La rivelazione del Top 14 marca cinque volte ed espugna Treviso. Worcester cade in Russia
Challenge Cup: Benetton, lezione da La Rochelle. A Monigo i francesi vincono 10-41
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Challenge Cup: la formazione del Benetton Rugby per la sfida al Gloucester
Negri, Lamaro e Halafihi in terza linea, Menoncello e Brex al centro e una panchina "pesante"
Marco Bortolami: “Giocare contro Gloucester per me sarà speciale. Siamo pronti per la partita”
A parlare è il tecnico dei veneti che in passato è stato giocatore degli inglesi
Gloucester-Benetton, il DG Pavanello:” Sono gli avanti a dover dimostrare di essere superiori”
Il dirigente dei biancoverdi ha sottolineato quale sarà la chiave del match
Benetton Rugby, Michele Lamaro: “Vogliamo attaccare Gloucester. In attacco dovremo essere cinici”
Il capitano carica i suoi in vista della semifinale di sabato contro gli inglesi
Benetton, Albornoz: “A Gloucester per cancellare la delusione dell’anno scorso e far gioire i tifosi”
Il numero 10 non è soddisfatto dal risultato con Ulster nonostante i due bonus, arrivati anche grazie a lui
Come prevedibile…
Qualcuno diceva che questa era piu facile per passare il turno !
se continuiamo così, mettono a fare la qualification anche le celtiche, innacettabili risultati
Sapevo io che era meglio giocare contro Grenoble…
Secondo Indiscrezioni i vertici della società preferirebbero essere inseriti nella qualification cup l’anno prossimo per poter gareggiare con squadre del proprio livello.
Siamo due squadre fortissimi!
Grandioso
E una squadra senz’anima (per fortuna che La Rochelle non sempre ha spinto al massimo), dovrebbero farsi tutti un esame di coscienza Dalla Diregenza ,allo Staff Tecnico per finire con i Giocatori che oltre a essere inferiori mi sono apparsi dei ‘ timbra cartellino’….
Altro che aumento dei prezzi di biglietti e abbonamenti, tra poco dovranno pagare perché la gente vada a Monigo.
Bravo,quoto,oggi c’era il deserto e partecipazione emotiva praticamente nulla…Triste…
Spero possano riprendersi, mi spiace veramente tanto… è evidente che da qualche settimana qualcosa non va nella squadra. Figure così sono un biccone moolto amaro da digerire.
Boccone*
Poi pensavo che l’unica nota positiva italiana è stata Leo Sarto che guarda caso gioca fuori dall’italia.
Peccato stia in un postaccio
Mah… una squadra che sembra già stanca, come non avesse già più un obiettivo… scarichi… Ed è ottobre!!!
Primo tempo a contatto nel punteggio, ma i soliti errori e sfortune non permettono l’aggancio… Mckinley due errori gravi, uno al piede e uno quando gioca veloce da metà campo con touche a favore a 10 mt.!!! lì svolta l’incontro per me… Sgarbi e Benvenuti volenterosi ma inefficaci… Odiete? C’era?
Tagica… si vede che ha gambe e fisico di altro livello, ma deve avere palle da giocare! La vedo sempre dura…!
soldi buttati al vento ormai discesa libera, e’ ora di farla finita questo non e’
piu’ rugby, solo una franchigia federale.
Ma come, 6n? Aspetta un paio d’anni che ripianiamo il buco in bilancio e ne apriamo una terza… 😉
Nonostante tutto chi dirige la baracca resta sempre al suo posto mah
Non l’ho vista, ma la dedica musicale che mi viene da fare è questa
Dal fermo immagine sembra Mulipola ieri sera
Sempre più sconsolato: questi il rispetto della maglia non sanno neanche cosa sia. Sinceramente non saprei neanche che possibili soluzioni suggerire: uscita dal Pro12 e ritorno al campionato nazionale; singola franchigia in Pro12; non lo so. Cerco disperatamente di trovare qualche aspetto positivo a cui aggrapparsi, ma oggi nel rugby italiano vedo solo macerie.
Gia’ meglio ritornare al campionato nazionale e destinare una buona parte degli 8 milioni ai vivai delle squadre di eccelenza (chiamiamola serie A) e agli impianti.
Che l’Eccellenza non sia così eccellentemente eccelsa, lo sappiamo. Ma perché chiamarla Serie A, dato che la Serie A c’è già? Per scimmiottare il calcio?
(Manco il Super 10 era tanto Super, se è per quello…)
Guarda che si è sempre chiamata Serie A prima dell’era pro… 😉
Grazie, @ermy…
ma che senso ha chiamare Serie A l’eccellenza, Serie B la Serie A, ecc.?
Ragazzi smettetela altrimenti la Redazione vi blocca!
🙂
Il problema è che vederla con gli amici e una cosa che ti toglie l’amaro in bocca. Santi uomini e donne che sooportano anche il mio latrare alla luna.
Come ha detto giustamente @tony è una squadra che, a parte alcuni elementi, timbra il cartellino. La seconda meta di Atonio ne è un esempio lampante, se il capitano placca stendendo la manina su un omone da un quintale e mezzo siamo al minirugby o all’indolenza, fate voi.
Sostegni che sono come gli accelerati del dopoguerra: sempre in ritardo o che non arrivano. Chi prende un buco è seguito dall’ammirazione dei compagni, solo che con questa non eviti le mani dei grillotalpa o non offri la possibilità dell’offload.
A ciò si aggiunge una schizofrenia per cui a cose buone vedi succedersi della cagate inenarrabili. Squadra da portare non dal mental coach ma dallo psicologo, direttamente.
Infine diciamo che se ci comportiamo da pellegrini poi è giusto che l’omino vestito di giallo ci tratti da pellegrini e, quindi, non ci assegni una mischia per un avanti e da lì inizi l’azione della prima di Atonio, o che in due azioni in fotocopia in maul avanzante e fatta cadere a uno dia punizione e all’altro dia meta tecnica.
Va ben dai un’altra stagione nel Getsemani…
Vista dalla tribuna oggi è stata la festa degli in-avanti non fischiati. Sembra quasi che ultimamente gli arbitri abbiano optato per una filosofia assai permissiva in materia, se non proprio ridicola. L’arbitro doveva anche dare un giallo ai francesi per quei falli sistematici sulla maul avanzante dei trevigiani. Oppure, appunto, la meta tecnica. Ciò non scusa la prova del Benetton, naturalmente.
Condivido la premessa ma oggi non posso non condividere anche la severità del giudizio.
In ogni caso: alla prossima, Mauro.
Ciao mamo, i grandi amori sono sempre molto esigenti e la depressione è sempre dietro l’angolo…
La Rochelle è seconda nel Top 14 e si è presentata a Treviso con una squadra di tutto rispetto e con intenzioni serie. Treviso sembra una squadra sfiduciata e impaurita. Sono bastate due scoppole dopo un promettente inizio di stagione perché i giocatori ricominciassero ad essere zavorrati da quelle riserve mentali che ti spingono a fare le cose a metà: difesa lenta e scoordinata, riposizionamenti ritardati, paura nel gestire il possesso dell’ovale, ecc.ecc., mentre le squadre avversarie di questo livello non ti lasciano nemmeno respirare grazie più all’organizzazione e alla dinamicità che all’ardore agonistico. Con questo handicap tattico di partenza è difficile anche per i singoli combinare qualcosa di buono.
@Zamax scusa non c’ entra nulla, ma non eri per caso uno degli autori del bel sito rightrugby.it ?
Diciamo collaboratore da Treviso.
Non dimentichiamo che La Rochelle è ai vertici del T14. E Treviso è al vertice opposto nel Pro12
La cosa sconsolante è che si vedono dei passi indietro rispetto alle prime uscite.
Certo che Giazzon, Tebaldi, Odiete…
A questo punto inutile commentare, non resta che rassegnarsi e lasciar fare al coach…
Vedremo a fine stagione se qualcosa cambierà e se sarà stato possibile mettere in pratica un po’ di meritocrazia…
io capisco tutto, ma i coglioni non li vogliono mettere???
Indisponenti, statali (alla Gianni). Avessero dato tutto è capitolato gli ultimi 10/20/30 min. Invece mi hanno dato la sensazione di giocatori senza coglioni.
E qui dovrebbe essere lo staff e la dirigenza a farsi sentire.
E anche i tifosi non è che siamo stati da meno, a noi basta brontolare con l’arbitro (ed un utente di onrugby lo fa fino al voltastomaco). Certo se la lungimiranza della società invece di invogliaci, aumenta il prezzo del biglietto… bravi continuate così, che tra qualche partita ci ritroviamo in 500 persone.
Per me.
Nel primo tempo Benetton ha difeso molto bene e in attacco, almeno in quattro o cinque occasioni, é stata dinamica: 3/4 schierati in profondità e in un’occasione un abbozzo di seconda linea d’attacco. La mischia in chiusa ha retto bene in tuoche, a parte uno straccietto di Iazzon, ha fatto il suo.
Poi, nel secondo, il patatrac.
Subita la meta, sono ricomparsi i fantasmi: 3/4 in attacco piatti al punto di sembrare fossero schierati in touche, gioco a dir poco banale: bum, Tito cazzeggia e poi di nuovo bum, ricazzeggia, bum: guadagnati 0 metri (se non persino persi almeno 10).
Difesa.
Qui irriterò qualcuno ma non si può più dare colpe a Marius perché non é colpa sua se i suoi atleti non placcano.
Immagino che fra di noi in tanti abbiano giocato, chi ad alti livelli e chi, come me, mediocremente, a livelli medio bassi ma in ogni caso sappiamo perfettamente come si fa a far finta di placcare: passettino laterale per togliersi dalla direzione dell’attaco: che sfiga ma ga ciavá !
Questo mi ha “ferito” perché a parte Bau, che ha dato una ripassata impressionante a un loro centro, nessuno ha avuto quel tantin di rabbia del “go perso, cazzo, ma te lasso un segno, cazzo”. Nessuno ha reagito con quel sano livore di chi é incazzato come una vipera per la batosta che sta subendo.
Ecco, questo é quello che é mancato.
Con ció concludo sicuro che domani sará sicuramente meglio di oggi è col cazzo che mi perdo la prossima in casa: ottimista.
Buona domenica a tutti.
Diciamo che nel primo tempo più che difendere bene Treviso è riuscita ad avere più possesso dei francesi, i quali sembra che si siano limitati intenzionalmente a fare l’essenziale e a imbrigliare i trevigiani nei loro stessi errori: tre volte i trevigiani sono arrivati laboriosamente ad un passo dalla meta, ma hanno portato a casa la miseria di tre punti. Comunque un Benetton abbastanza positivo ma terribilmente incapace di concretizzare; che però alla prima accelerazione francese nel secondo tempo è crollato.
Si mamo è proprio questo il problema, sembra non gliene frega niente del risultato.
Su Tito mi devo ricredere pensavo fosse migliore, oltre a fare il vigile, faceva perdere il tempo agli avanti. Gli passava la palla quando si erano fermati. Irritante. Bronzini 10 volte meglio.
Tito, rispetto alle prime apparizioni di quest’anno, ieri sembrava volesse a tutti i costi ricordarci chi era stato. Mi ero illuso anch’io che in uk si fosse velocizzato e che gli avessero persino tagliato quel piedino capace di calcetti irritanti (ne ha fatti 3: il primo senza né arte né parte e gli altri due da vergognarsi).
Non voglio essere cattivo, perché per indole rispetto chi in campo ci va (e non é colpa sua se qualcuno ce lo manda) ma allenandosi con Gori, altro genio di lentezza e calci alla cazzo, non ci sarà scampo.
Bronzini 10 volte meglio di Tito…..e di Ugo.
Già da tempo, mi ripeto, in tribuna alcuni giovani appassionati, non vecchi nostalgici rompicoglioni, lamentavano una certa supponenza e scortesia da parte di alcuni giocatori avvicinati per foto o altro in piazza… I ragazzi,tra loro, continuavano dicendo : ma chi si credono di essere? E poi fanno queste figure di mxxxx
Ecco, credo che questa sia una fotografia appropriata dello stato delle cose : si credono professionisti affermati e invece non lo sono, non hanno fame di scalare le posizioni… ecco perchè Munari metteva in quarantena i giovani per quasi un anno…
Altro dato interessante : ieri sole e caldo estivo spettatori 1.900, con la prima pioggia o nebbia???
Si trasferisce il pro 12 alla Ghirada???
Cosí fosse….. intanto un bel sciafon nei denti ……mentre quei plotoni di gnocca (mai vista tanta al Monigo) li attendono col tacco 12 al terzo tempo….invano….perché i giovani eroi son drio a sugar le doccie e netar i cessi.
Lo so, non si fa piú. Funzionava, però e fuori non c’era nemmeno l’ombra di una F… 😉
Mah, piatti o profondi se parti da fermo dopo che il mm ha fatto il vigile 10 secondi dietro ogni ruck….. fai poca strada…
Sono stato a vedere la partita, ho portato anche mio papà, che non era mai stato a monigo.. Mi vergogno per lo spettacolo indecente offerto. Ora vorrei arrivare a qualche considerazione sulla partita. Sono un discreto atleta, diciamo che faccio sport da molti anni con buoni risultati e me ne intendo abbastanza, ecco secondo me ieri in campo per la Benetton c’erano veramente pochi atleti in condizioni atletiche decenti, specialmente nelle seconde linee.. E da un professionista non lo posso tollerare. Ancora molto prima di metà tempo i nostri stavano già pesanti, mentre quelli di la Rochelle giocavano con ampio margine. Mi dispiace, ma ripeto, pagare per vedere professionisti camminare costantemente in campo, non lo tollero. Capisco che possa non esserci la qualità nelle mani, o la precisione al piede, ma almeno correre, quello lo sanno fare tutti con il giusto allenamento.
Seconda riflessione: Tebaldi non sono sicuro che starebbe a suo agio neanche in eccellenza, lentezza imbarazzante, passaggi osceni. Al piede, meglio lasciar calciare un pilone quasi quasi
Terzo: dopo le convocazioni c’era qualcuno che lodava giazzon per le touches, ma era serio?! Anche ieri ho visto certe pizze allucinanti.
Come ho già scritto altre volte, questa storia delle condizioni atletiche insufficienti non mi convince molto. Forse può spiegare qualcosa ma non tutto. In primo luogo mi sembrerebbe bizzarro che dopo sei-sette anni di Celtic la società non si fosse ancora adeguata agli standard delle altre squadre. In secondo luogo per verificarle con qualche certezza bisognerebbe vederle all’opera in un contesto di gara individuale, mentre in un contesto di sport di squadra – e il rugby è uno sport sommamente di squadra – la cosa è molto più difficile. La resa fisico-atletica in un match deriva dall’ottimizzazione degli sforzi individuali a livello collettivo, e non dalla somma degli stessi. E’ chiaro che quando, per mancanza di organizzazione, abbondano i tempi morti e gli automatismi non scattano, l’energia spesa si disperda senza profitto, e i giocatori corrano a vuoto o siano sempre in ritardo dando l’impressione di essere stanchi o poco motivati. E poi risulta sempre difficile placcare quando ti trovi davanti gente che arriva sistematicamente in velocità, e con più di un’opzione grazie al più pronto e ordinato schieramento della propria linea rispetto alla tua.
Si però… questo dice Sarto rispetto alla sua esperienza all’estero, e lo dissero tutti, Masi, Campagnaro, etc,etc…:
“All’inizio è stata dura, ho dovuto lavorare tanto per inserirmi perché ero un po’ indietro ma la fiducia dei compagni e del coach mi ha aiutato tantissimo.” Sarto si è inserito subito bene nei nuovi meccanismi di coach Townsend e, secondo lui, il lavoro fatto sotto il profilo della preparazione atletica è molto importante anche per questo: “Lavoriamo molto sotto l’aspetto del fitness, corriamo molto durante la settimana ma gestiamo bene anche il recupero, quindi forse anche questo mi ha permesso di migliorarmi.”
E allora : perchè questo non accadeva alle Zebre? O a Treviso con Campagnaro???
Non ho negato del tutto quest’aspetto. Soltanto non credo che abbia un’influenza così decisiva.
Motivazione, allenamenti,stipendi….
Quando c’era Smith che voleva mettere la sua in tutto, anche nella preparazione, c’erano più di qualcuno che si lamentava del troppo allenamento e che arrivavano in partita stanchi. Ma almeno allora andare allo stadio era un divertimento a prescindere se vinvcevano o perdevano.
Ora è uno strazio.
Solo vederli andare ad all’inearsi in touche più lentamente di un bradipo, mi fa venire i capelli bianchi.
Cazzo stai perdendo e giochi come se stessi vincendo. Mi chiedo: ma a loro interessa vincere o no? Perchè io capisco che dalla tribuna con la birra in mano è tutto più semplice, ma vedere giocatori con la maglia della “mia” squadra farsi prendere a sberle senza reagire, mi fa incazzare.
E credetemi che uscire dal monigo incazzati, affranti e sconsolati, è una dimostrazione che a noi tifosi teniamo ancora a quella squadra.
Eppure non riesco a far mia la convinzione di molti : i giocatori non ci mettono le palle.
Mi pare quasi ridicolo pensarlo.
Vergognose, poi, certe offese, per giunta vigliacche, viste l’anonimato.
“Andare molli” nel rugby garantisce solo infortuni e tranvate sui denti.
Non difendo a priori i giocatori, assolutamente no, ma qui sul forum in molti dichiarano di giocare e/o aver giocato : da vero siete così convinti di aver ragione nell’essere drastici e taglienti nei confronti di vostri “colleghi” ?
Personalmente, ritengo che non sia una questione di palle, ma di evidenti limiti tecnici e fisico-atletici che, sommati, finiscono per incidere pesantemente sulla resistenza psicologica dei giocatori.
Buongiorno Gianni,
ieri sei mancato.
D’accordo. Premesso che le squadre francesi giocano diversamente dalle celtiche, io credo che comunque il lavoro svolto in questi mesi ci sia, ma non stia emergendo pienamente per la mancanza di fiducia e di risultati.
Ci vorrà parecchio tempo purtroppo per vedere la squadra giorcare al suo top. Quello che però inquieta è che le imbarcate di un paio d’anni fa stanno ripetendosi e questo dovrebbe essere evitato. Forse il calendario non ci ha aiutato, e comunque i limiti e gli infortuni ci sono.
L’uso di Tebaldi è in preparazione alla mancanza di titolari in partenza per le nazionali. Purtroppo le opzioni 9/10 se non arriva Banks si riducono al lumicino durante questi periodi. Certamente Tebaldi non è una prima scelta, auguriamoci che giocando riprenda confidenza perché se non gioca lui… quando partono i titolari, non ci restano che i PP o i ragazzini. E’ un altro anno di sofferenza. E’ presto però per un bilancio, deve cambiare la musica. Almeno in teoria c’è la possibilità.
Animo Ragazzi