L’Inghilterra cresce e vuole il mondo: Dio ci salverà dalla Regina?

Il Sei Nazioni, la prima serie downunder, il Mondiale Under 20 e quello femminile. E uno stratega al timone della nazionale…

COMMENTI DEI LETTORI
  1. ginomonza 28 Giugno 2016, 09:23

    Neanche per idea ! Eppoi la regina abdicherà presto cosi potrà incolpare Carlo del disfacimento british! 🙂 😉

    • mezeena10 28 Giugno 2016, 12:10

      per me han solo da guadagnarci invece! i brit dalla brex..
      EJ invece è il solito furbacchione!

      • ginomonza 28 Giugno 2016, 12:57

        Mi riferivo al tetto del mondo del rugby!
        Per il resto il tempo lo dirà,ma se esce e vuole restare al top dovrà sborsare di tasca sua un po’ di soldi e quei scemi di gallesi lo sentiranno sulla loro pelle!

        • mamo 28 Giugno 2016, 15:52

          Ache tu, Gino, contro i Gallesi !

          • Hrothepert 28 Giugno 2016, 17:41

            Intanto, per ora, Odino ci ha liberato dalla loro contropropucente presenza nell’ Unione, dalla Regina potrebbe sempre salvarci qualche vecchio amico di Martin McGuinness!!!

          • mamo 28 Giugno 2016, 18:12

            Hro anche quelli di McGuinnes, al pari della maggior parte dei miei coetanei, sono stati colpiti dal virus del riflusso. Non contarci troppo. 😉

          • Hrothepert 28 Giugno 2016, 18:20

            Qualche giovane seguace, allora? 😀

          • mamo 28 Giugno 2016, 18:30

            Qualche emulatore, forse 😉

  2. socceria 28 Giugno 2016, 09:28

    “Ce la farà?”
    Io dico di si!

  3. Roruma 28 Giugno 2016, 09:35

    Jones è un grande allenatore, indubbiamente. L’unico dubbio che mi viene in mente è che forse, e dico forse, ha cominciato troppo presto a vincere. La domanda è: questo gruppo avrà la capacità di restare unito, conosciamo gli inglesi, fino al 2019 e vincere la RWC? Perché alla fine questo è l’obbiettivo. Avrà le capacità Jones di tenere gli animi nella giusta direzione per altri 3 anni?
    Questo per me è l’unico quesito

  4. Mr Ian 28 Giugno 2016, 10:02

    Secondo me il vero problema di Lancaster è stato nel riuscire a gestire i giocatori, soprattutto e nuove leve che avanzavano; problema che potrebbe avere anche Jones visto le continue vittorie dell U20….Non dimentichiamo anche che Lancaster nel suo staff aveva delle serpi in seno….

    • Unforgiven79 28 Giugno 2016, 11:12
      • Mr Ian 28 Giugno 2016, 11:25

        Il caso lampante è la gestione di Burgess quando avevi Joseph o Burrell che nel ruolo di centro offrivano molte più garanzie…o la gestione dei mediani di apertura, il dualismo Ford – Farrell a 10 non ha dato i suoi frutti, quando poi si è visto che insieme possono coesistere tranquillamente..

        • Unforgiven79 28 Giugno 2016, 12:00

          Intendi allora Andy Farrell? Sembrano più pasticci provocati da pressioni esterne (tipo da chi aveva tirato fuori sterlinone deluxe per strappare Burgess al League)

          • Mr Ian 28 Giugno 2016, 12:03

            papà Farrell ci ha messo sicuramente del suo per creare un clima non proprio serenissimo…

  5. carpediem 28 Giugno 2016, 10:40

    don’t forget Iceland…………

  6. sandro 28 Giugno 2016, 10:56

    Non dimentichiamo che … tra il dire e il fare… ci son sempre di mezzo i Tuttineri! 🙂

    • Unforgiven79 28 Giugno 2016, 11:16

      Sì, però gli All Blacks stanno affrontando (bene, a quanto pare) un ricambio generazionale da brividi. Intendiamoci, è programmata e basata su talenti incredibili, però rimane vero che chiunque subirebbe un contraccolpo dal perdere in una botta unica McCaw, Carter, Mealanu, Ma’a nonu, Conrad Smith, Woodcock, Franks,…

      • Giorgio Brera 28 Giugno 2016, 11:30

        Da quello che si è visto nessuna rivoluzione ma solo una revisione (questa l’ho copiata dalla Gazzetta) che peraltro sembra stata programmata da tempo e con largo anticipo (al netto degli infortuni). Cane al posto di McCaw, Cruden al posto di Carter e tutti e due hanno già la fila dietro. In prima linea hanno un quartetto di piloni fortissimi e già strarodati e al 2 dietro Coles non hanno problemi. Poi hanno il jolly Barrett e per non farsi mancare nulla hanno rispolverato Dagg in forma stellare. Hanno solo qualche lieve problemino nei centri anche per colpa di infortuni e olimpiadi. Il vero “probema”, ma qui si scherza, è che non sono abituati a perdere, chissà chi sarà in grado di insegnarglielo. Bho. McCaw, Mealanu e Carter sono venuti su prendendosi anche la giusta dose di sberloni (RWC 2003 e 2007), ma quelli di oggi sono “viziati”, non sanno esattamente cosa sia “perdere”.

        • Unforgiven79 28 Giugno 2016, 12:02

          Più che altro, possono soffrire della responsabilità di prendere il testimone dagli “Imbattibili”

      • mezeena10 28 Giugno 2016, 12:13

        Franks chi? Ben? no dai, c’è di meglio! vero che copriva ambi gli spot in prima, ma da lì a paragonare la sua uscita a quella di McCaw, Carter, Nonu e Smith mi pare eccessivo!

    • maxon 28 Giugno 2016, 11:28

      bravo… stavo per dire la stessa cosa, i tuttineri stanno affrontando un cambio generazionale mica da ridere, ma sono e rimangono i n°1 in fatto di rugby.

      fino a prova contraria, of course, ma è lunga la strada….

  7. Giorgio Brera 28 Giugno 2016, 11:14

    A parte la sorpresa Itoje, quello che è secondo me è un po’ il simbolo del cambio di marcia inglese è James Haskell che rispetto al mondiale è davvero un altro. Nei primi due match con l’AUS è stato un iradiddio e se nel terzo gli australiani hanno fatto qualcosa di più forse è perché mancava lui, chissà… (Ah, è finita 40-44 e non 40-49 come dice l’articolo).

    Quet’anno è prevedibile che il titolo di miglior giocatore World Rugby dell’anno se lo prenda un inglese (l’ultimo è stato Wilkinson nel 2003). Se ciò avviene non è difficile prevedere che tocchi a un saraceno visti i risultati incredibili del club e se tocca a un saraceno è plausibile che sia Farrell anche per ovvi motivi di visibilità. In anno post mondiale e visti i risultati sarebbe la ciliegina sulla torta per gli inglesi e se lo meriterebbero.

    Sul fatto che arrivino sul tetto del mondo bisognerà aspettare il 2019, anche se forse potranno togliersi qualche soddisfazione nel frattempo. Il confronto ovviamente a questo punto è con gli All Blacks che Jones dice di aver messo nel mirino. Non vediamo l’ora di assistere a questa sfida che dovrebbe avvenire comunque non prima dell’autunno 2017 (sempre che decidano di metterla in calendario). In ogni caso onestamente penso che ci vorrà davvero un cataclisma di portata epocale per vedere gli inglesi, come chiunque altro, superare i tutti neri almeno per i prossimi 4 anni. Poi in coppa del mondo si vedrà, ma la NZ ha gente pronta già per la RWC del 2023 🙂 Fanno prima a tornare nell’UE…

    • Unforgiven79 28 Giugno 2016, 12:14

      Non so se il successo dei Saraceni conti più di tanto perchè (a meno che non siano cambiate le regole) il titolo va al miglior giocatore dei test internazionali – poi, ovviamente, la cosa avrà un suo peso mentale. Farrell ha sì visibilità, ma i veri furori li hanno fatti proprio Itoje e Billy Vunipola (miglior 6N player).
      Concordo che i giovani AB sono già forti e pianificati (e pianificati per esser forti), ma l’Inghilterra li potrebbe già battere in un test autunnale giocato in casa (c’era riuscito anche il troppo vituperato Lancaster, grazie ad uno delle ultime fiammate che Chris Ashton gli aveva procurato).

  8. Stefo 28 Giugno 2016, 11:21

    Io invece cosi’ per gioco butto giu’ i “miei” Lions sulla base di quanto visto questa stagione:

    Vunipola, McGrath, Marler/Evans
    Hartley, Owens, Best
    Cole, Nel, Lee
    Itoje, AWJ, Kruis, Henderson, Toner
    Warburton, Tipuric, O’Brien, O’Mahony, Haskell
    Vunipola, Faletau
    Webb, Murray, Laidlaw/Young
    Farrell, Biggar, Ford
    Joseph, J. Davies, Henshaw, Roberts/Scott/Bennet
    North, Halfpenny, Watson, Hogg, Nowell, L.Williams/Payne

    • And 28 Giugno 2016, 13:09

      il mediano di riserva del Galles, Gareth Davies, è a livello degli altri IMO

    • Giorgio Brera 28 Giugno 2016, 13:26

      Ecco, con questa squadra, opportunamente rodata e allenata non solo per il tempo di un tour, i tutti neri avrebbero davvero di che preoccuparsi.
      Così, a occhio, come titolari, avanti inglesi e forwards gallesi/scozzesi?

    • western-province 28 Giugno 2016, 17:39

      a me sta sulle palle, ma non portare Brown mi sembra eccessivo

      e metterei Duncan Taylor al posto di Scott o Bennett

      • Stefo 28 Giugno 2016, 17:45

        Brown pero’ al posto di chi?Perche’ io ho cercato di essere realistico nei numeri di giocatori per ruolo. Poi se non gioca con la Scozia (cosa che non concepisco) mi sa che e’ dura vada coi Lions.
        Su Taylore Scott e Bennett…fraintendimento Roberts/Scott/Bennett come gli altri “/” e’ da intendere come “o” non “e” 🙂

  9. And 28 Giugno 2016, 13:07

    gli inglesi è meglio che si concentrano sul rugby, dato che nel calcio…

  10. xnebiax 28 Giugno 2016, 14:35

    Un aspetto che mi sembra sarebbe stato giusto citare è quello della Premiership, che è un campionato durissimo e tecnicamente più ricco che in passato (grazie a Wasps, Exeter e anche ad un parziale cambio di gioco da parte dei Saracens che li ha resi ancora più cinici e forti in attacco). Meno lungo del Top14 e più equilibrato dell’attuale SR. E ovviamente più impegnativo ed equilibrato del Pro12.
    La Premirship mi sembra si stia evolvendo ed il mix tra scuola dell’emisfero nord e scuola dell’emisfero sud (Piutau, Halai, il nuovo assistente per l’attacco nello staff dei Tigers) è riuscita meglio che ai francesi. Nel Pro12 il successo di Connacht è figlio del mix.
    Eddie Jones però ha dato un’abrasività agli inglesi che solo i migliori All Blacks hanno avuto, una forza fisica e la confidenza in essa enorme.
    Per me possono scalzare gli All Blacks, perché nel breakdown la lotta in Nuova Zelanda è più pulita, più tecnica che fisica e lì potrebbero perdere contro Haskell, Robshaw, Kruis e Itoje, che sembrano fisicamente inscalfibili.

  11. davo 28 Giugno 2016, 15:00

    al prossimo sei nazioni all’olimpico canterete all’unisono….”Lancaster e’ meglio e’ Pele!”…..(per chi e’ campano/napoletano conosce bene il ritmo….)

  12. Rabbidaniel 28 Giugno 2016, 15:38

    #votafracassosandonà

  13. gsp 28 Giugno 2016, 15:48

    ribadisco, c’e’ molto Lancaster in questa squadra ed anche nella crescita dei giocatori. EJ ha dato decisamente qualcosa in piu’, e messo da parte tutte le buffonate del mondiale.

    cmq e’ un sistema che funziona, ma non e’ solo quello rugbystico, e’ tutto il sistema sportivo, con gente che fa quasi sempre piu’ di uno sport e che non devi praticamente mai scegliere fin che non diventa una cosa seria.

  14. carlo s 28 Giugno 2016, 16:08

    “English not good for soccer”

    Ieri dall’Europa, per prima è uscita la Spagna, poi l’Inghjlterra….

    oggettivamente gli inglesi ieri not good, for sure.

  15. fracassosandona 28 Giugno 2016, 19:26

    domani ci saranno i sorteggi di coppa…
    previsti due gironi facili per le nostre…

  16. Giovanni 29 Giugno 2016, 02:11

    Mah, io non ho tutte queste certezze. Intanto, nonostante abbiano brillantemente superato il test con l’Australia, non sono ancora del tutto convinto dello schieramento a doppio playmaker: se fossi un allenatore avversario, darei l’ordine di martellare il canale difensivo Ford-Farrell, più di quanto non abbiano fatto gli Aussie. Poi, non giocherei mai avendo gli AB come motivo d’ossessione: nello sport vince chi impone il proprio gioco e la propria personalità, chi si propone come “anti-tizio o anti-caio” ha già perso. Forse che l’Inghilterra del 2003 arrivò ai mondiali pensando a come battere AB o Wallabies? No! Pensavano a fare l’Inghilterra, a come sfruttare al massimo i propri punti di forza ed imporli agli avversari. Poi non trascurerei il fatto che mancano 3 anni al prossimo mondiale e tante cose possono cambiare, anche in casa AB, e non è detto che cambino in meglio.

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