il bonus difensivo non avresti scritto che le Zebre hanno vinto alla grande, ma che sono state salvate dalla campana.

      • zappinbo 5 Dicembre 2016, 16:24

        invece no, per come sono andate le cose. Avrei scritto: Zebre si rilassano troppo a bonus ampiamente conseguito, rischiando addirittura una clamorosa rimonta.
        Considera che si giocava in casa

  2. mauro 5 Dicembre 2016, 10:26

    Avere la peggiore difesa del torneo dovrebbe porre degli interrogativi, non solo dichiarazioni di circostanza di un senatore dello spogliatoio.
    Non so se in Benetton a Castrette di fronte ad bilanci negativi si liquidi il tutto con un “non possiamo continuare a produrre in perdita, dobbiamo trovare il modo di migliorare i bilanci” e non comincino a saltare le teste come i birilli al bowling…

  3. boh 5 Dicembre 2016, 10:28

    “gli avversari vengono qui sfruttando i nostri errori”.
    Ma va!?!?!

  4. jeekelemental 5 Dicembre 2016, 10:45

    Ugo… co tuto el ben che ve vojo: basta ciacoe.

    • kinky 5 Dicembre 2016, 10:47

      ….ho come l’impressione che per riprendersi il posto deve iniziare con delle dichiarazioni ufifciali. …e visto che è di Firenze potrebbe anche dire, Bronzini stai sereno!

  5. kinky 5 Dicembre 2016, 10:46

    Fin’ora la stagione del Benetton è altamente fallimentare, molto ma molto peggio di quello che mi aspettassi. Le Zebre invece a mio avviso stanno performando meglio e per me, sia chiaro, hanno una partita vinta che in classifica non c’è. Per ora mia sostengo ancora dal giudicarli. Per come si era messa la situazione a fine agosto/inizio settembre le Zebre sono messe decisamente meglio del Benetton!
    Però che due maroni con sta storia che “a questi livelli gli errori si pagano cari”….sono 10 anni che li sento!

    • fabiogenova 5 Dicembre 2016, 16:28

      Tutto giusto, a parte quel “fin’ora” che strapazza la grammatica… 😉

    • balin 5 Dicembre 2016, 18:55

      la “partita vinta che in classifica non c’è” mi sa che proprio non arriverà, sempre che quelli di galway non decidano di giocare un tempo solo partendo dal risultato acquisto a settembre …
      d’accordissimo con il giudizio sulla stagione Benettoniana

  6. Il Bonzo Tama 5 Dicembre 2016, 10:55

    qualunque cosa stiate facendo, non basta o non va bene. Vero che treviso ha un gran bel problema con gli infortuni, ma mi pare evidente che non è l’unico problema che hanno. Ora che hanno sistemato la nazionale, il prossimo passo della federazione dovrebbe essere quello di assicurare a treviso e zebre uno staff d’alto livello

    • kinky 5 Dicembre 2016, 11:10

      scusa Bonzo…ma oggettivamente si può parlare di una buona stagione del Benetton? C’è un allenatore nuovo e buono, la rosa è stata fatta ,teoricamente, con più testa ed equilibrio degli ultimi 3 anni eppure ad oggi stiamo performando addirittura peggio dell’anno scorso dove pensavo e speravo avessimo toccato il fondo. …poi vedere l’utilizzo alla cazzo dei permit è ancora più scandaloso. Prendono la quinta/setsa scelta del Petrarca a seconda linea e poi mettono Santamaria in terza titolare! Porca troia , prenderai la miglior seconda in circolazione in Eccellenza e lasci Lazzaroni in terza o, in alternativa, se non trovi seconde degne della Celtic metti Lazzaroni in seconda (che non è certo una bestemmia, anzi) e prendi una buona terza linea dall’eccellenza che di certo non mancano!

      • kinky 5 Dicembre 2016, 11:12

        Bonzo, penso di averti letto male…inizialmente pensavo prendessi le difese del Benetton!

        • Il Bonzo Tama 5 Dicembre 2016, 12:58

          si avevi letto male 😉 la penso come hai scritto nel messaggio sopra

    • Mich 5 Dicembre 2016, 12:21

      Hanno sistemato la nazionale?

  7. Rabbidaniel 5 Dicembre 2016, 12:20

    Il punto è che occupiamo stabilmente le ultime due piazze della classifica. Il resto è filosofia.

    • Mich 5 Dicembre 2016, 12:39

      Concordo. Chiacchiere calcistiche del lunedi mattina. Penso che bisogna onestamente prendere atto del livello del rugby in Italia e ammettere che probabilmente, nonostante sprazzi e timidi segni di ripresa da parte del movimento (NON leggasi vittoria contro SA), l’Italia compete regolarmente in circuiti dei quali non è all’altezza (leggasi 6N e Prp12). Se come sportivo conosco la regola d’oro secondo la quale competere con i migliori ti rende migliore, devo pur ammettere che allo stato attuale il divario è talmente ampio che a mio avviso non è costruttivo insistere. Siamo le squadre cuscinetto nel 6N e nel Pro12, quelle contro le quali gli avversari fanno turn over, spingono per i bonus e provano schemi. Se le sconfitte fossero almeno combattute potrei capire il perseverare ed il percorso di crescita. Ma è già da tempo che sono dell’opinione che questo continuo impattare contro giganti, oltre che a sterili e ripetitive dichiarazioni post partita da parte dei giocatori, seppur di livello, non portino più da nessuna parte. Non capisco ad esempio cosa possa mai aggiungere il buon Gori che non sia già evidente. Un peccato perchè le eccellenze le abbiamo anche noi. Naturalmente queste mie considerazioni si basano su ciò che accade in campo. Ignoro, e da tifoso intendo ignorare, i risvolti “politici” di un ridimensionamento delle competizioni della nostra nazionale e delle nostre franchige.

      • Rabbidaniel 5 Dicembre 2016, 13:03

        Alle tue considerazioni aggiungerei che l’esborso per il Pro12 è sanguinoso, anche se le Zebre sono state “privatizzate”…

        • Mich 5 Dicembre 2016, 13:22

          Grazie Rabbidaniel. Come ben puoi vedere non avevo posto attenzione su questi aspetti che esulano dagli 80 minuti di gioco. Ma naturalmente, per quanto io tenda a non tenerne conto per mia forma mentis, costituiscono elementi decisivi.

        • ginomonza 5 Dicembre 2016, 14:02

          magaru TV federalizzato?

          • Rabbidaniel 5 Dicembre 2016, 14:42

            Quello si sa gino, ma mi sai dire quanto mette la proprietà delle Zebre? Qualche milione? Giusto per farmi capire questo enorme achievement della privatizzazione.

          • zappinbo 5 Dicembre 2016, 16:26

            ho motivo di pensare: zero (di tasca propria)!

  8. zappinbo 5 Dicembre 2016, 12:55

    quello di cui io non mi capacito: abbiamo iniziato cosi bene, giocatori motivati, difesa ordinata e aggressiva… cos’é successo?

    • Mich 5 Dicembre 2016, 13:20

      Incapacità a rinnovarsi e a proseguire sul percorso di crescita.
      L’inghilterra, un monumento del rugby, certo, dopo la RWC15 in mano a Jones ha giocato 11 partite e le ha vinte tutte, grande Slam al 6N inlcuso.
      L’Argentina, 15 anni fa al nostro livello, oggi compete a testa alta contro le migliori.
      In ogni caso sono convinto che a fuorviare le opinioni e le posizioni di tutti noi sono le aspettative che puntualmente riponiamo ad ogni minimo segnale di ripresa. Nei nostri occhi c’è ancora la vittoria, storica certo, dell’Italia contro un SA ferito quando piuttosto io avrei barattato una sconfitta combattuta contro di loro ed una vittoria schiacciante conto Tonga. Sarebbe stato un segnale diverso.

  9. Rabbidaniel 5 Dicembre 2016, 13:10

    “He will join English Premiership club Bristol in June to begin preparations for the start of the new season.”
    http://www.irishtimes.com/sport/rugby/pat-lam-to-leave-connacht-at-end-of-season-to-take-on-new-role-at-bristol-1.2893459

  10. Aegambe 5 Dicembre 2016, 13:35

    Ok ogni settimana sentiamo il parere di un giocatore di un aiuto allenatore, Ongaro Gori, Sgarbi ma c’è ancora una presidenza? Non ha nulla da dire? È soddisfatto dello spettacolo?

  11. edopardo 5 Dicembre 2016, 13:37

    Io credo che or ora sarebbe da fare un campionato europeo continuo con tipo 2 Giorgiane,2 Rumene,2 russe,2Italiane,poi se si vuole aggiungere altre va bene ok costi di logistica sono cari ma invece di spendere i soldi per questa celtic e trovare un compromesso con erc sarebbe più alla nostra portata.

  12. Mr Ian 5 Dicembre 2016, 13:46

    Io credo che le italiane debbano ripartire intanto da un piano di gioco molto più ordinato e semplice, capace di adattarsi agli avversari che incontrano settimana dopo settimana. Emblematica è stata la partita delle Zebre di sabato, storicamente gli Scarlets soffrono in Italia perchè si trovano davanti squadre che seppur tecnicamente più deboli, sono molto organizzate nel gioco abrasivo e fisico fatto di continue percussioni che mettono sotto pressione la linea difensiva. Invece mi pare che alle volte si muovano per leit motiv, per adesso si è detto di calciare? perfetto, calciamo tutti i possessi che abbiamo, sinceramente cosa vista raramente con Guidi al comando..
    Successivamente dotiamo le squadre di staff tecnici adeguati in numero e competenze, per il resto il materiale umano tutto sommato c’è, quanto meno per potersi battere con squadre del calibro di Newport o Edinburgo e provare a vender cara la pelle in casa contro chiunque…

  13. panda 5 Dicembre 2016, 14:07

    Forse sarebbe il caso di avere una sola franchigia ed aumentarne le risorse.

  14. donatella pisaneschi 5 Dicembre 2016, 19:32

    È il caso di lavorare e lavorare bene. Manca sempre qualcosa per la vittoria, ma è lì a portata di mano basta insistere fino a che c’è ne. È la regola di sempre.

    • Mich 6 Dicembre 2016, 11:25

      In linea generale, da sportivo potrei concordare qualora ci sitrovi davanti ad un’equa sfida fra squadre di livello simile. Purtroppo questa vittoria a portata di mano non la vedo. E’ da quando, quasi un anno fa, che si vociferava di Georia vs. Italia al 6N, che in me si è insinuato il dubbio che forse insistere con impegni così elevati non porta da nessuna parte. Il PRO12 e il 6N sono semplicemente fuori dalla portata del movimento rugby italiano. E’ anche difficile da parte dei giocatori, eroi e vittime sportivi, commentare 30 o 40 punti sotto ogni volta nel dopo partita.
      Siamo rimasti ancorati ai 15 anni di buon rugby che dal 1997 al 2012 hanno portato la nazionale ad un livello decoroso. Oggi non è più così, ma credo che serenamente dovremmo accettare il rugby italiano per quello che è. Non credo si tratti di federazione, giocatori, politica ecc. Semplicemente non abbiamo affluenza ai campi da rugby a favore invece della pallatonda. Ciò comporta come ovvia conseguenza che non c’è scelta, non c’è ricambio generazionale, e che quei rari talenti fuggono comprensibilmente all’estero per mettere a frutto le loro capacità. Nazioni 5 volte più popolate come gli USA soltanto oggi istituiscono un campionato nazionale con un pungo di squadre, mentre nazioni 15 volte meno popolate dell’Italia (leggasi Nuova Zelanda) sfornano talenti in continuazione. Credo che pacificamente bisogna prendere atto della condizione, ridimensionare le sfide per poter crescere (eventualmente, non è legge nè religione) e godere dei risultati in patria (in luogo della lega celtica) oppure in Europa in un bel campionato alla nostra portata. Si tratta semplicemente di prendere atto delle proprie possibilità e capire che a scontrarsi regolarmente contro muri, ad oggi insormontabili, si finisce soltanto per rompersi la testa. Non c’è possibilità di capire nemmeno chi si è realmente e quali siano effettivamente le proprie potenzialità contro avversari infinitamente più forti. Nello sport che pratico io il risultato dello sfidare regolarmente avversari che viaggiano su altri livelli sarebbe palese. Pronto soccorso.

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