Benetton, Crowley: inaccettabile la prestazione del primo tempo

L’head coach dei Leoni non si nasconde. “Qualcuno sarà imbarazzato guardandosi allo specchio”

COMMENTI DEI LETTORI
  1. berton gianni 8 Ottobre 2016, 09:39

    Fin troppo galantuomo, il buon Giubba Rossa.
    Ora, prego il buon Gesu’ di rendere totalmente afono e con forte raucedine, il…qualunquista QualaZatta…
    E, qualora così non fosse, gradirei mi spiegasse la riconferma di Mario Oca a coach della difesa…

    • Dodge 8 Ottobre 2016, 10:50

      Amo l’atteggiamento e il processo di analisi di questo Coach. Confido sia la medicina amara che ci serve.
      Non la pozione magica, ma la medicina. Fin che c’è Giubba c’é speranza.

  2. VxCanisMajoris 8 Ottobre 2016, 10:17

    Piu penso alla partita piu mi fa incaz…..boh….

  3. tony 8 Ottobre 2016, 10:31

    Quello che mi preoccupa è l’atteggiamento mentale di parecchi giocatori, da quello nascono la maggioranza dei problemi….. non so più che dire.

  4. michelangelo 8 Ottobre 2016, 10:33

    certo che definire i giocatori XXXXXX XXXXXX ecc ecc da l’idea di che livello ha raggiunto questo forum.
    La squadra ha giocato male ? SI
    Qualche giocatore non è del livello ? SI

    ma da qui ad usare certi aggettivi ce ne passa , soprattutto quando vedi che abbiamo avuto più possesso palla di loro e che per ogni partita ne escono 3 -4 per infortunio.
    Consiglio a quelli che non aspettano altro che le nostre squadre perdano (prendendo più punti possibile) per poi scrivere certi commenti di cambiare sport (ce ne sono tanti) .
    Di certi tifosi il rugby italico non ha bisogno .

    • Redazione 8 Ottobre 2016, 11:19

      @michelangelo ci siamo permessi di cancellare le parole dei commenti che ha riportato (non ci sembra il caso di ripeterle) ma siamo perfettamente d’accordo con lei (!!), tanto è vero che abbiamo censurato e richiamato immeditamente l’autore del commento.
      Purttroppo, e la cosa non è un problema solo di questo sito, ci sono alcune persone che sfogano le proprie frustrazioni digitando su una tastiera.
      La Redazione

      • michelangelo 8 Ottobre 2016, 11:36

        avete fatto benissimo cancellarli in quanto sono aggettivi altamente irrispettosi verso giocatori – atleti che potranno anche essere non all’ altezza ma che comunque fanno il loro lavoro molto seriamente .

      • giobart 10 Ottobre 2016, 14:37

        Brava redazione, e forza Leoni!

    • malpensante 8 Ottobre 2016, 11:40

      L’educazione precede il rugby e il ciapanò ma la sostanza è quella di un allenatore educatissimo e molto british che dice “qualcuno guardandosi allo specchio sarà imbarazzato”. Il rugby nostrano non ha bisogno di insulti ma nemmeno di vergini con gli occhiali tendresse e lenti di prosciutto. Questo sito raccoglierà anche qualche frustrato, ma si può essere frustrati in tanti modi sia che si sbraiti sia che si smieli con letizia e levità l’alveare salvo scoprire che la marca è pozzi&ginori. Al cuor non si comanda, e ognuno è libero di mettere nel tea quel che preferisce, figurarsi se mi possano infastidire i ben pensanti. I velinari, ecco: quelli un minimo. Ma non è questo il caso. Alè Viadana e spero in una figura migliore dello zoo. Tanti buoni sentimenti a tutti.

      • Hrothepert 8 Ottobre 2016, 11:46

        mal, mia nonna nel tè ci metteva il burro e poi ci inzuppava la polenta e a me pareva già strano questo, non voglio nemmeno pensare a ciò cui alludi te!!! 😀

      • atos 8 Ottobre 2016, 13:28

        E l’educazione non è star composti a tavola con i gomiti stretti, o non solo, ma passa atraverso quello che è”il rispetto” verso se se stessi e soprattutto gli altri, KC nel suo commentare “british” mi piace molto e poi le sue incazzature le porterà in privato e in spogliatoio.Modello quello “british” a cui mi sono sempre ispirato nei lunghi anni in cui ho allenato e per questo sono stato spesso “perculato” da colleghi che si isipravano al modello”padre padrone”, hai ragione a dire che il nostro rugby nn ha bisogno di insulti ma di maggiore professionalità.
        Che la mielaia che ci fanno credere con il mantra dell’alto livello nasconda prodotti da bagno lo abbiamo scoperto da tempo e se qualcuno si incazza commentando da esterno ne ha molte di ragioni e chi ironizza ha perso verginità da mo’, poi si puo anche dire che con chi va a the e biscottini al party della regina si combina poco in uno sport di combattimento come il rugby, un po di spirito da scaricatori di porto, ben incalanati nelle regole si ottiene qualche risultato 🙂
        Speriamo che oggi le Zebre raddrizzino un pelo la barca che fa acqua da tutte le parti, in merito a Viadana vista sabato scorso a Padova merita davvero, gran bella squadra, gioco relativamente semplice, gran difesa e ottimi elementi, mi ha impressionato davvero l’estremo.

    • mauro 8 Ottobre 2016, 13:56

      io ho dato degli indegni di indossare i colori della Benetton a chi è andato in campo ieri. Ho ricordato che quella maglia è la maglia di Ivan e merita rispetto.
      Seguo e sono tifoso della Benetton da 40 anni, forse il rugby italico non ha bisogno di me, ma sicuramente i malati non hanno bisogno dei medici pietosi.
      Mi sembra, poi, che le parole di Crowley non dicano molto di diverso.

      • atos 8 Ottobre 2016, 14:17

        Scusa se ti do del tu, hai mille ragioni per essere “arrabbiato” ( modalità polical correctly), ieri sera con amici si commentava questo ” ma possibile che professionisti diano cosi scarsa prova di sé” metterci un po di passione e di voglia che pareva completamente persa ? E in aggiunta.. se avessero solo un po dello spirito di un ragazzo del club di infima categoria ove mi sono rintatanato a dare buoni consigli e passare il tempo che domenica scorsa gioca, lunedi parte va in germania a fare un lavoro impegantivo torna venerdi pomeriggio viene ad allenarsi e domenica in campo a prender pigantte, magari che nel nostro alto livello ci fossero ancora passini di sto genere !!!!!!

      • mamo 8 Ottobre 2016, 15:08

        Ciao Mauro,
        non ho nulla da obbiettare su quello che hai scritto e mi aggancio al tuo post giusto per far finta di essere al Monigo nel post partita.
        Ho lasciato passare ore e ore prima di condividere le mie sensazioni.
        Per me:
        – Marius, questa volta, non c’entra un cazzo.
        Rivediamo la partita della mediana (ti prego Bangkok, credimi che quanto dirò non è dettata dalla pur innata partigianeria).
        Ori e Allan avranno tutte le loro virtù di certo, entrambi, non saranno mai ricordati per la loro indole difensiva. NON PLACCANO.
        Nel rugby d’oggi, quantomeno l’apertura deve essere un ottimo difensore e Allan non lo è per niente, ma proprio 0. Non da ieri.
        Se dev’essere considerato un giocatore di livello allora dico che Marcato, bistrattato per quello che non riusciva a fare in difesa, ha tanto ma tanto più talento di lui.
        Se la mediana non placca il 15 deve alterare la sua posizione, avanzare dietro i due, a protezione della zona, e lasciata la profondità perde il 30% del suo potenziale difensivo.
        Non sempre, non in tutte le situazioni di gioco, le terze riescono a proteggere o supplire.
        Non do la colpa ne a Gori ne ad Allan, non gli tiro addosso nessuna croce, dico solo che, a mio parere, non sono giocatori di livello, tutto qui e nessuno, dico nessuno, può essere giudicato male solo perché non è dotato di quelle caratteristiche oggi necessarie.
        Rispetto entrambi, li ammiro per quanto cercano di dare e son certo che danno il loro massimo, solo che quel massimo non è sufficiente.
        Non vado oltre nel giudizio, soprattutto di Gori che ha poco da meravigliarsi (tutti ce ne siamo accorti) se viene spostato al largo per lasciare posto a Tito.
        Sono perfettamente conscio di essere un emerito Nessuno e di non essere in grado di insegnare nulla nemmeno a un ragazzino della u.16, ma mi tengo il diritto di essere un appassionato che, come tale, è legittimato a dire le sue stronzate.
        Ci vediamo sabato.

        • mauro 8 Ottobre 2016, 16:31

          Mamo, credo che le analisi tecniche oggi non abbiano molto senso. Provo, comunque, a seguirti nel tuo dialogo da terzo tempo, nel quale cerco di essere più serio che in gradinata. Forse metti in luce un nuovo problema: dopo la scorsa stagione nella quale molte magagne erano attribuite alla mancanza di un’apertura, oggi che l’apertura (le aperture, addirittura) c’è il re è nudo! Ci accorgiamo, infatti, che i mediani di mischia sono meno che mediocri. Gori si è seduto sui pochi traguardi raggiunti, in primis la maglia azzurra senza concorrenza; Tebaldi, cosa vuoi che ti dica per non sembrare un disco rotto, se aprisse un’osteria, tra cicchetti e spritz, forse troverebbe la pace interiore. Ieri l’unica cosa buona che gli ho visto fare è stato un calcio dal box che aveva la giusta misura per essere recuperato dai compagni, cosa che poi si è realizzata, non come il signor Ugo che le tira per aria come i fuochi artificiali: un po’ qua un po’ là, un po’ alti un po’ bassi. Rimane Bronzini che forse ci sembra meglio di quello che è a causa del livello infimo degli altri due, ma ha 1000 e una ragioni a partire dal fatto di essere un rookie. Quanto potesse essere utile Avo, ce ne accorgeremo sempre più nel corso della stagione. Non averlo è una delle tante nefandezze che attribuisco a Goosen, visto che era il direttore di sé stesso e che c’entra e come se c’entra…

  5. mattedoardo67 8 Ottobre 2016, 10:50

    Forse inizio a capire perché OS, questa stagione vorrà vedersi anche le partite di eccellenza. Forse si è già reso conto che purtroppo il gap tra le due franchigie e le migliori eccellenti si è notevolmente ridotto. Speriamo che lo sia soprattutto perché si sia alzato il livello delle seconde

  6. nikmason 8 Ottobre 2016, 10:58

    Grande KC, sei un AB, hai allenato una nazionale e di certo sai cosa fare. Non hai un compito facile però avanti, dai!!!!

  7. pier58 8 Ottobre 2016, 11:38

    Tutto il mio appoggio (per quel che serve) al coach KC. Ora falli lavorare, lavorare e lavorare; sul fisico, sui passaggi, sulla corsa, su tutto fino a farli “morire” sul campo e anche fuori. Ragazzi siete dei professionisti e dai fuori gli attributi che avete dimostrato in altre occasioni, fuori la voglia e la grinta di appartenere ad una squadra di rugby che ha fatto la storia di questo sport in Italia. Dai, alziamo la testa, riappropriamoci della fiducia che serve. Forza Leoni e forza KC.

  8. 100DROP 8 Ottobre 2016, 12:09

    Questo coach è veramente la nostra ultima speranza. Non so cosa riuscirà a fare e se questa stagione sarà sufficiente per vedere i risultati del suo lavoro. Sono speranzoso anche perché non posso fare altro… Vorrei, però, vedere da subito nella squadra almeno la determinazione e un po’ di “ferocia” agonistica che non ho visto ieri sera. Dopo la prima meta (4° minuto…) e per come è stata realizzata, ho avuto la sensazione che la squadra inconsciamente si fosse arresa all’ineluttabiltà degli eventi e hanno continuato a giocare per “onor di firma”. E la “ferocia” non si allena e non si insegna: o ce l’hai o non ce l’hai! E questo è ciò che mi preoccupa maggiormente per il più o meno prossimo futuro. Comunque: SEMPRE FORZA LEONI!

  9. balin 8 Ottobre 2016, 13:17

    Il coach sta cominciando a capire la mentalità italica, la nostra capacità di sguazzare nel fango e trovare scuse o minime soddisfazioni, spero che ne tragga la grinta necessaria per combatterla. Auguri.
    Riguardo all’ultima meta, era chiaro che si stava andando in quella direzione, tre minuti di sofferenza ulteriore utili solo a convalidare l’incapacità di trovare spazi in attacco, in quei casi è molto meglio metterla in out ed evitare una punizione peggiore di quella che già ci è stata inflitta.

  10. tifoso ignorante 8 Ottobre 2016, 14:12

    Purtroppo temo che la situazione attuale della rosa impedisca a KC di attuare quello che attendo in grazia da quando è arrivato: meritocrazia.
    Chi non ha il giusto atteggiamento sta fuori. Chi dimostra di non essere all’altezza sta fuori. Alla fine ne resteranno in pochi, forse i migliori, forse i meno peggio, ma a fine anno chi non è all’altezza di vivere di questo sport torni a giocare tra i semiprofessionisti, e diamo la possibilità ad altri giovani di provarci.

    • atos 8 Ottobre 2016, 14:21

      Con quelli che restano secondo quello che dici farebbeto fatica far ‘na squadra da torneo seven 🙂

  11. il carogna 8 Ottobre 2016, 14:25

    KC and the sunshine band

  12. Rabbidaniel 8 Ottobre 2016, 14:39

    Viva i sposi!

  13. edopardo 8 Ottobre 2016, 14:47

    Un paragone in stile militare: il rugby moderno e vincente = forze speciali ben preparate sia psicologicamente che fisicamente a tutto.
    Il rugby degli altri = soldati normali se non di leva.
    Questo si vede.

  14. Zamax 8 Ottobre 2016, 15:00

    Alla fine del primo tempo ho smesso di guardare e mi son messo a leggere un libro. Poi mi son fatto forza e ho guardato l’ultimo quarto d’ora. Ora, a mente fredda, smaltito lo sconforto, direi che la differenza con le primissime partite della stagione riguarda soprattutto la difesa. L’avevamo vista (abbastanza) compatta, avanzante, dinamica, dopo due anni di atteggiamenti passivi. Ora sembra entrata in squadra la paura, la sfiducia. E la squadra sembra giocare con riserve mentali. E perciò fa le cose a metà, non fa né questo né quello: il modo migliore per creare buchi nella linea difensiva.

  15. rd973 8 Ottobre 2016, 15:36

    Quello ce mi chiedo guardando partite come quella di ieri (ma in generale tutte quelle delle italiane) è la abissale differenza di atteggiamento e linguaggio del corpo tra noi e le altre squadre. Basta guardarli e capisci subito che gli “italiani” sono fiacchi, molli, sembrano intimoriti, con la palla in mano sono terrorizzati, hanno paura di sbagliare e cercano il compagno di squadra a cui rifilare la patata bollente.Se uno riesce a fare un buco i compagni di squadra sembrano sempre colti di sorpresa e un pò offesi da tanta arroganza. Gli avversari invece sembrano indemoniati, cercano la linea del vantaggio come se ci fosse in gioco la loro stessa vita, cercano di rompere il placcaggio come se quella fosse la loro ultima azione della carriera. Seguono il compagno con la palla come un branco di cani da caccia e appena quello la butta per aria in qualsiasi direzione li vedi che ci avventano con la bava alla bocca. Non parliamo poi della differenza nelle skills fondamentali, anche se quella penso sia più che altro dovuto al timore di cui sopra.

    Possibile che a questo livello ci sia questa differenza di atteggiamento??

  16. carpediem 8 Ottobre 2016, 15:39

    my dear red jaket
    nel derby del trifoglio, qualche minuto fa, Zebo ha salvato una meta fatta con un placcaggio da manuale.
    fallo vedere a Mario e poi , come un mantra, a memoria per tutti-magazziniere compreso

  17. F.A.L 8 Ottobre 2016, 15:43

    https://youtu.be/eYTXDVOvM6k

    Secondo me il buon GiubbaRossa nel primo allenamento settimanale non sarà così “British” coi fioi.

  18. gattonero 8 Ottobre 2016, 16:58

    la foto dice tutto… pover’uomo…

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