Test Match: Scozia, contro i Wallabies per ‘vendicare’ Twickenham

Calcio d’inizio fissato alle 15.30 in Italia. La Scozia cercherà la rivincita, ma sarà durissima

scozia australia test match

ph. Dylan Martinez Livepic / Action Images

EDIMBURGO – Quella di oggi pomeriggio al BT Murrayfield sarà la trentesima sfida tra Scozia e Australia e, molto probabilmente, un’altra gara decisa negli ultimi minuti di gioco – è però previsto cielo sereno, con 10°C e vento a 10 mph, un fattore che potrebbe favorire il gioco veloce dei Wallabies.

 

Sono un grande fan di Israel Folau, guardo sempre le sue gare per cercare di imparare qualcosa da lui, è un gran giocatore, pericoloso in tutte le fasi e bravo nelle palle alte. Sappiamo quanto lui e l’Australia siano molto pericolosi, soprattutto in attacco, ma se saremo in grado di non lasciargli spazio e di chiudere il loro gioco avremo occasione di fare bene. Sono convinto che abbiamo tutto il potenziale per sorprenderli in attacco e marcare anche delle mete, ma dovremo essere bravi a sfruttare le occasioni che si creeranno”, ha detto l’estremo della Scozia, Stuart Hogg, durante la conferenza stampa tenutasi ieri al termine della Captain’s Run.
I Dark Blues sono già riusciti a bloccare il gioco avversario contro la Francia nell’ultimo 6 Nations, centrando una vittoria meritatissima che chiudeva dieci lunghi anni di astinenza contro i Galletti.
“Ci concentriamo solo su una gara alla volta, abbiamo sei gare in casa tra test match e 6 Nations e per noi è una grande opportunità da sfruttare. Non possiamo cambiare quello che è successo finora – un cronista sottolinea che nelle ultime dieci gare giocate in casa, la Scozia ne ha vinte solo tre – ma possiamo pensare al futuro e a vincere le prossime gare. E domani abbiamo una grande opportunità di vincerne una, un’occasione che non dobbiamo farci scappare.”

 

La Scozia ha battuto l’Australia l’ultima volta nel 2012, durante il tour estivo di quell’anno un calcio di punizione a tempo scaduto di capitan Laidlaw ha regalato un successo soffertissimo al termine di una gara giocata a Newcastle (NSW) sotto un vero e proprio diluvio. Quella vittoria era la seconda consecutiva, dopo quella raccolta nel 2009 al Murrayfield, l’ultimo successo casalingo contro i Wallabies arrivato, anche allora, allo scadere. Chris Paterson aveva portato avanti i suoi con un drop al 75′ (9-3) ma una meta del centro Ryan Cross aveva rimesso l’Australia in partita. Matt Giteau, però, aveva spedito la trasformazione a lato facendo letteralmente esplodere la Highland Cathedral.
Abbiamo già detto che l’ultima sfida tra le due squadre risale all’ottobre 2015, quarto di finale della RWC, con l’ennesimo finale-thriller che stavolta ha premiato i Wallabies.

 

Io non ho nessun motivo di risentimento verso la Scozia per quanto successo lo scorso anno, bisognerebbe chiedere a loro se ne hanno ma molti giocatori, sia nel nostro che nel loro gruppo, non erano presenti a Londra e per alcuni di noi sarà la prima sfida contro la Scozia e in questo stadio. In settimana, abbiamo parlato solo di questo.”  Stephen Moore, capitano dell’Australia, chiarisce subito che, per i Wallabies, la gara di domani sarà ‘solo’ un test match, importante come tutti i test match.
“Abbiamo grande rispetto per la Scozia, per come giocano e perchè sappiamo che, contro di loro, abbiamo sempre giocato partite molto combattute. Noi vogliamo mettere in campo il game plan che abbiamo preparato e vogliamo che questo sia funzionale per il risultato. Negli ultimi incontri qui le fasi statiche sono state molto importanti e credo che anche domani quello sarà un aspetto che potrebbe decidere la gara.”
“Non credo che noi siamo avvantaggiati, per il fatto che abbiamo giocato più gare continuative insieme come gruppo rispetto alla Scozia che si è radunata due settimane fa. Anche quando affrontiamo l’Inghilterra ci si pone sempre questa domanda e la risposta è sempre la stessa: non posso dire, in generale, cosa sia meglio, posso solo dire che dipende da come il gruppo performa nel giorno della partita”, chiude Moore. Anche Cheika, ieri, aveva ribadito che i Wallabies non pensano più a quella gara ma nemmeno al bel successo ottenuto contro il Galles, perché “anche nel 2014 avevamo battuto bene il Galles, iniziando bene il tour prima di perdere la seconda gara”. “Quella contro la Scozia, potenzialmente, è la sfida più complicata del nostro tour, perché tutto lo stadio ci aspetterà e perché loro hanno avuto modo di studiarci settimana scorsa. Il ranking mondiale non conta nulla, conta solo quello che succederà in campo”.

 

Calcio d’inizio fissato per le 2.30pm, le 15:30 in Italia. Direttore di gara l’irlandese John Lacey.

 

Scozia: 15 Stuart Hogg 14 Sean Maitland 13 Huw Jones 12 Alex Dunbar 11 Tim Visser 10 Finn Russell 9 Greig Laidlaw (C) 1 Allan Dell 2 Ross Ford 3 Zander Fagerson 4 Richie Gray 5 Jonny Gray 6 John Barclay 7 Hamish Watson 8 Ryan Wilson
A disposizione: 16 Fraser Brown 17 Gordon Reid 18 Moray Low 19 Grant Gilchrist 20 John Hardie 21 Ali Price 22 Pete Horne 23 Rory Hughes

Australia: 15 Israel Folau 14 Dane Haylett-Petty 13 Tevita Kuridrani 12 Reece Hodge 11 Henry Speight 10 Bernard Foley 9 Will Genia 1 Scott Sio 2 Stephen Moore (C) 3 Sekope Kepu 4 Rory Arnold 5 Adam Coleman 6 David Pocock 7 Michael Hooper 8 Lopeti Timani
A disposizione: 16 Tolu Latu 17 Tom Robertson 18 Allan Alaalatoa 19 Rob Simmons 20 Will Skelton 21 Dean Mumm 22 Nick Phipps 23 Quade Cooper

 

 di Matteo Mangiarotti

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