La decisione è stata annunciata dalla FIR con un comunicato sul suo sito. A pesare le scelte di Governo, CONI e il caso Olimpiadi
Ufficiale: l’Italia si ritira dalla corsa al Mondiale del 2023
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Sic transit gloria mundi.
Memento homo, quia pulvis es et in pulverem reverteris
🙂
Questa me la sarei aspettata dal tuo avversario guelfo alle elezioni di OR. 🙂
Ars gratia artis.
e dopo le olimpiadi la finiamo anche con quest altra manfrina
Abbiamo scampato un figura di palta a livello mondiale!
Non sappiamo trovare una tv che trasmette le partite Delle nostre squadre e vogliamo organizzare un mondiale…..
Beh, per il Mondiale la tv ci sarebbe stata di sicuro…
Se non sei convinto delle potenzialità del ns Paese, soprattutto nell’organizzare un mondiale, perché non vai a vivere a Montecarlo, Lussemburgo o Andorra?
Le TV non sono attratte dal rugby italiano al momento, eccetto la Pro12, mi dici che prodotto offri se l’eccellenza a confronto con la Celtic sembra un altro sport.
Piu’ che altro il problema e’ legato agli appassionati di rugby che ci sono in Italia.
In Italia ci sono pochi appassionati perché la visibilità del rugby è quasi uguale a zero!!
Qui pochi che si avvicinano al rugby poi non lo lasciano più
Finite le Olimpiadi, finito anche il Mondiale, era ovvio. L’unica carta che l’Italia si giocava era questo tandem.
Era questo il punto. Abbinare due eventi per risparmiare. Ormai lo fanno un po tutti, da londra al giappone ma anche il brasile.
Scelta giusta una volta caduta la candidatura alle olimpiadi.
Anche io la penso come molti che in italia ci sia il “magna magna” che blocca il paese. Ma non è vero che non ne sarremo capaci.
Potremmo organizzare senza dubbio un evento come i mondiali, il problema è volerlo.
Concordo
@Rabbi hai raguone. Anche se ci speravo che almeno questa andasse in porto.
Sì, ma non puoi candidarti (con buone possibilità) ad organizzare un Mondiale di Rugby basandoti sul tandem della candidatura (con poche possibilità) alle Olimpiadi! Perdi i Giochi, che fai? Vai in bancarotta? O il Mondiale è sostenibile da sé, o devi lasciar perdere.
Io dubito che Roma, se fosse rimasta in corsa, avrebbe ottenuto i giochi, per molti fattori tutt’altro che di secondo piano. Detto questo, se perdi i giochi perdi anche i Mondiali, com’è di fatto avvenuto, perché per l’Italia era l’unico modo sostenibile per realizzarli e secondo me la scelta era corretta.
Al Giappone e’ andata bene.
l’unica cosa era unirsi alla candidatura dei francesi (sempre che ci volessero trai piedi) ospitando un girone e un quarto di finale…
Per il quarto di finale la vedo difficile. Ma la proposta gliela si potrebbe fare proprio ora: appoggio in cambio di alcune partite di un girone a Genova o Torino.
Genova, please
va bene concesso 😉 almeno sino a che i gobbi non lasciano entrare il rugby nel loro stadio, che è molto meglio dell’olimpico
fra l’altro, vista l’altra sera la maglia della juve che copia quella delle zebre di qualche anno fa .. coraggiosi
non escluderei sia stato gia’ fatto. a sto giro siamo con la Francia alla prossima potrebbe essere al contrario.
Se i francesi avranno le Olimpiadi del 2024 ci faranno marameo.
se avranno le olimpiadi posson ringraziare la rinuncia di Roma e se il rugby contasse qualcosa al CONi si potrebbe anche appoggiare Parigi e chiedere qualcosa in cambio
tipo una risata in faccia? 🙁
…fancu..e noi qui a farci seghe mentali … 🙂
Altra medaglia per Gavazzi!
Perche scusa? Argomenta il perche cosi magari ti rendi di quello che hai scritto
In realtà è un’occasione persa anche per lui, di inserirsi nel magna magna ovviamente.
C.V.D.
L’importante è avere il rispetto politico.
Grazie ai tuoi amici !
Io non ho amici dal ’56
Altra manciata di promesse elettorali bruciata a 11 giorni dalle elezioni. Povere Romane che tanto avevano investito in questa rielezione.
Dai, aspettiamo domani i dati di bilancio per verificare che la perdita sia quella comunicata di 1,2 milioni…..
gomblodddooooooooooooooo
@cracco non vorrei sbagloarmi, ma Primavera e Lazio mi sembra che appoggiassero Innocenti….
Non vedo perché generalizzare.
Non lo posso sapere ma le romane interessate a franchigie ed eventi internazionali sononquelle che hanno i campi di proprietà
http://www.onrugby.it/2016/08/12/rugby-world-cup-2023-gli-stadi-della-candidatura-italiana/
Non mi risulta che Flaminio ed Olimpico siano di proprietà di qualche squadra.
Gli unici di proprietà sono Genova e Udine, ma di squadre calcistiche.
http://www.repubblica.it/sport/rugby/2016/07/22/news/rugby_a_settembre_le_elezioni_della_fir_innocenti-dominguez_per_il_rilancio_del_movimento_italiano-144649638/
Primavera di sicuro appoggiava Innocenti e Lusi è anche presidente del comitato regionale.
Lusi intendevo consigliere, non presidente. Scusate.
Corretto. Pur nella sintesi, provavo a trasferire un concetto piu ampio. La candidatura (irrealizzabile) aveva il compito di dare argomentazioni alla rielezione. In campagna Gavazzi ha comperato anche a Roma promettendo l’irrealizzabile. Con evento come mondiali tutto l’indotto ha vantaggi. Se hai tuo campo qualcuno ne avrà bisogno… ecc. ad ogni modo la candidatura a roma 2023 ha raggiunto il suo unico scopo.
Macché.
Se pensi che Gavazzi sia stato rieletto perche’ era in corso la candidatura ai Mondiali di rugby, devi vivere in un altro pianeta.
E’ una delle carte giocate e messe sul tavolo con Capitolina e Fiamme, insieme al sogno della terza celtica romana. Certo non è il solo motivo della risicata rielezione. Tranquillo, viviamo sullo stesso pianeta.
Secondo te questa “carta” gli ha “fruttato” piu’ o meno dello 0,1% ?
e cosi’ fini’ il piano di risanamento,i piccioli promessi in caso di mondiale non arriveranno,non si potra’ giocare sul fatto che siamo in rosso si ma c’e’ il mondiale li recupereremo,piano piuttosto fragile sfumato all istante,ora rimane il buco,elettori a bocca asciutta,partite al buio in attesa ti contratti pluriennali?,non resta che la delusione dell’occasione perduta e la consapevolezza delle grandi potenzialita’..
Amen!
Una volta tanto si è fatta la cosa giusta al momento giusto.
Spiace, anche se ho sempre pensato ad una boutade da spaccone di provincia più che ad un reale intento. Ma in questo momento non abbiamo proprio bisogno di ulteriori brutte figure a livello di rugby internazionale.
Verrà il momento, spero, che si potrà fare perchè non usciremo dopo due partite, perchè i nostri figli giocheranno un rugby stellare e potremo competere con i migliori, non come gli inglesi che sono usciti al primo turno 😉
Veramente, quanto ad organizzare eventi sportivi non siamo malaccio (vd Italia 90)… certo, c’è da pagare l’obolo tangentizio qua e là.
italia90…appunto…ti farei notare che per coprire gli extracosti paghiamo ancora tasse 26 anni dopo
Se vai a controllare le scuse usate per mantenere le tasse a certi livelli, allora stiamo ancora pagando i costi della guerra di Crimea del 1853-56.
Come qualcuno ha scritto giá, potenzialmente noi italiani saremmo bravissimi a organizzare Olimpiadi, Mondiali, convention internazionali, festival e sagre… Purtroppo, pero’, c’e’ questa innata abitudine a far lievitare i costi, a gonfiare i guadagni, a far partecipare alla mangiatoia anche quelli che devono mettere i timbri… Si’, verrá il momento in cui cui organizzeremo delle bellissime Olimpiadi a Roma, come quelle che abbiamo gia’ organizzato nel ’60…e dei bellissimi Mondiali di rugby, non come quelli di calcio del’90, però, che stiamo ancora pagando… Abbiamo tutto il tempo di organizzarci per bene e senza dare adito a procedure d’urgenza e leggi speciali per evitare regole e controlli, e di fare innamorare veramente gli Italiani di questo sport, per farli accorrere allo stadio…
caro Sergio, certi eventi avrei piacere di condividerli con alcuni amici che attualmente possono ancora sedersi in gradinata a Monigo senza pisciarsi addosso…
non so in che condizioni arriveranno al 2023 ma tanto oltre non me li vedo… 😀
se poi dovremmo attendere il realizzarsi di tutte le condizioni auspicate da te e da Mauro nel post sopra mi sa che non potrò essere delle partite nemmeno io… 😀
riempiremo gli stadi di badanti!
Con certi pezzi di badanti bionde in tribuna ci starei volentieri…finchè la prostata va, tu lasciala andare… 😀
Giová, avevo detto “biga”… “…in quei giochi in cui i nostri antenati concittadini gareggiavano con la biga”. Hai capito, ora?
Una biga, trallallà…due bighe, trallallà… 😀
Mai dire mai… 🙂 E comunque, una partita dei Mondiali in Italia me la vedrei anche con il pannolone…
Presente.
😉
Al di la del si può fare o non fare, io mi chiedo come cavolo si può pensare ad ospitare l’evento d’eccellenza del rugby in un paese che di rugby non mastica, che fa fatica o non trova spazio nei mass media, anche un semplice approfondimento nelle testate maggiori di qualunque tipo, un rugby che per sfortuna o fortuna (dipende dai punti di vista) è relegato a pochi siti, pochi/nessun canale, angoli di giornale; in un paese dove non gli si vuole dare lo spazio che merita, al di la dei risultati, bisogna ringraziare ancora chi ci mette la tasca e per ‘chi’ intendo i privati nelle loro varie forme, che se non sono come il signor Budello mi van bene comunque, che tanto di farina nei puoi avere a palate ma se nel paese il pane non lo mangiano è meglio fare altro.
Di campi, di sponsor milionari, di mangia sghei nei abbiamo a palate per poter ospitare un evento del genere dall’oggi al domani, ma per fortuna o sfortuna si dedicano ad altro; e a noi non ci rimane altro che adattarsi a fusi orari improbabili di paesi dove gli sghei li mettono sul serio per fare pubblicità allo sport e a se stessi.
Hai ragione: ritiriamoci e lasciamo il campo ad altri piu’ bravi e belli.
92′ di applausi
Schei, con la “c”.
pardon con la g..:)
E bravo il nostro “Fernet”!
Direi che questo nuovo mandato inizia sotto i migliori auspici…
Sarebbe stato il sogno della mia vita portare mio padre anziano a vedere finalmente una partita dei mondiali…probabilmente non ce li avrebbero assegnati lo stesso però è sempre meglio provarci.
Ennesimo esempio delle potenzialità sprecate di questo paese.
I mondiali di rugby in Italia avrebbero fatto molto bene al turismo italiano, pensate a ogni famiglia che verrebbe ad esempio a roma per vedersi un paio di partite, già che c’è si fa un giro a Firenze e a Napoli ecc.
Per non parlare Dell’impatto che avrebbe nelle “nuove reclute ” di questo sport. Un’opportunità per ragazzi che nemmeno sanno dell’esistenza del rugby di iniziare a giocare….
Premesso che vedo molto difficile organizzare una proposta credibile per i mondiali in un paese in cui non si riescono nemmeno a vendere i diritti TV del Pro12, le Olimpiadi, se davvero ce n’è la volontà non dovrebbero essere così condizionanti, perché oltre l’Olimpico di Roma di impianti adattabili al rugby ce ne sono parecchi in giro per l’Italia; l’ostacolo insormontabile sarebbe la ristrutturazione del Flaminio?
Avremmo fatto un buco nell’acqua . Per fortuna non fanno neanche le olimpiadi.
La motivazione non è quella giusta, cioè aver impostato una candidatura sull’aria fritta, ovvero sull’eventuale candidatura di Roma alle olimpiadi. E attenzione: non è che Roma ha rinunciato alle olimpiadi, ma ha rinunciato a candidarsi per tentare di averle, che è un passo ancora ben più a monte. Se ti candidi per i mondiali di rugby e lo urli ai 4 venti da anni, poi non puoi ritirare la candidatura perché Roma non si è candidata alle olimpiadi.
Quando sono stata a Londra per la RWC2015 e ho visto cosa avevano messo in piedi in termini di organizzazione, sponsor, marketing e pubblico, avevo subito pensato “ma noi dove vogliamo andare, che manco abbiamo i campi e non ci caga nessuno?”. La motivazione per non organizzare una RWC in Italia è che prima bisogna far crescere il movimento, l’attenzione, le strutture, il pubblico, le competenze e il business. E poi, a coronamento, organizzo un bel mondiale, che a quel punto sta in piedi.
Una RWC non è un’olimpiade: in un paese dove il rugby ha una buona penetrazione e organizzazione e impianti degni si può organizzare bene e senza grossi problemi.
In un paese dove gli stadi da rugby non esistono e dove quelli da calcio, oltre ad essere conciati quasi tutti malissimo, sono chiusi a doppia mandata dalle società di pallatonda, dove se fai un sondaggio la maggior parte della popolazione scambia ancora il rugby con il football americano, dove nessuno sente mai parlare del rugby in nessun notiziario o giornale salvo le 2 o 3 partite l’anno del 6N e dove la Federugby è in rosso (non dimentichiamolo) e perpetua errori con assoluta serenità, purtroppo è un filino diverso.
Proprio così. Aggiungo che l’ultima edizione ha portato l’asticella a fissare nuovi parametri che WR si attende in tema d’organizzazione: lo scorso anno sono stati ottenuti una serie di primati per quanto riguarda numero di tagliandi venduti, affluenza complessiva di turisti a settembre-ottobre, soldi investiti, soldi guadagnati, contratti televisivi e sponsor, numero di Paesi collegati e così via. Qualunque nazione voglia organizzarli deve dimostrarsi capace quanto meno di avvicinarsi a quei numeri, dato che ormai stiamo parlando del terzo evento sportivo planetario, dopo Olimpiadi e Mondiali di calcio. Mezzi fallimenti, tipo tagliandi regalati all’ultimo momento o tentativi maldestri di spostare la sede di una partita a torneo in corso, non sono ammessi. E’ il tempo dei professionisti nel rugby di oggi: i dilettanti volenterosi, fermi a 20 anni fa, non sono più contemplati.
Attenta! Antipatriota, (s)fascista, pentastellata!
:*