World Rugby Nations Cup: le dichiarazioni post Italia Emergenti-Argentina

Capitan Conforti: ritmo intenso, ma determinante è stato l’approccio mentale

COMMENTI DEI LETTORI
  1. xnebiax 14 Giugno 2016, 11:28

    Che bello che OnRugby c’ha pure gli inviati all’estero. Grazie.

  2. giobart 14 Giugno 2016, 14:11

    Bravo capitano, migliorare e vincere con la Namibia, forza ragazzi!

  3. dinogargano 14 Giugno 2016, 17:23

    Bravo Chicco anche come capitano , una maturità ormai acquisita .
    Io comunque continuo a vedere meglio Michieletto come terza centro , gli manca ancora esperienza ma nel ruolo giusto sarebbe determinante , altezza , peso e grinta giusti . Molto bene Negri e anche i piloni mi sembrano ottimi , Tenga già molto buono .
    Di Stefano dovrebbe spaccare il mondo con il fisico che ha … mi pare che la nota dolente siano in cabina di regia , ma non è una novità , o giacono poco questi ragazzi o per nulla … peccato perché complessivamente il valore dei giocatori è buono , chissà che per molti di loro l’annata prossima sia quella della consacrazione definita ad alti livelli .

    • xnebiax 14 Giugno 2016, 17:40

      Michieletto non è una terza centro, gli manca la tecnica. Possiamo lasciare le seconde in seconda linea, please?
      I problemi maggiori direi sono i 3/4, dal 10 in poi. O sanno difendere in modo accettabile (Menon, Lucchin), o sanno attaccare un pochino (Azzolini, Susio). L’unico che sa fare entrambe le cose è Di Giulio che giustamente il prossimo anno sarà alle Zebre. Comunque Azzolini è migliorato e continuerà a migliorare, Lucchin è forte, e poi ci sono Rossi e Ragusi che sono a giocare il 7 ma possono aspirare a (ri)andare in una celtica perché ne hanno le qualità.
      Tra gli avanti poi c’è già una certa solidità, ma per esempio Brugnara non regge in mischia, Luus è ancora acerbo, Nostran non è ancora abbastanza fisico, Di Stefano ha qualche problema di disciplina in mischia, Zani è lento a giro per il campo e Giammarioli deve passare la palla di più, e rimanere attento a lavorare con gli altri e non da solo in difesa.

      • dinogargano 14 Giugno 2016, 18:19

        Credo che un 1994 possa ancora migliorare , se seguito nel modo giusto , come tecnica di gioco ,oltretutto parliamo di un eventuale numero 8 , non di un’apertura ….. come seconda , visto il credo federale , si troverà le porte chiuse con il suo 1.93 .
        Ed è un peccato , abbiamo diverse seconde “pure ” come altezza e singolarità di gioco tra i giovani , non penso sia un possibile spostamento di Michieletto che comprometterà il futuro del Rugby azzurro : Baldino , Mantegazza , Venditti , Krumov ( che è ” solo ” 1.97 ) , Fragnito , Ortis ….. non mi pare che i prospetti manchino .

  4. Onestep 14 Giugno 2016, 21:07

    Appoggiò xnebiax, meglio lasciarlo in seconda, ha le mani un po’ ruvide e non ha tecnica da 8. Ormai quello che poteva imparare lo ha imparato!

Lascia un commento

item-thumbnail

Italia U20: il bollettino medico dopo il match con la Nuova Zelanda

Le novità su Bruno Vallesi, costretto a lasciare il campo al 3' di gioco

item-thumbnail

Italia U20, Nelson Casartelli: “Importante studiare ogni mossa e ogni giocatore”

Le dichiarazioni del terza linea italiano dopo il match con la Nuova Zelanda

item-thumbnail

Mondiale Under 20: il primo ostacolo dell’Italia si chiama Nuova Zelanda. La preview del match

A Calvisano gli Azzurrini sfidano i Baby Blacks a partire dalle ore 20:30

item-thumbnail

Italia U20, Giacomo Milano verso i Baby Blacks: “Un sogno preparare questa partita”

Gli Azzurrini pronti a scendere in campo contro la Nuova Zelanda per l'esordio nel mondiale casalingo

item-thumbnail

Cosa aspettarsi dall’Italia al Mondiale U20

Nuova Zelanda, Irlanda e Georgia le avversarie degli Azzurrini