Test Match: l’Irlanda piega il Canada solo nel secondo tempo (52-21)

A Dublino gli ospiti recuperano due mete ma cedono alla distanza

COMMENTI DEI LETTORI
  1. Rabbidaniel 12 Novembre 2016, 22:18

    Con le debite e dovute proporzioni, il Canada ha fatto la partita che speravo noi facessimo contro gli AB. Bravi.
    Tra i verdi mi è piaciuto molto il “traditore” Dillane, anche Ringrose in crescita costante.

  2. fabrio13H 12 Novembre 2016, 22:21

    Un bel Canada veloce, intenso e piuttosto sicuro nel tenere il possesso, ovviamente tenendo conto delle sue quotazioni che sappiamo non essere troppo diverse dalle nostre se ci si astrae dalle etichette dei Tiers che, tra l’altro, trovo essere cosa assai anacronistica..
    Certo non era l’Irlanda che ha vinto con gli AB e non poteva essere altrimenti ma ha tenuto sempre grande intensità seppur con un po’ di errori nel gioco alla mano. MI è piaciuto parecchio il 4 dei verdi, Dillane.
    Mi viene da rivalutare un po’ la nostra prestazione con il Canada alla RWC e anche il fatto che, pur quasi sempre con gran sofferenza, li abbiamo sempre battuti. Il nostro obiettivo penso dovrebbe essere quello di riuscire a tenere lontane queste squadre e anzi, aumentare il distacco, riuscendo a vincere gestendo bene la partita e arrivarci con giocatori formati nei nostri vivai. Difficile che incontri con le primissime, come quello di oggi a Roma, possano dirci molto.

    • Rabbidaniel 12 Novembre 2016, 22:31

      Scusa fabrio, noi non possiamo essere una Tier1 a intermittenza, quando ci comoda. Spendiamo ogni anno cifre che i canadesi si sognano in 5 (credo, ma forse anche di più), e dobbiamo essere contenti di aver battuto il Canada ai mondiali? Siamo seri.
      Questa sera hanno giocato bene approfittando di svarioni verdi, ma la partita non mi è mai sembrata aperta.

      • fabrio13H 12 Novembre 2016, 23:13

        …è un discorso che ho affrontato alcune volte tempo fa. Per me, progressivamente, si dovrebbe andare oltre questi e altri aspetti, che il nostro sport mantiene dalle epoche amatoriali. Un conto è, per esempio, che le posizioni maturate a un dato momento nel ranking, stabiliscano le fasce per i gironi alla RWC: questo avviene in tanti altri sport. Altra cosa è che la Federazione Internazionale abbia stabilito delle fasce, lasciandole poi invariate per lustri e decenni ad onta di ciò che avviene nel frattempo.
        Sulle competizioni internazionali ho le mie idee, anch’esse espresse diverse volte qui. In breve: 6N che, certo gradualmente e tenendo conto dei fattori economici, si integri con i Campionati della Fed.Europea (6N B e gironi inferiori), quindi con promozioni e retrocessioni. Il tutto finalizzat ad arrivare quindi a una formula più vicina a un vero e proprio Caampionato Europeo aperto a tutti.
        Per quel che riguarda i test match, alle nazionali del livello tipo noi, le Isole Pacifiche, Georgia, Giappone, Romania, Canada e altre, dovrebbe venir preparati calendari con due TM tra loro e uno solo con le squadre più forti per ogni serie di TM. In tal modo si giocherebbero un paio di volte all’anno partite con SAF o AB o Wallabies più le 4/5 partite (a seconda di come consideriamo la Scozia o cmq qualcuno che un dato anno sia meno performante) del 6N quando si fosse nell’A.
        Non mi dilungo troppo ma, pur conoscendo le obiezioni di carattere economico nonché di bellezza dei luoghi per le trasferte, sono convinto che un simile sistema permetterebbe ai nostri giocatori di riabituarsi un po’ anche a “come si vince” e di riprendere fiducia in se stessi.
        Su quello che puo’ essere accettabile per il nostro rugby oggi come oggi, penso e in questo mi pare che molti siano d’accordo, che le cose sono state gestite male per, poco più poco meno, due decenni. Il fatto è che la speranza ci porta a convincerci che siano recuperabili e invece sono arrivato alla convinzione che non lo sono più. E’ quindi meglio che cominciamo quanto prima ad agire tenendo conto di questo e considerando più freddamente possibile la realtà attuale. Possiamo iniziare a muoverci bene ma il latte versato non si puo’ recuperare. E’ per questo che sostengo che si deve puntare a: non cadere più in basso, cercare poi di aumentare il distacco da chi ci sta dietro e avvicinarci a chi ci sta davanti che sono ora Scozia, Argentina, Francia e magari, Galles e questi penso possano essere obiettivi ragionevoli. Con chi sta ancora più in su è difficile poter fare anche solo bella figura. Comunque vediamo tra una settimana con il SAF… 🙂
        Notizia en passant letta sul sito della Federazione Romena: oggi hanno vinto con gli USA per 23 a 10. Avevo visto un pezzetto all’inizio del secondo tempo quando erano sul 20-0, poi è saltato lo streaming.

        • jazztrain 13 Novembre 2016, 08:03

          Come ha giocato la Romania?

          • fabrio13H 13 Novembre 2016, 11:36

            La parte da vedere per poter dire qualcosa sarebbe stata probabilmente il primo tempo nel quale i romeni hanno segnato le loro tre mete. Vlaicu ne ha trasformata solo una ma le cronache che ho letto non dicono se erano trasformazione angolate o meno, dicono invece che sul finire del primo tempo, ha messo un calcio da 48 mt. Stando alla cronaca, gli USA sono riusciti a portarsi avanti solo 1-2 volte e ciò è accaduto nel secondo quarto. Quella che ho visto è stata la prima decina di minuti della ripresa e lì finalmente gli americani erano all’attacco, si sono portati a ridosso della linea di meta, sembravano aver problemi di penetrazione ma alla fine ce l’hanno fatto trasformando anche la meta. Poi è saltato lo streaming e ho letto che i romeni si sono beccati un giallo ma, evidentemente, i problemi a passare oltre la difesa romena li avevano veramente dal momento che si dice abbiano attaccato parecchio anche quando è finita la superiorità numerica ma hanno segnato solo 3 punti. Nel finale, altri tre li ha messi anche Vlaicu dalla piazzola.
            Ho visto che la Romania tra i 23, ha schierato 5 equiparati di cui 4 nel 15 iniziale. Purtroppo i nostri fallimenti non bastano. Le nazioni che “inseguono”, a mio parere, hanno molto più da perdere che da guadagnare con queste scelte. Il deleterio percorso storico del nostro rugby dovrebbe insegnare che “riempiendo nel frattempo un po’ di carenze in attesa di…”, si deteriorano proprio le premesse per arrivare a terminare quell’attesa e anzi, quell’attesa si procrastina indefinitamente.

  3. giobart 14 Novembre 2016, 14:43

    Sicuramente buona prova del Canada, prendere “solo” 52 punti da questa Irlanda è un buon risultato.

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