Così il Presidente Alfredo Gavazzi. Che spiega: per la stagione in corso ancora nessun incontro sull’erogazione
Il contributo FIR ai club di Eccellenza? Rivisto in base ai risultati in Europa
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Giusto
certo. io lo estenderei anche alle franchigie…
…”se dovessi ……….!!!!??? che sia la volta buona …………
e quando mai abbiamo fatto buoni successi in europa ? buffone
frasi ridicole pronunciate solo per non far uscire soldi dalla cassa fir in rosso per colpa sua
che poi i club non usino questi finanziamenti nel modo migliore putroppo e’ risaputo….tutto ha un filo logico nella disastrosa gestione italica sia fir che di club
poi c’e’ da ricordare che l’opposizione non esiste percio’ puo’ fare e disfare quello che vuole
ha vinto con il 54% quindi una certa opposizione esiste anche se fin quando ci sono presidenti e altri soggetti che credono ancora alla befana ..beh siamo messi male come sappiamo.
Proprio nelle scorse ore l’opposizione s’è fatta sentire:
http://rugby1823.blogosfere.it/post/558687/affari-italiani-dallemilia-romagna-uno-scossone-a-gavazzi
Vedremo presto se si tratterà di uno squillo, di un vagito o di un belato.
Erika Morri, oltre che molto e generalmente stimata, è emiliana. La sua elezione in QUOTA GIOCATORI, è stato forse il maggior risultato della cordata Innocenti. E ha portato a due il numero dei consiglieri di opposizione
Ovvio, non è che non danno o riducono il contributo perchè devono ripianare il passivo fir, ma perchè i risultati sono disastrosi. Quindi se le squadre italiane vincessero sempre il contributo aumenterebbe o calerebbe lo stesso per la vera ragione che non ci sono più soldi da distribuire (ad alcuni, ad altri si, eccome)?
Quindi lo stesso discorso vale anche per i contributi alle 2 in celtic ” legate ai risultati”, fa e disfa a comodo.
In effetti fa un discorso del menga. Non tanto nel merito, che volendo è corretto, ma per il fatto che se i contributi devono essere “meritocratici”, allora lo stesso metro andrebbe utilizzato uniformemente e a tappeto. In questo modo, invece, palesa un comportamento a dir poco incoerente. O, pensando male, di comodo.
Riscalda il cuore notare come si faccia gran programmazione proattiva e come ci sia una gran comunicazione tra Federazione e societa’!
Magari se avesse detto a bocce ferme prima delle elezioni che avrebbe tagliato i contributi in corsa, non sarbbe stato rieletto, per cui meglio fare gli gnorri e poi dire che i contributi non sono “slittati” ma piu’ probabilmente “saltati” senza dire niente a nessuno quando e’ stato il momento di formare le rose.
Gavazzi vero troll del rugby italico.
Il presidente dovrebbe sapere o comunque aver imparato che i rapporti umani, quindi anche quelli interni alla FIR, salvo prova contraria.., sono da sempre caratterizzati (o dovrebbero essere..) da correttezza e prevedibilità, quella che i giuristi chiamano prassi: è anni che la FIR paga a ottobre, dicembre, marzo e giugno.. un mutamento non può non provocare serie difficoltà alle esauste società di eccellenza, e che avrebbe cambiato i tempi di erogazione contributi il presidente si è guardato bene dal dirlo in sede di assemblea federale…
il sig G. lo sa benissimo e persegue lo scopo di mettere in ginocchio le concorrenti del suo Calvisano…il quale i soldi li prende comunque…le franchigie non hanno mai messo in chiaro quanti soldi hanno rimesso alle singole società di eccellenza per acquisti giocatori, premi convocazione ecc..
“il sig G. lo sa benissimo e persegue lo scopo di mettere in ginocchio le concorrenti del suo Calvisano”
Sei in grado di dimostrare ciö che scrivi o sono solo tue illazioni?
Innanzitutto nessuno sapeva che anche le altre prendevano qualcosa… Eravamo rimasti ai 400 mila solo alle 4, di fatto non era così e tutte hanno taciuto.
Il discorso è giusto, la modalità di comunicarlo la solita schifezza.
Ma non mi esprimo perché non conosco la documentazione scritta, ovvero
A) Fir scrive che il contributo è quello per gli anni a venire
B) Fir scrive che il contributo è quello di stagione in stagione.
Nel caso A sarebbe gravissimo cambiare le regole ad umore, nal caso B si ricorda che i premi vanno patteggiati prima per spingere le società ad impegnarsi.
In entrambi i casi sono comunque porcate e vale lo stesso per le società che hanno schierato squadre B se non C in coppa.
Camoto, mi sembra strano che tu non lo sapessi. Con i 180 (150, ‘na volta) dell’anno dopo, ci sono campati e anche morti in tanti. Magari nel frattempo cambiando quel che c’era da cambiare per non pagare il vecchio, e preparasi a non pagare neanche i nuovi.
E una volta i 400 erano partita di giro: te li dava l’Erc per la partecipazione alle 2 coppe vere, e li passavi (meno) ai club.
Non sapessi 🙂
E son due volte con quella dell’assicurazione pagata con i contributi delle società.
Sono proprio ignorante, comunque non ho contatti con nessun dirigente di società e qui ho sempre letto dei 400k e basta.
Carte false pur di prendere quei 150: senza, erano fallimenti garantiti.
Grazie per l’informazione
Ok, adesso entro in modalità triggered… MA CAN DEL PORCO E BOIA L’ORSO! Ma è mai possibile che nel 2016 non ci sia un minimo di organizzazione??? Per quanto giusti o sbagliati che siano i propositi del presidente Gavazzi, non si può continuare in questo modo in cui le cose si vengono a scoprire cammin facendo e nello svolgersi della stagione. E’ così tanto difficile a giugno o luglio o agosto che sia sedersi tutti attorno ad un tavolo e stillare l’agenda e notificare le varie decisioni? A questo punto veramente vien da pensare che il rugby italiano sia lasciato a sè stesso, perchè il problema è tutto nella mancata organizzazione e comunicazione. Come possono i club fare una programmazione della stagione quando continuamente gli vengono messi i bastoni in mezzo alle ruote e perennemente cambiate le carte in tavola? Piuttosto che fare il piagnina o a lanciarsi in argute ipotesi futuristiche ogni tre per due, che Gavazzi impari bene a guardare in faccia alla realtà e a fare scelte oculate in tal senso per cercare di risollevare la situazione. Un consiglio? Chiarezza, sinergia e organizzazione efficace con i vari clubs, tanto per cominciare, che più che una federazione rugby italiana mi sembra l’unione delle città stato del rugby in cui ognuno pensa per sè e cerca di sopravvivere come meglio può (sia chiaro, Gavazzi non ha tutte le colpe in ciò, però data la carica che ricopre direi che almeno qualcosa la può fare e anche bene se volesse).
PS: per quanto riguarda sta “terza coppa” continuo a pensare che sia una competizione “strana”, nata in circostanze “strane”. che susciti interessi “strani” e che quindi tanto vale a mio avviso cestinarla che non serve a nulla. Piuttosto creiamo una selezione con i vari giocatori dell’eccellenza da mandare in challenge oppure se ciò non fosse possibile, puntare tutto sulla nazionale emergenti e organizzare (in modo chiaro e serio) delle amichevoli durante la stagione, un po’ come fanno i barbarians per intenderci.
Ciao @cuco23, Quoto tutto, tranne il PS. Vero che è nata male, ma il confronto dei nostri club con gli altri rende meno autoreferenziale il livello del nostro massimo campionato. Semmai migliorare la forma, quello si.
Ma confronto con chi? Su quattro partite due sono contro altre squadre di eccellenza… dai non scherziamo.
Appunto, la formula è sbagliata. Ma anche con metà squadre riusciamo ad essere sbattuti fuori.
Poi è opinione mia, se agli altri sta bene che si giochi solo tra di noi possiamo benissimo declassarci ad amatoriali veri e propri. Io spero sempre nel colpo di scena che qualche nostro club passi in Challenge vincendo poi magari il girone.
Per ora ci stanno provando i russi.
Sarebbe utile capire se il contributo agli altri club è pervenuto o meno.
Allora:
dare 380.000,00 solo alle prime 4 è sbagliatissimo, ci sono fior di Società in serie A ed alcune in B che hanno ottimi vivai e portano a casa max 4.000 euro di premio maggiore attività.
Zambelli che prende questi soldi e si presenta a Padova al derby con 2 rodigini in tutto, e dove nella serie C del Rovigo giocano ragazzi contrattualizzati (almeno 6/7 ogni gara) con tanto di appartamento pagato e con allenatore da 1400 euro circa, meglio che non parli nemmeno, senza pensare a tutti i 380.000 – 400.000,00 euro degli ultimi 20 anni, per vincere uno scudetto in Eccellenza ed uno in under 18 con 8 ragazzi dell’Accademia di Rovigo ri prelevati da altre Società da fuori.
Gavazzi qui ha ragione, molte squadre non hanno affrontato la coppa negli anni con la giusta voglia e determinazione tanto i soldi arrivano ugualmente.
Tutto sbagliato, questi sono da suddividere nel movimento in base a diversi parametri, che non possono essere solo le prime 4 posizioni in classifica, tra questo certo il ranking campionato, ma anche reclutamento interno, impiantistica etcc.. allora tutti hanno la possibilità di crescere.
Se Rovigo non paga gli stipendi per un mese, il mondo del rugby in Italia va avanti lo stesso, scommettiamo?
Tutto questo si puo’ dscutere, ma non si possono cambiate le carte in tavola a meta’ stagione.
Se Rovigo non paga gli stipendi per un mese, il mondo del rugby in Italia va avanti lo stesso, ma se Zambelli si rope le scatole e se ne va, perdiamo uno dei pochissimi imprenditori italiani che mettono soldi nel rugby. Ne sono rimasti veramente pochi, cosi’ pochi che si possono ormai contare sulle dita della mano di un monco.
Boh per me ha Torto Gavazzi. Volevi legare il contributo alle prestazioni? Lo facevi prima….. ma non saresti stato eletto
E poi solo Rovigo non ha preso i soldi? Mogliano Calvisano e Padova?
Il Rugby italiano sta in piedi grazie a delle fondamenta che sono stuzzicadenti. C’è molta ipocrisia di fondo che va dalla Fir ai club. L’Eccellenza cos’è?
I club stanno in piedi senza i contributi federali?
Comunicazione ed organizzazione tra Fir e club?
Quando si è entrati nel Pro12 lo si è fatto senza una riorganizzazione generale punto.
Bisogna capire “cosa si vuol fare da grandi” se siamo entrati nel Pro12 un’eccellenza così non ha senso, un campionato pseudo pro/ semi pro ecc ecc.
perfetto d’accordissimo
e i presidenti come zambelli non sono vittime in questa situazione
Scusa ma quelli che arrivano dalla partecipazione alla coppa NON sono cotributi federali, ma contributi che arrivano per la partecipazione alla coppa.
In altre nazioni questi contributi vanno direttamente alle societa’ senza passare dalla Union.
Hulla, a me non risulta che EPCR si sia mai impegnata a pagare un euro che sia uno per la coppa G. In compenso, da 2+4 a 1+1 è mica difficile arrivarci che al bilancio FIR sarebbe mancata un bel po’ di trippa europea (di club).
A me pare davvero si sia toccando il fondo.
Si tratterà solo di ritardi dovuti alla classica incapacità di comunicare dentro ad una federazione ormai allo sbando con un presidente appeso ad un filo?
Sono arrognaze punitive contro chi non la pensa come lui e non si è asservito?
Chissà?
Il dramma è che quando 2 stagioni fà il “suo” Calvisano era fuori dall’EPCR si è inventato la coppa del nonno per far arrivare un pò di aria fresca (leggi danari) nel giardino di casa.
Oggi scopriamo che quanto detto non vale più perchè non ci si è messi daccordo preventivamente?
Spiegatelo al Mogliano che non arriva il rimborso adesso che è già andato in Russia…
Se io fossi il presidente Zambelli e Toffano, risaputamente schierati “contro” annuncerei il ritiro dalla coppetta per mancato arrivo del contributo.
Che se la sbrighi Gavazzi poi. La faccia ce la deve mettere mr. bilancio in rosso!!!
Che sia giusto o no le società quel contributo lo hanno messo in bilancio, e volenti o nolenti per tutte e 4 le semifinaliste del campionato scorso è quasi la metà del bilancio completo.
Speriamo che il board non ragioni come gavazzi e leghi gli emolumenti per il rugby
Italiano ai risultati ottenuti negli ultimi anni.
Ci tocca ridargliene
Godo. L’avete votato, ve lo ciucciate.
Effettivamente si. Anche se il discorso meritocratico non è sbagliato (se fosse stato fatto prima).
Io sono un consigliere di una società che è arrivata ai PO e vi posso dire che non abbiamo mai ricevuto soldi dalla FIR