Coppe europee, dall’Inghilterra i media attaccano di nuovo: “Italian farce”

Rugby Paper parla delle Zebre e usa la parola “farsa”. Nelle stesse ore pesante ko per Treviso e Mogliano si fa battere dai siberiani

COMMENTI DEI LETTORI
  1. mamo 17 Ottobre 2016, 08:32

    Solo per dire che finché ce lo diciamo fra di noi è una cosa ma se lo dicono lorolà mi girano i coglioni (scusate ma non posso autocensurarmi).
    Capiterà prima o po, capiterà.
    Buona giornata.

    • zappinbo 17 Ottobre 2016, 08:41

      O’Shea si é sbagliato, lui parlava di fitness come discriminante, ma qui si tratta di mental-fitness. Come vuoi allenare delle teste molli?
      Le accademie devono al piú presto iniziare a scegliere i ragazzi in base al carattere, capacitá di concentrazione, all’aggressivitá e determinazione di base. È uno scempio vedere come si fanno pestare nella maglia bianco-verde senza una vera reazione. Spero che Aboud si renda conto e stili un programma in tal senso.

      Che umiliazione!

      • pablopilar 17 Ottobre 2016, 09:16

        Le accademie non servono a niente … più lavoro nei club… senso di appartenenza..
        Solo così si può crescere …
        Il resto non conta … club,dopo vedremo cosa succede .
        Franchigie… solo in italia .
        CLUB CLUB … non società sportive, inverno estate sempre aperti .

        • davo 17 Ottobre 2016, 09:57

          Aspe, Franchigie solo in Italia? e le gallesi, irlandesi e scozzesi? e le australiane e le neozelandesi che sono? club? torniamo all’eccellenza per far cosa? diamo piu’ soldi a club che stanno messi peggio delle celtiche in termini di organizzazione pro? dai

          • TESTAOVALE 17 Ottobre 2016, 10:33

            o metti nelle franchige stranieri di 1 cat o niente , visto che non possiamo , diamo i sodi all’eccellenza e dai 16 ai 20 alcuni non devono passar da fenomeni che non abbiamo purtroppo, ma tenendo piu ragazzi possibili in conpetizione per averne di piu’a disposizione quando contera’ veramente.

          • Katmandu 17 Ottobre 2016, 12:22

            @pablo gli stessi club che per anni han investito fregandosene altamente della formazione? Gli stessi club che non fanno esordire il virgulti giovine italico per la sicurezza di un giocatore già rodato? E poi parli di accademia proprio quest’anno che son primi in classifica in un girone che dire complesso è anche riduttivo a pieni Punti?

          • wallabies 17 Ottobre 2016, 13:16

            Torniamo all”eccellenza per far cosa? Per fare sicuramente più bella figura, riportare il campionato italiano e quindi anche le squadre italiane ad un livello superiore. Non scordiamoci che gli ultimi anni di super 10 le squadre italiane andavano bene o comunque iniziavano ad andar bene anche in europa, ma soprattutto si vedeva del bel rugby.
            Poi il fatto delle franchige? Farne due che servono a niente, e a portar via soldi a tutte le squadre italiane per poi fare Le stesse figure se non peggio.
            Questo è il mio pensiero e di tanti italiani, quindi pensiamo prima alle squadre italiane e poi al resto dato che anche una squadra come Treviso, forse la più grande italiana da quando è in celtic si è rovinata, magari un’esamino di coscienza all’ interno della FIR lo si potrebbe fare no!!!
            E soprattutto bisogna pensare alle giovanili e a chi allena le giovanili perché è e deve essere quello il nostro vivaio.

          • TESTAOVALE 17 Ottobre 2016, 15:01

            katmandu hai ragione tu son forti 98 bell’annnata ne conosco parecchi ma io sto dicendo che si sentono gia’ arrivati quando ancora devono cominciare perche e’ il nostro problema principale.

  2. zappinbo 17 Ottobre 2016, 08:34

    Come avrebbero dovuto chiamarla, “Remake – La vita é bella!” ??
    Non ci sono piú parole per descrivere queste vergogne, come al solito l’unica squadra che ha dato una parvenza di serietá al rugby itlaiano é il Calvisano. A proposito, qui neanche una riga. Come mai?

  3. campolegio 17 Ottobre 2016, 08:39

    Chissà perchè quelle chiaviche di rugby paper quando parlano di farsa si sono dimenticati di parlare della sconfitta di worcester contro I russi dell’Enisei………
    Forse erano distratti in quanto troppo impegnati a cantare la loro canzone preferita: XXX XXXX XXX XXXX.

    • Redazione 17 Ottobre 2016, 09:03

      @campolegio insulti e blasfemia non anche no. Moderi toni e termini se vuole contiunare a comenatre.
      La Redazione

      • campolegio 17 Ottobre 2016, 09:23

        accetto la reprimenda,ma non l’accusa di blasfemia.
        Quella che ho citato è realmente una canzone cover di quella ben più famosa dei Sex Pistols.

        • narodnik 17 Ottobre 2016, 10:40

          e’ uno dei piu’ grossi misteri dell’umanita’ il fatto che i sex pistols siano diventati famosi e che ancora li ascolti qualcuno..cmq,enisei e krasny yar sono due societa’ che investono parecchio e si dividono i nazionali russi e non,worcsester non sono gli wasps e le inglesi di solito arrivano minimo alle semifinali di champions cup,quindi per una che va male..in poche parole la sconfitta del worcester non ha niente di scandaloso,rugby paper fa pesante sarcasmo ma quando prendi 80 punti come fai a dargli torto?a quanto pare in russia stanno lavorando meglio di noi e non parlamo della georgia,secondo me avessero partecipato alla pseudo coppa avrebbero stracciato tutti,gli inglesi sono simpatici come le spine dei fichi d’india ma il rispetto va guadagnato..

    • arali 17 Ottobre 2016, 15:08

      Solita spocchia inglese, anche se è tutto vero, la differenza tecnica e economica è semplicemente troppa.
      Inviterei tuttavia gli amici inglesi, più che a riflettere su Worcester, a decidere cosa vogliono fare del rugby europeo: se vogliono chiudere la Champions anche agli italiani, che facciano pure, possono chiamarla anche coppa anglo-franco-irlandese che va bene uguale. Poi però che nessuno di loro osi blaterare di diffusione del rugby in Europa e lamentarsi se negli altri paesi a nessuno gliene cippa una fava di questo sport.

    • zappinbo 17 Ottobre 2016, 09:03

      parlare di queste cose oggi, dopo i 130 punti rimediati in coppa da tutto lo spessore di Fumero e compagnia. E anche di mette il link qui.
      Veramente, c’é da scegliere tra peste e colera

      • fracassosandona 17 Ottobre 2016, 09:20

        tacerne è peggio che parlarne…

        • zappinbo 17 Ottobre 2016, 09:26

          Ma lo abbiamo capito tutti che gente c’è al timone. E abbiamo capito tutti che gente per poco ci andava o forse ci andrá.
          Possiamo anche continuare a postare video e filmini degli anni 80 e chiederci perché Zanusso non giochi “che in chiusa li ara tutti”. Ma sinceramente, dove vogliamo andare cosí? 🙂

      • sentenza 17 Ottobre 2016, 14:33

        E’ cosi rugby italiano = peste e colera…

    • Jock 17 Ottobre 2016, 12:55

      Ci avrei scommesso non so cosa, continuavo a chiedermi come mai non ci avessero ancora inzuppato il pane. Ce le siamo volute tutte, nonché andate a cercare con il lanternino.

  4. B.folko 17 Ottobre 2016, 08:53

    Gli inglesi sono i soliti spocchiosi arroganti li odio a morte soprattutto pharrel. Però davvero che vergogna.. ma basta le cose o si fanno bene o non si fanno, se non si comprano giocatori seri e non si sponsorizza di più il risultato è questo! Si perde e ci si umilia davanti ai pochi appassionati. Quando si decideranno a fare una sola franchigia forte con veri campioni allora oltre ai risultati si attirera l attenzione della tv e un incremento di iscritti e di conseguenza un bacino più ampio di giovani italiani da selezionare e/o spedire all estero per.far. gavetta!

    • narodnik 17 Ottobre 2016, 10:51

      io prenderei esempio dall’argentina,naturalmente con la differenza di convocare per la nazionale anche chi gioca all estero,una franchigia basta e avanza,ovviamente federale,gente che e’ partita come favaro,ghiraldini,sarto,ma prima ancora masi o festuccia,non se ne sarebbero andati se c’era un progetto serio,non ci vuole molto,si aumentano i salari di chi merita e si fa tutto il domestic sistema permit per un’unica franchigia,parere personale si risparmierebbe di piu’ si vincerebbe di piu’,invece qua si parla di:terza franchigia?diritti tv?fondo infortuni gravi fumato?il pesce puzza dalla testa..e come ha scritto berton gianni da poco i giocatori per me in campo ci provano ma con la forza di volonta’ senza pianificazione se ne fa pochina di strada..

      • B.folko 17 Ottobre 2016, 21:31

        Hai ragione però ci sono sempre troppi pochi giocatori in Italia ora come ora!! Poi vuoi mettere fare esperienza nel SR e farla nel pro 12

  5. mistral 17 Ottobre 2016, 09:02

    al di la della solita tiritera periodica sulle squadre materasso da dieci punti assicurati per girone, situazione che falsa le competizioni di coppa avvantaggiando la seconda del girone in cui ci sono le penisulari a prescindere, mi piace la chiusura dell’articolo, con il neologismo “sperso” ottima sintesi tra “speso” e “perso”!… se volontaria complimenti, se involontaria chiedo i diritti d’autore! 😉

  6. fracassosandona 17 Ottobre 2016, 09:05

    purtroppo giocatori di spessore tecnico e mentale come Pino Zappinbo e Giovanni Campolegio sono già sotto contratto con i saracens, che ben si guardano dal privarsene… per fortuna li vedremo all’opera in maglia azzurra ai prossimi TM… 😉

    abbiamo l’ardire e la legittima pretesa politica di partecipare a competizioni in cui tuttavia il più debole degli avversari ha un budget doppio del nostro… i finalisti 10 volte tanto…
    rappresentiamo un po’ quello che nel calcio potrebbe essere il Legia Varsavia o la Stella Rossa in Champions…

    a me sta più sulle balle che dopo sette anni non si sia in grado di competere nel pro12, che non è propriamente il Top14 a livello di budget e stelle straniere…
    non da meno che dopo 17 edizioni di 6N si siano vinte una decina di partite su 85…
    siamo soci parassitari e se i partner si fanno bene i conti scoprono che stavano bene anche senza di noi…

    • zappinbo 17 Ottobre 2016, 09:15

      Tutte balle, ora la scusa del budget per giustificare 80 punti di differenza, ma dai… quanto pagavano LoCicero, Perugini e compagnia cantante? 3/4 dei giocatori andati all’estero ce li mandano indietro dopo un anno.
      il Newport vince di 40 con Newcastle, hanno vinto praticamente TUTTE le celtiche, Glasgow ha distrutto i Quins, Connaught il Tolosa!! che budget ha Connaught?
      Il Calvisano eccellente dell’anno scorso non gli pigliava, quello di quest’anno non gli piglia, vuoi scommettere?? Questione di testA.

      • western-province 17 Ottobre 2016, 10:29

        Calvisano in challenge 2016 39punti fatti 344 punti subiti

        media di 57.33 punti subiti a partita (con 74-6 contro i fortissimi Cardiff Blues)

    • campolegio 17 Ottobre 2016, 09:21

      scusa @Fracassosandonà,gentilmente mi spieghi cosa c’entro con il tuo post?ho forse criticato I giocatori?

    • narodnik 17 Ottobre 2016, 10:59

      piccolo appunto personale:il pro12 tanto vituperato e prima celtic leauge funziona meglio dell attuale top14,sopratutto per le nazionali,a parte l ultimo anno iralnda e galles hanno dominato per anni in europa,senza contare che una scozia cosi’ forte non la si vedeva da tipo 15 anni,per me il merito e’ della formula del campionato,non so quanto sia maggiore il budget di glasgow rispetto alle nostre ma di sicuro non si tratta solo di soldi,il pro12 non funziona solo per noi e per la nostra nazionale quindi la colpa e’ nostra,per il 6 nazioni:stavano bene anche senza di noi ma con noi guadagnano di piu’ sia loro sia noi..

    • Hullalla 17 Ottobre 2016, 11:11

      Il problema e’ che quando siamo entrati nella competizione non c’erano ancora queste differenze di budget, per cui non ci possiamo lamentare del fatto che in questi anni gli altri abbiano lavorato molto meglio dietro le scrivanie, perntre noi ci siamo adagiati pensando che gli altri ci paghino per sempre il pranzo e la cena senza che poi portiamo nemmeno i pasticcini o una bottiglietta, tanto per gradire…

  7. Legionario80 17 Ottobre 2016, 09:23

    Dispiace ammetterlo,ma hanno ragione,non si possono prendere 82 punti, non placcare nulla e farsi umiliare in questo modo,è una vergogna

  8. Dusty 17 Ottobre 2016, 09:28

    Non preoccupiamoci di quello che dicono gli inglesi, a loro fa comodo avere qualcuno da irridere.
    Preoccupiamoci di noi, del perché qualche anno fa ricordo un Aironi Clermont finito con 80 punti per loro e chiediamoci perché alla fin fine siamo ancora a quel punto lì.

    • Hullalla 17 Ottobre 2016, 11:16

      Non e’ cosi’: il problema e’ che in quella competizione prendiamo soldi senza portare valore aggiunto, per cui preferirebbero prendere loro quei soldi.

    • malpensante 17 Ottobre 2016, 11:29

      C’è anche un Aironi- Biarritz 28-27. Il Biarritz 2010-11, quello di Harinordoquy e Yachvili, finalista nell’edizione precedente. Gli Aironi di Monza (e non solo con Clermont) erano una squadra terremotata, e quella Celtic ci costava 5 milioni in meno all’anno e reimportava nazionali, non li esportava.

  9. parega 17 Ottobre 2016, 09:35

    Chi si deve vergognare nn sono di certo i giocatori…che sono in club dove manca tutto x competere contro questi club…si vede dall’aspetto psicologico col quale banno in campo…guidi l’ha detto…nn ha neanche uno straccio di dirigente accompagnatore…questa e’ la farsa di club creati da dilettanti allo sbaraglio
    Siamo deficitari su tutta la linea
    Preside che ha dilapidato i soldi come fossero suoi
    Accademie che contano ZERO
    Celtiche ridicole
    Giocatori italiani che nn sanno giocare e quando affrontano squadre straniere viene fuori tutto il loro deficit

    • parega 17 Ottobre 2016, 09:39

      Il sistema rugby italico sta’ implodendo ..nn c’e’ nessuna voce positiva
      Penso che nei prossimi mesi vedremo sempre di peggio a tutti i libello
      Gioco dirigenti club

      • deegan 17 Ottobre 2016, 18:22

        Macchè implodendo Finche cè da maggna nun Implone nulla.

    • zappinbo 17 Ottobre 2016, 09:50

      mi spiace, per mia personale esperienza, questa cosa che venga data la colpa sempre a tutto, STATO CHIESA POLITICA, TRANNE AI GIOCATORI, esiste SOLO IN ITALIA (e forse in Grecia?). Lo considero un reflusso di Mammismo, la Mamma che vede e provvede per tutto, e il pargolo a prescindere é sempre il piú bello, piú bravo, piú tutto.
      Non dico che non hai ragione sulle strutture, ma i giocatori devono dare quel qualcosa in piú. Non prendiamoci in giro che peggiora solo le cose.

      • parega 17 Ottobre 2016, 10:19

        Hai giocato ? Nn mi sembra da quello he dici
        Seno’ mi daresti ragione….c’e’ una bella differenza dall’andare in campo con dietro nessuno o con dirigenti che ti risolvono qualsiasi problema una bella societa’
        La differenza sono quasi tutti gli 80 punti

      • fr78it 17 Ottobre 2016, 10:21

        Se partecipi a un gran premio di F1 col pandino hai due scelte: o arrivi a fine gara con qualche ora di distacco o fondi il motore a metà gara (con già qualche ora di distacco) e ti ritiri. In entrambi i casi puoi pigiare sull’acceleratore con tutta la grinta che vuoi ma il risultato non cambia!

        Per riallacciarmi al discorso: credo che la colpa venga giustamente cercata al difuori perchè è evidente l’inferiorità fisica e tecnica dei giocatori in campo e quindi vien difficile pensare che possano colmare il gap da soli, o che lo stesso gap sia dovuto solo ad un atteggiamento mentale molle (che poi io non vedo!!)

      • Pif87 17 Ottobre 2016, 10:32

        verissimo a livello amatoriale (e anche lì fino a un certo punto)…a livello professionistico, mi spiace, ma non è così automatico

      • sentenza 17 Ottobre 2016, 14:46

        Ah quindi se i giocatori sono e restano brocchi è colpa loro che si intestardiscono a voler partecipare a tornei e campionati che non gli competono? Non sono sempre i dirigenti che hanno sbagliato i calcoli e le pretese? E continuano pure.

  10. cassina 17 Ottobre 2016, 09:41

    Gli inglesi e i francesi hanno campionati professionistici, la nostra eccellenza non lo è, le nostre due celtiche poco. Il confronto tra noi è loro non ci sta, i piani sono totalmente diversi. Non siamo all’altezza? ci buttino fuori.

    Detto questo vedo che lo spirito rugby di rispettare sempre e comunque l’avversario è andato a farsi …… approccio molto da pallatonda. Il senso del rispetto è andato perduto.
    NOn siamo all’altezza ci buttino fuori ma irriderci questo no.

    • narodnik 17 Ottobre 2016, 11:05

      ma e’ cosi’ da sempre,sono ancora convinti di avere le colonie forse,anche l atteggiamento in campo di alcuni nazionali inglesi e’ molto poco in spirito rugbistico,come jones che l anno scorso ha detto in conferenza stampa andiamo a prenderli a schiaffi,pero’ mica gli puoi tappare la bocca se ti sfottono,a loro li prende per il culo tutto il mondo calcistico perche’ non vincono mai niente con la nazionale,per me e’ scandaloso piu’ il punteggio che il fatto che sfottano,lo farebbero cmq sono fatti cosi’..

    • Hullalla 17 Ottobre 2016, 11:31

      Il problema e’ che buttandoci fuori perdiamo anche i (molti) soldi che ci danno…

  11. TommyHowlett 17 Ottobre 2016, 09:44

    C’era bisogno di Rugby Paper? Glielo dicevo io che le nostre squadre sono una farsa in Europa…

  12. leo64 17 Ottobre 2016, 09:56

    Questa signori è la realtà. Giocatori che non sono all’altezza neanche per il Pro 12. Staff tecnico delle Zebre ridicolo. Stranieri che dopo una partita si rompono . Stranieri presi alla c…o e soprattutto che non fanno la differenza. Sarebbe meglio pochi ma buoni. Situazione Zebre disastrosa. Ma quando si dimetterà tutto lo staff? Benetton delusione totale. Secondo me se non comprono una seconda e un centro buoni non risolvono i problemi. Che disfatta del Rugby Italiano ce solo da vergognarsi.

  13. Pif87 17 Ottobre 2016, 09:58

    Concordo appieno con @parega: i problemi, profondi e sempre peggiori, partono dal vertice e più si scende più peggiorano. I giocatori non sono esenti da responsabilità, dato che sono persone adulte e che ricevono uno stipendio, alto o basso che sia, per fare quello che fanno. Resta il fatto che chissà come mai OGNI giocatore che va all’estero il primo commento che fa (riprendetevi le interviste a Campagnaro, Sarto, Favaro, ecc.) è “qui è tutto perfettamente organizzato, funziona tutto benissimo, si lavora meglio e meno” e così via. Il materiale umano c’è, ma va messo in condizioni di rendere, allenato bene, organizzato di conseguenza. In Italia troppo spesso ci si gloria di essere in grado di fare le nozze coi fichi secchi, ma il punto è che non è un pregio se parliamo di sistemi. Mi permetto una critica a @Zappinbo: finchè si ragiona in termini di “voglia” dei giocatori, non si va da nessuna parte, e i risultati si vedono. Al contrario organizzazione e sicurezza delle risorse disponibili permettono un approccio molto più sereno. Faccio un esempio per concludere: quest’anno i vertici della Benetton dissero che, in base a una serie di valutazioni, avevano giudicato importante allargare lo staff. “Adesso abbiamo uno staff per competere”. A me venne molto da ridere: perchè prima non si voleva competere? Avere uno staff per competere è un regalo? Secondo me è la base per giocare, poi per competere ce ne vuole così…

    • parega 17 Ottobre 2016, 10:22

      Perfetto d’accordissimo

    • Zoidberg 17 Ottobre 2016, 11:54

      Alla luce dei risultati, sei ancora convinto che abbiano uno staff per competere?

      • Pif87 17 Ottobre 2016, 12:23

        caro Zoidberg, io credo che lo staff della Benetton sia molto “giovane” tecnicamente parlando e non penso che, realisticamente, una squadra all’ennesima rivoluzione possa competere nel giro di qualche mese. Spiace vedere i giocatori rinunciatari, e sicuramente c’è moltissimo su cui lavorare. Forse andrebbe cambiato l’approccio alla base: parlando con un amico che vive in NZ, lui mi diceva che coi ragazzini il metodo è “impara a fare 5 cose, ma quelle 5 devono essere perfette, allora impari la sesta”. I fondamentali, insomma. Pensa a un giocatore com Brad Thorn, che a 41 anni gioca ancora, ha giocato a XIII, XV, vinto ovunque ecc. Allenamenti fisici di un certo tipo (perchè il livello lo richiede) e esercizi che un bravo allenatore fa fare agli U16. Questo per dire che si costruisce dalla base. Pensa agli Springboks (pre-Coetzee): anni e anni a dire “eh, ma sanno solo fare a cornate/eh sanno solo andare dritto per dritto perchè son grossi/eh che palle il SA sempre con lo stesso gioco” eppure, in una rigidità totale (che non condivido fino in fondo) fino alla coppa del mondo son stati lì, una spanna sotto gli ABs. Lo stesso Munari, in un vecchio Tinello se non sbaglio, disse che l’approccio sudafricano fosse quello più indicato per il livello del rugby italiano. Da che la scelta di Franco, che mi pare avesse pagato ai tempi…

  14. davo 17 Ottobre 2016, 10:01

    Appunto, manca lo staff giusto, ma anche il management giusto (sia nelle franchigie che nella FIR) per fare il salto di qualita’. Le squadre di eccellenza non le considero nemmeno perche’ sono delle buone societa’ amatoriali. Ma senza un management adeguato e delle strutture a supporto della squadre/e ma dove si vuole andare? purtroppo in Italia non siamo pronti al salto pro. Anzi, si vorrebbe tornare ai club (ed in questa era di super professionismo i nostri club stonano parecchio…) per far cosa? alzare il livello? di cosa?
    Io spero che sia nella FIR che nelle due celtiche si assumano manager capaci di organizzare una struttura finalmente “pro”, anziche’ riciclare persone che di professionismo e di gestione non ne’ sanno nulla (e infatti i risulati son li’ a dimostrarlo).

  15. Mr Ian 17 Ottobre 2016, 10:03

    Adesso il mantra è il budget inferiore, allora usciamo e torniamo all Eccellenza, come se distribuire 1 milione a testa alle eccellenti risolvesse il tutto…
    La realtà delle cose è che abbiamo avuto il tempo per adattarci, sapevamo cosa ci aspettava ma al solito si è preso sempre tutto sottogamba.
    Prova ne è che tutte le celtiche, con budget pari al nostro, han vinto tutte!
    Magari le italiane questa settimana hanno incontrato avversarie fuori portata, vediamo la prossima….ma l atteggiamento in campo però dice tutto

    • narodnik 17 Ottobre 2016, 11:12

      ci credo scendono in campo sfiduciati,la situazione economica delle zebre e’ molto preoccupante,la federazione non ne parliamo sembra la dc ai tempi di mani pulite,chi ha voluto ha abbandonato la barca intimorito forse dal deja vu degli aironi,anziche’ uscire del tutto si potrebbe tenere una sola franchigia,magari aumentandone il budget del 20%100 per prepratori tecnici e salari,ma qua c’e’ un problema enorme di gestione non penso proprio che se ne uscira’ bene..

  16. malpensante 17 Ottobre 2016, 10:08

    “…le basi del gioco potrebbero almeno essere applicate con una parvenza di competenza. Placcaggi e organizzazione difensiva, la prima cosa da fare quando la confidenza è assente, sono state particolarmente povere”. Telefonate all’Enjsei.

  17. giuliop 17 Ottobre 2016, 10:09

    Un interessante punto di vista, oltre la gia citata farsa italiana nelle coppe europee, è sicuramente il fatto che noi ogni anno( io in primis) ad ogni test-match e ad ogni 6n ci lamentiamo delle sconfitte della nostra nazionale.
    Ma andando ad analizzare il tutto, come sarebbe possibile per la nazionale fare di meglio???
    Con queste basi è il minimo prendere 30-40-50 punti di scarto ad ogni partita del 6n.
    E poi succede anche che andiamo allo stade de france e perdiamo di 1….da considerarsi quasi un miracolo sportivo!
    Cioè 30 squadre professionistiche contro 2 semipro con i relativi milioni che ci sono dietro in francia e invece qui il rugby non lo caga nessuno; quindi a novembre cerchiamo di essere buoni e realisti con la nostra nazionale che in base alle nostre due migliori squadre di club… non si comporta poi cosi male.

    • Zoidberg 17 Ottobre 2016, 11:58

      Si e allora? Se perdiamo di uno allo stade de france, (e mediamente di 50 a twickenham e al millennium), i problemi per le franchigie non ci sono?

      • giuliop 17 Ottobre 2016, 13:04

        Assolutamente ci sono eccome. Ma è come pretendere di costruire una casa senza fondamenta e quindi è inutile stupirci dei risultati della nazionale e continuare a chiedere qlcosa in piu….dato che quel qualcosa in piu non esiste, ,non c’è.
        Questo è il nostro livello ( finche qualcosa da lassu non cambia)

  18. Camoto 17 Ottobre 2016, 10:18

    Per me bisogna distinguere pro12 e Champions.
    Nella prima possono tranquillamente decidere di buttarci fuori visto che è il campionato che sostituisce quello nazionale e noi non stiamo aggiungendo nulla.
    La seconda è invece la coppa europea per club, dove in qualsiasi sport di squadra ne esiste una equivalente con tutte le nazioni invitate. Certo con numero di posti diversi a seconda dei risultati storici e con barrage per le nazioni ininfluenti. Facessero meno gli spocchiosi, non vedo perché chi da loro l’anno prima non si gioca lo scudetto poi debba fare la Champions e riapriamo a russi, rumeni, georgiani, ect.

    • mcasal 17 Ottobre 2016, 10:39

      Ci può stare che i campionati maggiori mettano dentro 5/6 squadre a testa. Ma ci può stare anche che le squadre più deboli tocchino a sorte favorendo a volte uno , a volte un altro. AD es. nella Champions di un altro noto sport il Legia Varsavia ha preso 0-6 dal Borussia D. Quindi? Se ci sono criteri di accesso vanno rispettati e penso sia anche una politica per una maggiore diffusione dello sport nel continente.
      Detto questo rimane per noi un problema, grosso. Le Zebre lo scorso anno hanno dimostrato di potere avere un posto dignitoso in Challenge vincendo 3 gare su 6 nel girone e arrivando secondi, sfiorando la qualificazione agli ottavi.
      La Champions attualmente appare davvero fuori portata, forse servirebbero dei turni preliminari, in base al ranking, per portare da 20 a 16 le partecipanti.

      • Camoto 17 Ottobre 2016, 11:47

        Esatto. Preliminari più aperti con slittamento in Challenge.

        • TommyHowlett 17 Ottobre 2016, 14:55

          Signori… il rugby non è il calcio. Cosa significano i preliminari? Far scontrare chi con chi? Già francesi ed inglesi mugugnano per avere posti in più, e a buon motivo visto che le loro squadre che in patria lottano per salvarsi potrebbero dare tranquillamente la tariffa all’italiana ammessa in Champions. I preliminari sono turni in più molto fastidiosi in un calendario già super intasato; tra l’altro scontati per quel riguarda le italiane, visto lo spirito con cui le nostre squadre affrontano le competizioni europee. L’unica cosa da fare è togliere l’accesso garantito alla prime di ogni nazione nel Pro12 e far sì che ci entrino le prime otto. Le altre in Challenge.

          • Camoto 17 Ottobre 2016, 17:23

            Serve a lasciare la speranza e a giustificare proprio il fatto che la questione rimanga tra loro finché altri non lo meritano.
            Se mi chiamo Antonov (casuale) e sono un ricco petroliere russo e domani mi sveglio e voglio mettere 30 mln di eur su un team che me ne faccio della Qualifying Cup? Magari butto fuori ai preliminari la quinta francese e l’anno dopo si sveglia anche mio cugino Aleksey, che ha un gasdotto e gli sto tanto sulle balle, per investire 40 mln sull’altra squadra della città.

  19. mauro 17 Ottobre 2016, 10:28

    Detto che questi che scrivomo sono gli stessi che qualificano @Giovanni: ITAN, @faduc: ITAS, il sottoscritto ITAA e @San Isidro ITA: E’ proprio necessario commentarli?
    Facciamo come dice Pif87 senza tante chiacchere

  20. Giovanni 17 Ottobre 2016, 11:00

    Certo che è strano: finchè ci indigniamo tra di noi lo accettiamo, se sono gli altri ad indignarsi di noi ci arrabbiamo. Ma poi dopo una partita del genere, cosa mai dovrebbe scrivere un sito specializzato? Che tutto va bene e la prossima volta andrà meglio? Questa è la favoletta che ci piace ripetere tra noi, all’estero sono abituati a guardare in faccia alla realtà e chiamarla col proprio nome.
    Si è sempre detto che il campo non mente mai ed il campo, una volta di più, ha parlato: RugbyItaliano 24 – Resto d’Europa 123. Ed è emblematico che dopo l’incontro nessuno abbia aperto bocca: qualcuno sa se Guidi o uno dei giocatori abbia proferito verbo con qualche giornalista? E i dirigenti? Che fine hanno fatto, esistono ancora?
    EPCR risolverà il problema-Italia riformando il meccanismo d’accesso alla Champions, probabilmente già dalla prossima estate. Se poi le imbarcate dovessero divenire abitudine anche in Challenge, allora ci sbatteranno fuori pure da quella. Il pro12 scricchiola di suo per cui, al momento, preferiscono sopportarci, ma certo sapere che siamo l’unica nazione a non avere alcuna copertura televisiva non fa piacere agli altri soci del torneo. E figuriamoci le lamentele degli inserzionisti, dopo performance come quelle del weekend appena concluso, per tacere degli spalti desolatamente vuoti.
    Tra pochi mesi prenderemo parte per il 18esimo anno al 6N: WR continua a pomparci soldi per lo sviluppo. Cosa potranno mai pensare assistendo ai nostri disastri a ripetizione in ogni torneo? Basterà loro il ritornello del “cresceremo, dateci tempo”? E per quanto ancora, quando c’è chi, con meno fondi ed occasioni a disposizione sta ottenendo di più? L’Enisei per il II anno di fila porta a casa scalpi importanti. Noi quali risultati stiamo ottenendo, per giustificare la nostra presenza nel rugby professionistico?

    • Emy 17 Ottobre 2016, 12:01

      55 minuti di applausi scroscianti.
      I post dove ci si attacca all’antipatia inglese o al rispetto per l’avversario non si possono proprio leggere: basta scuse, basta spostare l’attenzione sugli altri invece di guardare le miserie casalinghe, o addiritture dire che sarebbe meglio non parlarne!!!
      E’ a forza di non parlarne, addolcire, nascondere e sperare (chi visse sperando…) in un qualche misterioso intervento divino che il rugby italiano si è ridotto così invece di crescere, con tutte le possibilità enormi che ha avuto (mica tutti hanno 6N, Pro12 e coppe).
      Non ho mai sopportato le millemila scusanti anche sulle più deprimenti prestazioni della nazionale, i “bravi lo stesso ragazzi”. Bravi lo stesso un par di ciufoli. Con i “bravi lo stesso” quando non è vero si prendono gli 82 punti in coppa e le righe di sconfitte ormai ben poco onorevoli anche in azzurro.
      Se si è più scarsi si perde, certo, ma, pare banale ricordarlo, c’è sempre modo e modo di perdere.
      Non va bene lo stesso e non sono gli inglesi che sono spocchiosi: siamo noi che siamo nella m…a ben oltre il collo.

      • mamo 17 Ottobre 2016, 12:33

        Gli inglesi, lo sappiamo, sono spocchiosi e noi, sappiamo pure questo, siamo nella merda.

      • berton gianni 17 Ottobre 2016, 13:30

        Emy, scusa,
        ma tu non sei una digerente di una Serie A che da anni tenta di salire in Eccellenza ?
        E quando ne prenderai 80-90 coscia dirai ai tuoi giocatori ?
        Quante decine di grandi atleti sono usciti dal vostro vivaio ?
        Siete nelle m… anche voi a Recco ?

        • Giovanni 17 Ottobre 2016, 13:43

          Gianni scusa, ma il Recco non gioca tra i professionisti che ricevono 4-5 ml di euro l’anno a fondo perduto. Son due situazioni molto differenti: perchè la FIR non lega i soldi elargiti (anche alle eccellenti) ai risultati ottenuti, non solo quelli tecnici ma anche quelli amministrativi? Forse perchè in questo modo ci si favorisce la continuità elettiva?

        • Emy 17 Ottobre 2016, 14:09

          Il paragone tra il Recco e una squadra di Champions Cup ancora mi mancava. Ti ringrazio.

          • berton gianni 17 Ottobre 2016, 14:37

            Rispondere con una…sardonica risatina ti qualifica.
            Oltretutto e rispondo anche a Giovanni, mi pare che, nei ruoli chiave, vi siate rivolti al mondo e non al vivaio, vostro o italico.

          • mamo 17 Ottobre 2016, 14:44

            E ti continuerà a mancare, il paragone con la Champions intendo, visto che nessuno, tantomeno Berton, l’ha fatto.
            Forse quegli 80 – 90 punti erano ipotizzati icome gap in una piú modesta Qualifying Cup.

        • San Isidro 18 Ottobre 2016, 02:15

          @gianni, questa francamente non l’ho capita…

          • berton gianni 18 Ottobre 2016, 09:04

            Ciao San.
            A coscia ti riferisci ?

          • San Isidro 19 Ottobre 2016, 01:28

            a ciò che hai detto sulla Pro Recco, il cui vivaio comunque ha prodotto buoni giocatori…

  21. Antonio9 17 Ottobre 2016, 11:58

    “Fare le stesse cose ed attendersi risultati diversi è FOLLIA” (cit.)

    Quanti anni dovranno passare prima di rendersi conto che il problema è alla radice , ovvero nella formazione e produzione di giocatori ?

    Abbiamo – meglio HANNO (la dirigenza FIR)scelto un sistema che NON premia la competizione ed il merito ma altro , dalle giovanili sino alle “franchigie” , e ci stupiamo di essere poco competitivi?

  22. Totalmente incompetente 17 Ottobre 2016, 11:58

    E’ uno sfacelo, poco altro da dire.

    La mia opinione è che il nostro rugby di base è così tecnicamente povero (quello dei Club: vedi la miseria del gioco dei vari campionati; quello delle Accademie: vedi i risultati delle U20, per le quali appena viene a mancare la predominanza fisica, è palese il fatto che i ragazzi non sappiano assolutamente giocare) che risultati a breve non possono uscirne, solo peggiorare.
    Giochiamo, a tutti i livelli, una roba che è qualitativamente diversa da quella degli altri. Punto.

    Il Treviso di Franco Smith è stata una eccezione in termini di risultati: con il poco che si aveva, si era costruito qualcosa, forse fragile, perchè dalle basi molto esigue, ma era un punto di partenza.
    In retrospettiva, non si può che ammirare la programmazione ed il lavoro che ha portato quel Treviso ai risultati ottenuti (vi ricordate la vittoria in Heinecken contro il Perpignan, nella stagione precedente all’entrata in Celtic?), i quali appaiono tanto più straordinari quando ora si paragonano alla generale, desolante, realtà del rugby italiano.
    Quella squadra cercava di competere in ogni partita, lottava con raziocinio, partendo da basi che si cercavano di rendere solide (possesso, fasi statiche , maul,… un calciatore, Burton e poi persono di Bernardo, utile e coerente al tipo di gioco possibile per la squadra).
    Quella squadra aveva sviluppato un carattere e una mentalità, definito delle convinzioni e delle sicurezze, che secondo me sono state determinante anche per i successi della Nazionale nel 2013.
    Che cosa abbiamo fatto di un simile patrimonio di know-how (in termini di giocatori, metodiche, confidenza, organizzazione manageriale, ecc…)?
    Distrutto sistematicamente, con una scioccante caparbietà nell’osteggiare (quando invece avrebbe dovuto essere organizzata!) l’osmosi con le categorie inferiori, la ridicola sceneggiata dell’iscrizione celtica in forse (e si trattava di investire milioni e programmare a lungo termine!!!).
    Ogni volta ricominciamo da capo, nessun rispetto, nè cura per quanto si era riusciti, con grande fatica, ad imparare… gli inglesi non sono simpatici, ma occorre riconoscere che non rinnegano gli errori ed imparano dagli stessi!!

    La nostra tracotanza (nel negare che il nostro alto livello, a partire dall’U20, gioca un rugby da Old, solo con i muscoli, mentre gli altri giocano a Rugby) ci impedisce di vedere che abbiamo bisogno di rifondare tutto a partire dai ragazzini (inutili le discussioni su come sono composte le squadre, quale giocatore in quale ruolo, ecc..).
    Il ns vizio nazionale di voler buttare sempre via il vecchio, ci impedirà di rifondare a partire da quello che abbiamo e, purtroppo, sprecheremo altro tempo, altro denaro (finchè ce ne sarà).

    • malpensante 17 Ottobre 2016, 13:16

      Totalmente incontrovertibile.

    • Hullalla 17 Ottobre 2016, 14:06

      “gli inglesi non sono simpatici, ma occorre riconoscere che non rinnegano gli errori ed imparano dagli stessi”
      Ehm… insomma… 🙂

      • Totalmente incompetente 17 Ottobre 2016, 18:50

        beh, Hullala…dopo la batosta della Coppa del mondo hanno preso una decisione per loro epocale…allenatore straniero. Ti pare poco?

  23. Totalmente incompetente 17 Ottobre 2016, 12:01

    In merito a questo, Redazione, potreste cercare di fare luce su quanto ABoud&C sono intenzionati a fare? In che tempi, in che modi, ecc..??

  24. carlo s 17 Ottobre 2016, 12:02

    Finchè ci metteranno sotto in questo modo, dobbiamo solo stare zitti.

    A questo punto vale la pena di continuare con il pro12? Spendere fior di milioni per questi risultati?

  25. carlo s 17 Ottobre 2016, 12:07

    soluzione nel breve: fare un’unica franchigia in Italia per il Pro12, mettere lo staff della Nazionale O’S & C al completo ( e magari prendere pure l’allenatore della difesa) . Si faccia questa benedetta franchigia a Roma.
    Le altre squadre tornino al domestico

    • And 17 Ottobre 2016, 12:32

      una franchigia basta e avanza! se ci vogliono. Però si chiama Pro12 e devono rimpiazzarci con un altra squadra…che devono trovare!

      • carlo s 17 Ottobre 2016, 12:50

        la trovano, magari i London Irish

        • Hullalla 17 Ottobre 2016, 14:07

          Magari oltre i London Irish trovano anche i London Welsh e ci buttano fuori del tutto…

    • cammy 17 Ottobre 2016, 14:31

      Poi che risultati ti aspetti? anche una sola franchigia non penso cambi molto il risultato, magari invece di 80 ne prendi solo 40.. c’è un abisso tra i nostri giocatori e i loro.. le nostre prime scelte tra i trequarti farebbe fatica a trovare posto nelle squadre di A-League..

  26. gsp 17 Ottobre 2016, 12:09

    e’ andata cosi’. di brutta e’ brutta. non c’e’ niente di nuovo da dire. pero’ la settimana prossima c’e’ gia’ occasione di riscatto per entrambe le squadre. i risultati si valuteranno nell’arco della stagione.

    • And 17 Ottobre 2016, 12:31

      si sì aspetta fiducioso. Io questa stagione ho visto solo il primo tempo di Edinburgo e mi è bastato. Io le Italiane non le guardo +, perdono sempre ed è una perdita di tempo inutile. Siamo ridicoli, imbarazzanti, non è obbligatorio partecipare, sarebbe + dignitoso un passo indietro.

      • Hrothepert 17 Ottobre 2016, 12:41

        @And, per curiosità, allora cosa guardi?

        • And 17 Ottobre 2016, 12:50

          scusa ma Tolone-Saracens o Leinster-Castres è rugby, Wasps-Zebre che senso ha?

          • Hrothepert 17 Ottobre 2016, 14:27

            And la tua risposta mi va bene, avevo il terrore che tu mi rispondessi l’ Eccellenza!!!!

          • San Isidro 18 Ottobre 2016, 02:18

            perchè che c’ha l’Eccellenza @Hroth?

          • Hrothepert 18 Ottobre 2016, 08:54

            Ciao San, da quando sono diventato @Hroth e non più solo Hro?
            Semplicemente se uno mi spiega che preferisce seguire l’ Eccellenza perchè è affezionato ai colori del proprio club, alla propria città (o paese), al cuggino che ci gioca, ecc., mi va bene, ma, alle volte, qualcuno mi tira fuori il livello del giuoco, allora lì mi ritrovo tra il basito ed l’ indignato, a parte il fatto che basta il livello delle nostre franchigie a non rendere paragonabili i due standars, ma, a parte questo, almeno uno seguendo il Pro12 può vedere fior fiore di squadre e giocatori delle unions celtiche, in Eccellenza cosa vuoi vedere??
            Be’, …lasciamo perdere!!!
            P.s.
            …..STUDIA!!!!! 😀

          • San Isidro 19 Ottobre 2016, 01:36

            ah, ok, non ti avevo capito…
            è vero quello che dici sul livello, io personalmente però (anche per le tante squadre che abbiamo a Roma distribuite per le varie categorie) preferisco di più vedere dal vivo una gara di Eccellenza, Serie A, ecc, che una di Zebre o Treviso in tv (anche perchè ultimamente non offrono grandi spettacoli per cui vale la pena perderci un pò di tempo), naturalmente poi il rugby mi piace in ogni sua salsa e, se posso, mi guardo tutto…
            ps: tranquillo che sto sempre a studia, soprattutto in questo periodo…
            pps: io ti ho abbreviato sempre come @Hroth…

      • gsp 17 Ottobre 2016, 12:43

        da che @and? da celtic? immagino anche da coppe? e quindi anche 6n? facciamo solo l’eccellenza. e le squadre che le perdono tutte in fondo alla classifica, facciamo ritirare anche quelle? e’ l’antitesi dello sport.

        invece la liberta’ di non guardarle e’ tutta tua e forse anche comprensibile.

        • And 17 Ottobre 2016, 12:52

          di solito mi prometto di non guardare l’Italia al 6N perchè è un patimento, poi di solito quando inizia la partita cambio idea.

    • carlo s 17 Ottobre 2016, 12:39

      mi pare che pro12 e coppe un po’ di risultati li abbiano fatti vedere in continuità con il recente passato..

      • gsp 17 Ottobre 2016, 12:43

        quindi hai gia’ dato un guidizio sulla stagione in corso?

        • carlo s 17 Ottobre 2016, 12:49

          difficile si possano riprendere dopo questi risultati…. sono troppo netti e negativi: Benetton che prende 10 mete ad Edinburgo (non certo la squadra più in forma), Parma 12 a Londra…

        • gsp 17 Ottobre 2016, 15:16

          mah. al 16 ottobre. stagione gia’ finita.

  27. And 17 Ottobre 2016, 12:28

    comunque dal cappotto con Clermont a Monza c’è stato un passo avanti…2 mete segnate

  28. Jager 17 Ottobre 2016, 12:33

    I fatti danno ragione agli inglesi , la cosa potrà non fare piacere , ma è cosi e contro i fatti non si va .

  29. Hrothepert 17 Ottobre 2016, 12:39

    anche io sono del parere che la Champions Cup sia troppo per il livello del movimento Rugbystico italiano e che la Challenge Cup sia più abbordabile, almeno visti i risultati ottenuti dalle Zebre nella scorsa stagione; qualcuno propone che anche nel Pro12 ci si attenga alla classifica per designare le squadre da iscrivere alle due competizioni europee per clubs, per quanto mi riguarda andrebbe anche bene, per le nostre franchigie, sono impegni troppo gravosi, soprattutto la Champions, sia dal punto di vista agonistico che economico, dato che noi non portiamo granchè nè come diritti TV, nè come sponsorizzazioni, il problema è che non possono fare un provvedimento ad oc soltanto per le italiane e le unions celtiche non sono disposte a mettere a rischio i loro posti, quindi questa strada non è percorribile.
    In quanto ai sassenachs, non è per quello che dicono, ma (come parecchi utenti di questo blog!!) è per come lo dicono, che fa si che ti viene da dargli torto anche quando hanno ragione!!!

  30. Katmandu 17 Ottobre 2016, 12:46

    Scusate una domanda da bimbo ignorante, ma i media british ne hanno di tempo da perdere per palesare L’ovvio?
    In pratica stanno dicendo che il vertice del movimento europeo (wasps e la rochelle lo sono al momento classifica alla mano) messe con la formazione migliore possibile son tanto più forti delle squadre ultime in classifica? Ma che bravi, i 70 punti presi da bristol contro una squadra ancora non rodata chisene vero? Le prime ad oggi son tanto più forti delle ultime

  31. Rabbidaniel 17 Ottobre 2016, 12:50

    Troppa filosofia, i risultati parlano.

  32. And 17 Ottobre 2016, 12:55

    le nostre vittorie sono così sporadiche che nei commenti ho sentito parlare di Aironi-Biarritz (drop decisivo di Larrahgue?) e Perpignan-Benetton (ma c’era un certo Brendan Williams) Metteteci pure Benetton-Ospreys 27-27!

    • carlo s 17 Ottobre 2016, 13:18

      24-1-2015 Benetton Treviso – Ospreys 23-20

    • carlo s 17 Ottobre 2016, 13:19

      24-1-2015 Benetton Treviso – Ospreys 23-20
      20-1-2013 Benetton Treviso – Ospreys 17-14

  33. parega 17 Ottobre 2016, 12:58

    visto che il disastro tecnico organizzativo dei nostri club e’ figlio delle scelte della fir
    mi chiedo…
    ma ci sara’ qualcuno di quelli che ha ridato fiducia ha gavazzi che avra’ rimorso o solo si chiedera’ se avra’ cannato di brutto ? almeno uno di quei presidi ?
    oppure se non e’ cosi’ e’ giusto che torniamo a giocare contro belgi cecoslovacchi polacchi spagnoli
    ma non contro georgiani e rumeni che ci sono gia’ superiori….sigh
    UNO C’E’ N’E’ ? SOLO UNO

  34. Rabbidaniel 17 Ottobre 2016, 13:03

    Aggiungo solo che per me la qualificazione alle coppe dovrebbe essere meritocratica anche in Pro12, come in qualsiasi campionato, come in qualsiasi sport.

    • gsp 17 Ottobre 2016, 13:43

      beh non proprio. in tutti gli sport ti qualifichi per nazione o federazione. e le coppe rappresentanto le nationi. se col pro12 abbiamo unito anche la federazioni, non l’ha detto e scritto nessuno.

      capisco quello dici tu sul merito, ma il particolare sulla necessita’ di avere coppe europee non e’ un particolare.

      nel calcio il problema non se lo pone nessuno, ed in nessun altro sport.

      • Rabbidaniel 17 Ottobre 2016, 14:00

        Alle brutte si andrebbe con due squadre in Challenge.

      • ginomonza 17 Ottobre 2016, 14:31

        Nel calcio gsp ci sono i pre-preliminari non scordartelo e può accadere che la terza del campionato italiano (roma ? 🙂 🙂 ) non si qualifichi!
        Perché la undicesima ha il posto assicurato?

        Comunque certi commenti sono disgustosi e dimenticano che Tolone Tolosa etcetc hanno budget superiori a quelli fir e che il solo salay cap inglese è superiore a quanto la fir da alle due celtiche sommate!
        Ci vadano gli eminenti profeti a giocare in queste condizioni e a far meglio!

        • gsp 17 Ottobre 2016, 14:58

          no, no, no Gino. nelle coppe di calcio sono rappresentate le federazioni, non i tornei. la prima del campionato svizzero e turco accedono di diritto, mentre la terza italiana e la quarta inglese se la giocano nelle qualificazioni. ed e’ giusto cosi’. le federazioni grandi sbraitano un po’, la UEFA sa che la rappresentanza e’ un obbiettivo.

          sono coppe internazionali per quello. da quando il pro12 e’ diventata una federazione unica?

          vogliamo aggiungere round di qualificazione? facciamolo ma che valga per tutti. ma non dimenticare che qui si perculano anche le squadre di eccellenza che in Challenge c’arrivano qualificandosi.

          insomma, non cambierebbe nulla, dal punto di vista della critica. e’ che si applica un concetto strano di sport e competizione.

          senza poi dimenticare, che oggi il 50% delle polemiche e’ su treviso in challenge.

  35. franzele 17 Ottobre 2016, 13:08

    Ci vuole pazienza, coraggio e tanta cattiveria. Sentir parlare di bel gioco, di skills e fitness, mi lascia un po’ così. Ci vuole tanta cattiveria, siamo grossi quanto lo sono gli altri e bisogna mettere le cose sul piano del combattimento, il pugile più forte vince, a meno che il più debole non si superi in termini di coraggio e sacrificio. È evidente la mancanza di ferocia ed aggressività nei nostri e questo non è nemmeno lontanamente ammissibile nel rugby. Poi magari perdi lo stesso, Ma se li hai pestati come si deve gli altri ti guardano con un altro occhio. E ti rispettano

    • Galeone 17 Ottobre 2016, 14:25

      Pienamente d’accordo con la tua analisi, fino a qualche anno fa era proprio cosi’, si lottava poi spesso ” crollavi ” nell’ultimo quarto ora sono già in ginocchio dopo il primo quarto, quando siamo fortunati….

      • franzele 17 Ottobre 2016, 23:01

        quindi non c’è speranza se non si mettono un testa che devono pestarli come tamburi, e dopo vediamo. Il buon Sarto e tutti quelli che sono andati a giocare fuori, dice che gli allenamenti che fa a Glasgow sono diversi da quelli che faceva qui, che ha fatto fatica, ma poi ci si è abituato. E i risultati si vedono.
        Quindi evidentemente c’è qualcosa che non va nella preparazione fisica e mentale dei nostri, sembra che facciano un altro sport, sono grossi, ma non sono abbastanza resistenti e cattivi.
        Caspita, se guardo certe partite francesi, gallesi, scozzesi, la parola che mi viene in mente è “ferocia”. Sono feroci, combattono ferocemente per quella casso di bislunga che poi non cade mai, perché non può cadere, perché piuttosto che farla cadere si fanno inchiappettare.

  36. donatella pisaneschi 17 Ottobre 2016, 13:14

    80 punti sono tanti ma almeno i 14 fatti nelle sintesi potevano anche mostrarli. Fatti sono stati fatti no? Quindi perché non farli vedere?

  37. berton gianni 17 Ottobre 2016, 13:22

    Raccolgo firme per :

    1) non permettere piu’ alle squadre di club di nazioni tipo Lussemburgo, Andorra, Malta etc di partecipare alle Coppe europee di calcio.
    2) vietare al Belize, al Libano, al Vietnam etc di partecipare alle Coppe per club di calcio dei loro continenti.
    3) escludere le squadre di club di tutta la Gran Bretagna dai tornei europei di volley, basket et handball ( fanno ridere al cazzo ).
    4) …and so on…

    Inoltre raccolgo fondi e apro una colletta per chi,
    tra i tanti forumisti, ( che sparano merda sui nostri atleti ), che saranno capaci di vestire i panni di Diogene di Sinope e sapranno trovare fortissimi giocatori italiani, sparsi in giro, come funghi, nel panorama rugbystico italico.

    • carlo s 17 Ottobre 2016, 13:39

      Giusta osservazione Gianni, aggiungerei inoltre anche le rappresentative nazionali, l’unica cosa che riesce bene agli inglesi è proprio il Rugby (calcio, volley e basket come hai detto tu non esistono), anche se negli ultimi mondiali che hanno organizzato in casa…. non è andata proprio benissimo…

    • Mr Ian 17 Ottobre 2016, 13:49

      se le squadre da te citate ogni anno prendessero fior di quattrini dalla FIFA/UEFA per poter migliorare il loro livello, ma dopo 15 anni sono sempre punto e d accapo, allora si è giusto che escano e diano spazio ad altri…
      Sti discorsi non hanno senso, si vuol difendere l indifendibile per non guardare in faccia la triste realtà…
      Sugli attacchi ai giocatori son d accordo con te, ingiusti e immotivati. Però una cosa bisogna dirla, sono i tifosi che tengono viva una squadra e che paga per vederli giocare, i preoccuperei di più il giorno in cui i tifosi non si lamenteranno ma non andranno più allo stadio…

      • Giovanni 17 Ottobre 2016, 14:10

        Purtroppo non è così per il nostro rugby: c’è un’unica squadra – la nazionale – che fa reddito proprio, tutte le altre son mantenute in piedi artificialmente, grazie all’elargizione federale svincolata da qualsiasi parametro legato ad introiti e risultati ottenuti/giocatori prodotti. E’ la grande anomalia del rugby italiano: quanti biglietti vendono, quanti soldi ricevono dagli sponsor, quanti introiti dai media la Benetton e le Zebre? E quanti le eccellenti? Finchè riceveranno soldi automatici a fondo perduto, parlare di crescita, professionismo e risultati sarà un mero esercizio verbale.

      • berton gianni 17 Ottobre 2016, 14:49

        Che siano i tifosi a tenere viva una squadra, vallo a dire a tutti quelli che praticano i cosiddetti sport minori…
        Dopo 15 anni siamo punto e a capo ?
        Principalmente ritengo che sia, se lo siamo, perche’ manca la materia prima, cioe’ bravi giocatori in giusta e larga quantità.

        • Giovanni 17 Ottobre 2016, 15:25

          Gianni, che la base dei praticanti sia insufficiente per quantità e qualità siam tutti d’accordo. Ma a chi tocca provvedere ad allargarla? Ed aggiungo, a chi sarebbe toccato fare propaganda ed aumentare l’interesse verso il gioco del rugby, sia da praticare che da vedere? Ai club certamente, ma anche alla federazione. Cosa è stato fatto finora? La federazione s’è occupata tanto dell’alto livello e troppo poco della base, così è venuta su questa piramide dalle fondamenta d’argilla. Essere ammessi all’elite è stata una prova di fiducia, un punto di partenza. Purtroppo qualcuno (troppe persone) l’hanno interpretata come un punto d’arrivo. Continuare a voler rimanere tra i grandi pur non essendolo non ce l’ordina di certo il medico. Anche perchè i soldi si assottigliano, la pazienza verso di noi anche ed i risultati continuano a latitare.

    • Rabbidaniel 17 Ottobre 2016, 14:02

      Caro Gianni, le squadre delle nazioni succitate fanno turni preliminari. C’è anche la squadra di San Marino. Senza contare i coefficienti che determinano il numero di squadre che hanno diritto a partecipare. Anche a livello di nazionali, ci sono le qualificazioni.

      • Giovanni 17 Ottobre 2016, 14:24

        Giusto ed aggiungo che nel rugby Malta, Andorra e Lussemburgo non prendon parte nemmeno al 6 nazioni C, perchè, lo sappiamo tutti, la diffusione mondiale del rugby è infinitamente inferiore a quella del calcio. Siamo noi che invece stiamo cominciando a pretendere di voler rimanere in paradiso a dispetto dei santi: abbiamo il colosseo, la torre di Pisa e la madunina, quindi abbiamo diritto a disputare il 6N nei secoli dei secoli e chissenefrega dei risultati sul campo.

        • Hrothepert 17 Ottobre 2016, 14:33

          Giova’ il tuo discorso mi va bene, allora però che si ritorni a Inghilterra, Francia e celtiche e non si venga fuori con nazioni che, rugbysticamente, sono messe (forse) come noi, ma non hanno nè il Colosseo, nè la Torre di Pisa, nè la Madunina nè, soprattutto, una disponibilità economica in grado di mandare diecine di migliaia di “parrucconi” in giro per l’ Europa!!!

        • gsp 17 Ottobre 2016, 15:07

          ecco qui, neanche piu’ il 6n adesso.

          • Giovanni 17 Ottobre 2016, 15:31

            No, non sto affatto dicendo di lasciare il 6N: sarebbe da pazzi autolesionisti. Ma sentir dire in giro che portiamo soldi perchè ai britannici piace venire a prendere il sole e fare turismo a Roma in pieno inverno e tanto basti, fa cascare le braccia.
            E’ come se un mobilificio producesse mobili scadenti e dicesse “Si, però abbiamo la sede in una splendida vallata piena di verde, un panorama splendido ed i visitatori sono felici di fermarsi a pranzo da noi nei weekend. I mobili? Prima o poi qualcosa di valido tireremo fuori, abbiate pazienza…”.

          • gsp 17 Ottobre 2016, 17:00

            Giovanni, non ti seguo molto. al 6n non portiamo molto, ma qualcosa come contratto televisivo lo portiamo.

            poi e’ vero che la bbc, paga molto, ma paga per 3 nazioni e mezzo. non stai parlando di CL e coppe.

            e’ che sul sei 6n non riesco a mettere il dito sulla questione centrale per te. parli di risultati? contratto TV? di qualcuno meglio preparato a rimpiazzarci?

          • Giovanni 17 Ottobre 2016, 17:21

            Peppe, i tifosi britannici al 6N andrebbero allo stadio pure se ci giocasse il Burkina Faso. Il punto è che da un po’ di tempo stiamo usando il discorso location per glissare sulle nostre magagne tecniche e di risultati. Al 6N almeno riempiamo l’Olimpico, ma in Champions e Pro12 siamo impresentabili anche da quel punto di vista. Sabato a Coventry i cameramen evitavano di fare inquadrature in campo lungo per non far vedere gli spalti deserti. Si limitavano a primi piani stretti del box dei Wasps o di qualche supporter sugli spalti. Secondo te un’inserzionista che paga bei quattrini al broadcaster per sapere di ascolti da torneo di flipper è contento? Nello sport professionistico vige una regola aurea: quanto più c’è intertezza in campo, tanto più c’è interesse per l’evento. Sai come son felici di sapere che una delle partecipanti parte già alla vigilia come squadra-materasso? E sai come gli girano alle inglesi, francesi e celtiche relegate in Challenge, a vedere che il posto dove potrebbero esser loro è occupato da una che si fa fare meta sulla rimessa in gioco? Siamo membri del 6N per giocarci a rugby o per fare l’agenzia turismo Italia per i tifosi altrui? Aggiungici pure che ogni anno riceviamo da WR un bel po’ di soldi per lo sviluppo e rimaniamo fermi dove siamo ed il quadro è completo.

          • gsp 17 Ottobre 2016, 17:54

            Giova’, di nuovo non ti capisco. stai parlando di 6n o Champions cup? Come fai a metterli tutti insieme?

            Di Olimpico si parla perche’ purtroppo a giorni alterni bisogna ribadire che il 6n all’olimpico e’ un successo di pubblico e commerciale per la citta’ oltre ogni ragionevole previsione.

            le magagne tecniche le certifica il risultato in campo. non c’e’ bisogno di altro, sono li. non scassiamo le cose che funzionano per capriccio.

          • Giovanni 17 Ottobre 2016, 21:10

            Peppe, forse non riesco a spiegarmi: non voglio scassare proprio nulla! Dico solo che sarebbe ora di ottenere qualche risultato in più sul campo. Le coppe c’entrano eccome: non sono le due franchigie le squadre che alimentano la nostra nazionale (a parte qei 3-4 che giocano all’estero)? Ed allora se una prende un’imbarcata-record e l’altra viene sculacciata a domicilio, cosa c’è da sperare per i prossimi impegni della Nazionale? L’Olimpico pieno è un successo di pubblico (e meno male!), ma ormai il resto dell’emisfero nord si attende da noi anche risultati sul campo, che invece continuano a latitare. Vedasi una sola vittoria nelle ultime tre edizioni del torneo.

  38. frank 17 Ottobre 2016, 13:22

    Copio e incollo da altro post:

    https://www.youtube.com/watch?v=siQ3vEWSYkM

    scusate ma dopo questo FS rebbistico è l’unica cosa che mi esce

    🙁

  39. franzele 17 Ottobre 2016, 13:23

    Comunque, giocare contro chi ti è superiore non è vietato, non ancora mi pare.

  40. michelangelo 17 Ottobre 2016, 14:06

    io normalmente sono molto critico con chi usa determinati aggettivi contro i nostri giocatori (soprattutto quando arrivano da certi campioni che hanno giocato addirittura nella seconda squadra di un club (loro si che sono uomini veri e degni),
    però devo dire che stavolta i giocatori di colpe ne hanno e anche tante, perché Non è possibile che faccia più placcaggi l’apertura che tutte le terze e le seconde messe insieme.
    I giocatori che dovrebbero dare l’esempio (perché sono in nazionale da tempo e perché sono stranieri ) sono stati i peggiori,
    e questo non è colpa ne di DE ROSSI ne di GUIDI perché in campo loro non c’erano.

    • Galeone 17 Ottobre 2016, 14:34

      Hai perfettamente centrato il punto : non si placca piu’ basta è diventato troppo dispendioso, poi mi vengono in mente certe critiche alle teorie troppo difensivistiche di Nick Mallet….

  41. Zamax 17 Ottobre 2016, 14:15

    A coloro che sono un po’ fissati con la mitica “condizione fisica” faccio notare che Rugby Paper parla di “povera organizzazione difensiva”. Evidentemente è quello che balza loro agli occhi, ed è quello che balza agli occhi a me da tanto tempo. Le squadre italiane sono troppo statiche. E’ questione di tempismo, di automatismi, di minimizzazione dei tempi morti, non di condizione fisica.

    • sentenza 17 Ottobre 2016, 14:51

      Se sono statiche e hanno bisogno di tempi morti vuol dire che il fitness qualcosa c’entra. Anche se per me quello che salta all’occhio è sempre che non siamo capaci di giocare alla mano, e se la palla l’hanno sempre gli altri possiamo solo giocare in difesa.

  42. giobart 17 Ottobre 2016, 14:28

    C’ è poco da polemizzare, l’unica cosa da fare è rimboccarsi le maniche e lavorare sodo, solo così si diminuisce il gap.

  43. frank 17 Ottobre 2016, 14:57

    Ma una domanda vorrei farei agli amici trevigiani: il sig. Mario Oca non viene mai messo in discussione dalla società?

  44. fracassosandona 17 Ottobre 2016, 15:48

    muovo da un appunto che spiega tante cose sul nostro approccio alle competizioni internazionali…
    sabato a Monigo c’era una sola telecamera in tribuna, mancando quelle in campo ritengo si sia giocato un incontro internazionale senza TMO (smentitemi se sbaglio)…
    se foste un club inglese o francese danneggiato da questa situazione ai fini della qualificazione ai quarti come la prendereste?
    abbiamo ottenuto una deroga (su che basi?) o la EPRC consente che i match si svolgano senza TMO? e il board del pro12?
    non solo non facciamo la nostra parte con i diritti tv ma non consentiamo nemmeno che i nostri avversari possano vedere la propria squadra ripresa dignitosamente ed arbitrata con tutti i crismi quando viene in trasferta da noi.
    Le TV estere pagano bene i diritti ai vari board per trasmettere uno spettacolo, che nel nostro piccolo noi azzoppiamo…
    però quando è ora di chiedere la nostra parte pretendiamo quanto gli altri (i famosi soci paritari…)

    • mamo 17 Ottobre 2016, 16:02

      ….azzzzz…Pres, ecco perché da noi mandano quelle ciabatte di arbitri: non rimane prova (televisiva) delle loro malefatte 😀

    • Rabbidaniel 17 Ottobre 2016, 17:13

      Dettagli Presidente, dettagli 🙂

  45. fulvio.manfredi 17 Ottobre 2016, 15:59

    Perche’, scusate, prendersela con la stampa britannica: in qualche modo, magari beffardo, parla di noi. Perche’ se facessimo ridere, ma tutti ne parlassero, sarebbe gia’ una buona notizia e una buona base di partenza per migliorare un po’; il problema e’ che facciamo ridere, ma in Italia nessuno ne parla!

  46. VANZANDT 17 Ottobre 2016, 16:15

    Allora mettiamola così (tanto sono sempre le stesse cose):
    -anno 2001 entrata 6n: finalmente ce l’abbiamo fatta adesso non è il caso di rincorrere sconfitte onorevoli ma di approntare un piano serio investendo massiciamente i denari che ci entrano dalla nostra partecipazione al torneo e se per qualche anno prendiamo 50-80 punti a partita amen siamo convinti di aver approntato un piano di sviluppo sulla base che darà i suoi frutti (coach di livello e manager sportivi in grado di redigere piani importanti ed in grado di implementarli, sistema formativo adeguato purga dei paraculati e così via)
    -dall anno x vediamo di inserire qualche squadra in un torneo tipo un pro12 in mod di permettere ai prodotti del nostro sistema formativo di testarsi settimanalmente ad un livello importante (il sistema formativo che abbiamo messo in piedi a partire dal 2001 essendo fatto con i controfiocchi darà sicuramente risultati ci saranno degli aggiustamenti da fare ma le cose sono state fatte come si dovevano fare)
    -come naturale risultato di una filiera razionale e gestita da persone capaci (anche straniere di qualità) cominciano a venir fuori risultati: 6n cominciamo a vincere 2-3 partite a torneo e soprattutto mettiamo in luce gioco piacevole e atleti di valore … bene ora diamoci dentro con il marketing e la promozione del prodotto “nazionale” ………

    fino ad ora tutto quello che si sarebbe POTUTO fare ma che non si è VOLUTO o non si è stati CAPACI di fare

    ora alcuni spunti sparsi sullo stato dell’arte

    -2012 elezioni tra Zatta e Fernet … chiunque avesse vinto doveva dire: bene signor Benetton lei vuole campo libero e noi glielo diamo faccia quello che vuole con la sua squadra e con i suoi soldi visto che ha l ambizione di avere una squadra importante prenda pure metà AB basta per cortesia che ci metta in squadra almeno 5-6 italiani di qualità nazionali o prospetti importanti in modo tale che possano essere a contatto quotidianamente con un livello alto
    -signor Melegari lei vuole gestire il club privatamente faccia pure le chiediamo solo un accordo chiaro con la federazione per un accordo circa gli impegni con la nazionale dei giocatori del suo club che dovessero essere convocati e una stretta collaborazione tra il vostro staff tecnico e lo staff della nazionale

    – la FIR si prende carico della terza franchigia che sarà totalmente una franchigia di sviluppo indirizzata a dare opportunità di crescita ai giovani prodotti dalla filiera formativa nazionale. La franchigia lavorerà in stretta collaborazione con la base, le varie accademie e gli staff delle nazionali. La franchigia prevede anche l’inserimento di un paio di giocatori italiani di esperienza e di max 2 giocatori stranieri di livello stop. L’onere economico della franchigia sarà completamente a carico della Federazione e degli sponsor

    Il libro dei sogni (in realtà bastava un pò di buon senso ed onestà)

  47. VANZANDT 17 Ottobre 2016, 16:27

    Adesso è game over per una serie di motivi:

    – c’è pressione dei club continentali sulla nazionale perchè non distolga troppi gli atleti dagli impegni con i club
    – il calendario è già eccessivamente (eufemismo) intasato

    ne discende che:

    -visto che l’italiota ovalia non porta un kazzo in termini economci e di spettacolo italia fuori dalle palle dal 6n così i club delle altre nazioni sono più contenti una settimana in meno per i propri atleti lontani dai club. Non ci sarà nessuno (almeno allo stato attuale) che subentrerà si ritornerà semplicemente ad un 5n

    – capitolo pro12 stesso discorso: italioti portano un kaiser in termini economici (non sono nemmeno in grado di garantire copertura televisiva) e ancor meno in termini di livello tecnico del torneo. Ottimo li sbattiamo fuori così risarmiamo un paio di partite ai club (che hanno già un calendario eccessivo di impegni) e la nazionale è contenta perchè arrivano atleti con meno partite nelle gambe (in realtà è un falso problema perchè con noi spesso schierano le seconde squadre e fanno riposare i titolari).

  48. VANZANDT 17 Ottobre 2016, 16:33

    last but not least: questi italioti italici si sono dimostrati dei veri cialtroni hanno avuto 17 anni per far fruttare adeguatamente nell’interesse del movimento i soldi derivati dall’aver avuto accesso ai piani alti ed invece non hanno combinato niente di serio e si sono limitati a spartire il bottino tra le loro varie bande …. non che noi facessimo i buoni sammaritani perchè speravamo solo che loro crescessero a tal punto da essere un valore aggiunto in termni economici a livello di contratti televisivi e sponsor vari ma visto lo stato irreversibile delle cose esiste solo una soluzione sensata per noi: fuori dalle palle 🙂

  49. VANZANDT 17 Ottobre 2016, 16:56

    fate finta di non conoscere sintassi e grammatica come me 🙂
    samaritani 🙂

  50. deegan 17 Ottobre 2016, 18:23

    SPERIAMO CHE ALMENO IL DOPING STIA ALLA LARGA!!!!!!

    • sentenza 17 Ottobre 2016, 18:55

      Invece potrebbe essere l’unica speranza. Per il fitness sicuramente, in attesa che inventino una droga che faccia tenere in mano la palla. Ma forse esiste già, si chiama bostik…

      • boh 18 Ottobre 2016, 07:22

        Si, ma con quella crei l’effetto contrario….non la passi più, il che è peggio.

  51. il carogna 17 Ottobre 2016, 18:38

    maa, e Gavazzi non ha nulla da rispondere ? ( bicchiere mezzo pieno, risultati da leggere in maniera diversa, ecc..)
    FRANCO SMIIIIIIITH, DOVE SEI ?

  52. mamo 17 Ottobre 2016, 18:56

    E’ a Bloemfontein 😉 e allena una grande squadra mentre noi dobbiamo esser fieri che le ossa se le sia fatte da noi. E’ giusto che lui sia lì, se lo merita.

  53. Gians 17 Ottobre 2016, 19:17

    Per quanto gli inglesi mi diano fastidio quando fanno questi articoli, purtroppo stavolta hanno ragione. Visti i risultati, non ha senso che una squadra italiana partecipi alla Champions Cup, la selezione delle squadre dal Pro 12 dovrebbe essere meritocratica come per Top14 e Premiership: le prime 7 (oppure 6 e sostituirne una con la vincente della coppa l’anno precedente) e le altre in Challenge, a prescindere dalla nazionalita’.

    E, onestamente, non capisco il senso di partecipare alla terza coppa. Per me dovrebbe essere riservato alle nazioni che non hanno il posto fisso nelle coppe, per noi sono gia’ vacche grasse a mantenere i due che abbiamo ora.

  54. ginomonza 18 Ottobre 2016, 11:30

    ho trovato questo tuit :

    Lee Hardy ‏@leehardytcbs 15 ott

    @ZebreRugby @WaspsRugby credit to Zebre today, no matter how hard it got they never gave up! Great to see @carlofestuccia back at the Ricoh

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