Serie A: il punto dopo il primo giro di boa

Accademia, Valsugana, Colorno e L’Aquila chiudono in testa i quattro Gironi

COMMENTI DEI LETTORI
  1. Emy 2 Novembre 2016, 11:44

    Neopromosse in sofferenza e la ripescata più di tutte: il salto dalla B alla A si fa sempre sentire.
    Delle squadre in lotta per la poule promozione, solo Colorno e L’Aquila non hanno mai perso, ma non sono comunque a punteggio pieno, mentre le altre hanno tutte almeno una sconfitta: al primo giro di boa, ancora non c’è una squadra davvero schiacciasassi, ed è una bella notizia. Certo, AQ ha miglior attacco e miglior difesa in assoluto ma, ad esempio, la Primavera (2^ nello stesso girone ma staccata di 8 punti) ha subito solo 5 punti in più, i Medicei, terzi nel girone 1, 4 in più e Recco, 2^ nello stesso girone, 9. Dunque ottimi numeri ma non mostruosi.
    Curiosi i numeri della Capitolina, che è 3^ con un saldo di -23 tra punti fatti e punti subiti, quando la terza del girone 1 ha +66 e quella del 2 +48. Particolare il girone 3, dove seconda, terza e quarta hanno una differenza punti rispettivamente di +6, +8 e +9.
    Da notare anche qualche numero dell’Accademia, che ha il secondo miglior attacco (147 pf) ma, al contempo, una tra le peggiori difese (115 ps): nel girone 1 solo Prato Sesto, fanalino di coda, ha una difesa peggiore.
    Particolari anche le statistiche del Tarvisium, opposte a quelle degli accademici, che ha una difesa arcigna (solo 73 punti subiti: tra le migliori) ma un attacco tra i peggiori (82 punti fatti, come l’URC): persino Parabiago, che sarebbe l’ultima squadra di una classifica totale con soli 2 punti, ha segnato di più (90 pf) e Pesaro, ferma a 3 punti (sono le uniche 2 squadre a non aver mai vinto), ne ha segnati solo 4 di meno.
    Certo, paragonare i gironi tra loro è sempre un puro esercizietto che lascia il tempo che trova, visto che il livello non è omogeneo e non lo è il campionato, visto che, appunto, sono 4 gironi distinti, però i numeri sono sempre interessanti.
    Questa formula è spietata, perchè non lascia tempo: sbagliare anche solo un paio di partite nella prima fase può essere rischiosissimo e faticare ad ingranare, cosa che può essere assai comune, può diventare subito un grosso problema.
    Finora, la formula ha sempre poi detto il vero alla fine di tutti i giochi, funzionando bene da “imbuto” e mandando ai play off e poi in finale le squadre che, guardando al campionato nel suo complesso, effettivamente avevano qualcosa più delle altre, come da classifiche della seconda fase, così come, credo, sono sempre retrocesse, alla fine, le squadre meno pronte per il livello richiesto.
    Sicuramente, la parte più difficile rimane sempre e comunque la prima fase.

    • geovale 2 Novembre 2016, 14:23

      in riferimento alla tua ultima riga credo invece che la prima fase sia la parte più difficile se passi il turno e accedi ai playoff: in quel caso tutte le squadre (tranne quelle dichiaratamente ed economicamente costruite per salire) possono giocarsi una seconda fase in completa libertà mentale, nel senso “tanto non abbiamo niente da perdere”; ma per esperienza diretta (cosa che tu non hai io purtroppo sì) la seconda fase diventa un vero e proprio “girone della morte”, perchè la formula delle due retrocessioni su sei veramente non ti permette il minimo passo falso e lo spauracchio della retrocessione, con tutti i riflessi negativi che determina, compresa la difficoltà a ripensare ad una risalita immediata che infatti non riesce quasi mai (eccezione recente forse il Badia) è veramente una spada di Damocle per tutti, giocatori dirigenti ecc.
      L’anno scorso ad esempio squadre come il Prato e la Primavera che avevano più che sfiorato il passaggio ai playoff nella prima fase, hanno rischiato non poco poi addirittura la retrocessione fino alla penultima e ultima giornata
      Credimi che mancando in questo caso la possibilità di un secondo appello lo stress è molto maggiore sotto tutti i punti di vista

      • Emy 3 Novembre 2016, 09:47

        Non hai torto sulle poule retrocessione. Però dicevo e dico che la prima fase è la più complicata perchè è in quella che si decide l’intera stagione, per tutti. E lo si fa dall’inizio, nella fase più difficile, con le squadre ancora in rodaggio, che magari faticano a partire.
        Poi il campionato di ognuno, nella seconda fase, prende le pieghe più diverse: continua la lotta per chi aspira ai play off e per chi si deve salvare (e so bene che per questi è assai peggio), si siede chi è in poule promozione ma non vuole andare da nessuna parte, e questo è il limite più grande di questa formula, che andrebbe corretto e si potrebbe fare anche abbastanza facilmente, istituendo dei play out che includano anche le ultime classificate delle poule promozione, così non verrebbe comodo a nessuno fermarsi a tipo 2-4-6 punti in 10 partite.

  2. Bradiporapido 2 Novembre 2016, 11:47

    Non ce l’ho fatta a vedere Pro Recco-Medicei in diretta, è disponibile da qualche parte il video per vederla in differita?

    Grazie in anticipo e buon proseguimento di campionato!
    🙂

  3. Emy 2 Novembre 2016, 12:11

    Rimane online su livestream fino al 30 novembre: non so se qui mi verrà fatto pubblicare il link, comunque dentro livestream come Pro Recco-Medicei la trovi.

  4. deegan 2 Novembre 2016, 13:12

    Girone 1: NOCETO, come scritto precedentemente Occorre dare una “strambata”
    e domenica occorrerà sacrificio e soprattutto voglia & volontà di dimostrare il potenziale che questa squadrà può esprimere, senza pressioni.

    OCCORRE non pensare alla serie A come una terra di conquista e soprattutto conquistata per sempre .

    Carattere: Giocatori devono trovare quella tranquillità che mi pare fosse una dote di questa squadra dalla C alla B, non credo occorrà un allenamento “mentale” ma occorre giocare senza pensare alla classifica al girone e alla serie A.
    l’espressione del buon Rugby la possiamo vedere in tutte le serie.

    Gruppo: il gruppo è affiatato, riparare agli errori non equivale ad un esame di riparazione, occorre riacquistare “manualità” nei Fondamentali che questo sport pretende ad ogni partita il resto viene da sè.

    Fiato e cuore: Non mancano
    Tifosi: sono con la squadra.
    Dai NOCETO , mai paura!!!!!!!!!

  5. onit52 2 Novembre 2016, 19:27

    Valsugana vs Casale.
    Troppo forte Padova ?
    O non all’altezza Casale?
    Mi sembra troppo netto il divario ….
    Chi ha visto ???
    Grazie

    • neropersempre 4 Novembre 2016, 23:37

      La mischia del Valsugana era nettamente superiore e il casale non è mai stato in partita. Ai padovani è mancata la precisione nei calci. Buone le touche. Arbitraggio decoroso.

  6. fabiogenova 3 Novembre 2016, 08:09

    Io non so chi ha scritto questo articolo, ma sono sicuro che è genovese. Il modo di spiegare che risalta la cantilena di questi luoghi, il che dopo la virgola e non prima, la costruzione della frase..tutti modi tipici dei genovesi

  7. Emy 4 Novembre 2016, 16:05

    03/11/2016 – E’ già tempo di iniziare il girone di ritorno della prima fase del campionato di serie A 2016/2017 per la Tossini Pro Recco Rugby e l’impegno è di quelli difficili e carichi di significati: l’Accademia Federale Ivan Francescato, concentrato di talenti italiani U20, nella prima partita del torneo ha battuto di misura gli Squali all’Androne (27-31), interrompendo così a 45 la storica striscia di risultati utili consecutivi dei biancocelesti; inoltre, attualmente le due squadre sono separate in classifica da un solo punto, con gli accademici in testa a 20 punti e i liguri secondi a 19. Insomma, uno scontro al vertice importantissimo e molto sentito.

    La Pro Recco inizia il girone di ritorno dopo la bellissima vittoria di domenica scorsa contro i quotati Medicei, arrivati in riviera da primi in classifica ma messi in difficoltà per tutti gli 80 minuti di gioco e regolati 27-13. “E’ stata un’ottima partita da parte nostra – conferma coach Diego Galli – e devo sicuramente renderne merito anche ai preparatori atletici Gian Cartoni e Stefano “Nano”, al medico Gian Bedocchi e alla fisioterapista Silvia, perchè una delle cose che domenica ha fatto la differenza è stata la tenuita atletica, insieme allo stato di forma dei ragazzi”.

    “Concluso il girone d’andata – continua Galli – possiamo dire di essere al passo con l’obiettivo che ci eravamo dati, che era tra i 18 e 20 punti, e ne abbiamo 19. Certo, ora guardandoci indietro ci mangiamo le mani per i punti persi all’esordio contro l’Accademia, in una partita che abbiamo gestito malissimo: con quei punti saremmo in testa con un buon margine ed imbattuti. Abbiamo però cercato fin da subito di trovare il lato positivo di quella sconfitta, che è stato quello di dare fin da subito una scossa alla squadra, imponendo umiltà, lavoro e impegno senza tregua e un grande compattamento del gruppo”.

    Coach Diego non si nasconde per quanto riguarda il prossimo impegno dei suoi ragazzi: “Andiamo ovviamente a Parma per cercare di vincere e conquistare punti pesantissimi, oltre che per “riparare” alla sconfitta dell’andata. Sappiamo bene che il campo e l’avversario sono difficili e a Parma noi fatichiamo sempre tantissimo, ma siamo in crescita e molto determinati ad andare a giocarcela fino in fondo. Saremo senza Villagra, impegnato alle Bermuda, beato lui, nel mondiale “Classic” con la maglia dell’Italia, ma sappiamo di avere valide alternative e ci tengo a sottolineare una volta di più che i cambi si stanno rivelando una componente importantissima dei risultati conseguiti fino ad ora”.

    Domenica 6 novembre, alla Cittadella del Rugby di Parma, fischio d’inizio dell’arbitro Falzone alle 14.30.

    Dopo questo turno di campionato, la serie A si fermerà per quasi un mese in concomitanza con i test match della Nazionale nella finestra internazionale novembrina: si tornerà in campo con la 2^ giornata di ritorno solo domenica 4 dicembre.

    ——–
    6^ giornata, girone 1
    Accademia-Pro Recco (Falzone)

    Prato Sesto-Medicei (Boaretto)

    CUS Genova-Noceto (Roscini)
    Classifica: Accademia 20, Pro Recco 19, Medicei 18, Noceto 7, CUS Genova 6, Prato Sesto 4.

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