Il Consiglio Direttivo riunito a Padova ha scelto il successore di Roberto Facchini, dimessosi qualche settimana fa
I Dogi hanno un nuovo presidente: Sandro Trevisan alla guida
Lascia un commento
Devi essere autenticato per lasciare un commento: Accedi o Registrati
Serie B: i risultati e le classifiche dopo la 21esima giornata
Terminato il penultimo turno di regular season, playoff sempre più vicini
Serie A: i risultati e le classifiche dopo la 21esima giornata
Turno decisivo per decretare le vincitrici della stagione regolare
Serie A Elite: Rovigo prima soffre il Mogliano, poi dilaga nel finale di playoff
Partita dai due volti al Battaglini: padroni di casa bloccati in avvio, poi la meta di Cadorini cambia il match
Serie A Elite: derby Rovigo-Mogliano nel girone 2
Si chiude la prima giornata di playoff del massimo campionato italiano
Serie A Elite 2024/2025: il campionato torna a 10 squadre
La Fir ha deliberato la rimodulazione del massimo campionato italiano e di conseguenza di tutte le altre serie
Serie A Elite: Viadana inizia col botto i playoff. Colorno demolito 33-10 con bonus offensivo
La squadra di Pavan segna 3 mete in 20 minuti, poi gestisce e nel finale trova la marcatura che vale i 5 punti
..azzzz ! Ma San Doná fa incetta di Presidenti ! 😉
A parte tutto, un gran in Bocca al Lupo !
MaiPiùOrfaniDeiDogi…
😀
Un caso? Non credo!
Non capisco. Ma non poteva rimanere presidente pur se in quota Gavazzi.
I Dogi non dovrebbero essere schierati.
E la marmotta confezionava la cioccolata…
🙂
In bocca al lupo Sandro Trevisan!!
Certo che fare un foto un po’ meno agghiacciante (luci sbagliate, location tristissima, mani di un misterioso personaggio in primo piano) sarebbe stato già un inizio dell’attività di “marketing, merchandising e comunicazione” annunciata….
santo cielo, è estate: fai una foto all’aperto (all’ombra) con dietro un bel prato verde e il cielo azzurro!
La prossima volta chiamano Oliviero Toscani
la foto è decisamente improvvisata…
Scusa Radix, ma hai presente la foto in posa di Innocenti che, seduto su di una panchina dello spogliatoio, con il viso ripreso di 3/4, getta il suo sguardo verso l’ignoto ? Quella che gira da quando han creato Pronti al Cambiamento.
Bene.
Io preferisco questa, almeno so sa di artefatto. 😀
I dogi veramente sono un simbolo del Triveneto che mi emoziona e mi entusiasma.
Arrivo adesso dall’incontro con il Presidentissimo Gavazzi con le società del Triveneto. Finalmente quest’anno è stato un confronto e non un monologo. Di fronte a una platea agguerrita che ha messo Gavazzi di fronte ai tanti problemi del rugby italiano, il Presidente è parso tante volte in difficoltà.
Il rugby italiano è pronto al cambiamento.
speriamo abbia ragione tu…
Lupomar grazie per info!
Puoi dirci su quali argomenti G é stato in difficoltà?
1. I risultati della Nazionale
2. I risultati delle nazionali giovanili
3. Il fallimento del sistema-accademie per fornire alla Nazionale giocatori di alto livello.
4. i ritardi nella pubblicazione del bilancio 2015 (doveva essere fatto in Aprile-Maggio 2016)
5. i ritardi nella pubblicazione del bilancio previsionale 2016 (doveva essere fatto in novembre 2015).
6. la mancanza di trasparenza della Fir sulle richieste di specificare il dettaglio delle voci di spesa
7. La preoccupazione, manifestata da alcuni presidenti, per gli oneri finanziari crescenti della Fir. Gli è stato chiesto se questi devono far pensare a debiti crescenti (il bilancio non è ancora disponibile), ma Gavazzi ha detto e ripetuto che sul debito NON si pagano oneri finanziari.
8. La cronica mancanza di supporto alle piccole società (finanziaria, organizzativa e tecnica).
9. La mancanza di tecnici a supporto delle società che operano sul territorio.
10. Perché non viene incentivato un campionato U20 o U19
11. Ha ammesso grossi problemi logistici delle famiglie coinvolte nei centri di formazione U16 e ha detto che farà sia che siano i tecnici a muoversi per le società e noi le famiglie. Questa cosa la condivido peinamente e spero verrà attuata, è parte del pregramma dei suoi sfidanti.
12. il conflitto di interessi legato al suo legame con la società Calvisano Rugby.
13. Il perché risulti tuttora (gli è stata consegnata da un Presidente di società la visura camerale aggiornata a qualche giorno fa) azionista del Calvisano Rugby insieme alla sua società e a entrambi i suoi 2 figli maschi.
14. Il perché continui a negare di avere quote di proprietà nel Calvisano.
15. Come il Calvisano abbia ottenuto il finanziamento per il campo in sintetico dalla Fir.
16. Perché proprio Calvisano sia stato scelto come sede principale dei Mondiali di rugby U20.
17. Perché dice adesso di voler realizzare cose che non ha fatto durante il suo mandato di 4 anni.
18. Perché non si riesce a vedere rugby in tv
19. Il costo sempre maggiore delle franchigie per la Fir.
20. Il perché stia girando i Comitati a pochi mesi dalla prossima elezione facendo campagna elettorale per se stesso a spese della Fir.
Sono già a 20 mi fermo qui, ma molti ieri erano insofferenti e le critiche al suo operato e le domande incalzanti non si sono certo risparmiate.
finalmente le risposte alle domande che tutti vorrebbero sentire, chissà se anche negli altri comitati sarà così oppure solo ossequi..
@lupomar io sono 12 anni che aspetto le risposte alle 20
domande ….campa cavallo.
#iostoconmezadg
“Il rugby italiano è pronto al cambiamento.”
Ce ne sarebbe un gran bisogno… speriamo bene!
ahahhah direi di fare un sondaggio tra chi ha
1)l’ espressione più simpatica tra Gavassi e Innocenti
2) l’espressione più intelligente
io non ho dubbi
1) Giovannelli ahahhahahhahahhah
2) Amore mio ahahhahahahhahahha
Ahahahah… che bello quando in Italia anziche’ discutere del merito si perde tempo a discutere di simili amenita’… che sia uno dei motivi per cui siamo dove siamo???
Il merito è la cosa essenziale da introdurre nel rugby italiano. La selezione dei giocatori, che sia per squadre di comitato, nazionali giovanili, maggiori, emergenti, … va fatta solo in base al merito e il merito si può avere se gli allenatori fir si limitano a fare i selezionatori di giocatori che fanno parte di squadre che devono poter fare campionati di livello. In pratica la nazionale U20 che va ai mondiali e al 6 nazioni, non deve essere il risultato degli eletti selezionati negli anni dai centri di formaz. U16, dalle accademia U18 e dalla Accademia, devono essere i migliori del campionato italiano elite U19 che si gioca tra le migliori squadre italiane e i cui costi devono essere a carico non delle società, ma della Fir. In questo modo ogni anno sceglierò tra 300-400 giocatori e non tra 30. A questi naturalmente vanno aggiunti quei pochi che a 18-20 anni già giocano all’estero, in A, in Eccellenza, magari in Pro12.