Eddie O’Sullivan: “Un giorno avrebbe allenato la nazionale”. Alan Quinlan: “Ha preso la palla e ha portato Munster dove non sognava neanche di poter arrivare”
Rugby in lutto: tutta l’Irlanda ricorda Anthony Foley
Lascia un commento
Devi essere autenticato per lasciare un commento: Accedi o Registrati
Il weekend degli italiani all’estero tra Top 14 e Premiership
In Francia festeggiano Ceccarelli e Ioane, in Inghilterra Lynagh ammonito ma vincente
Benetton, Albornoz: “A Gloucester per cancellare la delusione dell’anno scorso e far gioire i tifosi”
Il numero 10 non è soddisfatto dal risultato con Ulster nonostante i due bonus, arrivati anche grazie a lui
Che evoluzione può avere Leonardo Marin da ala?
L'utility back si sta ritagliando molti minuti in una nuova posizione. Questa potrebbe essere una "carta" da spendere anche in azzurro
Il messaggio di Stuart Hogg: “Mi sentivo perso, avevo bisogno di aiuto”
L'ex rugbysta scozzese ha raccontato di aver attraversato un momento molto difficile
Benetton Rugby: inizia la settimana che porta alla semifinale di Challenge Cup
I veneti puntano alla finalissima - un traguardo storico - dando un occhio anche allo URC
Da ragazzino ho visto giocare e ho anche stretto la mano a suo padre, ed era il Munster (e l’Irlanda) che mi hanno fatto innamorare, sua sorella Rose ha una quarantina di caps in nazionale e ha giusto attraversato The Channel a nuoto qualche anno fa. Forse sarebbe importante raccontare chi fosse Axel rugbista, uomo di Limerick a tutto tondo: uomo di Club (che non è il Munster), uomo della Provincia (che è il Munster), uomo di fatica e di intelligenza, umile e orgoglioso, coraggioso. Limerick è un posto dove c’è una rivalità tra i Club che a Parma o in Veneto so ragazzi, eppure hanno la Provincia con la P maiuscola, perciò hanno gente come i Foley. Forse, che penso quel rugby lì, fatto di Shannon, Garryowen, Young Munster, Old Crescent, Bohemians, fino a quel che è il Munster, qui interessi a nessuno, o quasi. Troppo triste scrivere altro.
Già, ci sarebbero tante cose su cui riflettere. Ma non è il momento.
Oltre che come giocatore bisogna ricordare Axel per quel che ha fatto da tecnico, ottenendo risultati buoni anche da squadre che così buone non erano.
scoprendo che non c’è più questa mattina ero rimasto di sasso.
ora mi sta salendo una carogna che metà basterebbe. 43 anni…e ci sono schifezze umane che moriranno di vecchiaia…
axel è leggenda figlio di una leggenda
quintessenza dell’orgoglio delle provincie
irish by birth munster by the grace of god
continuerai a vivere nei nostri cuori
RIP.