Zebre Rugby, stagione nuova vecchi problemi. Tra sponsor e fidelizzazione

La franchigia ducale (ancora) alla ricerca di investimenti privati e tifosi locali. A sei settimane dall’esordio in Pro 12…

COMMENTI DEI LETTORI
  1. Stefo 4 Agosto 2016, 08:38

    “lo sport professionistico non deve (o non dovrebbe) essere ridotto al risultato o ad una divisione per spirito di appartenenza”?????
    Ok per il risultato, se io sono un supporter di una squadra dovrei esserlo “in salute e malattia” questo lo condivido ma il secondo punto? Senza creare quello spirito di appartenenza avrai pubblico che viene per i grossi eventi, le grosse partite ma poi si fara’ vedere poco…insomma il riempire San Siro per gli AB e poi avere 100 persone alle partite del campionato. Senza spirito di appartenennza non vendi di sicuro abbonamenti ma avrai persone allo stadio a seconda dell’avversario, per cui come l’anno scorso guardando alla TV numeri decenti per le squadre col nome e blasonate poi a mala pena 1000 persone per il Connacht primo in classifica. E’ proprio la mancanza di questo spirito di appartenenza che fa si che le Zebre non riescano ad ingranare sul pubblico, non hanno quello zoccolo duro numeroso di supporters che le seguono “in salute ed in malattia”.

    Preoccupante l’ultimo putno su una campagna abbonamenti latitante.

    • mistral 4 Agosto 2016, 11:39

      …le Zebre non hanno zoccolo… mhhh… è una immagine intrigante, e nel contempo spiega come fatichino così a galoppare…

      • Stefo 4 Agosto 2016, 11:55
      • Hullalla 4 Agosto 2016, 14:10

        Il problema e’ che non hanno una dirigenza sufficientemente FERRATA in questo ambito e per questo gli zoccoli si condumano… 😉

  2. Dusty 4 Agosto 2016, 08:43

    Non finirò mai di ripeterlo. Via le Zebre da quella landa desolata e portiamole a Milano e tutto cambierà.

    • M. 4 Agosto 2016, 09:01

      E la cittadella del rugby, cosa ci fai? uno dei migliori impianti in Italia solo per il rugby.

      • M. 4 Agosto 2016, 09:02

        E a Milano dove giochi? All’Arena, mi pare non sia regolamentare in quanto a dimensioni? Nel pietoso stadio di Monza?

        • Dusty 4 Agosto 2016, 09:39

          È tutto vero e io l’ho semplice buttata lì solo per dire che ormai è chiaro che a Parma non si riesce a far decollare la franchigia per tutta una serie di motivi economici e sportivi. Personalmente quello che mi delude è lo scarso interesse che dimostrano le società rugbistiche della zona che sono importanti e radicate ma evidentemente non riescono a considerare le Zebre una “cosa loro”, non gli appartiene e forse non gli interessa proprio.
          Poi naturalmente i motivi saranno più complessi e di difficile soluzione ma oggi è triste vedere come vanno le cose.

        • western-province 4 Agosto 2016, 09:58

          io al Brianteo ho visto le Fiji (sotto la neve) e 1-2 finali di campionato e non mi pareva per niente orribile;
          certo che giocare all’Arena sarebbe molto meglio e attirerebbe un bel po’ di supporters stranieri

          • Thunderstruck 4 Agosto 2016, 10:07

            Hai idea di cosa vorrebbe dire logisticamente portare migliaia di tifosi (italiani e stranieri) praticamente in centro a Milano?
            Concordo sul Brianteo. Ci son stato anch’io e mi pareva buono. Andrebbe solamente riadattato all’evento rugbistico con relative mobilità all’interno dello stadio e club house accessibile.
            Ora come ora è solo uno stadio di calcio in cui si vede bene il campo

          • western-province 4 Agosto 2016, 12:46

            a Cadorna oltre alle Ferrovie Nord ci arriva la metro rossa e verde, oltre che il trenino da Malpensa (5min a piedi)

            in Duomo la gialla e la rossa (15min a piedi)

            a Porta Garibaldi le Nord e le FS (15min apiedi)

            considerato che l’Arena ha 10000posti non mi sembra un’impresa così complicata, anzi faccio fatica a immaginarmi un posto migliore
            Poi tra castello Sforzesco, Parco Sempione e la passeggiata fino al Duomo possono sparpagliarsi per benino

          • Hullalla 4 Agosto 2016, 12:58

            Quella contro le Fiji sotto la neve e’ stata una partita bellissima!

          • malpensante 4 Agosto 2016, 14:11

            Molto più comoda e meno impattante l’Arena di Monza.

      • malpensante 4 Agosto 2016, 11:11

        Ce la restituiscono. Alla città. 800 euro al mese a quel babbeo di sindaco che non ha impedito il completamento della rapina, glieli do io.

    • Hullalla 4 Agosto 2016, 09:56

      A Milano ci ha gia’ giocato e vinto scudetti una squadra che schierava campioni, pero’ giocavano davanti alle loro fidanzate… non e’ che ci siano grandi evidenze che basta andare a giocare a Milano e tutto si aggiusta da se’…

      • western-province 4 Agosto 2016, 12:54

        a Milano (medio lanum) nessuno si aspetta migliaia di milanesi, ma che sia più facile da raggiungere per tutti i tifosi del nord italia

        in treno Milano è ottimanente collegata con tutte le maggiori città del nord italia

        anche a livello di collegamenti autostradali non c’è paragone, ti parcheggi la macchina ad un capolinea della metro e poi vai allo stadio

        • Hullalla 4 Agosto 2016, 13:00
        • fabiogenova 4 Agosto 2016, 14:10

          Guarda, Parma risponde più o meno a tutte queste caratteristiche ed è più facilmente raggiungibile in auto, essendo la Cittadella vicina al casello autostradale, in un posto molto gradevole. Io sospetto che i motivi per cui a Parma le Zebre sono discretamente ignorate sono riproducibili anche in altre zone. Sul resto, mi fido di malpensante che conosce bene quella realtà

    • Hullalla 4 Agosto 2016, 10:00

      Il punto e’ che anche i Wasps (che hanno un pelino di storia piu’ delle Zebre), vedendo le difficolta’, hanno deciso di andare a giocare a Coventry (con grande successo), per cui ha senso che le Zebre analizzino la situazione e facciano una scelta sensata.
      Il problema e’ che per fare una scelta di questo tipo ci vorrebbe una grande dirigenza di professionisti, come quella che ha salvato i Wasps dall’orlo del baratro e li ha riportati in alto.

      • malpensante 4 Agosto 2016, 11:20

        Ma i Wasps giocano in Inghilterra, in Aviva. Mica in Italia,e in Celtic. Mettile dove vuoi, falle pure giocare in modo divertente e fagli fare addirittura risultati: il paragone non regge in nessun modo, neanche con i tier 2 francesi e inglesi. Treviso docet: con 3 e passa milioni di abitanti nel raggio di un’ora, la tradizione e l’abitudine al rugby, nel così detto Galles d’Italia, la novità e la sorpresa positiva di gioco e risultati, tutto messo insieme, i numeri degli spettatori sono impietosi se confrontati non solo con francesi e inglesi, ma pure con gli altri. Se non smettimao di pensare a un mondo che non c’è, magari qualcosa di concreto e utile al nostro rugby riusciamo anche a farlo.

        • Hullalla 4 Agosto 2016, 13:04

          Abbi pazienza, ma sono convintissimo che Treviso NON abbia fatto di tutto per portare spettatori allo stadio.
          Non sono nemmeno sicuro che alla fine abbiano messo i cartelli per indicare dove e’ Monigo, tanto per cominciare, e poi NON si sono mai identificati con il Veneto, ma sono rimasti Trevisani e quindi hanno il pubblico dei Trevisani.

          Il problema e’ che alle dirigenze italiane l’idea di portare spettatori allo stadio non e’ mai importata e adesso non hanno la cultura per farlo.
          Negli anni Novanta bastavano due firme false per far evadere le tasse allo sponsor e il finanziamento era a posto, per cui non c’era nessun interesse ad investire per portare gente allo stadio. La testa e’ ancora la stessa e stanno ancora piangendo che non si possono piu’ fare due firme false per evadere le tasse…

          • malpensante 4 Agosto 2016, 13:38

            Continuiamo a sognare Alice in rugbyland. Se un migliaio e più di bischeri si fa 100 e passa chilometri per quella ciofeca delle Zebre, Monigo ai tempi avrebbe dovuto creare l’ingorgo stradale del secolo. Se non ce ne facciamo una ragione, amen. Bischeri, è tutt’altro che offensivo, visto che ci vado anch’io. Non sempre, dipende, anche se ci arrivo con una salutare e piacevole pedalata.

          • Hullalla 4 Agosto 2016, 14:14

            Ma hai visto che tipo di promozione delle partite fanno in altri paesi? Tutto un altro livello.

            Se speri che in Italia ti arrivino decine di migliaia di spettatori senza fare niente per promuovere le partite, allora si che siamo a livello di Alice in rugbyland.

        • 100DROP 4 Agosto 2016, 16:13

          TRISTI VERITA’!!!!!!!!!

    • bak 4 Agosto 2016, 10:33

      @dusty
      Che palle con sta storia…
      In primis portate una squadra in serie A (non dico eccellenza..) in pianta stabile e poi ricordati che con il Mediolanum tritatutto al Giuriati alla grande Milàn eravate in 50 e il pubblico di Pr ve lo sognavate… a Milàn ci sono più campanili che a Parma.

      • Dusty 4 Agosto 2016, 10:44

        Guarda che io ho detto Milano ma potrebbe essere Roma. L’importante è andare in una città che eserciti un’attrazione extra rugby facilmente raggiungibile con mezzi di trasporto.

    • boh 4 Agosto 2016, 11:23

      tutto cambierà.. Dal crudo e parmigiano, al risotto e cotoletta. Non ho dubbi su cosa scegliere.
      Tanto per incominciare un discorso serio, mi faresti un elenco di dirigenti, tecnici, impianti e sponsor che giustifichino lo spostamento?

  3. M. 4 Agosto 2016, 08:52

    vabbè era meglio che se la teneva la Fir tanto è ancora il sovvenzionatore quasi totale della baracca

  4. manchester 4 Agosto 2016, 09:24

    Portiamole a Piacenza!

  5. Thunderstruck 4 Agosto 2016, 09:28

    Le Zebre non sono e mai saranno una franchigia territoriale, quindi questo scotto lo pagherà finchè esisterà. Son sincero: ho visto con quanta serietà cercano di fidelizzare i tifosi (sarebbe meglio chiamarli semplici spettatori) e procacciarne di nuovi (basta entrare nel sito ufficiale per accorgersene) però il senso d’appartenenza del quale parlava Stefo (che è fondamentale per costruire uno zoccolo duro di supporters) è quasi impossibile da creare se sei una realtà nata in laboratorio e non da risorse della zona.
    In più mettiamoci il fatto che oramai il clichè mediatico ha voluto che venisse considerata dall’opinione pubblica “la celtica di Calvisano e di Gavazzi”, quindi una buona parte di simpatizzanti ci se li è giocati d’amblè.
    Restano (e resteranno) i curiosi e gli appassionati (di rugby, non di Zebre) che vanno ad assistere alle gare di cartello.
    Ricordo che per vedere le Zebre contro il meglio del rugby europeo si pagano 5€ (ripeto: CINQUE-EURO-CINQUE)!!! Qualcuno ha una vaga idea di che situazione si avrebbe sugli spalti se, come sarebbe logico, si pagasse quattro volte tanto, dato che oggi in Eccellenza si pagano circa 15€???

    • Dusty 4 Agosto 2016, 09:43

      Sicuramente in termini di radicamento gli Aironi partivano da una base consolidata che poteva solo crescere ma ormai è inutile parlarne anche se mi viene ancora il magone a pensarci…

    • Hrothepert 4 Agosto 2016, 10:04

      @Thunderstruck, anche le franchigie scozzesi sono state create in laboratorio e calate dall’ alto, infatti anche loro, nonostante risultati ben diversi da quelle nostre, non hanno il numero di spettatori delle provincie irlandesi, la differenza è che le in Scozia sono federali anche nella forma e non solo nella sostanza come qui, dove sono private, però vanno avanti con i soldi federali, e quindi l’ affiliazione dei vari clubs è “imposta” dalla federazione stessa.
      Il “campanile” sara quello che determinerà la pietra tombale sulle ambizioni di un vero Rugby pro in Italia e del conseguente salto di qualità, o mantenimento della posizione raggiunta, della nazionale italiana.
      Infine se essere tifosi significa abbandonarsi ai commenti che ho letto nelle ultime stagioni, specialmente nella scorsa, scritti da quelli che seguono l’ altra franchigia, per dire la propria riguardo ai risultati della propria squadra, mi sento orgoglioso di essere, e come me la maggior parte di chi segue le Zebre, uno sportivo sostenitore, meno tifosi calciofili prestati al Rugby e più sportivi!!!!!

      • Stefo 4 Agosto 2016, 10:57

        Hro ce’ una cosa che secondo me spesso si salta nel discorso campanilismo. Si tende sempre a voler vedere questo fattore come negativo, ed in parte e’ corretto ma nel campanilismo c’e’ anche quel senso di appartenenza per cui tu ti senti Bargeo e Barga e’ casa tua, e se Barga avesse una squadra saresti un supporter di quella squadra “in salute ed in malattia”, che giochi in Pro 12 o in Eccellenza o in Serie B saresti un supporter del Barga senza se e senza ma! Se l’eventuale Barga RC scomparisse sarebbe un qualcosa che ti viene a mancare fortemente perche’ ti appartiene e ci apartieni, se domani scomparissero le Zebre e mettessero su gli Australopitechi di Novara non sarebbe la stessa cosa, probabilmente passeresti a supportare gli Australopitechi senza batter ciglio…a meno che il DS non fosse Munari 🙂
        Far leva su certi aspetti del campanilismo per creare una base di supporter che siano sempre presenti al di la’ dei risultati e di chi e’ l’aversario dovrebbe essere l’obiettivo non una cosa da rifuggire a mio avviso.

        PS: l’esempio scozzese dal punto di vista del pubblico e’ senza offese ma roba da evitare come la peste, se c’e’ proprio qualcosa da sperare di non imitare e’ la pochezza dell’interesse in termini di pubblico che le franchigie scozzesi han generato…

        • Hrothepert 4 Agosto 2016, 11:26

          Stefo, da parte mia, e di altri bargei, il rimpianto più grande è aver rinuciato alla nostra indipendenza, che avevamo difeso con le unghie e con i denti per un millennio abbondante, ma ciò non ci ha impedito di andare, insieme agli altri italiani e per l’ interesse comune, sui campi di battaglia di ogni epoca ed ogni luogo, dalla Spedizione dei Mille, Alle pietraie del Carso, dalle steppe dell’ Ucraina ai deserti di El Alamein (nella Folgore ce ne erano due); non so se hai capito cosa intendo dire, che alle volte è necessario rinunciare a qualcosa di proprio ed unirsi per un bene superiore comune, come dice l’ antico motto di Barga, ricordato anche dal Pascoli,: “Piccolo il mio….GRANDE IL NOSTRO”!!!
          L’ esempio scozzese sarà anche da rifuggire come la peste per quanto riguarda le presenze di pubblico, ma, a me, se desse gli stessi risultati in termini di risultati, sia per quanto riguarda le franchigie che la nazionale, andrebbe molto più che bene!!!!
          E, per inciso, se gli eventuali Australopiteci di Novara avessero per DS Munari li supporterei lo stesso!!!! 🙂

          • Stefo 4 Agosto 2016, 11:32

            Certo che come risultati sono fonte d’ispirazione ma non per questo lo devono essere per tutto…in termini di seguito e pubblico non sono qualcosa cui ispirarsi.

            Hro non mi segui sul punto, l’aspetto positivo che il campanilismo crea sarebbe quello su cui far leva, ma non sta avvenendo. Non e’ avvenuto neanche a Treviso dove secondo me non han saputo convogliare “il fattore Dogi” nella franchigia di Treviso. Io non vivo in Italia ma quando son venuto giu’ fin dal primo anno io non ho visto campagne/pubblicita’ per invogliare il resto del territorio a seguire Treviso, si e’ chiuso in se stesso, quindi una volta finito l’effetto novita’ del Pro 12 e venuti a mancare i risultati han perso quel po’ di extra pubblico di appassionati di rugby che ci andavano pero’ alla fin fine il suo zoccolo duro ce l’aveva e su quello e’ finita, che non e’ un pubblico enorme per carita’ ma superiore a quello delle Zebre che quello zoccolo duro se ce l’hanno e’ piccolissimo.
            E diventa tutto un circolo vizioso…poco pubblico/interesse, pochi o zero sponsors, pochi soldi, difficolta’ a creare una squadra competitiva, risultati deludenti che allontanano una parte del gia’ esiguo pubblico, quindi meno pubblico ancora ancora meno interesse commerciale e cosi’ via….

          • Hrothepert 4 Agosto 2016, 11:41

            A proposito di squadre di Rugby locali, informatori sicuri mi hanno riferito che il prossimo anno riaprirà i battenti il Garfagnana Rugby, iscrivendosi al campionato UISP, con l’ obiettivo di ridisputare, l’ anno successivo, la serie C.
            @Rigoletto, e c’ era un altro utente conterraneo di mia madre, che sporadicamente postava sul blog, ma di cui non ricordo il nome, se leggete, ne sapete niente?

          • Hrothepert 4 Agosto 2016, 11:54

            Allora Stefo, io è dall’ inizio dell’ impegno italiano nel torneo celtico che scrivo che far partecipare la Benetton come franchigia era un errore madornale, perchè , in questa terra dei campanili che è il BelPaese, non avrebbe mai cooptato sostenitori e risorse da fuori il suo naturale bacino di interesse, si doveva puntare subito sui Dogi e sulle Zebre (i nomi sono quelli o potevano essere diversi) federali, con la federazione che “distribuiva” ad ogni franchigia i clubs cui avrebbe fatto da riferimento, il tutto accompagnato, come giustamente sostieni tu, da una operazione propagandistico/pubblicitaria, indirizzata a formare una identità in cui le varie componenti si potessero riconoscere come parte integrante.

          • Hrothepert 4 Agosto 2016, 12:03

            Ah Stefo, hai visto quel tipo che hanno espulso a Milano, perchè coinvolto con Daesh, che era stato nazionale giovanile italiano di cricket?
            Io l’ ho sempre detto che per giocare a cricket bisogna avere qualche cosa che non va, un consiglio, ritira tuo figlio finchè sei in tempo!!!! 😀

          • Stefo 4 Agosto 2016, 12:05

            Scusa hro, ma all’inizio le zebre non c’erano, l’assetto era di due privati Melegari e Benetton con soldi federali sulla base di liste di giocatori. Non era perfetto come sistema (come si facevano e gestivano le liste andava rivisto) ma come assetto era interessante. Gli Aironi erano sulla carta espressione di un bacino alalrgato, purtroppo li si e’ abbattuti perche’ qualcuno voleva portarsi la squadra nel giardino di casa (vedi ginomonza sopra) ma quella era il sistema economicamente piu’ sostenibile e potenzialmente con ritorni sportivi migliori.
            E le Zebre ad oggi tra le stagioni da federali (perche’ la franchigia completamente federale la si e’ gia’ provata) e quello che sono ora come seguito e supporto non sono neanche minimamente vicine a quegli Aironi.

          • Stefo 4 Agosto 2016, 12:06

            Ahahah hro quando ho letto la notizia ho penato alle risate che devi esserti fatto al legame col cricket…

          • gsp 4 Agosto 2016, 12:14

            Maledetti, da anni pensavo alla nazionale italiana di cricket come esempio ed ispirazione. Tacci loro. loro ed anche di Pistorius, da brividi ed ispirazione a killer in una notte. vatti a fidare degli eroi.

          • Stefo 4 Agosto 2016, 12:31

            Ti resta OJ Simpson 🙂

          • malpensante 4 Agosto 2016, 13:43

            Lui ha Boris e Donald, poi si maschera da mondialista ecumenico. Peggio di quel pretaccio di San Isidro. Vergogna. #maipiùgattintesta #salvateigatti #riabilitatevicenza

          • gsp 4 Agosto 2016, 14:32

            scherza, scherza, ma qui per come si mettono le cose va a finire che finiamo tutto col gatto in testa. #tuttoilmondoavicenza #gattostaisereno.

            per fortuna permane l’invito di venire tutti da te se qui si mette male. #2016batshitcrazy

          • malpensante 4 Agosto 2016, 17:03

            E io vi accolgo volentieri. Ho giusto qualche problema con i raccoglitori sudafricani bianchi, prima avevo degli italiani e prima ancora africani clandestini. Con la concorrenza, bisogna limare sul costo del lavoro. Un chilo di riso a settimana e acqua a volontà vanno bene?

      • western-province 4 Agosto 2016, 12:59

        Infine se essere tifosi significa abbandonarsi ai commenti che ho letto nelle ultime stagioni, specialmente nella scorsa, scritti da quelli che seguono l’ altra franchigia, per dire la propria riguardo ai risultati della propria squadra, mi sento orgoglioso di essere, e come me la maggior parte di chi segue le Zebre, uno sportivo sostenitore, meno tifosi calciofili prestati al Rugby e più sportivi!!!!!

        io non sarei campanilista ma quelli dell’altra squadra sono strxnzi, io che ci posso fare 😉

    • malpensante 4 Agosto 2016, 11:27

      I 5 euro sono indecorosi, offensivi e sbagliati. A 15 ci sarebbero gli stessi spettatori, non uno di meno. Facessero degli abbonamenti a 5 e i biglietti a 15, avrebbe un senso. Come far pagare la curva come la tribuna. Inutile la campagna abbonamenti, qualcuno mi può spiegare la convenienza? Mica ci vuole un genio o uno staff della Bocconi. Ed è prova provata, prima i prezzi erano decorosi, i settori divisi, e gli spettatori uguali, Crescono (pochissimo) se giocano decorosamente e a seconda del periodo stagionale e del meteo, un po’ di più (forse) se fanno risultati. Se poi (anche a Treviso) si snobbano le coppe rispetto a un campionato che la gente in generale sa neanche cosa sia, allora vuol dire che il nobel per il marketing ce lo toglie nessuno-

      • coyote 4 Agosto 2016, 13:40

        I 5 euri sono giusti.
        Per andare a vedere uno spettacolo spesso scarso con una squadra che quasi sempre perde, giocando male e facendo giocare male anche gli altri.
        Se poi alla partita ci vai con moglie e figli ti accorgi della differenza tra i 5 e i 15 euro.
        Per attirare il pubblico allo stadio, ci vogliono le METE.
        Per creare lo zoccolo duro ci vogliono le METE.
        Per andare sui giornali e in TV ci vogliono le METE.
        Per attirare gli sponsor ci vogliono le METE.
        Avete presente quando Azzurra e Luna Rossa vincevano? La gente stava alzata fino alle 2 per guardarle. Adesso, non si sa neanche se la Coppa America esiste ancora.

        • malpensante 4 Agosto 2016, 13:44

          Ci vogliono le mete e non i saldi.

          • malpensante 4 Agosto 2016, 13:45

            Se mi invitano a mangiare anolini di tofu in brodo di soia, non ci vado neanche se mi pagano.

          • gsp 4 Agosto 2016, 14:42

            maro’, ma che e’ sta ossessione col tofu. basta, vi tocca una campagna di sensibilizzazione urgente.

          • coyote 4 Agosto 2016, 15:10

            Dipende dalla fame.
            Se hai fame, li mangi, poi, magari, ringrazi anche.
            Anche con l’acqua del rubinetto al posto del lambrusco.

          • malpensante 4 Agosto 2016, 16:58

            Andare a vedere le zebre non è uno dei bisogni primari. Però è vero che in certi casi può essere di stimolo e coadiuvante. Non all’appetito.

  6. Mr Ian 4 Agosto 2016, 09:44

    Quando non si ha di che parlare buttiamoci su qualcosa di trito e ritrito, non penso questi siano argomenti da blog, piuttosto sarebbero domande da spiattellare ai vari interessati durante la campagna elettorale.
    Un articolo del genere si legge da 3 anni a questa parte eppure soluzioni non se ne sono trovate

  7. Thunderstruck 4 Agosto 2016, 10:02

    Comunque l’errore è stato a monte, quindi strategico.
    Affossati gli Aironi, c’era da fare una franchigia istituzionale che giocasse a Roma (con recupero del Flaminio) ed una territoriale nella regione più ovale d’Italia lasciando che si formassero da subito i Dogi col bene placito della FIR, facendoli giocare all’Euganeo e riportando Treviso in Eccellenza. Punto.

    • Hrothepert 4 Agosto 2016, 10:07

      Potresti spiegarmi, nella gestione pratica, la differenza tra franchigia istituzionale e territoriale? Per favore.

      • Thunderstruck 4 Agosto 2016, 10:17

        Avrei fatto una franchigia a gestione totalmente federale e che giocasse nella Capitale ed un’altra privata (ma delle realtà che avrebbero voluto farne parte) assolutamente veneta e quindi legata al territorio.
        Quindi a Roma, col potenziale indotto di appassionati, bastava avere una squadra non necessariamente “romana” mentre in Veneto sarebbe stato imprescindibile legarla alle grandi realtà attuali, creando giocoforza un senso d’appartenenza enorme.
        Non c’era bisogno di altro.
        Invece oggi abbiamo una Benetton che per andare avanti batte cassa alla FIR perchè da sola non può farcela e delle Zebre che non ama nessuno, non son territoriali e, per molti, nemmeno rappresentative della sola FIR…

        • Hrothepert 4 Agosto 2016, 10:54

          Io non sono daccordo, non si possono fare due franchigie che siano una federale e l’ altra non federale, soprattutto in Italia, l’ esempio l’ abbiamo avuto quando le Zebre erano, anche formalmente, federali, Zatta & Company, che “piangevano” e battevano cassa per avere gli stessi soldi spesi nelle Zebre, orde di scatenati tifosi biancoverdi che lanciavano strali verso la squadra dei “federales” e compagnia cantando, quindi o tutte e due le franchigie federali o tutte e due territoriali, io sono per tutte e due federali e la territorialità la “impone” la federazione assegnando i clubs ad ogni franchigia di riferimento.

    • Hullalla 4 Agosto 2016, 14:18

      Parli del recupero del Flaminio come se fosse una banalita’…

  8. manchester 4 Agosto 2016, 10:24

    Con tutto il rispetto sono stato a vedere sia le Zebre sia gli Aironi che furono. Grande lavoro sicuramente a livello di strutture presenti a Parma e quant’altro, ma il calore che si respirava allo Zaffanella era una cosa unica.

    • Thunderstruck 4 Agosto 2016, 10:28

      Non c’è dubbio. Ed anche lo stadio, se vogliamo dirla tutta, era (ed è) migliore. Ma il motivo del perchè a Viadana (pur avendo un gap di indotto e logistico) c’era più calore rispetto a Parma oramai è chiaro.

  9. crosby 4 Agosto 2016, 11:12

    Detto e ridetto 1000 volte ma purtroppo con i se e con i ma non si fa nulla: sarebbe bastato “sostenere” gli Aironi nel loro secondo anno di Celtic (1 milione di euro) e riprogrammare la loro partecipazione per i seguenti 2 anni (soldi + condivisone con Fir di staff e giocatori) a completamento del contratto quadriennale firmato nel 2010.
    In questo modo si sarebbe evitato di fare tutto di corsa con le Zebre del primo anno che hanno avuto come risultato: 28 sconfitte su 28 partite ufficiali, 3-400 spettatori allo stadio, squadre che si cambiavano nei container e 3.o tempo sotto il tendone della sagra.
    Ma così è stato…
    Ora prima di far saltare nuovamente tutto il baraccone a favore di una nuova città, la Fir non potrebbe indire un nuovo bando per la Celtic a cui possono partecipare le società che presentano i parametri necessari quali stadio, struttura societaria e fideiussione per almeno 3-4 milioni annui?

    • manchester 4 Agosto 2016, 11:16

      e secondo te la FIR sarebbe così “incoscente” da mandare a Gibuti (cioè a quel paese) tutto l’investimento fatto in precedenza? Non voglio difendere la federazione ma sinceramente anche io dopo aver investito parecchio su delle strutture non vorrei incorrere in un investimento a vuoto

      • malpensante 4 Agosto 2016, 11:33

        Hanno investito 1,5 milioni, il Comune 6 e passa, su una struttura che ne valeva almeno 30 e che c’era già, stadio compreso. Pagano (hanno pagato, anticipatamente) 10000 euro l’anno per vent’anni, e la palazzina è di proprietà FIR. 1,5 milioni, tre volte il costo del sintetico a Città del Capo.

      • try 4 Agosto 2016, 12:06

        io risolverei il problema in modo semplicissimo:
        Mettiamo le ruote alla cittadella e la spostiamo a milano, roma, firenze. la rendiamo itinerante.
        Come?
        Non capisco.
        Ah!, non si possono mettere le ruote ad una struttura del genere?

        Ok
        Allora spostiamo milano e la portiamo nella cittadella, poi roma, firenze, ecc.
        Il problema è : si riesce a farlo in una settimana con tutta la burocrazia italiana?
        mah

        • gsp 4 Agosto 2016, 12:16

          il problema try, e’ che non si vedono soluzioni all’orizzonte. e cosi’ non e’ sostenibile.

  10. And 4 Agosto 2016, 12:01

    mala che vada vendono i diritti tv in Sudafrica

  11. And 4 Agosto 2016, 12:03

    vi siete chiesti invece se di tutti questi sudafricani giovani non sono lì per caso ma invece qualcuno è lì perchè porta buoni propositi (leggi soldi) x giocare…(e scappare dal Sudafrica)

    • malpensante 4 Agosto 2016, 13:48

      Troppo complicato pensare semplice.

    • fabiogenova 4 Agosto 2016, 17:36

      Scappare dal Sudafrica?

      • And 4 Agosto 2016, 18:55

        certo il Sudafrica è instabile a livello sociale

        • malpensante 4 Agosto 2016, 19:39

          Questi che arrivano sono praticamente dilettanti o poco più. E l’Europa ha un enorme fascino, specialmente l’Italia e la Francia.

          • malpensante 4 Agosto 2016, 19:56

            Poi c’è il procuratore, ma quello per i SA c’è da quel dì, unica novità che ha cambiato riserva di pesca. Figurarsi se fanno un piccolo sforzo di originalità. Come Manghi, che se li è andati a vedere e a prendere senza commissioni, lui, uno che dei procuratori conosce anche la sorella della parrucchiera della moglie.

  12. gsp 4 Agosto 2016, 12:09

    Ne abbiamo parlato mille volte in passato.

    Le squadre ‘nuove’ tipo le scossezi, ma anche gli ospreys sofforno a faticano a formare lo zoccolo duro ed il pubblico. che pero’ almeno sul campo tirano, eccome se tirano.

    se invece volete lo zoccolo duro, ci vogliono i club storici, che pero’, di solito, fanno fatica ad allargarsi a meno che non ci si metta uno col cervello e visione a fare una operazione simpatia, della quale vi parla con piu’ conoscenza il viceconsole del sacro blog di Dublino. e quindi l’apparteneza da negativa diventa positiva.

    i risultati vanno giudicato con altri fattori, incluso i risultati sul campo e la sostenibilta’ economica.

    per il problema maggiore delle zebre e’ proprio quello. economicamente sono davvero a rischio, oggi anche piu’ che sei mesi fa. Un rischio forse un po’ sottovalutato.

    in passato l’apparteneeenza e’ stato usata in modo molto strumentale, per sbarrare la strada anche a forme nuovo di associazioni tra club. io dico che i risultati, e la sostenibilita’ economica, sono molto piu’ importanti.

    cmq, per molti versi bisongerebbe tornare alla primissima celtic. bandi, progetti economici, minimi garantiti, liste dei giocatori, e minutaggi.

  13. Jager 4 Agosto 2016, 12:12

    – problema sponsor : il rugby in Italia non “attacca” , ok mi può star bene il fatto che il movimento sia stato poco capace di vendersi , ma secondo me il problema principale e che non interessa alla massa stop . Ragion per cui trovare grossi soonsor disposti ad investire è cosa difficile , se a questo aggiungiamo la mancanza di risultati il quadro risulta completo .
    – Zebre e territorio : le Zebre si propongono come ” XV del nord-ovest” , quindi secondo me continuare a cercare di legarle fortemente e quasi esclusivamente alla realtà parmense è un grosso errore di strategia , bisonerebbe coinvolgere molto di più il resto del nord-ovest , sia sotto l’ aspetto sportivo ( collaborazione e stage con le società del Piemonte , Lombardia e Liguria ) , sia sotto l’ aspetto economico dirigenziale .
    – Questione trasloco : A differenza di quanto proposto da qualcuno non credo che portare le Zebre a Milano possa cambiare qualcosa , penso che le grosse città siano più orientate verso il calcio ( forse Roma fa eccezzione , forse ) poi si aggiungerebbe il problema di cosa fare della cittadella del rugby , che io trovo : bella ,funzionale e comoda da raggiungere per chi come proviene da fuori regione .

    • gsp 4 Agosto 2016, 12:19

      Milano o Roma. Certo si dira’, che le squadre delle citta’ non tirano, ed io rispondo che nemmeno quelle di Parma lo fanno.

      O puoi sempre rimanere di base a Parma e giocare, magari la Coppa a Milano. o viceversa. Se treviso avesse fatto cosi’, giocando in giro per il veneto, i Dogi, di fatto, ci sarebbero gia’. ma e’ mancata la visione.

      • Jager 4 Agosto 2016, 12:53

        @ gps . Si giocare qualche evento a Milano può essere possibile più che altro come idea per coinvolgere maggiormente le realtà extra Parma . Io ero scettico su un trasloco definitivo , cosa ne facciamo della cittadella del rugby ? La lasciamo marcire ? E a Milano dove ? Spendere nuove risorse per adeguare un area o costruire un struttura nuova ? Forse era una cosa da pensare a priori quando hanno deciso di basare la franchigia federale a Parma , ormai siamo li e credo che non abbia molta logica a pensare ad un trasloco . Soprattutto perché abbandonate una struttura comunque funzionale e in cui si sono spesi molti soldi .

        • malpensante 4 Agosto 2016, 14:07

          Fate come vi pare, ma comunque di anni ne sono già passati 4 e tra 15, se scampo, farò in tempo a vederla restituita alla città. Spero molto prima, finita la Celtic, finite le Zebre. Punto.

          • sentenza 4 Agosto 2016, 19:26

            Meno di 15…

  14. Dusty 4 Agosto 2016, 12:44

    Va bene dai vedremo presto se il nuovo consiglio Federale (qualunque esso sia) porterà delle novità anche su questo argomento

    http://www.federugby.it/index.php?option=com_content&view=article&id=9751%3Aassemblea-ordinaria-elettiva-il-17-settembre-a-roma&catid=252%3Aslide&Itemid=811&lang=it

  15. mistral 4 Agosto 2016, 12:44

    mi pare, come già da qualcuno detto, un discorso che ciclicamente ritorna, il cui motivo dominante si riassume in “mancanza di riconoscimento dal territorio” e “difficoltà logistiche per raggiungere Parma”… tesi direi un po’ ridicole (la seconda) con parma che è a due ore di auto dai principali centri del nord-ovest e del centro-nord, e quindi par alla scelta milanese-monzese, e riduttive (la prima) laddove si continua a sottolineare (e criticare negativamente) la scelta di “imperio” del past-president per il dopo-Aironi… ma (adesso e qui) dopo gli investimenti fatti (nel bene o nel male) è possibile buttare all’aria location e struttura societaria in nome di non sa bene quale progetto alternativo?… non è che un minimo maggior e miglior investimento in comunicazione, programmazione e promozione potrebbe attirare a Parma il popolo rugbista anche in occasioni che poco hanno a che vedere con il rugby stesso, o per avvenimenti ad-hoc che diventino un richiamo periodico…un Topolino-bis, ad esempio, secondo me sarebbe un elemento trainante possibile e interessante da verificare… “legare” il territorio al rugby non è solo prima squadra, non è solo accademia, e non è solo (s)vendendo i bliglietti a 5 euro che si riempie uno stadio…

    • malpensante 4 Agosto 2016, 14:03

      Mistral, quel po’ di pubblico che vedi al Lanfranchi, già ora è in buona parte frutto delle iniziative collaterali, con larghissima rappresentanza di puffi e accompagnatori. Qui si dà la croce addosso ai dirigenti delle Zebre, ma da quando ci sono (prima c’era nonloconoscomamenehannoparlatobene) non hanno pettinato le barbie. La questione è che mr Sonasega fa il pieno all’Olimpico con la nazionale e pena con la Celtic, ed è lo stesso fenomeno manageriale. Gli AB e il 6N non sono il rugby, ma eventi cool intorno a partite di rugby. 30% di appassionati, 20% di foresti (e Roma in questo è fondamentale) e 50% di eventisti. La sostanza sono gli ascolti tv della Celtic, e l’interesse straordinario di broadcaster e Tycoon dei media per il prodotto rugby in Italia: 0. Telefona a Murdoch, se serve. Se non si guarda neanche dal divano, agratis, difficile che si vada allo stadio.

      • Jager 4 Agosto 2016, 15:16

        @ malpensante . Sul discorso AB e 6N nazioni hai perfettamente ragione . Come ho detto sopra il rugby in Italia non ha appeal , non piace alla massa , se in 80 anni non ha mai sfondato non credo che lo farà improvvisamente ora , quindi parlare di sponsor ed investimenti risulta difficile , bisognerebbe fermarsi tutti un attimo e riflettere attentamente su quale debba essere la nostra “strada” , senza farsi troppe inlusioni : l’ Italia non sarà probabilmente mai un paese di “rugby” , certo abbiamo potenzialità maggiori , ma teniamo i piedi per terra

  16. manchester 4 Agosto 2016, 14:30

    Le franchigie devono essere formate dalle realtà virtuose, ovvero da quelle società che anche con budget economico basso, riescono a essere fucina di giocatori.

    Abbiamo 1000 esempi di società in Italia che hanno vinto solo con il denaro e con zero programmazione? Il risultato? dalle stelle alle stelle.

    Ci vuole gente che sappia lavorare e poi come qualcuno ha giustamente sottolineato, ci vogliono mete e risultati, che creano interesse e spettacolo

    • gsp 4 Agosto 2016, 14:37

      Manchester, per certi versi, zebre e treviso sono gia’ societa’ con “budget economico basso che sono fucina di giocatori”. il problema e’ che il budget e’ cosi’ basso da no riuscire nemmeno a trattenere tutti i giocatori che si formano, e nemmeno quelli di primissimo livello.

  17. Geddar 4 Agosto 2016, 14:57

    Secondo me è stato sbagliato alla radice il progetto.
    Bisognava fare un contentino alla politica di Dondi? Ecco premiata Parma.

    Si voleva fare qualcosa di utile per l italia?
    Una franchigia sola a Roma o Milano. Stop. Benetton in eccellenza.

    • Jager 4 Agosto 2016, 15:34

      @ Geddar . All’ inizio le franchigie erano a Viadana e Treviso non a Parma . Non voglio entrare nel merito del perché il progetto Aironi sia naufragato ( e soprattutto non voglio fare discorsi di dietrologia , anche perché sono convinto non centri Dondi o la FIR nel flop Aironi ) , ma a quel punto cosa doveva fare la FIR ? Buttare tutto all’ aria ? Privati disposti a subentrare non mi sembra ci fossa la fila , quindi pare logico basare la franchigia federale dove la stessa aveva già avviato un progetto di struttura adeguato . Ok una sola franchigia a Roma o Milano , federale ? Perché a me non sembra che da queste città siano arrivate proposte concrete da privati . Ammesso che si fosse basata la franchigia in una di queste due città , vi erano strutture adeguate ? Ho la federazione avrebbe dovuto spendere altri soldi per creare un doppio ? Io sono dell’ opinione che la decisione di basare le Zebre a Parma probabilmente era la soluzione più logica .

  18. manchester 4 Agosto 2016, 16:02

    il discorso è sempre lo stesso tirando le somme:

    il ragionamento per prepararsi alla CL è stato fatto dalla Z alla A e non dalla A alla Z. Prima bisognava riformare il campionato e poi pensare alle franchigie, magari basandosi su selezioni territoriali o come qualcuno ha proposto franchigie federali. Dai miei ricordi era più affascinante come domestic league la serie A vecchio formato e non il super10 o eccellenza.

    Punto numero 2 non esiste ancora un link tra super 10 e serie A per l’innalzamento del livello; mi spiego meglio ribadendo la mia idea, di sfruttare il trofeo eccellenza o coppa italia per inserirvi anche le squadre di serie A. Di soluzioni ve ne sono un botto anche a basso costo…

  19. Giovanni 4 Agosto 2016, 17:40

    Che bello tornano i cordiglieri,
    Tornano i permit disorganizzati,
    Tornano i sudafricani da naturalizzare,
    Tornano gli spalti vuoti,
    Tornano le differite alle 2 di notte,
    Tornano i progetti apertura, chiusura e clausura,
    Tornano le imbarcate in coppa,
    Tornano i giovani da infornare,
    E dal 17 settembre torna l’immobilismo nella continuità.
    Che bello.

  20. DiegoGavetti99 4 Agosto 2016, 21:30

    Non sono competere in economia ma potrei dirvi che abitando a Viadana quindi vicino a Parma, di aziende ce ne sono a bizzeffe ma nessuno investe perché a nessuno FREGA NULLA DEL RUGBY PROFESSIONISTICO A PARMA! Sistema rugbistico rimasto a 30 anni fa con i Noceto Vs Colorno. A Viadana il calore non mancava ma qui a nessuno interessa più nulla di quei fatti vecchi, se qualche partita europea tornerà nel nostro catino torneremo in 3.000 allo stadio e sosterremo pure le Zebre.
    Capitolo collocamento: per me di franchigia ne serve una che giochi a ROMA o MILANO.
    Capitolo strutture: A Roma in attesa di un ampliamento di qualche stadio o di uno stadio un ferro tubi, si potrebbe andare provvisoriamente a Rieti o lL’Aquila (stadio nuovo ovviamente). A Milano ci sarebbe quello di calcio a Lodi in attesa anche li di una nuova struttura.
    P.S. Ma il Rugby internazionale all’Arena? Ma siete seri?

  21. Jager 5 Agosto 2016, 01:16

    @ DiegoGavetti99 . Scusa Diego , io rispetto la tua idea , ma non ne capisco la logica . Se tu consideri poco seria l’ ipotesi rugby all’ Arena non capisco come puoi pensare di portare una partita di rugby internazionale a L’ Aquila o Rieti . Ripeto con tutto il rispetto per la tua idea , ma sono due sedi improponibili sia sotto l’ aspetto strutture , sia sotto l’ aspetto logistica .

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