Rugby Championship: sorriso Australia, Sudafrica battuto 23-17

Due squadre piene di problemi danno vita ad una delle più brutte partite di RC degli ultimi anni. Secondo tempo da vietare ai rugbysti maggiori di anni 12: inavanti banali, knockons a iosa, gioco confusionario da ambo le parti, calci alla sperindio e perfino una touche wallabies tirata sulla schiena di un compagno.
Solo questi Boks potevano dare ossigeno a questi Wallabies. Eppure si era messa per loro come meglio non poteva: meta al primo affondo (con avanti evidente di Habana) e seconda meta su gentile cadeau di Foley, che si fa leggere in anticipo il passaggio nei 22 avversari e genera l’intercetto che manda a bersaglio Goosen. Senonchè gli ospiti decidono di smettere di giocare. Sulla meta dei padroni di casa, tre bokke restano a guardare Genia che fa tre passi laterali ed ha tutto il tempo di girare i fanali alla propria sinistra per accorgersi del mismatch di Coleman su Habana. Nel secondo parziale ospiti non pervenuti fino quasi alla mezz’ora, quando qualcuno deve aver loro spiegato che stavano perdendo, ma non ne viene fuori più di un piazzato e tanta tanta confusione. Mediana Boks da circo equestre, ma dall’altra parte la soluzione con doppio play non convince più di tanto. Chiusa australiana rigenerata dalla pochezza dei visitatori. Alla fine il meno peggio, in mezzo a cotanto marasma, è Genia, pur non immune da errori. Se queste sono le avversarie, gli AB possono dormire tra due guanciali.